AGOSTANE BEVUTE

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zampaflex
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda zampaflex » 21 ago 2015 14:31

Cristianmark ha scritto:Non so cos aspettarmi dal radice.
Sorry per chi lo apprezza.
Imho.
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Rabbocca la batteria della macchina
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zampaflex
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda zampaflex » 21 ago 2015 14:40

yotamoteuchi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Per il 2013 segnatevi di prendere qualche bottiglia di pecorino. L'annata è stata molto buona esaltandone il lato mentolato senza perdere sapidità.


mi segnerò qualche pecorina da qui a fine anno!! :mrgreen:


(battuta scontata) la passerina è ancora meglio :mrgreen:


Quale passerina e pecorina consigliate, visto il consiglio di fare scorta di 2013?

In sintesi perché scrivere col cellulare è un tormento.
Pantaleone calca la mano, per cui il vino perde un poco delle sue caratteristiche di sorso sapido e fresco. Piacerà a chi vuole più rotondità.
Ciprea di poderi capecci mi è piaciuto decisamente.
Di ciu ciu ho bevuto la 14 e per essere stata un'annata debole in zona (sangio e montepulciano verdini e sciolti ) l'ho gradito. Quindi a naso il 13 dovrebbe essere buono.
Di poderi san lazzaro bel risultato nel 14 ma punterei sulla 13 (esaurita in cantina). La loro passerina 13 è floreale, delicata, un vino in contrappunto.
Da aurora non ho potuto provare il fiobbo 13 perché rimaste solo le magnum. E di solito è un buon segno.

Questo è quello che ho potuto provare direttamente.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda cesmic » 21 ago 2015 15:15

Di pecorino 2013 difficilmente troverai ancora qualcosa. Ti consiglio, comunque, Donna Orgilla Fiorano ( buono anche il 2014), Artemisia di Spinelli (2014 non ancora assaggiato).
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Cristianmark
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda Cristianmark » 21 ago 2015 21:15

zampaflex ha scritto:
Cristianmark ha scritto:Non so cos aspettarmi dal radice.
Sorry per chi lo apprezza.
Imho.
C.

Rabbocca la batteria della macchina



Di solito uso il krug, dici che puo' andar, domani provo.
Grazie
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda gabresso » 21 ago 2015 21:52

il 2013 di Clara Marcelli , Irata, colo acciaio, floreale e vegetale di ottima persistenza con freschezza sapidità e acidità ben bilanciate.
tra tutti quelli assaggiati quest'estate in zona ascolana ( poderi san lazzaro, aurora , capecci, ciu ciu, ps, cocci grifoni ) ... sicuramente quello più buono.
senza contare i soli 8 euro a bott
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda Smarco » 22 ago 2015 12:25

gabresso ha scritto:il 2013 di Clara Marcelli , Irata, colo acciaio, floreale e vegetale di ottima persistenza con freschezza sapidità e acidità ben bilanciate.
tra tutti quelli assaggiati quest'estate in zona ascolana ( poderi san lazzaro, aurora , capecci, ciu ciu, ps, cocci grifoni ) ... sicuramente quello più buono.
senza contare i soli 8 euro a bott

Ma sarebbe il pecorino?
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda alì65 » 22 ago 2015 18:22

Egly-Ouriet VP sb.2011, un pò avanti più del solito ma sempre di livello alto; potrebbe essere complice i millesimi contenuti (50%) non dei migliori
Krug GC, recente, sempre un bel bere, più scarico di legno ma meno complesso del solito, non particolarmente lungo
CdP Clos du Mont-Olivet CdePapet 2009, troppa la gioventù di questo gran bel vino ma dopo qualche tempo nel bicchiere esce un bellissimo frutto nitido, pulito con un bel supporto acido che permette di bere ora un 2009 con 15,5°!!
Gaja Barbaresco 2010, un pochino compresso, si spiega ma non a sufficienza; rimane chiuso ma lascia intravedere una ricchezza notevole
Clos de la Roche 2002 Remy, perfetto!!!!!!!
Dr.Loosen Wehlener Sonnenuhr Eiswein 2007, cherosene puro, mi ha ricordato la puzza che si aveva nelle mani quando si versava la tanica in inverno nel serbatoio della stufa
comunque un gran vino che, probabilmente, andrebbe bevuto fra una vita

