Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
si chiama "minimo ricarico"
Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
Kevmit ha scritto:Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
si chiama "minimo ricarico"
Smarco ha scritto:Kevmit ha scritto:Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
si chiama "minimo ricarico"
se vabbè... io in Francia ho visto Luce della Vite 2016 a 92+iva... è normale che cercare un prodotto francese in un enoteca Italiana non sarà mai conveniente... idem il contrario
p.s. non per difendere Tannico è! sinceramente non me ne pò frega di meno
Biavo ha scritto:Smarco ha scritto:Kevmit ha scritto:Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
si chiama "minimo ricarico"
se vabbè... io in Francia ho visto Luce della Vite 2016 a 92+iva... è normale che cercare un prodotto francese in un enoteca Italiana non sarà mai conveniente... idem il contrario
p.s. non per difendere Tannico è! sinceramente non me ne pò frega di meno
In un'enoteca (fisica) a Parma è a 85...
sburtt ha scritto:ed invece di lamentarsi perche' quelli sul forum che ricevono le bottiglie in allocazione i baroli di G. Rinaldi a 47.50+iva non le offrono ad altri forumisti a 65-75euro come qualche anno fa ed invece fanno tutti i furbetti e chiedono 150+??? che differenza c'e con TANNICO???
sburtt ha scritto:Certo mica vi capisco... ma perche' vi accanite tanto con TANNICO??
Premessa che forse negli ultimi 10 anni da Tannico avro' comprato 1 volta agli inizi, ma sono liberi di fare quello che vogliono, ed inoltre se hanno fatto questa iniziativa probabilmente credono che il business gli possa funzionare.... venderanno all'estero, mentre per chi vuol vendere e' un canale di sbocco nuovo, quindi benvenga e crepi l'avarizia, invece di essere critici cerchiamo di apprezzare chi fa business in un paese come l'Italia dove il business tende a morire... ed invece di lamentarsi perche' quelli sul forum che ricevono le bottiglie in allocazione i baroli di G. Rinaldi a 47.50+iva non le offrono ad altri forumisti a 65-75euro come qualche anno fa ed invece fanno tutti i furbetti e chiedono 150+??? che differenza c'e con TANNICO??? O esempio Sassicaia e tanti altri??? Azzoo.. andate a lavorare invece che lamentarvi
Biavo ha scritto:Su alcuni prodotti altro che 30%...
Uno dei miei champagne preferiti: SAINT VINCENT RL LEGRAS 2008, su un sito francese piuttosto noto 69 euro (lo pagavo 57 fino a 2/3 mesi fa), su Tannico 133,30...
alì65 ha scritto:sburtt ha scritto:Certo mica vi capisco... ma perche' vi accanite tanto con TANNICO??
Premessa che forse negli ultimi 10 anni da Tannico avro' comprato 1 volta agli inizi, ma sono liberi di fare quello che vogliono, ed inoltre se hanno fatto questa iniziativa probabilmente credono che il business gli possa funzionare.... venderanno all'estero, mentre per chi vuol vendere e' un canale di sbocco nuovo, quindi benvenga e crepi l'avarizia, invece di essere critici cerchiamo di apprezzare chi fa business in un paese come l'Italia dove il business tende a morire... ed invece di lamentarsi perche' quelli sul forum che ricevono le bottiglie in allocazione i baroli di G. Rinaldi a 47.50+iva non le offrono ad altri forumisti a 65-75euro come qualche anno fa ed invece fanno tutti i furbetti e chiedono 150+??? che differenza c'e con TANNICO??? O esempio Sassicaia e tanti altri??? Azzoo.. andate a lavorare invece che lamentarvi
a dire il vero sono loro che hanno scritto il ricarico minimo sulle bt top di gamma; o non sanno acquistare oppure hanno la coda di paglia
a parte tutto il problema è comune e l'unica via affidabile è sempre l'enoteca sotto casa
sburtt ha scritto:alì65 ha scritto:sburtt ha scritto:Certo mica vi capisco... ma perche' vi accanite tanto con TANNICO??
