resistenza culturale

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Timoteo
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Timoteo » 12 dic 2016 22:34

gbaenergiaeco10 ha scritto:
Smarco ha scritto:
beluga ha scritto:Quindi il tuo amico ha il diritto di bere vini privi di anima ma insistere nel tentare di convertirlo potrebbe farvi precipitare in qualche Inferno religioso tutti e due.

Quoto! Ho amici che lavorano nel campo dell alta moda e loro "giustamente" si vestono in un determinato modo, io non potrei mai permettermi di comprarmi una scarpa a 5/600€ e nemmeno voglio, certo se avessi i soldi me la comprerei ma non ne sono sicuro, fatto sta che se loro iniziassero a dirmi di comprarmi tali scarpe ho vestiti io gli potrei anche dare una bottiglia in testa :mrgreen: comunque pur sapendo che magari una scarpa da 500 o un cappotto da 3000 è meglio di una di costo inferiore me ne sbatto e continuo a comprare quello che voglio quindi per concludere ritengo che al tuo amico non interessi approfondire o capire vini da prezzi esorbitanti magari non può permetterselo o magari semplicemente non vuole e sta bene così, o vi ricordo che 15€ per una bottiglia sono un enormità per più della metà delle persone, soprattutto in questi tempi di magra....


Beh dai..è un prezzo da vino dell'esselunga più o meno..senza contare che con 15 euro in Italia senza nemmeno sbatterti troppo di buone bottiglie (buonissime se paragonate alla vinaccia da wine bar o da ristorante medio) ne trovi eccome..come ha scritto qualcuno, tempi di magra e poi non conosco mezza persona che abbia un telefono da meno di 500 euro..sono d'accordo quando dici che è una questione di scelte e, mi permetto di aggiungere, di sensibilità e cultura..

Esempio: Io di moda non ne capisco un cazzo, ma se ho un amico particolarmente fissato che riesce a convincermi dell'esistenza di un qualcosa che sta dietro l'abito, magari, senza spendere 500 euro per un paio di scarpe, cerco di capire di cosa mi sta parlando, cos'ha quell'abito in più rispetto al resto....e perché no, col tempo riuscire ad apprezzare cose che prima nemmeno sapevo esistessero..

Con questo non voglio ovviamente dire che se non sei appassionato di vino sei una capra ignorante, però l'atteggiamento del "che me ne frega sono tutti uguali", "ma si è solo vino", "15 euro piuttosto lì spendo per una pizza" lo trovo assai triste e deprimente


ecco, ocontrer, io per i vestiti niente. compro o alle bancarelle dell'usato o alla metro.
cifre bassissime.
però compro una moto perchè mi piace a vederla.
quello che costa costa.
Smarco
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Smarco » 12 dic 2016 22:44

Timoteo ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
Smarco ha scritto:
beluga ha scritto:Quindi il tuo amico ha il diritto di bere vini privi di anima ma insistere nel tentare di convertirlo potrebbe farvi precipitare in qualche Inferno religioso tutti e due.

Quoto! Ho amici che lavorano nel campo dell alta moda e loro "giustamente" si vestono in un determinato modo, io non potrei mai permettermi di comprarmi una scarpa a 5/600€ e nemmeno voglio, certo se avessi i soldi me la comprerei ma non ne sono sicuro, fatto sta che se loro iniziassero a dirmi di comprarmi tali scarpe ho vestiti io gli potrei anche dare una bottiglia in testa :mrgreen: comunque pur sapendo che magari una scarpa da 500 o un cappotto da 3000 è meglio di una di costo inferiore me ne sbatto e continuo a comprare quello che voglio quindi per concludere ritengo che al tuo amico non interessi approfondire o capire vini da prezzi esorbitanti magari non può permetterselo o magari semplicemente non vuole e sta bene così, o vi ricordo che 15€ per una bottiglia sono un enormità per più della metà delle persone, soprattutto in questi tempi di magra....


