Borgogna, Gevrey Chambertin

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davidef
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda davidef » 06 giu 2014 13:06

Mortet, pre e post disgrazia, non lo fila nessuno ?

Geantet Pansiot a me in alcune occasioni non dispiace, anzi (ha fatto pure i 2004e buoni decisamente :mrgreen: :mrgreen: ) e costa ancora moderatamente
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l'oste
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda l'oste » 07 giu 2014 03:27

A parte la sacra triade Rousseau - Claude Dugat - Fourrier nel mio ordine, visitato un paio d'anni fa e allora ancora abbordabile c'era Herestzyn, cantina proprio in paese, buono il Clos St.Denis, piacevoli i village e 1er.
A volte in annate calde mi è capitato di trovarli non molto lievi a livello olfattivo, abbisognano aria e gomito e scoprono un che di balsamico, un buon frutto rosso scuro.
Il palato è mordace e arrembante, da sperare in buoni invecchiamenti.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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petitbogho
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda petitbogho » 07 giu 2014 05:07

Fabio, tè a ma!!
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda alì65 » 07 giu 2014 06:07

davidef ha scritto:Mortet, pre e post disgrazia, non lo fila nessuno ?

Geantet Pansiot a me in alcune occasioni non dispiace, anzi (ha fatto pure i 2004e buoni decisamente :mrgreen: :mrgreen: ) e costa ancora moderatamente


pace all'anima sua ma mai piaciuti, Mortet lo trovavo appesantito fino agli anni 2000 poi non ho più approfondito perché qualche soldo lo avevo messo e ho preferito altro
qualità medio/ottima anche Drouhin-Laroze, bellissima gamma a prezzi centrati
se dovessi scegliere a portafogli illimitato andrei da Claude Dugat, un gran Signore di una modestia incredibile, vini impeccabili!!!!
Fourrier ho iniziato con un approccio sbagliato (2003) e non ho saputo recuperare negli anni, seguito da un 04 terribile mi son detto "lascia stare", poi sono iniziati i rincari a addio....
però, grazie ad un amico (paolo7505) qualche bevuta l'ho fatta e mi sono accorto d'aver sbagliato, spero di berne altre bt.... :mrgreen:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda picenum » 07 giu 2014 13:47

l'oste ha scritto:A parte la sacra triade Rousseau - Claude Dugat - Fourrier nel mio ordine, visitato un paio d'anni fa e allora ancora abbordabile c'era Herestzyn, cantina proprio in paese, buono il Clos St.Denis, piacevoli i village e 1er.
A volte in annate calde mi è capitato di trovarli non molto lievi a livello olfattivo, abbisognano aria e gomito e scoprono un che di balsamico, un buon frutto rosso scuro.
Il palato è mordace e arrembante, da sperare in buoni invecchiamenti.


Concordo anche se il clos St. denis non lo regala... io preferisco il Gevrey-Chambertin “Vieilles Vignes” che costa la metà anche qualcosa meno.
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda Sir Panzy » 11 giu 2014 14:50

manichi ha scritto:
danyraffy ha scritto:e pacalet? che dite?

Produttore che divide , ha molti estimatori , io coi suoi vini faccio invece fatica : mano in cantina abbastanza pesante che omologa su uno speziato-rabarbaro spinto , not my cup of tea



straquoto.
Rimasi folgorato da un base tutto roselline e fiorellini e imballai la mia cantina.. (7-8 anni fa)
l'ultimo Ruchottes GC 2006 bevuto 2-3 mesi fa non era male, ma come ben dice Manichi sopra il rabarbaro e la radice segnano ed omologano quasi come una barrique nuova.
Sedotto e abbandonato. Ma sono errori (i miei) di gioventù del gusto.. amen.

Segnalo oltre a tutto il ben di dio che hanno scritto sopra il Domaine Quivy, etichette terrificanti ma vini in miglioramento costante...
Li seguo da 4 anni e i progressi mi fanno ben sperare.
http://gerardquivy.lescigales.org/Accueil.html
Si può sognare una moltitudine di bevande, ma quando si ha veramente sete bisogna svegliarsi per bere. (F)
Gli specialisti dell'anti grillismo sono quasi + patologici dei grillini. (A.M)
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda winedoc74 » 04 lug 2014 11:04

vediamo se mi ricordo ancora come si scrive sul forum.. :D
sicuramente D.Mortet pre-disgrazia era mooolto interessante : forse per i puristi della Borgogna anoressica (tra cui a periodi mi annovero! :mrgreen: ) può essere troppo concentrato o "fruttone2, in realtà con qualche anno di maturità l'ho sempre trovato di grande profondità e ricchezza.
Sul post-disgrazia bevuto poco e sempre poco convincente, mi viene da dire "diluito".

il "bottegone" Trapet a me non dispiace; vero è che forse sono interpretazioni più easy di grandissimi cru, però è assolutamente appropriato il q/p. Penso che il Village "Ostrea" sia tra i più buoni di tutti i village Di Gevrey!

Trovo molto affascinante Rossignol-Trapet : lo Chapelle è un vino di fascino assoluto, monumentale interpretazione del terroir Gevrey; per me anche molto più buono del fratellone Chambertin.

ma scusate.. e Drouhin-Laroze dove lo mettete?? buono tutto tutto..

Herestzyn concordo con l'oste, anche se francamente l'unico vino davvero speciale è effettivamente il Clos St. Denis..

