Bevute di Novembre

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gpetrus
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda gpetrus » 05 nov 2014 11:20

dopo tanti anni ho ritrovato ( e riprovato ) con buona soddisfazione il Pithos rosso di COS......anche se era un 2013 mi e' piaciuto.....forse un filo semplice ma profumini netti di frutti di bosco e parecchia mineralita' , con qualche accenno sulfureo ( mi sembrava ) ...eppoi dove si trovano oggigiorno vini da 12 gradi ? e di cosi' grande bevibilita' ?
diciamo : :D :D :D
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benux
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda benux » 05 nov 2014 13:24

qualcuno di voi fà recensioni su Vivino così divento follower :D
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agamennone
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda agamennone » 05 nov 2014 20:30

Contrade di Taurasi - Taurasi 1999 (Cantine Lonardo)

Alla vista un bel granato.
I profumi in primo piano riportano alla mora. Poi si presentano, timidi, sentori di rosmarino e pietra calda. Un po' di cuoio.
In bocca, l'acidità è ancora viva ma ben dosata. Disseta.
La parte alcolica è in perfetto equilibrio.
Le sorprese migliori arrivano dal tannino, ben vivo ma composto ed elegante. Misurato.
Il sorso, inutile dirlo, è lunghissimo.
Mi rimane la sensazione che probabilmente la bottiglia sia al suo apice.
Secondo altri amici, invece, crescerà ancora.
Vediamo.
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de magistris
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda de magistris » 05 nov 2014 20:37

agamennone ha scritto:Contrade di Taurasi - Taurasi 1999 (Cantine Lonardo)

Alla vista un bel granato.
I profumi in primo piano riportano alla mora. Poi si presentano, timidi, sentori di rosmarino e pietra calda. Un po' di cuoio.
In bocca, l'acidità è ancora viva ma ben dosata. Disseta.
La parte alcolica è in perfetto equilibrio.
Le sorprese migliori arrivano dal tannino, ben vivo ma composto ed elegante. Misurato.
Il sorso, inutile dirlo, è lunghissimo.
Mi rimane la sensazione che probabilmente la bottiglia sia al suo apice.
Secondo altri amici, invece, crescerà ancora.
Vediamo.


c'è una certa variabilità di bottiglie su questa annata, ma ne ricordo alcune per le quali l'aggettivo "grandi" è ben speso. L'ultima bottiglia l'ho stappata un annetto fa, non la migliore, anzi perfino chiusa: dava l'idea di un vino con diversa strada ancora davanti.
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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agamennone
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda agamennone » 05 nov 2014 20:59

de magistris ha scritto:
agamennone ha scritto:Contrade di Taurasi - Taurasi 1999 (Cantine Lonardo)

Alla vista un bel granato.
I profumi in primo piano riportano alla mora. Poi si presentano, timidi, sentori di rosmarino e pietra calda. Un po' di cuoio.
In bocca, l'acidità è ancora viva ma ben dosata. Disseta.
La parte alcolica è in perfetto equilibrio.
Le sorprese migliori arrivano dal tannino, ben vivo ma composto ed elegante. Misurato.
Il sorso, inutile dirlo, è lunghissimo.
Mi rimane la sensazione che probabilmente la bottiglia sia al suo apice.
Secondo altri amici, invece, crescerà ancora.
Vediamo.


c'è una certa variabilità di bottiglie su questa annata, ma ne ricordo alcune per le quali l'aggettivo "grandi" è ben speso. L'ultima bottiglia l'ho stappata un annetto fa, non la migliore, anzi perfino chiusa: dava l'idea di un vino con diversa strada ancora davanti.


