CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

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il chiaro
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda il chiaro » 30 dic 2013 13:08

Kalosartipos ha scritto:Oggi

PEHU SIMONET Champagne Brut Grand Cru Blanc-de-Noirs.

GRONGNET Champagne Brut “Spécial Club” ‘00.

ETTORE GERMANO Barolo ’09.

REVERDITO Barolo “Moncucco” ‘08.

MONTI Barolo ’04.

CAMERANO Barolo ’99.

W. & J. GRAHAM’S Port Vintage ’97.


Questi please
let me put my love into you babe
let me put my love on the line

let me put my love into you babe
let me cut your cake with my knife

Brian Johnson
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Ludi
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ludi » 30 dic 2013 14:25

Gozzoviglie dell'ultimo we...
casa Caterina, Cuvée Espezial 2000: eccentrico come il suo artefice e come l'etichetta, disegnata con il pennarello direttamente sulla bottiglia. Bella mineralità e freschezza, oroginale ventaglio aromatico che richiama il biancospino e l'albicocca ma anche il fungo ed il pepe.
Radikon, Oslavje 2003: forse il più estremo tra i vini orange, con notevole grip tannico e note di liquirizia e radici amare. La volatile si sente, ma non è molto fastidiosa.
Massa Vecchia, Rosato 2007:ç continuo a ritenerlo in grado di misurarsi ad armi pari con il Cerasuolo di Valentini, e magari di vincere. Elegante, succoso, senza un accenno di sbavatura.
Bea, Sagrantino Pagliaro 2005: per Giampiero una delle migliori versioni di sempre, e come dargli torto? Il ventaglio olfattivo è severo, composto pur nella sua intensità, i profumi fruttati tipici del sagrantino se la giocano con le note di sottobosco, goudron, rosa e tabacco dolce. Gran vino.
Dettori, Tenores 2009: grandissimo Tenores, in grado a mio avviso di competere con il 2006. Incredibile la leggerezza considerando che ha 16.5°.
Bimmer, Cremant d'Alsace 2006: il miglior cremant mai provato, non solo dell'Alsazia. Complesso, cremoso, minerale. Gradevolissimo.
E. Pepe, Cerasuolo 2011: chiamarlo rosato sarebbe del tutto improprio: è un rosso a tutti gli effetti, con le tipiche note animali dei vini di Pepe, che si ripuliscono dopo una mezzoretta in caraffa. Godurioso.
E. Pepe, Montepulciano 2009 : anche questo parte sporco, poi si distende con potenza su note di frutto croccante che accompagnano una notevole massa materica. Troppo giovane.
Sladic, Marastina 2012: una curiosità dalla Croazia. Corretto, ma nulla di più.
Yamazaki, Chardonnay 2010: incredibile sorpresa questo chardonnay dell'Hokkaido, con una rigorosità borgognona impressionante. Se i Giapponesi cominciano a fare il vino così ci sarà da divertirsi.
Gaja, Conteisa 1997: già parlato altrove....vino del tutto avulso dal territorio, ed assolutamente improbabile come nebbiolo di Cerequio. Mah....
Dom Perignon 2000: inizia a dar grandi soddisfazioni. Versione elegante, molto meno brutale nella mineralità rispetto alla 1999. Belle le note piccanti di pepe verde e zenzero.
Ostertag, Riesling Muenchberg 2005: ha diviso il tavolo, tra chi lo riteneva da un lato opulento rispetto allo stile Ostertag, dall'altro un pò chiuso, e chi, come me, lo ha molto gradito, pur essendo incuriosito di capire come si evolverà.
Faiveley, Latricieres Chambertin 1999: buono, anzi molto buono, ma un pò troppo concentrato; guadagna in potenza, ma perde in eleganza. In un GC di Borgogna cerco altro, ma è finito senza problemi.
Chateau Ducru-Beaucaillou 1982: mamma mia che meraviglia! Ancora giovanile, di una eleganza degna di Chateau Margaux, senza un filo di ossidazione ma tutto giocato su ben avvertibili note di ribes in contrasto con grafite, polvere di caffè ed incenso. Fantastico.
Guigal, La Turque 1997: qualcuno al tavolo l'ha giustamente definito "tridimensionale": certo è difficile coniugare l'irruenza sensoriale del syrah con leggerezza, eleganza, sensualità. Vino del cuore.
Huet, Vouvray Moelleux Le Mont 1985: un subdolo tappo emerge dopo una decina di minuti nel bicchiere....sino a quel momento era stato perfetto ed ancora nettamente giovanile.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda egio » 30 dic 2013 15:19

Ludi ha scritto:Gozzoviglie dell'ultimo we...
Chateau Ducru-Beaucaillou 1982: mamma mia che meraviglia! Ancora giovanile, di una eleganza degna di Chateau Margaux, senza un filo di ossidazione ma tutto giocato su ben avvertibili note di ribes in contrasto con grafite, polvere di caffè ed incenso. Fantastico.