Fourrier è un mostro assoluto (ad Alì non piace, ma si sa.. di PN non capisce una beneamata cippa di grappolo :mrgreen: ), sotto certi aspetti lo trovo superiore a Rousseau, nella misura in cui interpreta le vigne in modo più "autentico" (per spiegarmi : a volte quella lieve nota cremosa fumè di Rousseau mi lascia un po' interdetto).ormai da un po' i prezzi sono impossibili..
faccio molta fatica a dire quale sia il Clos St. Jacques più buono tra i due..
forse..penso quello di Claude Dugat! :mrgreen:
"...Se vi ritroverete soli a cavalcare su verdi praterie con il sole sulla faccia, non preoccupatevi troppo, perché vi troverete nei campi Elisi e sarete già morti!"
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda winedoc74 » 05 lug 2014 09:53

ooops... mi sovviene che Dugat fa il Lavaut St. Jacques... sorry.. :oops:
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda FiloBianco » 05 lug 2014 15:16

Provo a dire la mia:
- Fourrier. Sicuramente nell’olimpo con vini fin troppo perfettini e stondati di recente in perfetto stile Rousseau. E’ il produttore di cui ho piu’ bottiglie ma preferisco gli early days quando sbagliava un po’ di piu’. Fai una panoramica di buoni 1er se compri bene anche se MSD Solon e Petit Vougeot sono per me piu’ stimolanti di Cherbaudes o dell’ Aux Echezaux
- Rousseau. Pensarlo come produttore di GC mi fa sorridere, secondo me e’ uno che produce GC e basta. Piuttusto deludenti tutti i suoi vini con l’eccezione di CSJ anche Cazetieres veramente non al livello che ci si aspetta (Bruno Clair di solito lo asfalta). Il vino che preferisco e’ Ruchottes, poi molto dietro Beze.
- Trapet. Bella cantina, ottimo lo Chambertin ma lo stile e’ lontano dai due piu’ sopra e ha bisogno di tempo per distendersi. I vini sotto non brillano per QPR.
- Roty. Il Fontanys e’ una grande boccia, le altre meno. Deve piacere lo stile e il 100% legno nuovo che si riassorbe abbastanza come dimostra lo Charmes TVV.
- Bachelet. Sempre nella zona “scura” e densa che si allontana dal duo Fourrier. Anche qui grande Charmes e Corbeaux. Comprare annate trasparenti tipo la 2007. Non trovato questa enorme distanza tra il Village e Corbeaux negli anni. Dimenticare la 2011, verdissima. C’e’ chi dice che stia virando verso il lato oscuro della Forza, vinifcando in modo sempre piu’ forzato. Attendiamo per il riscontro.
- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
- Duroche’. La star che sta venendo fuori abbastanza di prepotenza. Ti consiglio di andare a visitarlo perche’ puoi acquistare in loco dal produttore (io sono andato la prima volta 2 anni fa). Mano ancora in evoluzione e che non raggiunge lo spettro aromatico dei Fourrier/Rousseau ma una bella scommessa. Parecchia roba interessante qui tipo il Lavaux o il Beze a prezzi modesti. Tutti i 1er e lieu dit mi piacciono assai
- Tortochot. Se ne inizia a parlare soprattutto perche’ il consulente e’ Sylvain Pataille dell’omonimo domaine, responsabile di Marsannay veramente profondi per l’appellation. Anche qui mi farei un giro.
- Dugat Py e’ soprattutto venduto ai collezionisti di etichette e non ho riscontri positivi negli ultimi anni. Lo stile coprente credo sia sparito ma da li’ a diventare un domaine interessante, c’e’ da aspettare
- Claude Dugat. Mai provata una bottiglia. Sarei curioso. Qui e’ allocato alla morte e credo sia insieme a Leroy l’unico produttore di cui non mi sia mai stata offerta una bottiglia. Prezzi demenziali.
- Burguet. Naviga piu’ o meno nell’anonimato, senza particolari sussulti. La cosa migliore che gli sia capitata di recente e’ una parcella di Vosne… Enough said…
- Rossignol-Trapet. Molto leggeri e diafani, mi piacciono molto ma alle volte peccano di assenza di gravitas che gli preclude l’accesso all’Olimpo. Facilmente accessibili anche a livello di Domanie con ampia scelta di 1er. Insomma buoni vini ma difficilmente ti fanno sussultare
- Pacalet. Veramente pessimo, con uno stile omologante passato per naturale. Le bottiglie buone sono molto buone ma sono rarissime e non si capisce perche’ abbia prezzi demenziali. Fare biodinamica seria in Borgogna e’ quasi impossibile visto il clima (vedasi annate 2011-2014). Piace solo nei circoli dei vini naturali ma se ti servono un gamay manco te ne accorgi. Da evitare con cura
- Geantet Pansiot. Vedi alla voce Burguet. Qualche suo 2007 non era male ma e’ della serie “Anche No!”
- Herestzyn, non conosco e non ho reports
- Drouhin Laroze, ancora assai in direzione moderna. Certamente stile in alleggerimento ma rimane ancora piu’ spinto di Marchand Tawse. Hanno un bel pezzo di Bonnes Mares e di Beze. Quindi i vini costano relativamente poco. Anche qui sarei scettico.
- Arlaud, poco coperto, vorrei provare.
- Hubert Lignier, uno di quelli che avrei voluto sempre seguire ma il budget non me lo consente. Vini non cari e in stile old school ma e’ un produttore di troppo per me! Cerca e facci sapere
- Clair, vermanete molto valido e mi piace moltissimo. Interpreta in modo molto maschio Gevrey e i suoi vini hanno bisogno di tempo. Cazetieres e’ di solito fantastico e non troppo staccato dall CSJ. Ottimo il Beze (ma anche i suoi vini minori sono da comprare)
- Favieley, sicuramente ottimi, Moines e Cazetieres. Cercare i vini pre Erwan che hanno una marcia in piu’. Stile incentrato sul tannino alle volte feroce che richiedono pazienza.
- Confuron Contediot e Damoy, Dupont Tisserandot, Groffier (gli andrebbero confiscate diverse parcelle per paregiare gli orrori di alcuni vini), Harmand Geoffrey, Le Moine, Magnien, Seguin, Serafine, Thierry Mortet, Remoissinet, Guyot, Charlopin, Galois, F. Esmonin, Humbert Freres, hugenot, Rene vedi alla voce Pansiot/Burguet. Sylvie Esmonin fa un ottimo CSJ ma non e’ semplice da trovare. Il base e’ parecchio indietro
- Jadot puoi fare gli stessi discorsi di Faiveley. Vini non facili da leggere in gioventù. Grandissima interpretazione della CSJ nel 2003.
- Dominique Laurent, se trovi roba village parecchio vecchia il legno sembra riassorbirsi. Ma non adrei a cercare qui le prime bottiglie e lo eviterei in genere.
- tra i nomi nuovi ti consiglio Domaine Jerôme Galeyrand che ha uno stille leggero anche se usa raspi, rimane coinvolgente. Olivier Bernstein lascia perdere a causa dei prezzi. Ottimi tutti i vini di Alexandrine Roy che ti consiglio vivamente. Non sono facili da trovare e non ha 1er ma la mano e’ fatata. Dicono molto bene del Domaine des Varroilles, soprattutto del Clos
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda hag » 05 lug 2014 18:59