Beh dai..è un prezzo da vino dell'esselunga più o meno..senza contare che con 15 euro in Italia senza nemmeno sbatterti troppo di buone bottiglie (buonissime se paragonate alla vinaccia da wine bar o da ristorante medio) ne trovi eccome..come ha scritto qualcuno, tempi di magra e poi non conosco mezza persona che abbia un telefono da meno di 500 euro..sono d'accordo quando dici che è una questione di scelte e, mi permetto di aggiungere, di sensibilità e cultura..

Esempio: Io di moda non ne capisco un cazzo, ma se ho un amico particolarmente fissato che riesce a convincermi dell'esistenza di un qualcosa che sta dietro l'abito, magari, senza spendere 500 euro per un paio di scarpe, cerco di capire di cosa mi sta parlando, cos'ha quell'abito in più rispetto al resto....e perché no, col tempo riuscire ad apprezzare cose che prima nemmeno sapevo esistessero..

Con questo non voglio ovviamente dire che se non sei appassionato di vino sei una capra ignorante, però l'atteggiamento del "che me ne frega sono tutti uguali", "ma si è solo vino", "15 euro piuttosto lì spendo per una pizza" lo trovo assai triste e deprimente


ecco, ocontrer, io per i vestiti niente. compro o alle bancarelle dell'usato o alla metro.
cifre bassissime.
però compro una moto perchè mi piace a vederla.
quello che costa costa.

dai dillo che poi ti compri il casco di Vuitton :mrgreen: comunque per i vini al supermercato la gente spende in media 4€ e gli 8€ sono già considerati un prezzo medio alto, per non parlare poi dei 15€ se poi parliamo di Roma o Milano centro il discorso cambia ma purtroppo questo è...
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Re: resistenza culturale

Messaggioda giandriolo » 13 dic 2016 11:13

Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Smarco » 13 dic 2016 11:23

giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...

sono sempre prodotti per i quali c'è chi è disposto a spendere e chi no
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Re: resistenza culturale

Messaggioda giandriolo » 13 dic 2016 11:44

Smarco ha scritto:
giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...

sono sempre prodotti per i quali c'è chi è disposto a spendere e chi no


Sì ma non sono paragonabili dal pdv del consumatore, per il motivo che ho indicato. In sintesi: il costo di una bottiglia (da bere) lo dividi in sei/sette bicchieri di vino, spalmati al massimo in due/tre giorni, quindi il suo consumo è pressoché immediato. Il costo di un cellulare lo puoi ammortizzare addirittura in anni - perciò si è disposti a spendere perché si sa (...o si spera) che il prodotto durerà nel tempo. Lo stesso dicasi per vestiario, auto, ecc. Insomma, la predisposizione a spendere nasce per motivi completamente diversi e pertanto il paragone non può calzare.

...piuttosto paragonerei la mangiata in un tre stelle Michelin e l'osteria sotto casa; oppure l'albergo a 5 stelle e l'ostello della gioventù. Allora ci avvicineremmo :roll:
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Smarco » 13 dic 2016 12:12

giandriolo ha scritto:
Smarco ha scritto:
giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...

sono sempre prodotti per i quali c'è chi è disposto a spendere e chi no


Sì ma non sono paragonabili dal pdv del consumatore, per il motivo che ho indicato. In sintesi: il costo di una bottiglia (da bere) lo dividi in sei/sette bicchieri di vino, spalmati al massimo in due/tre giorni, quindi il suo consumo è pressoché immediato. Il costo di un cellulare lo puoi ammortizzare addirittura in anni - perciò si è disposti a spendere perché si sa (...o si spera) che il prodotto durerà nel tempo. Lo stesso dicasi per vestiario, auto, ecc. Insomma, la predisposizione a spendere nasce per motivi completamente diversi e pertanto il paragone non può calzare.