Che invidia, ho dei ricordi bellissimi di questa bottiglia...ahimé lontani. Peccato per me non averne più!

Comunque: Speri - Amarone Sant'Urbano 1997: bella bottiglia, tutte le cosine al posto giusto, anche se un po' sotto ai miei ricordi. Riscatta comunque il '93 tappato aperto a Natale, anche se quello dava l'idea di essere migliore, se a posto.
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Teddy
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Teddy » 30 dic 2013 21:43

Champagne BdB Brut Nature Laherte Freres: incazzatissimo, gessoso, scorbutico. Eppure mi piace.

Veneto igt Telos bianco 2012 - Tenuta S.Antonio. Portato da un amico che ne è entusiata. Naso dominato da note di pipi di gatto, germogli di ribes, ananas, mango e pesca sciroppata. Avrei scommesso sul sauvignon, magari criomacerato, ma mi arrendo di fronte a quanto scritto in etichetta, che dichiara uvaggio garanega e chardonnay. Poca roba in bocca, piuttosto insignificante. Come possa piacere mi è ignoto. De gustibus.

Nebbiolo d'alba Vigna di Lino 2000 - Cascina Val del Prete. Dal roero un vino interessante che avevo in cantina dall'uscita, dimenticato sotto altre bottiglie.
Colore intenso senza essere innaturale, note di vaniglia e spezie dolci in evidenza, poi marmellata di more. Scuola moderna, questo lo si intuisce ancora bene nonostante l'età. Gli manca un po' di complessità, ma è molto integro ed energico a dispetto dell'annata, alla faccia di parecchi cugini di sponda destra. Buono.

Barbaresco Bric Mentina 2006 - La Ca Nova. Il naso, che in genere rappresenta il punto debole di questa cantina, in questo caso ne esce abbastanza bene: fiori secchi, frutta a polpa bianca, poi sangue e salsedine. Mi piace. La bocca pero' è scarna, con tannini asciutti, bella freschezza ma manca di polpa e l'allungo non esiste, è davvero troppo diluito.
Ok l'annata molto classica ma da Montefico potrebbero tirare fuori roba di ben altro livello. Per fortuna l'azienda non si è montata la testa ed il prezzo è assolutamente corretto.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 30 dic 2013 21:52

Chianti Classico 2009 Fontodi.
Superata una leggera aria di "profumeria e cosmesi", che lo banalizza in prima battuta, quel che viene fuori è un sangiovese chiantigiano sferzante di carattere e personalità.
Fruttato e pepato al naso, ancora leggermente compresso, promette un ventaglio ben più ampio fra un annetto o due. Vibrante di acidità e sapore, lascia in ricordo un frutto asprino piacevole, un tannino grintoso e succoso, per niente asciugante, un giusto calore alcolico. Quando arriverà anche un po' di velluto, sarà da leccarsi i baffi.
A mio avviso, se si pesca fra i vini base delle aziende medie e grandi, questo è uno dei migliori prodotti possibili, e in assoluto un Chianti Classico di prim'ordine. Può essere una scelta particolarmente felice in quei ristoranti dove si mangia una buona ciccia, ma che hanno una carta di vini deprimente(situazione frequente); in quanto costa il giusto ed è molto diffuso, in Toscana.
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marwine
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda marwine » 31 dic 2013 14:28

paperofranco ha scritto:Chianti Classico 2009 Fontodi.
Superata una leggera aria di "profumeria e cosmesi", che lo banalizza in prima battuta, quel che viene fuori è un sangiovese chiantigiano sferzante di carattere e personalità.
Fruttato e pepato al naso, ancora leggermente compresso, promette un ventaglio ben più ampio fra un annetto o due. Vibrante di acidità e sapore, lascia in ricordo un frutto asprino piacevole, un tannino grintoso e succoso, per niente asciugante, un giusto calore alcolico. Quando arriverà anche un po' di velluto, sarà da leccarsi i baffi.
A mio avviso, se si pesca fra i vini base delle aziende medie e grandi, questo è uno dei migliori prodotti possibili, e in assoluto un Chianti Classico di prim'ordine. Può essere una scelta particolarmente felice in quei ristoranti dove si mangia una buona ciccia, ma che hanno una carta di vini deprimente(situazione frequente); in quanto costa il giusto ed è molto diffuso, in Toscana.