mi sa che sono l'unico a cui piace anche pacalet , stile ben riconoscibile ma se si bevono. I diversi cru insieme , perriere, lavaux stj e bel air le differenze sono ben marcate e a mio avviso il terroir di ognuno esce e bene .
Poi ognuno ha i suoi gusti ma la definizione stile leggero su Jerome Galeyrand non ė la prima che mi verrebbe in mente .
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda davidef » 05 lug 2014 19:44

Jerome Galleirand...3 bottiglie bevute, annata 2005, 3 vini che tranquillamente si potevano evitare senza alcun patema...
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda vinogodi » 05 lug 2014 20:45

FiloBianco ha scritto:Provo a dire la mia:
- Fourrier. Sicuramente nell’olimpo con vini fin troppo perfettini e stondati di recente in perfetto stile Rousseau. E’ il produttore di cui ho piu’ bottiglie ma preferisco gli early days quando sbagliava un po’ di piu’. Fai una panoramica di buoni 1er se compri bene anche se MSD Solon e Petit Vougeot sono per me piu’ stimolanti di Cherbaudes o dell’ Aux Echezaux
- Rousseau. Pensarlo come produttore di GC mi fa sorridere, secondo me e’ uno che produce GC e basta. Piuttusto deludenti tutti i suoi vini con l’eccezione di CSJ anche Cazetieres veramente non al livello che ci si aspetta (Bruno Clair di solito lo asfalta). Il vino che preferisco e’ Ruchottes, poi molto dietro Beze.
- Trapet. Bella cantina, ottimo lo Chambertin ma lo stile e’ lontano dai due piu’ sopra e ha bisogno di tempo per distendersi. I vini sotto non brillano per QPR.
- Roty. Il Fontanys e’ una grande boccia, le altre meno. Deve piacere lo stile e il 100% legno nuovo che si riassorbe abbastanza come dimostra lo Charmes TVV.
- Bachelet. Sempre nella zona “scura” e densa che si allontana dal duo Fourrier. Anche qui grande Charmes e Corbeaux. Comprare annate trasparenti tipo la 2007. Non trovato questa enorme distanza tra il Village e Corbeaux negli anni. Dimenticare la 2011, verdissima. C’e’ chi dice che stia virando verso il lato oscuro della Forza, vinifcando in modo sempre piu’ forzato. Attendiamo per il riscontro.
- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
- Duroche’. La star che sta venendo fuori abbastanza di prepotenza. Ti consiglio di andare a visitarlo perche’ puoi acquistare in loco dal produttore (io sono andato la prima volta 2 anni fa). Mano ancora in evoluzione e che non raggiunge lo spettro aromatico dei Fourrier/Rousseau ma una bella scommessa. Parecchia roba interessante qui tipo il Lavaux o il Beze a prezzi modesti. Tutti i 1er e lieu dit mi piacciono assai
- Tortochot. Se ne inizia a parlare soprattutto perche’ il consulente e’ Sylvain Pataille dell’omonimo domaine, responsabile di Marsannay veramente profondi per l’appellation. Anche qui mi farei un giro.
- Dugat Py e’ soprattutto venduto ai collezionisti di etichette e non ho riscontri positivi negli ultimi anni. Lo stile coprente credo sia sparito ma da li’ a diventare un domaine interessante, c’e’ da aspettare
- Claude Dugat. Mai provata una bottiglia. Sarei curioso. Qui e’ allocato alla morte e credo sia insieme a Leroy l’unico produttore di cui non mi sia mai stata offerta una bottiglia. Prezzi demenziali.
- Burguet. Naviga piu’ o meno nell’anonimato, senza particolari sussulti. La cosa migliore che gli sia capitata di recente e’ una parcella di Vosne… Enough said…
- Rossignol-Trapet. Molto leggeri e diafani, mi piacciono molto ma alle volte peccano di assenza di gravitas che gli preclude l’accesso all’Olimpo. Facilmente accessibili anche a livello di Domanie con ampia scelta di 1er. Insomma buoni vini ma difficilmente ti fanno sussultare
- Pacalet. Veramente pessimo, con uno stile omologante passato per naturale. Le bottiglie buone sono molto buone ma sono rarissime e non si capisce perche’ abbia prezzi demenziali. Fare biodinamica seria in Borgogna e’ quasi impossibile visto il clima (vedasi annate 2011-2014). Piace solo nei circoli dei vini naturali ma se ti servono un gamay manco te ne accorgi. Da evitare con cura
- Geantet Pansiot. Vedi alla voce Burguet. Qualche suo 2007 non era male ma e’ della serie “Anche No!”
- Herestzyn, non conosco e non ho reports
- Drouhin Laroze, ancora assai in direzione moderna. Certamente stile in alleggerimento ma rimane ancora piu’ spinto di Marchand Tawse. Hanno un bel pezzo di Bonnes Mares e di Beze. Quindi i vini costano relativamente poco. Anche qui sarei scettico.
- Arlaud, poco coperto, vorrei provare.
- Hubert Lignier, uno di quelli che avrei voluto sempre seguire ma il budget non me lo consente. Vini non cari e in stile old school ma e’ un produttore di troppo per me! Cerca e facci sapere
- Clair, vermanete molto valido e mi piace moltissimo. Interpreta in modo molto maschio Gevrey e i suoi vini hanno bisogno di tempo. Cazetieres e’ di solito fantastico e non troppo staccato dall CSJ. Ottimo il Beze (ma anche i suoi vini minori sono da comprare)
- Favieley, sicuramente ottimi, Moines e Cazetieres. Cercare i vini pre Erwan che hanno una marcia in piu’. Stile incentrato sul tannino alle volte feroce che richiedono pazienza.
- Confuron Contediot e Damoy, Dupont Tisserandot, Groffier (gli andrebbero confiscate diverse parcelle per paregiare gli orrori di alcuni vini), Harmand Geoffrey, Le Moine, Magnien, Seguin, Serafine, Thierry Mortet, Remoissinet, Guyot, Charlopin, Galois, F. Esmonin, Humbert Freres, hugenot, Rene vedi alla voce Pansiot/Burguet. Sylvie Esmonin fa un ottimo CSJ ma non e’ semplice da trovare. Il base e’ parecchio indietro
- Jadot puoi fare gli stessi discorsi di Faiveley. Vini non facili da leggere in gioventù. Grandissima interpretazione della CSJ nel 2003.
- Dominique Laurent, se trovi roba village parecchio vecchia il legno sembra riassorbirsi. Ma non adrei a cercare qui le prime bottiglie e lo eviterei in genere.
- tra i nomi nuovi ti consiglio Domaine Jerôme Galeyrand che ha uno stille leggero anche se usa raspi, rimane coinvolgente. Olivier Bernstein lascia perdere a causa dei prezzi. Ottimi tutti i vini di Alexandrine Roy che ti consiglio vivamente. Non sono facili da trovare e non ha 1er ma la mano e’ fatata. Dicono molto bene del Domaine des Varroilles, soprattutto del Clos
...hai detto la tua , bravo. Che poi non condivida alcuni giudizi , ci sta : ma non posso che togliermi il cappello sia per i giudizi che per la premessa "dico la mia" che mi sembra alleggerisca da quel che puo' sembrare un giudizio insindacabile... 8)
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda FiloBianco » 06 lug 2014 02:41

Molto curioso di ascoltare argomenti differenti.

Non solo due rige ma sostanza.

Il bello di pensarla diversamente e' l'essenza della Borgogna.

A te Marco.

F.

P.S. Farei notare che Galeyrand ha iniziato al scuola di enologia nel 2000. Quindi i vini del 2005 non sono molto significativi.
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda vinogodi » 06 lug 2014 22:17