grazie a Matteo per la bevuta
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda stemolino » 22 ago 2015 18:36

alì65 ha scritto:Gaja Barbaresco 2010, un pochino compresso, si spiega ma non a sufficienza; rimane chiuso ma lascia intravedere una ricchezza notevole


Questa IMHO è una gran boccia, basta solo aver pazienza di attenderla..non ho più comprato Gaja per un rapporto q/p insensato ma di questo 2010 ne ho messe in cantina
"A chi non beve vino Dio neghi anche l'acqua"

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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda landmax » 23 ago 2015 11:43

Brut Tradition Grand Cru Egly Ouriet (deg. gennaio 2015)
Color giallo dorato, più scuro di quanto mi aspettassi, profuma intensamente di crosta di pane e agrumi, senza alcun accenno di ossidazione. Bocca piena, bollicina magistrale e freschezza trascinante, molto lungo. Un “base” che è molto più di un base e meglio di tanti millesimati. Chapeau a questo eccellente produttore, di cui devo ancora bere un vino che sia men che molto buono.

Chassagne Montrachet 1er Cru Les Ruchottes 2008 Ramonet
Giallo paglierino senza particolari riflessi, di grande nitore al naso e senza alcun accenno boisè, con note intriganti e cangianti di pesca bianca, pompelmo rosa, roccia e, delicatamente, polvere da sparo e pepe d’arancia (sì dai, quel pepe là, di Chez..qualcheccosa). In bocca è ricco, quasi largo sino a centro bocca, ma meravigliosamente progressivo sul finale, dove mette il turbo su una freschezza e una mineralità straordinari e su sentori di grande corrispondenza gusto-olfattiva. Eccellente già oggi, potrà evolvere ancora per molti anni (l’annata sembra proprio consentirglielo). Per me un vino emozionante per via di questo olfatto di grande purezza e, soprattutto, di una bocca tutta particolare, direi quasi “bifasica” (prima larga, poi lunga).

Marsannay 2012 Joseph Roty
Un discreto pinot nero, abbastanza intrigante al naso, ma gli manca un po’ di dinamica in bocca, è privo di contrasto, anche se molto beverino. Devo confessare che era la prima volta che bevevo un vino di questa appellation e forse mi aspettavo di più, anche considerando la (discreta) fama del produttore. Non costa tanto, ma nemmeno lo consiglierei.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda gabresso » 23 ago 2015 13:45

Smarco ha scritto:
gabresso ha scritto:il 2013 di Clara Marcelli , Irata, colo acciaio, floreale e vegetale di ottima persistenza con freschezza sapidità e acidità ben bilanciate.
tra tutti quelli assaggiati quest'estate in zona ascolana ( poderi san lazzaro, aurora , capecci, ciu ciu, ps, cocci grifoni ) ... sicuramente quello più buono.
senza contare i soli 8 euro a bott

Ma sarebbe il pecorino?


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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda Alberto » 23 ago 2015 14:34