Di quello di Rampolla che mi dici?
I'm a Veronese man in Bassan

I VOSTRI ETILOMETRI NON FERMERANNO LA NOSTRA SETE (N/≡\V)

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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 31 dic 2013 16:08

Michel - Cornas La Geynale 1998
Mah. Lasciato stare il primo giorno di apertura per ripulirlo dalle fetenzie animalesche mi trovo un prodotto più semplice di quanto avrei voluto, con frutta matura macerata a fare da apripista poche note speziate e una bocca sbilanciata sull'asprezza di una volatile poco piacevole.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 31 dic 2013 18:19

marwine ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chianti Classico 2009 Fontodi.
Superata una leggera aria di "profumeria e cosmesi", che lo banalizza in prima battuta, quel che viene fuori è un sangiovese chiantigiano sferzante di carattere e personalità.
Fruttato e pepato al naso, ancora leggermente compresso, promette un ventaglio ben più ampio fra un annetto o due. Vibrante di acidità e sapore, lascia in ricordo un frutto asprino piacevole, un tannino grintoso e succoso, per niente asciugante, un giusto calore alcolico. Quando arriverà anche un po' di velluto, sarà da leccarsi i baffi.
A mio avviso, se si pesca fra i vini base delle aziende medie e grandi, questo è uno dei migliori prodotti possibili, e in assoluto un Chianti Classico di prim'ordine. Può essere una scelta particolarmente felice in quei ristoranti dove si mangia una buona ciccia, ma che hanno una carta di vini deprimente(situazione frequente); in quanto costa il giusto ed è molto diffuso, in Toscana.

Di quello di Rampolla che mi dici?


Non so neanche spiegarti bene perché, ma difficilmente riesco ad entrarci in sintonia, pur trovandolo buono, talvolta. Preferisco il Fontodi.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda alì65 » 31 dic 2013 18:29

zampaflex ha scritto:Michel - Cornas La Geynale 1998
Mah. Lasciato stare il primo giorno di apertura per ripulirlo dalle fetenzie animalesche mi trovo un prodotto più semplice di quanto avrei voluto, con frutta matura macerata a fare da apripista poche note speziate e una bocca sbilanciata sull'asprezza di una volatile poco piacevole.


prima del 2005 (in qualche caso anche 2004) questi vini di vignaioli erano più sul genere rusticano che quello attuale bello, pulito e di grande volume; a parte qualche interprete di punta gli altri da quando c'ha messo il naso Parker anche StJoseph sta diventando di media/alta gamma
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda gabriele succi » 31 dic 2013 20:34

Cari amici,
in queste festività del kaiser ho bevuto poco o nulla causa salute... :twisted: :twisted: :roll:
Comunque Buon anno a tutti voi!

:!:
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 31 dic 2013 22:02

Gabriele, auguri. Io stesso ho passato l'intero natale a letto senza una stilla d'energia, cosa per me inconcepibile. ..

Stasera Bėrêche - Instant Le Cran 2005
La più convincente tra le annate provate grazie ad una acidità meno vagabonda che duetta bene con il frutto. Stavolta è piaciuto anche a mia moglie.

Buon anno a tutti, passo e chiudo dalla montagna.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Smarco » 01 gen 2014 13:37

Bevuto pochi giorni fa faveley n.s.g. Aux vignerondes 2010: buono, ancora molto giovane il colore e un rosso rubino brillante appena versato nel bicchiere sprigiona odori di piccoli frutti rossi freschi, vaniglia e spezie, poi dopo un po' si inizia a percepire anche un po' di liquirizia e una leggera mineralita, in bocca è fresco con un bell tannino bilanciato con una bella acidità e una buona persistenza purtroppo ancora un po' di legno.
Ieri sera a cena invece domaine de montille volnay les champans 2007: colore rosso porpora carico, al naso è presente frutta rossa matura quasi sotto spirito, molto forte l odore di affumicato e spezie, in bocca l ingresso è forte si sente una bella mineralita peccato che perde nel corpo e nella persistenza, appena il vino si è scaldato si è cominciato a sentire un po' di alcol che dava fastidio e lo rendeva pesante.
Auguri a tutti
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 01 gen 2014 21:39

alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Michel - Cornas La Geynale 1998
Mah. Lasciato stare il primo giorno di apertura per ripulirlo dalle fetenzie animalesche mi trovo un prodotto più semplice di quanto avrei voluto, con frutta matura macerata a fare da apripista poche note speziate e una bocca sbilanciata sull'asprezza di una volatile poco piacevole.