è un'annata che ho bevuto altre volte negli anni scorsi. Questa è decisamente la performance migliore. Un po' di chiusura, volendo, l'ho avvertita inizialmente al naso. Ciò non costituisce un problema per me: i vini troppo generosi di profumi mi piacciono meno ma mi rendo conto che qui andiamo troppo sul soggettivo.
Nella descrizione ho cercato di mantenermi su un binario piuttosto oggettivo per facilitare chi legge.
Usare l'aggettivo 'grande' mi spaventa sempre ma la boccia era davvero buona.
La sensazione più gradevole che mi ha lasciato è quella di essere una boccia viva. Evoluzione in atto.
E' una sensazione che non ho messo in evidenza soltanto per scelta 'stilistica'. Ho preferito nasconderla(ci ho provato, almeno) in quel "Vediamo" finale che, nelle mie intenzioni, dovrebbe raccontare tutto.
Chi ha offerto la bottiglia la pensa esattamente come te circa l'evoluzione futura.

Se ti capita di stapparne una, metti una nota. Ti leggo volentieri.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Kalosartipos » 06 nov 2014 08:58

DEUTZ Champagne Brut "Classic" da magnum
DEUTZ Champagne Brut '07
DEUTZ Champagne Brut Blanc-de-blancs "Amour de Deutz" '05.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Kalosartipos » 06 nov 2014 09:06

Mie impressioni:
DEUTZ Champagne Brut "Classic" da magnum - cuvée paritetica delle tre uve, ben fatto, ma un po' semplice e corto, soprattutto considerando il costo a scaffale (30-35).
DEUTZ Champagne Brut '07 - 65% Pinot Noir, 30% Chardonnay e saldo di Meunier.. decisamente meglio, frutta bianca, crosta di pane, buona struttura.
DEUTZ Champagne Brut Blanc-de-blancs "Amour de Deutz" '05 - questo è molto buono, elegante, cremoso, persistente.. ma nella sua fascia di prezzo scelgo altro.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Alberto » 06 nov 2014 15:25

Ieri per festeggiare il compleanno di Chiara, ma femme:
Trentino Rosso Tre Cesure Selezione Riserva 25°, Longariva, 1998 (13%)
Versione particolare del taglio bordolese Tre Cesure, prodotta mi pare (per quanto sono riuscito a grufolare tempo fa in rete!) solo nelle annate '97 e '98, per celebrare nel 2001 il 25° anno di attività dell'azienda; una gemma nascosta, molto difficile credo da reperire, se non in zona.
Colore rubino scuro con orlo granato stretto, esemplare. Ma esemplare è l'aggettivo calzante per l'interezza di questo vino, davvero un condensato dei tratti distintivi più nobili dei bordolesi triveneti "classici" in annata fresca (e la '98 nella tipologia raramente dispensa delusioni, peraltro): naso pulito sin da subito, elegante ed ancor fresco di frutto di bosco, con lampi ciliegiosi di tanto in tanto, ed il pepe, l'alloro ed il tabacco ad aggiungere complessità; mi colpisce la compostezza complessiva e la totale stabilità dei profumi oggi a pranzo, ad oltre 24 ore dalla stappatura. In bocca è trentino fino all'osso: leggero, asciutto, vegetale il giusto, allunga sull'acidità ed ancora sulla freschezza di frutto più che sugli estratti, con una beva semplicemente fantastica. Nel finale col tè nero ritorna l'alloro, assieme ad una vena salina quasi insospettabie. All'apice per risoluzione dei tannini, ma non declinerà a breve a mio avviso. Superbo piccolo, grande bordolese.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda zampaflex » 06 nov 2014 19:32

Lisini - Ugolaia 2004 :D :D :D :D ++
Bono, ma non da strapparsi i capelli. Amarena, una curiosa castagna bollita, un po' di balsamico, il classico sottofondo toscano di sottobosco; bocca ancora un po' serrata, ripassare tra alcuni anni per una amalgama finalmente compiuta. Buona persistenza. Leggera dilusione, mi aspettavo che mi desse una scossa, e invece no.
Non progredi est regredi
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda arnaldo » 07 nov 2014 12:26

ieri sera
WEINGUT TONI JOST _ Riesling Spatlese Trocken Bacharacher hahn 2004
stupendamente giovane. Paglierino scarico, quasi verdolino. Naso intenso che profuma di pompelmo,cedro,echi di erbe aromatiche, tutto in quadro di incredibile freschezza.Bocca cremosa,fresca,le sensazioni di agrume giallo emergono nettamente,ma la sorpresa è l'incredibile gioventu' e le possibilita' di evoluzione ancora davanti. Azienda del MittelRhien e credo di averla comprata tanti anni fa dal buon Gourmet ladele.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda zampaflex » 07 nov 2014 12:54

