Negli ultimi giorni...
Chablis 1er Cru Vosgros 2007 - G. Picq
Premesso che sono ai primi contatti con la tipologia, se non avessi saputo di che si trattava mai, MAI, avrei detto Chardonnay, sin dal colore, che aveva più che semplici riflessi verdognoli, e poi al naso. Superato lo sconcerto sarei curioso di capire se gli Chablis sono così, cioè salini, acidi, profumati di colori pastello e di pastelli a cera per quanto riguarda il naso ed altrettanto acidi al palato. Discretamente lungo, stranissimo (per quelle che sono le mie abitudini allo chardonnay sino ad oggi) e sicuramente piaciuto.
Vulcaia 2012 - Inama
Bello sin dalla trasparenza, poi il colore: non fa legno e si sente. Ottimo sul salmone affumicato, azzardo addirittura meglio del Vulcaia Fumé 2010 bevuto nei giorni precedenti, proprio per la maggiore leggerezza al palato. Non ha una gran lunghezza e questo è il suo maggior limite, però, come detto, lo preferisco come ruolo di accompagnatore del cibo.
Le Saulniers 2011 Bourgogne Vezelay AOC - Domaine de la Cadette
Bel colore giallino trasparente, fresco, sapido, minerale, ma non aggressivo al palato. Un po' corto in bocca, ma accompagna egregiamente l'aperitivo.
Vitovska 2009 - Kante
Caspita che bello! Colore limpido e chiarissimo nonostante non sia filtrato, naso e sorso minerale, sapido, acidità notevole e bella persistenza. Sarebbe stato bello berci vicino quella di Zidarich…
Barbaresco 1999 – Produttori di Barbaresco
Caratteristico sin dal colore, granato che più di così non si può, ha perso un po’ in limpidezza, ma il colore è quanto più di caratteristico ci possa essere pensando ai vini del Piemonte. Naso inizialmente un pelo in affanno, ma poi, in pochi minuti, si apre ed arrivano profumi intensi di cuoio e liquirizia, poi la bocca tesa, fresca, agrumata, con una bella lunghezza ad accompagnare con discrezione il cibo. Era la terza bottiglia a pranzo ed eravamo solo in quattro, io Max e le due signore di cui una ne ha bevuto poco, quindi pensavo non l’avremmo finita, ma mentre ci si stava alzando da tavola l’ho guardata e mi sono accorto che ne restava un fondo. Non c’è nulla da fare, forse non i cinque grappoli, ma i tre bicchieri, quelli che merita un vino se in tre lo si finisce in un amen, questo vino a distanza di 14 anni li merita tutti. Anche per il commovente prezzo (per i curiosi preciso che era una bottiglia avuta da Wineduck e come tutte le altre, compreso un'Apparita 1995, aveva una conservazione semplicemente perfetta)