prima del 2005 (in qualche caso anche 2004) questi vini di vignaioli erano più sul genere rusticano che quello attuale bello, pulito e di grande volume; a parte qualche interprete di punta gli altri da quando c'ha messo il naso Parker anche StJoseph sta diventando di media/alta gamma

Non tutto il Parker vien per nuocere! :D
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Ale Dettori
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 08:29

zampaflex ha scritto:
Nelle Nuvole ha scritto:
La Volpe ha scritto:
paperofranco ha scritto:

gianni femminella ha scritto:Dettori Tenores 2002 La prima cosa che mi colpisce è un deposito di tartrati attaccato vicino al collo della bottiglia. Non lo vedo come un buon segno, forse mi sbaglio. Spero quanto meno che non abbia influito sulla qualità del vino. Ad ogni modo i profumi sono eclatanti, letteralmente medicinali con in più una nota precisa di camomilla, mentre il colore è intenso con una riflesso aranciato. I 16 gradi si fanno sentire e la forza del vino mette in seria difficoltà perfino il formaggio sardo che lo sta accompagnando, forza che sembra sconfinare in una leggera ossidazione.

Papero per una bottiglia di Bucerchiale scriveva:" non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizofrenici"; ecco, questo Tenores a maggior ragione potrebbe avvalersi della medesima dicitura. Ne ho altre due. Urge la controprova.



Gianni, ti è piaciuto o no? Immagino "ni".



Uhm. E' un vino a tinte forti. Diciamo che per me ha avuto più luci che ombre, con il dubbio di una bottiglia non del tutto a posto, nonostante il tappo fosse perfetto. Mi piacerebbe sentire il parere di altri visto che sono bottiglie piuttosto diffuse tra i forumisti.

E qui chiamo in causa i numerosi silenti che leggono senza intervenire. Se scrivo io può scrivere chiunque. Meditate gente meditate :P


Mah..assaggiato al Vinitaly, percui luogo sbagliato e non sono nemmeno sicuro che fosse la stessa annata, ma no non mi è piaciuto non è nelle mie corde, ma come non sono per niente amante dei bianchi macerati.
Onestamente su un vino del genere , peraltro bevuto niente e assagiato poco, non saprei neanche esattamente capire se presenta qualche difetto (tranne quelli ovvi) o se è una caratteristica del vino stesso.


Anche io ho assaggiato al Vivit-Vinitaly, credo fosse il Tenores 2006. anche gli altri vini, fra cui spiccava il Dettori, sempre 2006. Non solo l'ho assaggiato ma ho costretto ad assaggiarli anche il nostro enologo, Sangiovesista e poco incline ai "naturali". E' rimasto fulminato, in senso positivo.
Sui bianchi di questa azienda credo ci sia bisogno di un training particolare per l'assaggio, per i rossi è più facile. Sono vini strepitosi, nell'essere così a tinte forti e "servatici."
Scusate l'OT


Secondo me invece è proprio lo stile di Dettori. Sono vini eccentrici rispetto al panorama consueto, molto personali, per cui è facile prenderli di traverso e considerarli difettati.


Caro Zampaflez, non sono vini eccentrici e neanche personali. Tutti i vini che metto in bottiglia sono assolutamente tradizionalissimi. Non sono un marziano o uno che vuole fare lo stravagante. Al contrario ho messo in bottiglia i vini che si sono sempre fatti a Sorso - Sennori e nel sassarese in genere. Per la cronaca Sorso - Sennori sono al secondo posto in Sardegna per ettari vitati. Quindi non parlo di una piccola tradizione ma di una grande (in termini di volumi) tradizione.
Nel sassarese puoi trovare tanti piccoli produttori di vino che lo vendono sfuso, che fanno i vini come li faccio io.
Alessandro
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 08:36

La Volpe ha scritto:
paperofranco ha scritto:

gianni femminella ha scritto:Dettori Tenores 2002 La prima cosa che mi colpisce è un deposito di tartrati attaccato vicino al collo della bottiglia. Non lo vedo come un buon segno, forse mi sbaglio. Spero quanto meno che non abbia influito sulla qualità del vino. Ad ogni modo i profumi sono eclatanti, letteralmente medicinali con in più una nota precisa di camomilla, mentre il colore è intenso con una riflesso aranciato. I 16 gradi si fanno sentire e la forza del vino mette in seria difficoltà perfino il formaggio sardo che lo sta accompagnando, forza che sembra sconfinare in una leggera ossidazione.

Papero per una bottiglia di Bucerchiale scriveva:" non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizofrenici"; ecco, questo Tenores a maggior ragione potrebbe avvalersi della medesima dicitura. Ne ho altre due. Urge la controprova.