Premessa che forse negli ultimi 10 anni da Tannico avro' comprato 1 volta agli inizi, ma sono liberi di fare quello che vogliono, ed inoltre se hanno fatto questa iniziativa probabilmente credono che il business gli possa funzionare.... venderanno all'estero, mentre per chi vuol vendere e' un canale di sbocco nuovo, quindi benvenga e crepi l'avarizia, invece di essere critici cerchiamo di apprezzare chi fa business in un paese come l'Italia dove il business tende a morire... ed invece di lamentarsi perche' quelli sul forum che ricevono le bottiglie in allocazione i baroli di G. Rinaldi a 47.50+iva non le offrono ad altri forumisti a 65-75euro come qualche anno fa ed invece fanno tutti i furbetti e chiedono 150+??? che differenza c'e con TANNICO??? O esempio Sassicaia e tanti altri??? Azzoo.. andate a lavorare invece che lamentarvi
a dire il vero sono loro che hanno scritto il ricarico minimo sulle bt top di gamma; o non sanno acquistare oppure hanno la coda di paglia
a parte tutto il problema è comune e l'unica via affidabile è sempre l'enoteca sotto casa
premessa che io sono un appassionato bevitore con una bella cantina quindi non ho nessun interesse a prender le difese di tannico.... ma secondo sono molto peggio i privati che comprano e rivendono come parassiti, mentre tannico ha costi di struttura, personale, publicita' etc ed inoltre paga anche le tasse... alla fine dei conti certo non campa vendendo qualche bottiglia in piu' cosi, ma al contrario sui grandi volumi, e se non ci credi e' perche' non capisci come funziona questo business.
Riguardo all'enoteca sotto casa, beato tu che ti accontenti o magari hai una gran bella enoteca sotto casa, perche' secondo me ci sono molti canali interessanti (specialmente all'estero) dove comprar vino di qualita' e tenuto bene (o forse io sono sempre stato fortunato), mentre spesso le enoteche in italia con il caldo e tenendo il vino sullo scaffale... hmmm, poi certo non farei di tutta l'erba un fascio, ma il mondo e' cambiato negli ultimi 20 anni e anche quello del commercio del vino
alì65 ha scritto:sburtt ha scritto:alì65 ha scritto:sburtt ha scritto:Certo mica vi capisco... ma perche' vi accanite tanto con TANNICO??
Premessa che forse negli ultimi 10 anni da Tannico avro' comprato 1 volta agli inizi, ma sono liberi di fare quello che vogliono, ed inoltre se hanno fatto questa iniziativa probabilmente credono che il business gli possa funzionare.... venderanno all'estero, mentre per chi vuol vendere e' un canale di sbocco nuovo, quindi benvenga e crepi l'avarizia, invece di essere critici cerchiamo di apprezzare chi fa business in un paese come l'Italia dove il business tende a morire... ed invece di lamentarsi perche' quelli sul forum che ricevono le bottiglie in allocazione i baroli di G. Rinaldi a 47.50+iva non le offrono ad altri forumisti a 65-75euro come qualche anno fa ed invece fanno tutti i furbetti e chiedono 150+??? che differenza c'e con TANNICO??? O esempio Sassicaia e tanti altri??? Azzoo.. andate a lavorare invece che lamentarvi
a dire il vero sono loro che hanno scritto il ricarico minimo sulle bt top di gamma; o non sanno acquistare oppure hanno la coda di paglia
a parte tutto il problema è comune e l'unica via affidabile è sempre l'enoteca sotto casa
premessa che io sono un appassionato bevitore con una bella cantina quindi non ho nessun interesse a prender le difese di tannico.... ma secondo sono molto peggio i privati che comprano e rivendono come parassiti, mentre tannico ha costi di struttura, personale, publicita' etc ed inoltre paga anche le tasse... alla fine dei conti certo non campa vendendo qualche bottiglia in piu' cosi, ma al contrario sui grandi volumi, e se non ci credi e' perche' non capisci come funziona questo business.