...piuttosto paragonerei la mangiata in un tre stelle Michelin e l'osteria sotto casa; oppure l'albergo a 5 stelle e l'ostello della gioventù. Allora ci avvicineremmo :roll:

si ok, ora ho capito cosa intendevi, comunque il discorso è sempre quello :D
ho paragonato i vestiti per immedesimarmi in quello che non vuole spendere certe cifre per i vini, al 3 stelle andandoci anche se raramente non mi è passato come paragone :lol:
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Re: resistenza culturale

Messaggioda tenente Drogo » 13 dic 2016 14:37

giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...


allora non bisognerebbe spendere nemmeno per i viaggi
che sembrerebbero la spesa effimera per eccellenza

eppure qualcosa rimane

il vero metro è il proverbio napoletano: "dove c'è gusto non c'è perdenza"
e 'sti ca22i degli ammortamenti :)
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: resistenza culturale

Messaggioda vinogodi » 13 dic 2016 15:21

...la resistenza culturale verso il berealto è argomento decisamente dibattuto, soprattutto nel quotidiano e , ancor più e soprattutto, se ad interloquire c'è un appassionato di vino. E non solo per una questione di passione. Teniamo in conto che la discriminante verso il cibo, per tradizione o necessità fisiologica, ci vede "normalmente" più preparati . Il cibo è necessario per vivere , quindi il palato , volere o volare seppur condizionati dal gusto personale, ha sensibilità maggiore e più generalizzata. Il vino no. Il vino è fatto di componente ludica ma soprattutto cerebrale , ha una componente "intangibile" elevatissima e grado di autoanalisi elevato , così come di lenta sensibilizzazione. Ci sta , quindi, che un palato diseducato non discrimini caratteristiche sensoriali di alto livello, ma si lasci guidare da variabili legate maggiormente ad una esperienza pregressa, molte volte limitata . L'appassionato è disposto a confrontarsi con un rapporto qualità prezzo decisamente inconsueto per le persone comuni.. Proprio perché l'appassionato di vino non è un bevitore comune perché ha un approccio, appunto, non solo edonistico ma culturale , per cui la "resistenza culturale" dell'enoincolto fa parte delle regole del gioco, io non me ne farei un problema . Attenzione : l'enoincolto non è soltanto uno che non conosce di vino , ma proprio uno che non ha un approccio corretto verso il berealto. Nella mia giovane vita sono stato maggiormente coglionato , sulla spesa del vino, più da mio padre che era straordinario tecnico (enologo di fama) rispetto ad amici che proprio di vino se ne fregavano o erano all'ABC dell'alfabeto idroalcoolico... per Lui era fondamentale , in un'analisi di rapporto Q/P quando beveva, il CIV o CAV (Costo Industriale Variabile o Costo Agricolo Variabile) , le rese, i costi di comunicazione e packaging, gli ammortamenti , i ROI delle macchine utilizzate e la valorizzazione catastale dell'area agricola ... si insomma, meglio evitare neppure sotto tortura di confessare il prezzo pagato per un La Tache (pur ammettendone il valore sensoriale....) 8)
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Re: resistenza culturale

Messaggioda giandriolo » 13 dic 2016 16:42

tenente Drogo ha scritto:
giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...


allora non bisognerebbe spendere nemmeno per i viaggi
che sembrerebbero la spesa effimera per eccellenza

eppure qualcosa rimane

il vero metro è il proverbio napoletano: "dove c'è gusto non c'è perdenza"
e 'sti ca22i degli ammortamenti :)


Non ho mai detto che non bisogna spendere (ci mancherebbe), il ragionamento riguarda il confronto di una spesa con un'altra - laddove c'è chi preferisce, a parità di "bisogno da soddisfare", spendere 1 o spendere 100 :roll:
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Re: resistenza culturale

