miccel ha scritto:Giuseppe Rinaldi – Barolo Brunate-Le Coste 2004
Decantato mezzora, ma non ce n'era bisogno. Colore granata abbastanza trasparente. Naso riservato, con note di fiori, che ne preannuncia comunque la profondità. In bocca scivola via un po' troppo alla svelta. Finale ad alta complessità, condotto da squisiti toni dolci di cioccolata sui quali si affacciano, via via, sigaro, arancia, improvvisi colpi di freschezza e molto altro che non sono riuscito a riconoscere. Il tutto stimola continuamente il palato, e insieme lo culla. Bello.
Ieri sera con brasato al barolo ho bevuto il
Brunate-Le Coste 2008, davvero bello.
Di questo vino, come anche dei barolo di Cappellano ad esempio, mi piace il suo essere pronto anche giovane. Era perfetto, al naso, in bocca, discretamente lungo, perfettamente sgrassante. Senza asperità, senza ruffianeria. Bel tannino, bella acidità, bella lunghezza. Ottimo davvero.
Sul primo invece s'è bevuto un giovanissimo
Furore Bianco 2012 di Marisa Cuomo, forse troppo giovane.
Era la mia prima volta con questo vino, stranissimo, profumatissimo di agrumi pesca e pietra focaia, ma così particolare che non lo avrei detto a base falanghina. La bottiglia era coperta ed avrei detto un vino di Terlano ... Molto sapido, consistenza quasi oleosa, discretamente lungo. Chissà con qualche anno in più com'è. Così m'è piaciuto, ma era un pelo faticoso, insomma non scendeva a garganella.
Fuori concorso i due dolci:
Vin Santo Avignonesi 1987 e
Bukkuram Padre della Vigna 2008, anche questo un vero portento.
Apertura della serata con un sempre valido
Trento Brut Perlé 2007 di Ferrari: bottiglia che se non è finita è solo perché in quattro si doveva andare avanti per molto ... sommo gaudio mio che me lo son finito oggi. Buono.