FiloBianco ha scritto:Provo a dire la mia:
-1) Fourrier. Sicuramente nell’olimpo con vini fin troppo perfettini e stondati di recente in perfetto stile Rousseau. E’ il produttore di cui ho piu’ bottiglie ma preferisco gli early days quando sbagliava un po’ di piu’. Fai una panoramica di buoni 1er se compri bene anche se MSD Solon e Petit Vougeot sono per me piu’ stimolanti di Cherbaudes o dell’ Aux Echezaux
-2) Rousseau. Pensarlo come produttore di GC mi fa sorridere, secondo me e’ uno che produce GC e basta. Piuttusto deludenti tutti i suoi vini con l’eccezione di CSJ anche Cazetieres veramente non al livello che ci si aspetta (Bruno Clair di solito lo asfalta). Il vino che preferisco e’ Ruchottes, poi molto dietro Beze.
3) Trapet. Bella cantina, ottimo lo Chambertin ma lo stile e’ lontano dai due piu’ sopra e ha bisogno di tempo per distendersi. I vini sotto non brillano per QPR.
- Roty. Il Fontanys e’ una grande boccia, le altre meno. Deve piacere lo stile e il 100% legno nuovo che si riassorbe abbastanza come dimostra lo Charmes TVV.
- Bachelet. Sempre nella zona “scura” e densa che si allontana dal duo Fourrier. Anche qui grande Charmes e Corbeaux. Comprare annate trasparenti tipo la 2007. Non trovato questa enorme distanza tra il Village e Corbeaux negli anni. Dimenticare la 2011, verdissima. C’e’ chi dice che stia virando verso il lato oscuro della Forza, vinifcando in modo sempre piu’ forzato. Attendiamo per il riscontro.
- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
- Duroche’. La star che sta venendo fuori abbastanza di prepotenza. Ti consiglio di andare a visitarlo perche’ puoi acquistare in loco dal produttore (io sono andato la prima volta 2 anni fa). Mano ancora in evoluzione e che non raggiunge lo spettro aromatico dei Fourrier/Rousseau ma una bella scommessa. Parecchia roba interessante qui tipo il Lavaux o il Beze a prezzi modesti. Tutti i 1er e lieu dit mi piacciono assai
- Tortochot. Se ne inizia a parlare soprattutto perche’ il consulente e’ Sylvain Pataille dell’omonimo domaine, responsabile di Marsannay veramente profondi per l’appellation. Anche qui mi farei un giro.
4) Dugat Py e’ soprattutto venduto ai collezionisti di etichette e non ho riscontri positivi negli ultimi anni. Lo stile coprente credo sia sparito ma da li’ a diventare un domaine interessante, c’e’ da aspettare
5) Claude Dugat. Mai provata una bottiglia. Sarei curioso. Qui e’ allocato alla morte e credo sia insieme a Leroy l’unico produttore di cui non mi sia mai stata offerta una bottiglia. Prezzi demenziali.
- Burguet. Naviga piu’ o meno nell’anonimato, senza particolari sussulti. La cosa migliore che gli sia capitata di recente e’ una parcella di Vosne… Enough said…
6) Rossignol-Trapet. Molto leggeri e diafani, mi piacciono molto ma alle volte peccano di assenza di gravitas che gli preclude l’accesso all’Olimpo. Facilmente accessibili anche a livello di Domanie con ampia scelta di 1er. Insomma buoni vini ma difficilmente ti fanno sussultare
7) Pacalet. Veramente pessimo, con uno stile omologante passato per naturale. Le bottiglie buone sono molto buone ma sono rarissime e non si capisce perche’ abbia prezzi demenziali. Fare biodinamica seria in Borgogna e’ quasi impossibile visto il clima (vedasi annate 2011-2014). Piace solo nei circoli dei vini naturali ma se ti servono un gamay manco te ne accorgi. Da evitare con cura
- Geantet Pansiot. Vedi alla voce Burguet. Qualche suo 2007 non era male ma e’ della serie “Anche No!”
- Herestzyn, non conosco e non ho reports
- Drouhin Laroze, ancora assai in direzione moderna. Certamente stile in alleggerimento ma rimane ancora piu’ spinto di Marchand Tawse. Hanno un bel pezzo di Bonnes Mares e di Beze. Quindi i vini costano relativamente poco. Anche qui sarei scettico.
- Arlaud, poco coperto, vorrei provare.
8) Hubert Lignier, uno di quelli che avrei voluto sempre seguire ma il budget non me lo consente. Vini non cari e in stile old school ma e’ un produttore di troppo per me! Cerca e facci sapere
9) Clair, vermanete molto valido e mi piace moltissimo. Interpreta in modo molto maschio Gevrey e i suoi vini hanno bisogno di tempo. Cazetieres e’ di solito fantastico e non troppo staccato dall CSJ. Ottimo il Beze (ma anche i suoi vini minori sono da comprare)
- Favieley, sicuramente ottimi, Moines e Cazetieres. Cercare i vini pre Erwan che hanno una marcia in piu’. Stile incentrato sul tannino alle volte feroce che richiedono pazienza.
10) Harmand Geoffrey, Le Moine, Magnien, Charlopin ...
- Jadot puoi fare gli stessi discorsi di Faiveley. Vini non facili da leggere in gioventù. Grandissima interpretazione della CSJ nel 2003.
- Dominique Laurent, se trovi roba village parecchio vecchia il legno sembra riassorbirsi. Ma non adrei a cercare qui le prime bottiglie e lo eviterei in genere.
- tra i nomi nuovi ti consiglio Domaine Jerôme Galeyrand che ha uno stille leggero anche se usa raspi, rimane coinvolgente. Olivier Bernstein lascia perdere a causa dei prezzi. Ottimi tutti i vini di Alexandrine Roy che ti consiglio vivamente. Non sono facili da trovare e non ha 1er ma la mano e’ fatata. Dicono molto bene del Domaine des Varroilles, soprattutto del Clos