Riguardo all'enoteca sotto casa, beato tu che ti accontenti o magari hai una gran bella enoteca sotto casa, perche' secondo me ci sono molti canali interessanti (specialmente all'estero) dove comprar vino di qualita' e tenuto bene (o forse io sono sempre stato fortunato), mentre spesso le enoteche in italia con il caldo e tenendo il vino sullo scaffale... hmmm, poi certo non farei di tutta l'erba un fascio, ma il mondo e' cambiato negli ultimi 20 anni e anche quello del commercio del vino
compro solo da Mario, vero bottegaio e vinaio superappassionato del bere e mangiare; da lui tante belle cose tenute bene a prezzi corretti.....Mario a parte (che sono rari) Parma pullula di importatori di champo, PAGANO LE TASSE (lo evidenzio perchè non vorrei pensassi male) e hanno prezzi che manco in francia trovi
ognuno ha lo spazio che merita, il web è diventato una giungla anche se aperta al mondo, forse unico pro
per il resto pensala come vuoi ma io acquisto dove costa meno, le bt sono uguali per tutti
saluti
Smarco ha scritto:se vabbè... io in Francia ho visto Luce della Vite 2016 a 92+iva... è normale che cercare un prodotto francese in un enoteca Italiana non sarà mai conveniente... idem il contrario
TANNICO . IT ha scritto:Grazie a tutti per i preziosi feedback.
Provo a rispondere ad alcune vostre osservazioni, in particolare sul tema prezzi che sembra starvi molto a cuore.
E' ovvio che Tannico non sia una ONLUS e che dunque quando intraprende un nuovo progetto pensa che possa ricavarne un beneficio. In questo caso però il beneficio per noi risiede molto più nella fidelizzazione dei clienti e nelle possibilità di upselling piuttosto che nei margini che possiamo generare intermediando vini rari, che rimarranno sempre una nicchia rispetto al nostro core business.
Il nostro ricarico è molto limitato e finalizzato a coprire i costi di spedizione, movimentazione merce in magazzino (in ingresso e in uscita), scatti fotografici e produzione dei contenuti sul sito. Inoltre, essendo Tannico una società, sui prezzi di vendita dobbiamo applicare il 22% di iva di legge che negli scambi tra privati non è dovuta. Per rimanere sull'esempio del Tignanello il nostro incasso è 135 euro (30 sono IVA), togliendo i costi di cui sopra si arriva al prezzo che possiamo offrire ai nostri fornitori: intorno ai 105 euro. Se avete Tignanello 1997 che siete disposti a cedere a meno scrivete davvero a [email protected] e valuteremo le vostre bottiglie.
Scattiamo con attrezzatura professionale ogni singola bottiglia e garantiamo che venga consegnata al cliente esattamente la bottiglia ordinata. Sono foto scattate in altissima risoluzione, cliccando sulla stessa è possibile espanderle per poter giudicare tutti i dettagli.
Ma poi ditemi voi dove si trova un'altra bottiglia come questa, se non si ha la fortuna di aver avuto un avo appassionato? Noi cerchiamo di accontentare persone che avvicinatosi al mondo del vino vorrebbero poter avere accesso a queste rarità:
https://www.tannico.it/taurasi-riserva-1968-mastroberardino-57236.html
Un caro saluto
Claudio
br1861 ha scritto:TANNICO . IT ha scritto:Grazie a tutti per i preziosi feedback.
Provo a rispondere ad alcune vostre osservazioni, in particolare sul tema prezzi che sembra starvi molto a cuore.
E' ovvio che Tannico non sia una ONLUS e che dunque quando intraprende un nuovo progetto pensa che possa ricavarne un beneficio. In questo caso però il beneficio per noi risiede molto più nella fidelizzazione dei clienti e nelle possibilità di upselling piuttosto che nei margini che possiamo generare intermediando vini rari, che rimarranno sempre una nicchia rispetto al nostro core business.