Per festeggiare praticamente in tempo reale la nascita del "petit vin" Chateau Gabriele annata 2015, estratto secco 3,095 Kg, sesto d'impianto 48,5 cm, rosa pallido alla vista e note lattiche di colostro abbastanza evidenti in gioventù:
Sherry/Jerez Palo Cortado Apostoles VORS, Gonzalez-Byass, S.A.
Colore ambra scuro, non concentrato. Naso molto complesso, che mixa varie note "vissute" (vernici nobili, fondo bruno/estratto di carne, proverbiale rancio di vecchia botte), toni fungini in parte freschi (sottobosco umido in Autunno) ed in parte non freschi (porcini essiccati) ed una dimensione fruttata soprendentemente ben presente, di frutta con l'osso disidratata, con sconfinamenti perfino nella visciola (apporto a mio avviso della quota del 13% di PX affiancata al vino base secco da uve palomino).
Palato meno ampio ed articolato nel ventaglio di sensazioni rispetto al naso, molto pieno nel corpo e ben smussato negli angoli, quasi "cioccolatato", con perfino una suggestione di Aceto Balsamico Tradizionale verso il finale (ancora il contributo del PX a marcare, evidentemente). Residuo zuccherino peraltro abbastanza ininfluente, soprattutto in chiusura di bocca. Lunghezza non enorme, ma persistenza in retro-olfatto davvero super, netta sulla pasta di olive nere.
Sempre una bella esperienza (a prezzi tutt'altro che proibitivi, peraltro) le storiche riserve trentennali di Gonzalez-Byass. E con una tagliatellina di grano duro integrale spadellata con una noce di burro e cospicuamente spolverata di bottarga? Oh, Yes! :wink:
Ultima modifica di Alberto il 23 ago 2015 20:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda paperofranco » 23 ago 2015 19:56

Alberto ha scritto:Per festeggiare praticamente in tempo reale la nascita del "petit vin" Chateau Gabriele annata 2015, estratto secco 3,095 Kg, sesto d'impianto 48,5 cm, rosa pallido alla vust e note lattiche di colostro abbastanza evidenti in gioventù:
Sherry/Jerez Palo Cortado Apostoles VORS, Gonzalez-Byass, S.A.
Colore ambra scuro, non concentrato. Naso molto complesso, che mixa varie note "vissute" (vernici nobili, fondo bruno/estratto di carne, proverbiale rancio di vecchia botte), toni fungini in parte freschi (sottobosco umido in Autunno) ed in parte non freschi (porcini essiccati) ed una dimensione fruttata soprendentemente ben presente, di frutta con l'osso disidratata, con sconfinamenti perfino nella visciola (apporto a mio avviso della quota del 13% di PX affiancata al vino base secco da uve palomino).
Palato meno ampio ed articolato nel ventaglio di sensazioni rispetto al naso, molto pieno nel corpo e ben smussato negli angoli, quasi "cioccolatato", con perfino una suggestione di Aceto Balsamico Tradizionale verso il finale (ancora il contributo del PX a marcare, evidentemente). Residuo zuccherino peraltro abbastanza ininfluente, soprattutto in chiusura di bocca. Lunghezza non enorme, ma persistenza in retro-olfatto davvero super, netta sulla pasta di olive nere.
Sempre una bella esperienza (a prezzi tutt'altro che proibitivi, peraltro) le storiche riserve trentennali di Gonzalez-Byass. E con una tagliatellina di grano duro integrale spadellata con una noce di burro e cospicuamente spolverata di bottarga? Oh, Yes! :wink:


Scusa Alberto, fammi capire, tu su una pasta al burro e bottarga ti ci sei bevuto uno sherry e dici pure "oh yes"? Mah.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda Alberto » 23 ago 2015 20:59

Che ti devo dire...abbinamento forse azzardato ma per me azzeccato: c'era grasso e sapidità tanto nel vino quanto nel piatto, ed i due si complementavano bene tra loro, ed il sapore marcato della pasta integrale ha fatto da "base".
Lo Sherry l'ho servito un po' fresco ma non completamente freddo.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda SommelierSardo » 23 ago 2015 22:02