1) Sicuramente Fourrier è fra i grandi o lo sta per diventare : CSJ e Griottes sono ai vertici qualitativi delle loro categorie. I suoi "minori" li bevo anche a colazione. Secondo me fra un pò esplode ...
2) Qui ho capito poco nonostante l'apparente apprezzamento. Rouchottes è buono ma non capisco cosa "non ci trovi" nei CSJ e Chambertin, vere belve sensoriali
3) Secondo me va rivalutato, non ho mai trovato suoi vini poco convincenti, anche se lo strappo di capelli è lontano. Fra i più classici e tradizionali, come Confuron Cotetidot...
4) De gustibus... di Dugat Py può non piacere lo stile ma lo trovo uno dei produttori più gourmant del pianeta. I suoi Mazis e Chambertin sono stratosferici , ma tutti i suoi Grands Cru sono impressionanti. Io lo berrei ad ogni ora , ma so che c'è chi non la pensa così, ci può stare, anche se tutte le volte che apro bocce con amici, il sussulto di stupore (positivo) è quasi una costante. Costa troppo, ma secondo me li vale in virtù di uno stile unico. C'è chi lo sbeffeggia? A me mi piace assai in tutte le sue forme, persino i villages...
5) Concordo solo "sui prezzi demenziali", ma non vado oltre, prima bevine , e tanto, poi ne riparliamo...
6) Concordo in parte, perchè comunque ho assaggiato (e tanto) annate di grandissima sostanza. Probabile sia molto coerente con l'interpretazione delle annate senza mai forzare troppo la mano, per cui non tutte le annate riescono ... con la ciccia...
7) E' buono da giovane, da "maturo" omologa il gusto su note troppo "oriente" senza avere uno spessore di Madame. Il rischio di banalizzare i cru esiste davvero...
8) ... e fai male...
9) Concordo, anche a me piace uno sluppio
10) questi sono bravi parecchio. Io aggiungerei Guyon, mai voli pindarici ma mai un vino sbagliato.
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l'oste
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda l'oste » 07 lug 2014 03:15

FiloBianco ha scritto:Provo a dire la mia:
- Fourrier. Sicuramente nell’olimpo con vini fin troppo perfettini e stondati di recente in perfetto stile Rousseau. E’ il produttore di cui ho piu’ bottiglie ma preferisco gli early days quando sbagliava un po’ di piu’. Fai una panoramica di buoni 1er se compri bene anche se MSD Solon e Petit Vougeot sono per me piu’ stimolanti di Cherbaudes o dell’ Aux Echezaux
- Rousseau. Pensarlo come produttore di GC mi fa sorridere, secondo me e’ uno che produce GC e basta. Piuttusto deludenti tutti i suoi vini con l’eccezione di CSJ anche Cazetieres veramente non al livello che ci si aspetta (Bruno Clair di solito lo asfalta). Il vino che preferisco e’ Ruchottes, poi molto dietro Beze.
- Trapet. Bella cantina, ottimo lo Chambertin ma lo stile e’ lontano dai due piu’ sopra e ha bisogno di tempo per distendersi. I vini sotto non brillano per QPR.
- Roty. Il Fontanys e’ una grande boccia, le altre meno. Deve piacere lo stile e il 100% legno nuovo che si riassorbe abbastanza come dimostra lo Charmes TVV.
- Bachelet. Sempre nella zona “scura” e densa che si allontana dal duo Fourrier. Anche qui grande Charmes e Corbeaux. Comprare annate trasparenti tipo la 2007. Non trovato questa enorme distanza tra il Village e Corbeaux negli anni. Dimenticare la 2011, verdissima. C’e’ chi dice che stia virando verso il lato oscuro della Forza, vinifcando in modo sempre piu’ forzato. Attendiamo per il riscontro.
- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
- Duroche’. La star che sta venendo fuori abbastanza di prepotenza. Ti consiglio di andare a visitarlo perche’ puoi acquistare in loco dal produttore (io sono andato la prima volta 2 anni fa). Mano ancora in evoluzione e che non raggiunge lo spettro aromatico dei Fourrier/Rousseau ma una bella scommessa. Parecchia roba interessante qui tipo il Lavaux o il Beze a prezzi modesti. Tutti i 1er e lieu dit mi piacciono assai