Il nostro ricarico è molto limitato e finalizzato a coprire i costi di spedizione, movimentazione merce in magazzino (in ingresso e in uscita), scatti fotografici e produzione dei contenuti sul sito. Inoltre, essendo Tannico una società, sui prezzi di vendita dobbiamo applicare il 22% di iva di legge che negli scambi tra privati non è dovuta. Per rimanere sull'esempio del Tignanello il nostro incasso è 135 euro (30 sono IVA), togliendo i costi di cui sopra si arriva al prezzo che possiamo offrire ai nostri fornitori: intorno ai 105 euro. Se avete Tignanello 1997 che siete disposti a cedere a meno scrivete davvero a [email protected] e valuteremo le vostre bottiglie.
Scattiamo con attrezzatura professionale ogni singola bottiglia e garantiamo che venga consegnata al cliente esattamente la bottiglia ordinata. Sono foto scattate in altissima risoluzione, cliccando sulla stessa è possibile espanderle per poter giudicare tutti i dettagli.
Ma poi ditemi voi dove si trova un'altra bottiglia come questa, se non si ha la fortuna di aver avuto un avo appassionato? Noi cerchiamo di accontentare persone che avvicinatosi al mondo del vino vorrebbero poter avere accesso a queste rarità:
https://www.tannico.it/taurasi-riserva-1968-mastroberardino-57236.html
Un caro saluto
Claudio
Buonasera,
ringrazio per la risposta e mi scuso se non riesco a rispondere con maggiore tempestività.
Di nuovo, metterci la faccia e rispondere è molto apprezzato ma bisogna valutare anche come si risponde, e vedo alcune imprecisioni nella sua riposta che sembrano mirate a fare un po' di confusione intorno al vostro ricarico "molto limitato" che invece ad alcuni di noi non sembra essere tale. Ricordando che siete liberissimi di guadagnare, ed anche tanto se ci riuscite.
Comunque:
1)
L' IVA la paga sempre il cliente finale, quindi io sulla mia bottiglia di Tignanello l'ho pagata, e se la rivendo ad un amico al prezzo di acquisto la sta pagando anche lui. Quello che manca eventualmente è l'iva sul maggior valore (valore aggiunto appunto) se io vendessi la bottiglia ad un prezzo più alto.
2)
Se io le vendo il mio Tignanello a 105 euro, lei lo sta pagando 86 + iva (quando abbiamo venduto bottiglie a qualche azienda ci hanno chiesto una dichiarazione che fossimo privati proprio per poter scorporare l'IVA). Quindi se lo pagate 86 e lo vendete a 135 il vostro margine è di 49 € e non 30 € come da lei indicato
3)
Ultima considerazione, che aiuta però a far sospettare che non sia vero che vi accontentate di un margine molto limitato per il nostro piacere: lei ha elencato una serie di costi (fissi) da coprire che giustificano il vostro prezzo, da cui si capisce che tali costi saranno più o meno 15 € a bottiglia (nel suo esempio ne avrebbe 30 di margine e diciamo che metà siano costi e l'altro effettivo margine). Non posso sapere se siano davvero 15 €, ma se fosse vero quello che lei scrive più cresce il valore della bottiglia che vendete e più si abbassa il vostro ricarico.
Me lo confermi che ho qualche bottiglia di Mouton 2000 da proporvi........
Saluti
PS: appassionati sì, ma (forse proprio per questo) i conti li sappiamo fare anche noi
scrio ha scritto:Tignanello 2010 cl 75 190,00
p.s iva compresa
br1861 ha scritto:TANNICO . IT ha scritto:Grazie a tutti per i preziosi feedback.
Provo a rispondere ad alcune vostre osservazioni, in particolare sul tema prezzi che sembra starvi molto a cuore.
E' ovvio che Tannico non sia una ONLUS e che dunque quando intraprende un nuovo progetto pensa che possa ricavarne un beneficio. In questo caso però il beneficio per noi risiede molto più nella fidelizzazione dei clienti e nelle possibilità di upselling piuttosto che nei margini che possiamo generare intermediando vini rari, che rimarranno sempre una nicchia rispetto al nostro core business.