Feudo di San Maurizio - Cornalin 2011 :D :D :D :D
Voto extra per la simpatia per questo vinello valdostano che tecnicamente viene massacrato dai recensori causa una percettibile carenza di tannino e acidità (bere ora, ma va benissimo così) ma che in realtà sfoggia un buon equilibrio, un discreto corpo ed è l'unico vino italiano che io abbia mai bevuto che mi ricorda per metà il Rodano nord (pelliccia, minerale, lieve speziatura) e per metà la Borgogna (stile Pacalet, non tutti gradirete, agrume rosso e china). Soprattutto la prima zona, altro che i syrah italiani che purtroppo nei nostri terroir diventano tutti muscolari (e a volte bolsi).
Veramente divertente e disinvolto.
Non progredi est regredi
paperofranco
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda paperofranco » 08 nov 2014 11:43

Meursault Perrières 2010 F. Mikulski.
Da uve acquistate o forse da vigne in affitto, non sono sicuro, comunque non da vigne di proprietà. Forse per questo nel listino arriva dietro lo Charmes vv e il Genevrières, ma per me, è stato il migliore della gamma.
Frutto nitido, espressivo, zero legno, allungo minerale sontuoso. Un grande vino.
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il chiaro
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda il chiaro » 08 nov 2014 13:44

arnaldo ha scritto:ieri sera
WEINGUT TONI JOST _ Riesling Spatlese Trocken Bacharacher hahn 2004
stupendamente giovane. Paglierino scarico, quasi verdolino. Naso intenso che profuma di pompelmo,cedro,echi di erbe aromatiche, tutto in quadro di incredibile freschezza.Bocca cremosa,fresca,le sensazioni di agrume giallo emergono nettamente,ma la sorpresa è l'incredibile gioventu' e le possibilita' di evoluzione ancora davanti. Azienda del MittelRhien e credo di averla comprata tanti anni fa dal buon Gourmet ladele.


Arnaldo le abbiamo comprate insieme quelle bottiglie, soltanto che io le ho finite da un po'. Ma Gourmet Ladele esiste ancora? E' una vita che non passo
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda petitbogho » 08 nov 2014 14:05

Rosso di Montalcino 2007 - Poggio di Sotto

color rubino, energico e luminoso, fitto. Primeggiano le note di fragola frullata, ma in generale prevale la parte eterea dell'alcol che emerge dal bicchiere, in bocca ingresso rotondo, bello sferico ma che si ferma al centro e chiude ancora con una sensazione di bruciore che francamente mi lascia alquanto perplesso. lontani, parecchio, dall'eccellenza.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda vinogodi » 08 nov 2014 14:49

...stasera sei amici autoselezionati , piccola verticalina di Chambertin Clos de Beze... a domani per un veloce resoconto... 8)
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda vinogodi » 08 nov 2014 15:04

...ieri sera , al circolo Inzani di Parma, serata didattica di bolle dove un breve volo di uccello ha sorvolato le grandi zone bolliciose d'Europa . Tutto in doppia bottiglia o magnum.Cosa?
PROSECCO :
- Prosecco Extra Dry Col Vetoraz (da magnum) . Molto ruffiano e piacevole universalmente :D :D :)
- Prosecco Extra Dry Bartolomiol 2013 Bandarossa : rotondo ma complesso, gran cesto di frutta. :D :D :D
- Prosecco Val Mesdì Frozza ... 'na certezza per chi vuol godere di Glera... :D :D :D
- Prosecco Casa Coste Piane Follador :D :D :D :) (nessuno pensava ad un Prosecco così buono...)

