Concordo quasi del tutto con queste valutazioni di Nebbioli extra Langhe (salvo un Barbaresco), che mi sono solo permesso di riordinare secondo il gradimento espresso dall'autore del post:
Il Porfidi 2004 di Sella è stata per me una scoperta, neanche lontanamente avvicinata dagli assaggi delle varie selezioni degli anni successivi, ivi inclusi Porfidi 2005 e i due "super Lessona" 2006, che qui sopra figurano giustamente vari gradini sotto.
Di Ferrando, è capitato anche a me in qualche annata precedente di preferire l'Etichetta Bianca a quella Nera. Ricordo che, al contrario della Cantina Produttori, il Carema più ambizioso in questo caso è quello con l'etichetta nera.
I Produttori del Barbaresco sono ormai parecchi anni che personalmente li ho "declassati", dapprima a malincuore. Nei miei assaggi, relativi al 2007 come annata più recente, le loro riserve sono risultate delle anime in pena, prive di quel minimo di identità unitaria che potrebbe consentire di essere ottimisti sulla loro evoluzione. Delle scelte discutibili delle annate da destinare a riserva, ivi inclusa questa 2009 a scapito della 2010, abbiamo parlato in altro thread.
Detti i punti di accordo completo, ho un paio di parziali divergenze.
Il Gattinara "base" di Travaglini, credo proprio 2008, inizialmente anche a me non ha convinto, per il suo essere al tempo stesso rigido e legnoso. Lavorandoci sopra, però, l'ho rivalutato: alla fine, mi è sembrato un vino solido e austero, con una buona matrice minerale, e il legno visto in prospettiva potrebbe riassorbirsi. Quindi lo farei salire di una categoria.
Di Arpepe, la stessa valutazione data a due vini diversissimi tra loro mi suona paradossale, ma in effetti potrebbe significare varie cose. La Riserva Stella Retica 2010 è un vino uscito troppo presto a causa della debacle dell'annata 2008, interamente saltata: secondo me, la valutazione che se ne può dare non può che essere in prospettiva. In questo senso le 4 faccine potrebbero anche starci, magari con un po' di ottimismo. La Riserva Rocce Rosse 2002 è al contrario un vino maturo, anche se non è detto che sia un vino del tutto stabile, quindi potrebbe ancora avere fasi in cui è più chiuso e altre in cui è più aperto. Le poche volte che l'ho assaggiato mi è sembrato un grande vino, ma mi servirebbe ancora qualche assaggio per conferma: se così fosse, andrebbe a tenere compagnia a I Porfidi 2004 sul podio. Poi ovviamente i giudizi su questi vini dipendono anche dalle preferenze stilistiche. A qualcuno lo stile delle riserve Arpepe in bottiglia borgognotta (tra cui il Rocce Rosse) sembra decadente, a me tutt'altro.