Ziliovino ha scritto:
vinnae ha scritto:
vinotec ha scritto:Ieri sera io e Claudio accompagnati dalle rispettive signore abbiamo anticipato di un giorno il brindisi per il mio compleanno:
- DOM PERIGNON 2004: a me è piaciuto molto; bello, di una finezza che solo il DOM ha in certe annate; scivola via in un amen lasciando la bocca pulita; il bouquet diciamo che è un po' sottilino, ma sempre molto fine: :D :D :D :D
- GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 2000: a me, che piacciono champagne o franciacorta molto freschi(di annata), non è piaciuto molto, a differenza delle signore e di Claudio che hanno molto apprezzato: naso da caterpillar che faceva sparire il DOM, ma si sentiva già da lì la nota ossidativa che ad alcuni (francesi in testa) piace molto, ma a me no; in bocca secondo me se non era scollinato, era al vertice della parabola gustativa e può solo peggiorare: :D :D :D

Stando alle tue considerazioni relative al Dom Perignon 2004.........
Fra un po potrebbe essere una bellissima boccia!!!!!


E del Dom Perignon 2005? Qualcuno l'ha già bevuto? in generale mi sembra un'annata ben considerata in champagne dagli stessi produttori.


Assaggiato il 2005 un mesetto fà...
Chiaramente sempre un prodotto notevole, figuriamoci se DP può toppare!
Comunque, a mio parere, meglio il 2004.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda SommelierSardo » 23 ago 2015 22:24

Smarco ha scritto:martedi a pranzo al tiglio con qualche forumista marchigiano cioè io e altri due :lol: (purtroppo in zona siamo pochi) abbiamo bevuto comunque più che bene e molto
-Ulysse Collin les maillons bdn: Collin è sempre una certezza e anche con questo bdn che fa da pochi anni non si smentisce, si capisce subito dal colore con i suoi riflessi rosati che si parla di pinot nero, al naso si sente qualche piccolo frutto rosso e una bella mineralità, in bocca è avvolgente con una bella persistenza
- Derain gevrey chambertin 2012: produttore che non conoscevo, comunque anche se giovanissimo gia godibile, bel colore rosso brillante al naso è intenso con frutti rossi e spezie, in bocca bella persistenza, c è un bel tannino ben bilanciato dall acidità che invoglia a berne ancora, sicuramente da riprovare più in la
-sorpresa della serata, Santadi terrebrune 2003, dal tappo le speranze di trovare un vino ben mantenuto erano prossime allo 0, invece vino perfetto, al naso ricordava quasi la borgogna bevuta prima, solo con piu materia,più concentrato, al naso è ricco cè frutta rossa matura, tabacco, buone spezie, in bocca è morbido ed elegante con un tannino per niente aggressivo. Piaciuto molto
-sauternes castelnau de suduiraut 2010 non amo i vini dolci comunque bel colore giallo con riflessi oro, al naso albicocche, miele e altro buona acidità e persistenza.
complimenti al tiglio che ci ha fatto iniziare a mangiare alle 13 e finire alle 17 con piatti veramente ben fatti


Terre Brune sempre tanta roba!!
Bevuto da pochissimo un 2004 (al top) ed un 2010 da applausi entrambi.
E senza spendere chissà quali cifre... Vitigno Carignano davvero da riscoprire, per chi già non lo conosca abbastanza!
Ho una MG di '96 che devo trovare l'occasione per aprire, sperando che abbia retto...
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda alì65 » 24 ago 2015 15:50

SommelierSardo ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
vinnae ha scritto:
vinotec ha scritto:Ieri sera io e Claudio accompagnati dalle rispettive signore abbiamo anticipato di un giorno il brindisi per il mio compleanno:
- DOM PERIGNON 2004: a me è piaciuto molto; bello, di una finezza che solo il DOM ha in certe annate; scivola via in un amen lasciando la bocca pulita; il bouquet diciamo che è un po' sottilino, ma sempre molto fine: :D :D :D :D
- GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 2000: a me, che piacciono champagne o franciacorta molto freschi(di annata), non è piaciuto molto, a differenza delle signore e di Claudio che hanno molto apprezzato: naso da caterpillar che faceva sparire il DOM, ma si sentiva già da lì la nota ossidativa che ad alcuni (francesi in testa) piace molto, ma a me no; in bocca secondo me se non era scollinato, era al vertice della parabola gustativa e può solo peggiorare: :D :D :D

Stando alle tue considerazioni relative al Dom Perignon 2004.........
Fra un po potrebbe essere una bellissima boccia!!!!!