ITALIA METODO CLASSICO :
- Oltrepò Pavese : Monsupello extra brut Blanc de Noir Millesimato 2009 ... il miglior Pinot Nero bollicioso d'Italia? Forse... :D :D :D :)
- Trentino : Ferrrari Perlé 2007 :una sicurezza , una certezza, una gran boccia ... :D :D :D
- Franciacorta : Prestige CàDelBosco ... un banal wine studiato per un mercato di enobeoti... :D :D :)

CHAMPAGNE :
- Brut Tradition Blanc de Blanc Vazart Coquard ... quanto se ne può bere? Tanto... :D :D :D :)
- Brut Tradition Blanc de Noir Brigandat : durotto e profumatissimo, bocca leggermente aggressiva ... :D :D :D :)
- Bru Tradition Mercier : devo dire che è Cjhampagne da tutto pasto forse unico ... :D :D :D :)

FINALE (in tripla bottiglia tutte evaporate) Asti Spumante Biodinamico Cascina Fonda 2013 ... dolce non dolce, freschissimo , profumatissimo (anche se glipreferisco il suo Moscato d'Asti)... :D :D :D
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Spectator » 08 nov 2014 17:04

vinogodi ha scritto:...stasera sei amici autoselezionati , piccola verticalina di Chambertin Clos de Beze... a domani per un veloce resoconto... 8)


...Io,aspetto le note:D .
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda egio » 08 nov 2014 19:52

Domaine Gauby - Coume Gineste 2008: Esistesse un marchingegno per il teletrasporto, avrebbe la forma di questa bottiglia, e la sua etichetta... Già alla prima snasata, all'apertura (giustamente parecchio anticipata rispetto al momento di servirlo a una temperatura adeguamente rispettosa, ossia appena fresca), ci si trova catapultati a camminare tra queste vigne di grenache di oltre 60 anni, arse dal sole, tra sassi e terra asciutta, vento salato di mare, profumi del finocchio selvatico, della camomilla, di agrumi. Col tempo dall'apertura, vuotato energicamente e in malo modo nei bicchieri, le note più affumicate e piriche lasciano spazio ai fiori gialli, al miele amaro, all'aneto. Il tutto sempre sussurrato, mai invadente o caricaturale, ma netto, precisissimo. In bocca è esplosivo, di acido e minerale. Avvolgente senza nessuna concessione a grassezze o mollezze, ma di una verticalità da paura, con una struttura imponente, in un equilibrio che ha del miracoloso. Se bisognasse trovare per assurdo un anello di congiunzione tra i grandi Trebbiano di Valentini e le migliori riuscite di Coulée de Serrant, ecco, a mezza strada ci sarebbe questa bottiglia. Uno dei più bei bianchi bevuti quest'anno, prodotto in quantità da vino di famiglia, ancora giovanissimo.

Mastroberardino - Taurasi Radici 1998: ci son vini che ho amato tanto, e che da anni, per tanti motivi, mi capita purtroppo sempre più raramente di incrociare. E quando succede, mi rimprovero per non frequentarli di più. Quando da giovane studente universitario i pochi soldi guadagnati tirando calci a un pallone dovevano essere utilizzati al meglio, l'ingegno portava a ricercare in luoghi meno battuti e economicamente più abbordabili le emozioni e le sensazioni che i grandi piemontesi, toscani, veneti dispensavano in quantità ma a prezzi già proibitivi. Montalcino e Supertuscan lasciavano spesso il posto alle splendide riserve di Selvapiana degli anni '80; o ai vecchi e mirabili Vigna Monticchio di Lungarotti. il Nord-Est era al massimo il Capo di Stato di Venegazzù, o il Gemola, o il Ronco dei Roseti, giacché la Valpolicella era roba da poche grandi occasioni. E la austera nobiltà, la si cercava più nell'aglianico che nel nebiolo. Ritrovarsi con questo '98 aperto e bevuto così, al volo, senza tanto sussiego, è stato dunque come incontrare per la strada per caso un vecchio amico, e rendersi conto con piacere che è rimasto lo stesso e, anzi, è pure meglio di come il ricordo ce l'avesse consegnato. Nel bicchiere il colore è di un bel granato intenso, che non dimostra per nulla l'età. I profumi son da subito pieni sulle note di frutti rossi e viola, poi escono leggere le note di erbe aromatiche, grafite, sangue. In bocca è un trionfo immediato, invade e pervade il palato con morbida gentilezza e con decisione. Insomma, lo paragono a un vero "signore" di una volta - e quando un campano è signore, è signore come pochi altri al mondo - che la austera e a volte un po' cruda freddezza del galantuomo piemontese sostituisce con la giovialità e la sapiente convivialità dei suoi luoghi di origine, senza mai essere meno che elegante. Insomma, non sarà più quello delle annate mitiche a cavallo tra '60 e '70, ma mi è tornata voglia di ricomprarne, e di incontrarmi più spesso a dialogare con questo vecchio e caro amico. La grande storia del vino italiano passa sicuramente anche da queste bottiglie.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda paperofranco » 08 nov 2014 20:01

egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008: Esistesse un marchingegno per il teletrasporto, avrebbe la forma di questa bottiglia, e la sua etichetta... Già alla prima snasata, all'apertura (giustamente parecchio anticipata rispetto al momento di servirlo a una temperatura adeguamente rispettosa, ossia appena fresca), ci si trova catapultati a camminare tra queste vigne di grenache di oltre 60 anni, arse dal sole, tra sassi e terra asciutta, vento salato di mare, profumi del finocchio selvatico, della camomilla, di agrumi. Col tempo dall'apertura, vuotato energicamente e in malo modo nei bicchieri, le note più affumicate e piriche lasciano spazio ai fiori gialli, al miele amaro, all'aneto. Il tutto sempre sussurrato, mai invadente o caricaturale, ma netto, precisissimo. In bocca è esplosivo, di acido e minerale. Avvolgente senza nessuna concessione a grassezze o mollezze, ma di una verticalità da paura, con una struttura imponente, in un equilibrio che ha del miracoloso. Se bisognasse trovare per assurdo un anello di congiunzione tra i grandi Trebbiano di Valentini e le migliori riuscite di Coulée de Serrant, ecco, a mezza strada ci sarebbe questa bottiglia. Uno dei più bei bianchi bevuti quest'anno, prodotto in quantità da vino di famiglia, ancora giovanissimo.

Mastroberardino - Taurasi Radici 1998: ci son vini che ho amato tanto, e che da anni, per tanti motivi, mi capita purtroppo sempre più raramente di incrociare. E quando succede, mi rimprovero per non frequentarli di più. Quando da giovane studente universitario i pochi soldi guadagnati tirando calci a un pallone dovevano essere utilizzati al meglio, l'ingegno portava a ricercare in luoghi meno battuti e economicamente più abbordabili le emozioni e le sensazioni che i grandi piemontesi, toscani, veneti dispensavano in quantità ma a prezzi già proibitivi. Montalcino e Supertuscan lasciavano spesso il posto alle splendide riserve di Selvapiana degli anni '80; o ai vecchi e mirabili Vigna Monticchio di Lungarotti. il Nord-Est era al massimo il Capo di Stato di Venegazzù, o il Gemola, o il Ronco dei Roseti, giacché la Valpolicella era roba da poche grandi occasioni. E la austera nobiltà, la si cercava più nell'aglianico che nel nebiolo. Ritrovarsi con questo '98 aperto e bevuto così, al volo, senza tanto sussiego, è stato dunque come incontrare per la strada per caso un vecchio amico, e rendersi conto con piacere che è rimasto lo stesso e, anzi, è pure meglio di come il ricordo ce l'avesse consegnato. Nel bicchiere il colore è di un bel granato intenso, che non dimostra per nulla l'età. I profumi son da subito pieni sulle note di frutti rossi e viola, poi escono leggere le note di erbe aromatiche, grafite, sangue. In bocca è un trionfo immediato, invade e pervade il palato con morbida gentilezza e con decisione. Insomma, lo paragono a un vero "signore" di una volta - e quando un campano è signore, è signore come pochi altri al mondo - che la austera e a volte un po' cruda freddezza del galantuomo piemontese sostituisce con la giovialità e la sapiente convivialità dei suoi luoghi di origine, senza mai essere meno che elegante. Insomma, non sarà più quello delle annate mitiche a cavallo tra '60 e '70, ma mi è tornata voglia di ricomprarne, e di incontrarmi più spesso a dialogare con questo vecchio e caro amico. La grande storia del vino italiano passa sicuramente anche da queste bottiglie.