- Tortochot. Se ne inizia a parlare soprattutto perche’ il consulente e’ Sylvain Pataille dell’omonimo domaine, responsabile di Marsannay veramente profondi per l’appellation. Anche qui mi farei un giro.
- Dugat Py e’ soprattutto venduto ai collezionisti di etichette e non ho riscontri positivi negli ultimi anni. Lo stile coprente credo sia sparito ma da li’ a diventare un domaine interessante, c’e’ da aspettare
- Claude Dugat. Mai provata una bottiglia. Sarei curioso. Qui e’ allocato alla morte e credo sia insieme a Leroy l’unico produttore di cui non mi sia mai stata offerta una bottiglia. Prezzi demenziali.
- Burguet. Naviga piu’ o meno nell’anonimato, senza particolari sussulti. La cosa migliore che gli sia capitata di recente e’ una parcella di Vosne… Enough said…
- Rossignol-Trapet. Molto leggeri e diafani, mi piacciono molto ma alle volte peccano di assenza di gravitas che gli preclude l’accesso all’Olimpo. Facilmente accessibili anche a livello di Domanie con ampia scelta di 1er. Insomma buoni vini ma difficilmente ti fanno sussultare
- Pacalet. Veramente pessimo, con uno stile omologante passato per naturale. Le bottiglie buone sono molto buone ma sono rarissime e non si capisce perche’ abbia prezzi demenziali. Fare biodinamica seria in Borgogna e’ quasi impossibile visto il clima (vedasi annate 2011-2014). Piace solo nei circoli dei vini naturali ma se ti servono un gamay manco te ne accorgi. Da evitare con cura
- Geantet Pansiot. Vedi alla voce Burguet. Qualche suo 2007 non era male ma e’ della serie “Anche No!”
- Herestzyn, non conosco e non ho reports
- Drouhin Laroze, ancora assai in direzione moderna. Certamente stile in alleggerimento ma rimane ancora piu’ spinto di Marchand Tawse. Hanno un bel pezzo di Bonnes Mares e di Beze. Quindi i vini costano relativamente poco. Anche qui sarei scettico.
- Arlaud, poco coperto, vorrei provare.
- Hubert Lignier, uno di quelli che avrei voluto sempre seguire ma il budget non me lo consente. Vini non cari e in stile old school ma e’ un produttore di troppo per me! Cerca e facci sapere
- Clair, vermanete molto valido e mi piace moltissimo. Interpreta in modo molto maschio Gevrey e i suoi vini hanno bisogno di tempo. Cazetieres e’ di solito fantastico e non troppo staccato dall CSJ. Ottimo il Beze (ma anche i suoi vini minori sono da comprare)
- Favieley, sicuramente ottimi, Moines e Cazetieres. Cercare i vini pre Erwan che hanno una marcia in piu’. Stile incentrato sul tannino alle volte feroce che richiedono pazienza.
- Confuron Contediot e Damoy, Dupont Tisserandot, Groffier (gli andrebbero confiscate diverse parcelle per paregiare gli orrori di alcuni vini), Harmand Geoffrey, Le Moine, Magnien, Seguin, Serafine, Thierry Mortet, Remoissinet, Guyot, Charlopin, Galois, F. Esmonin, Humbert Freres, hugenot, Rene vedi alla voce Pansiot/Burguet. Sylvie Esmonin fa un ottimo CSJ ma non e’ semplice da trovare. Il base e’ parecchio indietro
- Jadot puoi fare gli stessi discorsi di Faiveley. Vini non facili da leggere in gioventù. Grandissima interpretazione della CSJ nel 2003.
- Dominique Laurent, se trovi roba village parecchio vecchia il legno sembra riassorbirsi. Ma non adrei a cercare qui le prime bottiglie e lo eviterei in genere.
- tra i nomi nuovi ti consiglio Domaine Jerôme Galeyrand che ha uno stille leggero anche se usa raspi, rimane coinvolgente. Olivier Bernstein lascia perdere a causa dei prezzi. Ottimi tutti i vini di Alexandrine Roy che ti consiglio vivamente. Non sono facili da trovare e non ha 1er ma la mano e’ fatata. Dicono molto bene del Domaine des Varroilles, soprattutto del Clos