E del Dom Perignon 2005? Qualcuno l'ha già bevuto? in generale mi sembra un'annata ben considerata in champagne dagli stessi produttori.


Assaggiato il 2005 un mesetto fà...
Chiaramente sempre un prodotto notevole, figuriamoci se DP può toppare!
Comunque, a mio parere, meglio il 2004.


trovai meglio il 2005, non che fossero due campioni ma piacque più questo per una regolarità e rigore di bevuta rispetto ad un "solo" buono 2004
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda CiccioCH » 25 ago 2015 08:46

Sabato

Pergole Torte 2009: Al naso ciliegia, terra e sottobosco. In bocca bella freschezza e lunghezza. Molto godurioso. Bella annata la 2009 in quelle zone.

Domenica

Rosso di Montalcino le Potazzine 2012: Sentori marini, talco ed un mazzo di fiori blu al naso. Sorso piacevole e scorrevole. Nonostante i 14 gradi si beve che è una meraviglia. Da comprarne ancora.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda gmi1 » 25 ago 2015 14:17

Harmoge 2006
A distanza di piú di 5 anni ho avuto il previlegio di ri-bere questo vino, che tanto mi colpí allora cosí tanto mi é piaciuto ora. Walter De Batté riesce spesso a stupirmi, e lo fá quasi sempre in senso positivo, ma questo vino da uve Vermentino, Bosco e Albarola di vecchi vigneti, messe a macerare durante la fermentazione, si é espresso alla grande, sempre diverso con il passare del tempo, a prova di una complessitá che il manico di chi lo ha prodotto ha saputo esprimere al meglio. Purtroppo era l'ultima boccia che avevo, sono convinto che garantirá soddisfazioni per ancora alcuni anni, per premiare chi ha avuto la pazienza giusta di tenerlo in cantina, con tutte le cure che meritano i vini che colpiscono e in un certo senso emozionano, come questo appunto :D
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda picenum » 26 ago 2015 08:45

Alberto ha scritto:Per festeggiare praticamente in tempo reale la nascita del "petit vin" Chateau Gabriele annata 2015, estratto secco 3,095 Kg,

Allora Augurissimi Alberto!
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda zampaflex » 26 ago 2015 09:55

Ieri sera bevuta di rientro dalle vacanze con il solito gruppuscolo di avvinazzati meneghini. Nessuna tema, e alcune sorprese.

La prima: Casa Caterina - Brut Réserve 1999. Colore e toni ossidativi, nonché una acidità tagliente, ci hanno fatto pensare ad uno sciampo con almeno venticinque anni di vita. Rancio, agrume, miele, bella chiusura fresca, caffè. Insomma, il repertorio di un récoltant che lavorasse in ossidazione. Grande sorpresa togliendo la stagnola e vedendo l'etichetta. Certo, il dubbio sul comportamento nel tempo della boccia visto che ha "solo" sedici anni ci è venuto, però, complimenti. 92% PN, 8% chardonnay.

La seconda: Istvan Szépsy - Szent Tamas 2008. Parte con insistenti note piriche sopra ad un tappeto di agrumi e delicati frutti tropicali, ma la bocca (specie dopo la bolla) si sente molle, placida, come un grande fiume giunto alla foce. Ma è un carrarmato, resiste imperterrito all'ossigeno e al rialzo della temperatura (si abbina benissimo ad alcuni formaggi mangiati a fine cena), si arricchisce di sfumature e schiude anche l'acidità che si porta dietro, inizialmente nascosta. Note di botrite, erbe officinali, il terroir vulcanico di Tokaij in piena azione. Molto bello, ci ha fatto dannare per la provenienza non riuscendo ad inquadrarlo in alcun terroir conosciuto. Fino alla rivelazione del conferitore sghignazzante. Secondo vino della serata.