Messaggioda miccel » 13 dic 2016 16:57

L’argomento è talmente ricco di spunti che mi verrebbero un mucchio di osservazioni diverse, ma alla fine ne faccio una sola, che non fa altro che ripetere il titolo: secondo me la barriera è di tipo culturale, molto più che economico: è considerato normale spendere 50 euro in pizzeria (in famiglia), ma non pagarne 15 o 20 per una bottiglia di vino.
A me non dispiace affatto sentirmi in una nicchia, e d’altra parte ognuno fa come vuole, e non ho niente contro chi la pensa come l’amico di Gianni.
Eccettuato quando, sarà capitato anche a qualcun altro, questi soggetti te li trovi accanto a tavola, loro col loro sfuso imbottigliato, tu con la tua bottiglia di bordeaux (o simile): ecco che, mentre decantano la superiorità vino del contadino, inesorabilmente la loro mano cade sulla TUA bottiglia, e ne attingono fin quando il tuo nettare non ha avuto fine, rimanendo invece l’oggetto delle loro lodi intatto o pressoché.
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Re: resistenza culturale

Messaggioda george7179 » 13 dic 2016 17:21

tenente Drogo ha scritto:
giandriolo ha scritto:Beh il paragone vino (da bere) --> cellulare --> vestiario non lo trovo azzeccatissimo. Insomma, non si può paragonare un bene di "pronto consumo" con beni che, per uso normale, subiscono un ammortamento di almeno qualche mese...


allora non bisognerebbe spendere nemmeno per i viaggi
che sembrerebbero la spesa effimera per eccellenza

eppure qualcosa rimane

il vero metro è il proverbio napoletano: "dove c'è gusto non c'è perdenza"
e 'sti ca22i degli ammortamenti :)

Sono pienamente d'accordo, tutto sta in quello che, personalmente, si reputa importante ovvero di proprio gusto o soddisfazione... Per questo credo che il paragone fatto sopra, a prescindere dalla consumabilità del bene, ci stia... io ho un cellulare da 80 euro e mai mi sognerei di spenderne 600/700 per uno nuovo, mentre da appassionato sarei prontissimo a spenderne 400 per un Monfortino... anzi l'ho fatto!
Ho sempre pensato sia giusto che ognuno i propri danari li spenda come meglio crede... per questo comprendo che sia davvero difficile riuscire a convincere un NON appassionato che ha senso spendere 50, 100 o più euro per un vino perché è molto meglio di uno da 10... un po' come convincere me a comprare un Iphone 7... :mrgreen:
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Re: resistenza culturale

Messaggioda alì65 » 13 dic 2016 17:21

un 3ad con spunti interessanti...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: resistenza culturale

Messaggioda vinogodi » 13 dic 2016 17:30

alì65 ha scritto:un 3ad con spunti interessanti...
...io direi molto stimolante , perché è l'essenza di una passione , che è desiderio di approfondimento al massimo livello. Così per tutte le cose , non solo per amore del vino. Se penso ai sacrifici che fa un amico di Modena (operaio specializzato) appassionato di motori che con sacrifici immani (suoi e della famiglia) si comprò una 348 usatissima (di oltre vent'anni) e se la indora quasi a livello della figlia e , soprattutto, della moglie :lol: ....
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Re: resistenza culturale

Messaggioda alì65 » 13 dic 2016 17:32

vinogodi ha scritto:
alì65 ha scritto:un 3ad con spunti interessanti...
...io direi molto stimolante , perché è l'essenza di una passione , che è desiderio di approfondimento al massimo livello. Così per tutte le cose , non solo per amore del vino. Se penso ai sacrifici che fa un amico di Modena (operaio specializzato) appassionato di motori che con sacrifici immani (suoi e della famiglia) si comprò una 348 usatissima (di oltre vent'anni) e se la indora quasi a livello della figlia e , soprattutto, della moglie :lol: ....


il tuo amico ha crisi d'identità? 8)
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: resistenza culturale

Messaggioda tenente Drogo » 13 dic 2016 17:36

alì65 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
alì65 ha scritto:un 3ad con spunti interessanti...
...io direi molto stimolante , perché è l'essenza di una passione , che è desiderio di approfondimento al massimo livello. Così per tutte le cose , non solo per amore del vino. Se penso ai sacrifici che fa un amico di Modena (operaio specializzato) appassionato di motori che con sacrifici immani (suoi e della famiglia) si comprò una 348 usatissima (di oltre vent'anni) e se la indora quasi a livello della figlia e , soprattutto, della moglie :lol: ....


il tuo amico ha crisi d'identità? 8)


oppure qualcuno indora la moglie mentre lui indora la Ferrari 8)
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Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Kalosartipos » 13 dic 2016 18:35

george7179 ha scritto:Ho sempre pensato sia giusto che ognuno i propri danari li spenda come meglio crede...