Il nostro ricarico è molto limitato e finalizzato a coprire i costi di spedizione, movimentazione merce in magazzino (in ingresso e in uscita), scatti fotografici e produzione dei contenuti sul sito. Inoltre, essendo Tannico una società, sui prezzi di vendita dobbiamo applicare il 22% di iva di legge che negli scambi tra privati non è dovuta. Per rimanere sull'esempio del Tignanello il nostro incasso è 135 euro (30 sono IVA), togliendo i costi di cui sopra si arriva al prezzo che possiamo offrire ai nostri fornitori: intorno ai 105 euro. Se avete Tignanello 1997 che siete disposti a cedere a meno scrivete davvero a [email protected] e valuteremo le vostre bottiglie.
Scattiamo con attrezzatura professionale ogni singola bottiglia e garantiamo che venga consegnata al cliente esattamente la bottiglia ordinata. Sono foto scattate in altissima risoluzione, cliccando sulla stessa è possibile espanderle per poter giudicare tutti i dettagli.
Ma poi ditemi voi dove si trova un'altra bottiglia come questa, se non si ha la fortuna di aver avuto un avo appassionato? Noi cerchiamo di accontentare persone che avvicinatosi al mondo del vino vorrebbero poter avere accesso a queste rarità:
https://www.tannico.it/taurasi-riserva-1968-mastroberardino-57236.html
Un caro saluto
Claudio
Buonasera,
ringrazio per la risposta e mi scuso se non riesco a rispondere con maggiore tempestività.
Di nuovo, metterci la faccia e rispondere è molto apprezzato ma bisogna valutare anche come si risponde, e vedo alcune imprecisioni nella sua riposta che sembrano mirate a fare un po' di confusione intorno al vostro ricarico "molto limitato" che invece ad alcuni di noi non sembra essere tale. Ricordando che siete liberissimi di guadagnare, ed anche tanto se ci riuscite.
Comunque:
1)
L' IVA la paga sempre il cliente finale, quindi io sulla mia bottiglia di Tignanello l'ho pagata, e se la rivendo ad un amico al prezzo di acquisto la sta pagando anche lui. Quello che manca eventualmente è l'iva sul maggior valore (valore aggiunto appunto) se io vendessi la bottiglia ad un prezzo più alto.
2)
Se io le vendo il mio Tignanello a 105 euro, lei lo sta pagando 86 + iva (quando abbiamo venduto bottiglie a qualche azienda ci hanno chiesto una dichiarazione che fossimo privati proprio per poter scorporare l'IVA). Quindi se lo pagate 86 e lo vendete a 135 il vostro margine è di 49 € e non 30 € come da lei indicato
3)
Ultima considerazione, che aiuta però a far sospettare che non sia vero che vi accontentate di un margine molto limitato per il nostro piacere: lei ha elencato una serie di costi (fissi) da coprire che giustificano il vostro prezzo, da cui si capisce che tali costi saranno più o meno 15 € a bottiglia (nel suo esempio ne avrebbe 30 di margine e diciamo che metà siano costi e l'altro effettivo margine). Non posso sapere se siano davvero 15 €, ma se fosse vero quello che lei scrive più cresce il valore della bottiglia che vendete e più si abbassa il vostro ricarico.
Me lo confermi che ho qualche bottiglia di Mouton 2000 da proporvi........
Saluti
PS: appassionati sì, ma (forse proprio per questo) i conti li sappiamo fare anche noi
ZEL WINE ha scritto:Qualche professore di ragioneria 1 si deve essere suicidato
br1861 ha scritto:L' IVA la paga sempre il cliente finale, quindi io sulla mia bottiglia di Tignanello l'ho pagata, e se la rivendo ad un amico al prezzo di acquisto la sta pagando anche lui. Quello che manca eventualmente è l'iva sul maggior valore (valore aggiunto appunto) se io vendessi la bottiglia ad un prezzo più alto.
2)
Se io le vendo il mio Tignanello a 105 euro, lei lo sta pagando 86 + iva (quando abbiamo venduto bottiglie a qualche azienda ci hanno chiesto una dichiarazione che fossimo privati proprio per poter scorporare l'IVA). Quindi se lo pagate 86 e lo vendete a 135 il vostro margine è di 49 € e non 30 € come da lei
PS: appassionati sì, ma (forse proprio per questo) i conti li sappiamo fare anche noi
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