Delusione number one: Vitovska 2007 di Vodopivec. Bottiglia storta, mollissima, opaca (e vabbè) e tendente a toni molto carichi. Il naso prometteva, partendo da toni marini di acciuga e capperi, ma il corpo è rimasto scivoloso e privo di mordente.

Il campione della serata: Valentini - Cerasuolo 2010. Si capisce subito che il passo è da lunghe distanze, e indovinarlo diventa facile perché non credo ci siano rosati, in giro per il mondo, all'altezza di questo.
Familiari note di caffè, radici, fragolina, edera, arancia, china...costruzione in bocca semplicemente splendida per tempismo e collegamento tra le parti. La freschezza lascia gradatamente il posto, sfumandosi, a degli amari molto fini, che chiudono una PAI di gran durata.

Delusione number two: ArPePe - Rocce Rosse 2002. Naso sintetico, bocca vuota, echi di frutto e radici da annata fredda. Piaciuto talmente tanto che metà di noi l'ha lavandinato senza pietà.

Ed ecco il turno, inconsapevole, del Rodano. Fianco a Fianco il Cornas vecchie vigne 2007 di Voge e il Saint Joseph Vignes de l'hospice 2007 di Guigal.
Due interpretazioni opposte, tradizionale il primo che parte con note animali, di macchia, e frutta rossa matura e vispa. Grande freschezza per una bocca un po' magra e slegata, ma per me è questione di gioventù. Crescerà.
Legnoso il secondo, su note di vaniglia e mango, poi affumicate. Dichiaratamente costruito, ma piano piano si assesta, si apre pulendosi un po' ma resta non completamente gradevole. Da attendere anche lui, perché assorba il legno in eccesso.

Delusione number three: Zidarich - Terrano 2012. Mai bevuto in vita mia (per fortuna non faccio parte di commissioni di assaggio :mrgreen: ) un vino che in bocca presentasse una tal nota forte di acino marcescente. Un tale schifo non è accettabile da un produttore di questo livello, e fanculo al naturalismo se deve portare a fermentazioni incontrollate. Peccato perché il naso era interessante.

Per fortuna l'ala naturalista del gruppo si riscatta con due parenti del grenache giovanili, pimpanti e sbarazzine, nonché di grande bevibilità.
Panevino - Su chi no'nau 2013 (Cannonau - Sardegna) con scorza d'arancia amara, pirica, macchia, anguria, violetta, fumé. Bocca ben legata, saporita, leggera (anche nel colore).
Laboratorio Rupestre - Escombro 2013 (Alicante Bouschet - Yecla, Murcia) va invece su oliva netta, arancia, pepe bianco, caramello, cardamomo. Sorso un pelo vuoto a centro bocca ma chiaro, solare e di bella tessitura.

Chiudiamo con una Borgogna minore, Gelin - Fixin 1er cru Clos Napoléon 2009, che dimostra i limiti colturali del pinot nero nell'areale, essendo un vino "freddo", duretto, e solo mediamente complesso. Però ha il pregio di farsi bere piuttosto bene e di costare il giusto.

Chiusura estiva Ibiza-style con toniche Q, Fentimans e Fever Tree e gin Mare, Monkey47 e Bluecoat :D
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda Alberto » 26 ago 2015 11:05

picenum ha scritto:
Alberto ha scritto:Per festeggiare praticamente in tempo reale la nascita del "petit vin" Chateau Gabriele annata 2015, estratto secco 3,095 Kg,

Allora Augurissimi Alberto!

Grazie mille davvero! Siamo appena arrivati a casa dall'ospedale.
Chiaramente è già in cantiere l'organizzazione di una bevuta più "seria" ed articolata per celebrare l'evento... :wink:
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda zampaflex » 26 ago 2015 11:13

Alberto ha scritto:
picenum ha scritto:
Alberto ha scritto:Per festeggiare praticamente in tempo reale la nascita del "petit vin" Chateau Gabriele annata 2015, estratto secco 3,095 Kg,

Allora Augurissimi Alberto!