Questo è il succo del discorso, soprattutto quando si parla di passioni/vizi... basta pensare ai fumatori (accaniti), che magari si bruciano 150-200 euro al mese.
Un carissimo amico fa il commesso in un supermercato: reddito basso, eppure, negli anni, si è comprato due auto d'epoca, per le quali spende ogni centesimo che riesce a risparmiare (e la sua auto "principale/quotidiana" ormai sta diventando d'epoca pure lei.. :roll: ).. il vino gli piace, ma oltre i tre euro della bottiglia in GDO non va.. de gustibus, ognuno spende quello che può in quello che piace ed amen.
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Timoteo » 13 dic 2016 18:52

Kalosartipos ha scritto:
george7179 ha scritto:Ho sempre pensato sia giusto che ognuno i propri danari li spenda come meglio crede...


Questo è il succo del discorso, soprattutto quando si parla di passioni/vizi... basta pensare ai fumatori (accaniti), che magari si bruciano 150-200 euro al mese.
Un carissimo amico fa il commesso in un supermercato: reddito basso, eppure, negli anni, si è comprato due auto d'epoca, per le quali spende ogni centesimo che riesce a risparmiare (e la sua auto "principale/quotidiana" ormai sta diventando d'epoca pure lei.. :roll: ).. il vino gli piace, ma oltre i tre euro della bottiglia in GDO non va.. de gustibus, ognuno spende quello che può in quello che piace ed amen.


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Re: resistenza culturale

Messaggioda AmoSlade » 13 dic 2016 19:59

miccel ha scritto:L’argomento è talmente ricco di spunti che mi verrebbero un mucchio di osservazioni diverse, ma alla fine ne faccio una sola, che non fa altro che ripetere il titolo: secondo me la barriera è di tipo culturale, molto più che economico: è considerato normale spendere 50 euro in pizzeria (in famiglia), ma non pagarne 15 o 20 per una bottiglia di vino.


Concordo, quante volte mi sono capitate scene del tipo: sono in enoteca, entra tizio e guardando sugli scaffali prende una bottiglia, gira per vedere il prezzo ed esclama "30 euro?!?! Dai, forse me la concederò fra qualche mese per il mio compleanno". Poi esce, entra in un bar, becca quattro soci e paga un giro di un cocktail (fatto male) e.....taaaac 30 euro senza battere ciglio. Qui non si tratta né di non avere 30 euro, né di non volerli spendere, e subito, per bersi qualcosa...
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Re: resistenza culturale

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2016 23:11

" Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato"
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Re: resistenza culturale

Messaggioda Kalosartipos » 14 dic 2016 23:29

zampaflex ha scritto:" Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato"

George Best..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: resistenza culturale

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 16 dic 2016 14:56

concordo con la visione per cui i soldi non c'entrano nulla, o comunque c'entrano molto poco...che sia una questione di scelte è palese, ma mi permetto di aggiungere una vena polemica: spesso e volentieri si tratta di scelte dettate da ignoranza, pressapochismo, pigrizia e reticenza: il vino a tavola c'è dappertutto o quasi...già che te lo bevi assicurati che non sia sbobba..a quanto pare è un passaggio troppo difficile da fare nel paese del "chi se ne frega"
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Re: resistenza culturale

Messaggioda beluga » 17 dic 2016 11:43

Ho provato a bere un cellulare ma ho provato poche emozioni, poi la batteria aveva un'acidità troppo invadente, allora ho stappato una bottiglia.
Me ne importo
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Re: resistenza culturale

Messaggioda darmagi90 » 04 mar 2017 21:50

zampaflex ha scritto:" Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato"


Bellissima!!!!!!!!!!!!

