io-me ha scritto:AedesLaterani2012 ha scritto:Disamina interessante e ben articolata. Se posso permettermi, giusto un piccolo refuso al V capoverso: la data di morte di Plinio il Vecchio e' il 25 Agosto 79 d.C., non il 97. Anno difficile da dimenticare per l'areale vesuviano perche' rimanda ai giorni della tragica eruzione (dal 24 al 26 Agosto). Allora Gaio Plinio Secondo era il comandante in capo (
praefectus classis Misenensis) della flotta imperiale di stanza a Capo Miseno, nel golfo di Napoli. Egli, cosi' come narra il nipote, Plinio il Giovane (
Ep. VI.16), decise di ripiegare - a bordo di una quadriremi - su Stabia, dall'altra parte del golfo, dove si trovava la villa dell'amico Pomponiano, volendovi trovar riparo e non essendo riuscito a sbarcare per prestar soccorso ad alcuni amici che si trovavano nell'area vesuviana (Torre del Greco?). A Stabia avrebbe trovato la morte per intossicazione a causa delle esalazioni e dei lapilli eruttati dal Vesuvio.
Correzioni e precisazioni sono ben accette.
PS: sono Ziliovino, ma questa piattaforma allo scatafascio mi impedisce il login...
A proposito di Menecrate di Tralles, mi permetto di segnalarTi il pregevole contributo di Luigi Vecchio (
Menecrate di Tralles physikos oinodotes, Synergia. Festschrift fur Friedrich Krinzinger II (2005), pp. 367-375). Questi rimanda nella sua disamina alla campana Velia proprio per la menzione che il lapicida fa della qualifica di Menecrate come medico
oinodotes; lo stesso Galeno accomunava gli
oinodotai agli
elleborodotai: terapie a base di vino, dunque, per i primi e di elleboro per gli altri. Al riguardo Teofrasto e Plinio il Vecchio ci tramandano che, tra i vigneti di Velia, crescesse una specie molto rinomata di elleboro, una varieta' bianca (
veratrum album? chiedi conferma ad un omeopata, poiche' Plinio, ogni tanto, va di "tuttologia"

).
P.s.: perdona la mancanza di accenti tonici sulle trascrizioni dal greco e di umlaut in quelle dal tedesco; e' la quarta volta che riscrivo il messaggio nel tentativo di comunicarti quanto scritto. Com'era: "Maledetta primavera"?

P.s.s.: se puoi elimina la traduzione "medico fisiatra" per Menecrate del Natella: il termine
physikos verosimilmente e' da acrivere alla scuola eleatica di Parmenide ed alla dottrina filosofico-naturalista, "in relazione alla
physiologia, e ad un'influenza indiretta esercitata sulla medicina, fino a vedervi un esplicito rimando all'attivita' medica" (Vecchio,
Ib., p. 371).