Grazie mille davvero! Siamo appena arrivati a casa dall'ospedale.
Chiaramente è già in cantiere l'organizzazione di una bevuta più "seria" ed articolata per celebrare l'evento... :wink:


Ah, adesso mi è chiaro! Auguroni! Pronto alle notti insonni?
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda kubik » 26 ago 2015 11:36

Belle note Luciano,

zampaflex ha scritto:Ieri sera bevuta di rientro dalle vacanze con il solito gruppuscolo di avvinazzati meneghini. Nessuna tema, e alcune sorprese.

Il campione della serata: Valentini - Cerasuolo 2010. Si capisce subito che il passo è da lunghe distanze, e indovinarlo diventa facile perché non credo ci siano rosati, in giro per il mondo, all'altezza di questo.
Familiari note di caffè, radici, fragolina, edera, arancia, china...costruzione in bocca semplicemente splendida per tempismo e collegamento tra le parti. La freschezza lascia gradatamente il posto, sfumandosi, a degli amari molto fini, che chiudono una PAI di gran durata.

Sfiga la mia bottiglia a Giugno uscì tappata in un conclave di rosati (non ho mai avuto il tempo di mettere due note, me lo riprometto), ma lo ricordo davvero grande quando uscì.
zampaflex ha scritto:Delusione number two: ArPePe - Rocce Rosse 2002. Naso sintetico, bocca vuota, echi di frutto e radici da annata fredda. Piaciuto talmente tanto che metà di noi l'ha lavandinato senza pietà.

Peccato, ne ho sentito parlare troppo bene, comprato (ovviamente ne conosco lo stile che mi piace assje) e all'assaggio, forse due anni fa, fu buono..
Fosse la bottiglia sfigata o in una fase davvero brutta?

zampaflex ha scritto:Ed ecco il turno, inconsapevole, del Rodano. Fianco a Fianco il Cornas vecchie vigne 2007 di Voge e il Saint Joseph Vignes de l'hospice 2007 di Guigal.
Due interpretazioni opposte, tradizionale il primo che parte con note animali, di macchia, e frutta rossa matura e vispa. Grande freschezza per una bocca un po' magra e slegata, ma per me è questione di gioventù. Crescerà.
Legnoso il secondo, su note di vaniglia e mango, poi affumicate. Dichiaratamente costruito, ma piano piano si assesta, si apre pulendosi un po' ma resta non completamente gradevole. Da attendere anche lui, perché assorba il legno in eccesso.

Quest'inverno il Cornas vecchie vigne 2010 di Voge anche per me è stato un bel bere, giovanissimo ovviamente da assestarsi ed integrarsi, ma un volume succoso nel complesso molto molto buono.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda zampaflex » 26 ago 2015 12:37

kubik ha scritto:Belle note Luciano,


Grazie come sempre per i poco meritati complimenti :oops:
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
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Re: AGOSTANE BEVUTE

Messaggioda aleman10 » 26 ago 2015 15:15

zampaflex ha scritto:Ieri sera bevuta di rientro dalle vacanze con il solito gruppuscolo di avvinazzati meneghini. Nessuna tema, e alcune sorprese.

La prima: Casa Caterina - Brut Réserve 1999. Colore e toni ossidativi, nonché una acidità tagliente, ci hanno fatto pensare ad uno sciampo con almeno venticinque anni di vita. Rancio, agrume, miele, bella chiusura fresca, caffè. Insomma, il repertorio di un récoltant che lavorasse in ossidazione. Grande sorpresa togliendo la stagnola e vedendo l'etichetta. Certo, il dubbio sul comportamento nel tempo della boccia visto che ha "solo" sedici anni ci è venuto, però, complimenti. 92% PN, 8% chardonnay.