Comunque rimane un aspetto soggettivo, legato all'interesse, alla passione e alla cultura.
Soprattutto in Italia, il vino è storicamente stato vissuto più come alimento che come espressione "artistica".
Normale che qualcuno non sia disposto a spendere certe cifre per una bottiglia di vino, come io non le spenderei mai per un cellulare...

Però una cosa è certa, se metti due bottiglie in tavola belle stagnolate, puoi stare certo di quale finirà per prima.
A prescindere che a berla sia un enoignorantone o un enoacculturato.
Il primo non coglierà certe sfumature che saprà distinguere il secondo.
Ma sulla qualità del vino in generale di solito sono tutti d'accordo.
Ovvio, a meno che non proponi delle bolle a chi beve solo vini fermi... :mrgreen:
"E' un modo comodo di vivere quello di credersi grandi di una grandezza latente"
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Re: resistenza culturale

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 mar 2017 11:19

darmagi90 ha scritto:
zampaflex ha scritto:" Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato"


Bellissima!!!!!!!!!!!!

Comunque rimane un aspetto soggettivo, legato all'interesse, alla passione e alla cultura.
Soprattutto in Italia, il vino è storicamente stato vissuto più come alimento che come espressione "artistica".
Normale che qualcuno non sia disposto a spendere certe cifre per una bottiglia di vino, come io non le spenderei mai per un cellulare...

Però una cosa è certa, se metti due bottiglie in tavola belle stagnolate, puoi stare certo di quale finirà per prima.
A prescindere che a berla sia un enoignorantone o un enoacculturato.
Il primo non coglierà certe sfumature che saprà distinguere il secondo.
Ma sulla qualità del vino in generale di solito sono tutti d'accordo.
Ovvio, a meno che non proponi delle bolle a chi beve solo vini fermi... :mrgreen:


mi è capitato qualche volta di portare a una cena tra amici o parenti un bel nebbiolone di quelli giusti..finito in meno di un amen...a fine cena la barbera sfusa, anch'essa sulla tavola, era ancora pezza piena...ovviamente nella maggior parte dei casi il vino è stato tracannato senza un minimo di accortezza...inutile dire che ho smesso di portare nebbioloni alle cene....faccio fatica anche a portare un buon chianti.....e non per egoismo, anzi...la condivisione, credo, è un punto fermo per chi ha questa passione....ma deve essere fatta con criterio.....
Lorenzo
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Re: resistenza culturale

Messaggioda michelep » 08 mar 2017 18:14

gbaenergiaeco10 ha scritto:mi è capitato qualche volta di portare a una cena tra amici o parenti un bel nebbiolone di quelli giusti..finito in meno di un amen...a fine cena la barbera sfusa, anch'essa sulla tavola, era ancora pezza piena...ovviamente nella maggior parte dei casi il vino è stato tracannato senza un minimo di accortezza...inutile dire che ho smesso di portare nebbioloni alle cene....faccio fatica anche a portare un buon chianti.....e non per egoismo, anzi...la condivisione, credo, è un punto fermo per chi ha questa passione....ma deve essere fatta con criterio.....


Sapendo che agli amici interessa poco, cerco di portare roba buona <20€.
Generalmente non vengono nemmeno aperte ma messe in un angolo per aprire il vino già in casa (<4.99€), o se sono bollicine devo stare attento che non finiscano in spritz.

Da quando, però, l'anno scorso per un aperitivo con patatine e pistacchi è stato aperto un Badia a Passignano 99 (di uno che l'aveva ricevuto in regalo), bevuto in bicchieri di plastica, ho deciso che la politica di prezzo <4.99€ è PERFETTA.
Oppure, do' la bottiglia decente al padrone di casa, lui la appoggia, io me la riprendo, me la apro e la tengo tutta cena a portata di mano.
Ecchecazzo.

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