Sempre molto interessante leggerti, segnato un paio di nomi che mi incuriosivano (Roy mai sentito proprio, thanks), a settembre li vado a scocciare.
Ragionando sui tuoi gusti che intuisco ma non conosco dal vivo, dico anch'io qualche ricordo.
Si Fourrier anche a me i vini piacevano quando era meno "scintillante" e preciso e soprattutto meno caro. Ma è di sicuro il più abile di tutti nel tenere alto, costante e personalizzato il livello dei suoi GC, sempre grande il CSJ, bevuto solo una stupenda e sinuosa bottiglia di Griotte, ma anche dei 1er e lieu-dit (Solon e Aux Echezeaux nei miei gusti). Mi dissero di parcelle ottime e di una maniacalità per i dettagli del produttore. By the way, destinato alle vette.
Rousseau ha uno Chambertin meraviglioso e stupefacente che lo pone ai vertici assoluti della regione, il CSJ è emozionante ma caro e il Beze buono e si sente il suo manico. Il resto che fa, a quei prezzi, per me c'è altro.
Di Claude Dugat oltre a qualche village e 1er di buon livello ho avuto la fortuna di bere il suo Griotte 1999 e resta tra le mie bottiglie memorabili per quanto ha saputo offrire a livello aromatico nelle sfumature, ma soprattutto con freschezza ed equilibrio tra tutte le componenti. La bocca soave, tenera, romantica. Prezzi inaffrontabili oggi.
Ho smesso di bere Dugat Py dal millesimo 2005, la sensazione a parte un buon Mazis a casa vinogodi è sempre quella, un po' troppa grassezza e scurezza e a me manca la leggerezza aromatica che amo.
Jean Trapet è preciso, Chambertin tondeggiante ma con nerbo, gran bellle bottiglie però lasciano sempre il pensiero che manchi un po' di freschezza, di croccantezza.
Rossignol Trapet ho maturato il pensiero che convenga di più Latricieres che è sempre di fattura elegante e "donna borgognona" al midollo rispetto allo Chambertin e agli altri. 1996, 1999, 2001 e 2002 al momento quelle che mi emozionarono maggiormente.
Drouhin Lazore vorrei bere il loro Musigny e il Latricieres (cru che a me piace) ho provato solo i due village in varie annate (meglio Gevrey di Chambolle), il Bonnes Mares e Clos Prieur 2009 e non ho trovato uno stile troppo spinto, ha una notevole dose di femmminilità nell'interpretazione ma ho appunto pochi assaggi.
Tra i tre grossi negociant preferisco Jadot a Laurent. Di Faiveley ho sempre pensato che insomma, a volte un timido si ma anche troppi no.
I vini di Esmonin lo bevo dal millesimo 1995 e anche se a volte manca lucidità ha una sua rotonda fierezza che mi da' soddisfazione, più al palato che al naso, in genere.
Hubert Lignier bevuto qualche volta, belle sensazioni ma lo aspetti e non arriva fino in fondo, manca lo scatto del fuoriclasse, anche se solo per una volta.
Di Duroche me ne hanno già parlato e ho letto su forum francesi, a settembre devo proprio passarci.
Con Clair vorrei approfondire, se hai consigli, mea culpa l'ho bevuto solo una volta con forumisti ma non ricordo cos'era.
Arlaud visitato e assaggiato da loro, bei cavalli, preso un cartoncino misto. Buonino il Clos St.Denis ma in generale a livello aromatico c'è troppa terra, troppo animalesco e un palato anche ricco ma denso per i miei gusti.
Degli altri troppo pochi gli assaggi per farmi un'idea anche se pure a me Geantet Pansiot e Burguet sanno troppo di nuovo rustico che fa fico ma de gustibus per me il pinot noir lo si tratta diversamente.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda paperofranco » 07 lug 2014 09:26