Belle note, complimenti e grazie, mi sfugge solo il "miele amaro"..... :mrgreen:

A parte gli scherzi, belle note davvero. :wink:
Vinis
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Vinis » 08 nov 2014 20:45

agamennone ha scritto:Contrade di Taurasi - Taurasi 1999 (Cantine Lonardo)

Alla vista un bel granato.
I profumi in primo piano riportano alla mora. Poi si presentano, timidi, sentori di rosmarino e pietra calda. Un po' di cuoio.
In bocca, l'acidità è ancora viva ma ben dosata. Disseta.
La parte alcolica è in perfetto equilibrio.
Le sorprese migliori arrivano dal tannino, ben vivo ma composto ed elegante. Misurato.
Il sorso, inutile dirlo, è lunghissimo.
Mi rimane la sensazione che probabilmente la bottiglia sia al suo apice.
Secondo altri amici, invece, crescerà ancora.
Vediamo.

Ho avuto la fortuna di bere la Riserva 2000 forse annata meno importante della 1999 ma il vino era stupendo come se fosse fatto ieri, sicuramente vini diversi ma anche a me ha dato l'impressione di un futuro radioso.


Barbera CAV. Accomasso 2009, Barbera monumentale, rubino carico impenetrabile, amarena,prugna,mora,anice, di grande estratto, beva rustica ma piacevole direi "intensamente morbido" :mrgreen: supportato da una acidità pazzesca.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda andrea » 08 nov 2014 21:05

paperofranco ha scritto:Belle note, complimenti e grazie, mi sfugge solo il "miele amaro"..... :mrgreen:

'gnorante duro duro.... :mrgreen:
il miele di castagno e, soprattutto, il miele di corbezzolo, a cui credo facesse riferimento egio, sono amari, il corbezzolo neppure poco e come descrittore per la grenache blanc ci sta molto bene.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda egio » 08 nov 2014 21:22

andrea ha scritto:
paperofranco ha scritto:Belle note, complimenti e grazie, mi sfugge solo il "miele amaro"..... :mrgreen:

'gnorante duro duro.... :mrgreen:
il miele di castagno e, soprattutto, il miele di corbezzolo, a cui credo facesse riferimento egio, sono amari, il corbezzolo neppure poco e come descrittore per la grenache blanc ci sta molto bene.


...proprio così, andrea...ma non essere troppo duro col papero...gli è ragazzo di cuore, curioso e garbato...magari a volte un poco bisonte, ma generoso vero...coi suoi complimenti, poi, mi ha fatto arrossire... :oops: :D :D :D
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda Sydney » 08 nov 2014 22:48

egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008


E' uno di bianchi che piu' sono curioso di bere. Il Montrachet del sud.
E' passato in qualche lista e me lo sono sempre lasciat sfuggire, per il prezzo ma anche perche' andrebbe, cosi ho letto, bevuto maturo.
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda tisana » 09 nov 2014 00:03

egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008
Mastroberardino - Taurasi Radici 1998
etc...


grande Egio, gran bel racconto!
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Re: Bevute di Novembre

Messaggioda vinotec » 09 nov 2014 07:34

...Lorenzo, oltre che "principe del foro" e grande gourmet, sei pure poeta...mi complimento con te ed aspetto i commenti post-sabato prossimo... :wink:
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !

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