La seconda: Istvan Szépsy - Szent Tamas 2008. Parte con insistenti note piriche sopra ad un tappeto di agrumi e delicati frutti tropicali, ma la bocca (specie dopo la bolla) si sente molle, placida, come un grande fiume giunto alla foce. Ma è un carrarmato, resiste imperterrito all'ossigeno e al rialzo della temperatura (si abbina benissimo ad alcuni formaggi mangiati a fine cena), si arricchisce di sfumature e schiude anche l'acidità che si porta dietro, inizialmente nascosta. Note di botrite, erbe officinali, il terroir vulcanico di Tokaij in piena azione. Molto bello, ci ha fatto dannare per la provenienza non riuscendo ad inquadrarlo in alcun terroir conosciuto. Fino alla rivelazione del conferitore sghignazzante. Secondo vino della serata.

Delusione number one: Vitovska 2007 di Vodopivec. Bottiglia storta, mollissima, opaca (e vabbè) e tendente a toni molto carichi. Il naso prometteva, partendo da toni marini di acciuga e capperi, ma il corpo è rimasto scivoloso e privo di mordente.

Il campione della serata: Valentini - Cerasuolo 2010. Si capisce subito che il passo è da lunghe distanze, e indovinarlo diventa facile perché non credo ci siano rosati, in giro per il mondo, all'altezza di questo.
Familiari note di caffè, radici, fragolina, edera, arancia, china...costruzione in bocca semplicemente splendida per tempismo e collegamento tra le parti. La freschezza lascia gradatamente il posto, sfumandosi, a degli amari molto fini, che chiudono una PAI di gran durata.

Delusione number two: ArPePe - Rocce Rosse 2002. Naso sintetico, bocca vuota, echi di frutto e radici da annata fredda. Piaciuto talmente tanto che metà di noi l'ha lavandinato senza pietà.

Ed ecco il turno, inconsapevole, del Rodano. Fianco a Fianco il Cornas vecchie vigne 2007 di Voge e il Saint Joseph Vignes de l'hospice 2007 di Guigal.
Due interpretazioni opposte, tradizionale il primo che parte con note animali, di macchia, e frutta rossa matura e vispa. Grande freschezza per una bocca un po' magra e slegata, ma per me è questione di gioventù. Crescerà.
Legnoso il secondo, su note di vaniglia e mango, poi affumicate. Dichiaratamente costruito, ma piano piano si assesta, si apre pulendosi un po' ma resta non completamente gradevole. Da attendere anche lui, perché assorba il legno in eccesso.

Delusione number three: Zidarich - Terrano 2012. Mai bevuto in vita mia (per fortuna non faccio parte di commissioni di assaggio :mrgreen: ) un vino che in bocca presentasse una tal nota forte di acino marcescente. Un tale schifo non è accettabile da un produttore di questo livello, e fanculo al naturalismo se deve portare a fermentazioni incontrollate. Peccato perché il naso era interessante.

Per fortuna l'ala naturalista del gruppo si riscatta con due parenti del grenache giovanili, pimpanti e sbarazzine, nonché di grande bevibilità.
Panevino - Su chi no'nau 2013 (Cannonau - Sardegna) con scorza d'arancia amara, pirica, macchia, anguria, violetta, fumé. Bocca ben legata, saporita, leggera (anche nel colore).
Laboratorio Rupestre - Escombro 2013 (Alicante Bouschet - Yecla, Murcia) va invece su oliva netta, arancia, pepe bianco, caramello, cardamomo. Sorso un pelo vuoto a centro bocca ma chiaro, solare e di bella tessitura.

Chiudiamo con una Borgogna minore, Gelin - Fixin 1er cru Clos Napoléon 2009, che dimostra i limiti colturali del pinot nero nell'areale, essendo un vino "freddo", duretto, e solo mediamente complesso. Però ha il pregio di farsi bere piuttosto bene e di costare il giusto.

Chiusura estiva Ibiza-style con toniche Q, Fentimans e Fever Tree e gin Mare, Monkey47 e Bluecoat :D






Belle note...e bellissimo Terrano, vino della serata! :)

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