FiloBianco ha scritto:- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
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Filo, ma ora come sono i vini? La cantina dove reperirli è sempre lì, a casa di Bertrand?

Poi vorrei chiedere cosa s'intende esattamente per stile moderno o tradizionale parlando di Borgogna. Ad esempio, uno come Roty, che a quanto leggo usa il 100% di legno nuovo e fa vini da lumghissimo invecchiamento, praticamente inavvicinabili da giovani, come può essere considerato?
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda FiloBianco » 07 lug 2014 11:50

paperofranco ha scritto:
FiloBianco ha scritto:- Maume. Fino a quando c’era il vecchio (2010) era un grandissimo con note selvagge e un Mazis prezzato come un 1er anche se stava tra un 1er e un GC. Ho dei magnum del 1999 che sono splendidi e completamente puliti. Quello che ho trovato, ho comprato. Adesso i vini li fa Pascal Marchand (Marchand-Tawse), il mio modernista di fiducia quando voglio concedermi qualcosa. Ho preso il 2012 Aux Etelois perche’ sta vicino a Griotte
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Filo, ma ora come sono i vini? La cantina dove reperirli è sempre lì, a casa di Bertrand?

Poi vorrei chiedere cosa s'intende esattamente per stile moderno o tradizionale parlando di Borgogna. Ad esempio, uno come Roty, che a quanto leggo usa il 100% di legno nuovo e fa vini da lumghissimo invecchiamento, praticamente inavvicinabili da giovani, come può essere considerato?


Estrazioni piu' spinte, legno piu' tostato etc etc etc. Trovo che sul PN si senta piu' che in altri vitigni. Se senti Drouhin Laroze/Marchand e nella stessa sessione Maume o Faiveley capisci di cosa parlo. Sono esempi estremi dei due stili ma ovviamente qualche produttore e' piu' difficile da collocare come Roty o anche lo stesso Dujac e le Sorelle Mugneret Gibourg.

Non lo ho fatto io e ci sarebbe da sbizzarrirsi a correggerlo ma l'attachment rende l'idea.

burg.jpg
burg.jpg (24.93 KiB) Visto 8702 volte


Sul resto arrivo dopo che la giornata e' pelosa.
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda calzidavide » 01 ago 2014 22:33

calzidavide ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
calzidavide ha scritto:
Palma ha scritto:
MCSE ha scritto:@Calzidavide tienimi aggiornato :wink:

Anche me, grazie.

Appena sbrigate due pratiche veloci (velocissssssiiiiiiiime) con l'Agenzia delle Dogane e poi via.... speremmm

Prima di iniziare le vendite, non sarebbe il caso di fare un "banco di assaggio" con gli amici? :D

:wink:

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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda il chiaro » 02 ago 2014 08:48

calzidavide ha scritto:
calzidavide ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Prima di iniziare le vendite, non sarebbe il caso di fare un "banco di assaggio" con gli amici? :D

:wink:

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Ma arriva anche il banco d'assaggio? :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda calzidavide » 02 ago 2014 21:00

il chiaro ha scritto:
calzidavide ha scritto:
calzidavide ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Prima di iniziare le vendite, non sarebbe il caso di fare un "banco di assaggio" con gli amici? :D

:wink:

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Ma arriva anche il banco d'assaggio? :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda MCSE » 03 ago 2014 11:24

calzidavide ha scritto:
il chiaro ha scritto:
calzidavide ha scritto:
calzidavide ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Prima di iniziare le vendite, non sarebbe il caso di fare un "banco di assaggio" con gli amici? :D

:wink:

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Ma arriva anche il banco d'assaggio? :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda calzidavide » 12 set 2014 14:03

calzidavide ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
calzidavide ha scritto:
Palma ha scritto:
MCSE ha scritto:@Calzidavide tienimi aggiornato :wink:

Anche me, grazie.

Appena sbrigate due pratiche veloci (velocissssssiiiiiiiime) con l'Agenzia delle Dogane e poi via.... speremmm

Prima di iniziare le vendite, non sarebbe il caso di fare un "banco di assaggio" con gli amici? :D

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ARRIVATI... :D
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Re: Borgogna, Gevrey Chambertin

Messaggioda Kalosartipos » 12 set 2014 15:10

calzidavide ha scritto:ARRIVATI... :D

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