Gianni, ti è piaciuto o no? Immagino "ni".



Uhm. E' un vino a tinte forti. Diciamo che per me ha avuto più luci che ombre, con il dubbio di una bottiglia non del tutto a posto, nonostante il tappo fosse perfetto. Mi piacerebbe sentire il parere di altri visto che sono bottiglie piuttosto diffuse tra i forumisti.

E qui chiamo in causa i numerosi silenti che leggono senza intervenire. Se scrivo io può scrivere chiunque. Meditate gente meditate :P


Mah..assaggiato al Vinitaly, percui luogo sbagliato e non sono nemmeno sicuro che fosse la stessa annata, ma no non mi è piaciuto non è nelle mie corde, ma come non sono per niente amante dei bianchi macerati.
Onestamente su un vino del genere , peraltro bevuto niente e assagiato poco, non saprei neanche esattamente capire se presenta qualche difetto (tranne quelli ovvi) o se è una caratteristica del vino stesso.


Si l'annata era sicuramente diversa, ma molto, visto che se parliamo di Dettori al Vinitaly hai potuto assaggiare il 2010. Però mi pare che non sia neanche quello visto che il Dettori è un VINO ROSSO e pur essendo un macerato non è un BIANCO.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda zampaflex » 08 gen 2014 11:23

Ale Dettori ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Nelle Nuvole ha scritto:
La Volpe ha scritto:
paperofranco ha scritto:

gianni femminella ha scritto:Dettori Tenores 2002 La prima cosa che mi colpisce è un deposito di tartrati attaccato vicino al collo della bottiglia. Non lo vedo come un buon segno, forse mi sbaglio. Spero quanto meno che non abbia influito sulla qualità del vino. Ad ogni modo i profumi sono eclatanti, letteralmente medicinali con in più una nota precisa di camomilla, mentre il colore è intenso con una riflesso aranciato. I 16 gradi si fanno sentire e la forza del vino mette in seria difficoltà perfino il formaggio sardo che lo sta accompagnando, forza che sembra sconfinare in una leggera ossidazione.

Papero per una bottiglia di Bucerchiale scriveva:" non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizofrenici"; ecco, questo Tenores a maggior ragione potrebbe avvalersi della medesima dicitura. Ne ho altre due. Urge la controprova.



Gianni, ti è piaciuto o no? Immagino "ni".



Uhm. E' un vino a tinte forti. Diciamo che per me ha avuto più luci che ombre, con il dubbio di una bottiglia non del tutto a posto, nonostante il tappo fosse perfetto. Mi piacerebbe sentire il parere di altri visto che sono bottiglie piuttosto diffuse tra i forumisti.

E qui chiamo in causa i numerosi silenti che leggono senza intervenire. Se scrivo io può scrivere chiunque. Meditate gente meditate :P


Mah..assaggiato al Vinitaly, percui luogo sbagliato e non sono nemmeno sicuro che fosse la stessa annata, ma no non mi è piaciuto non è nelle mie corde, ma come non sono per niente amante dei bianchi macerati.
Onestamente su un vino del genere , peraltro bevuto niente e assagiato poco, non saprei neanche esattamente capire se presenta qualche difetto (tranne quelli ovvi) o se è una caratteristica del vino stesso.


Anche io ho assaggiato al Vivit-Vinitaly, credo fosse il Tenores 2006. anche gli altri vini, fra cui spiccava il Dettori, sempre 2006. Non solo l'ho assaggiato ma ho costretto ad assaggiarli anche il nostro enologo, Sangiovesista e poco incline ai "naturali". E' rimasto fulminato, in senso positivo.
Sui bianchi di questa azienda credo ci sia bisogno di un training particolare per l'assaggio, per i rossi è più facile. Sono vini strepitosi, nell'essere così a tinte forti e "servatici."
Scusate l'OT


Secondo me invece è proprio lo stile di Dettori. Sono vini eccentrici rispetto al panorama consueto, molto personali, per cui è facile prenderli di traverso e considerarli difettati.


Caro Zampaflez, non sono vini eccentrici e neanche personali. Tutti i vini che metto in bottiglia sono assolutamente tradizionalissimi. Non sono un marziano o uno che vuole fare lo stravagante. Al contrario ho messo in bottiglia i vini che si sono sempre fatti a Sorso - Sennori e nel sassarese in genere. Per la cronaca Sorso - Sennori sono al secondo posto in Sardegna per ettari vitati. Quindi non parlo di una piccola tradizione ma di una grande (in termini di volumi) tradizione.
Nel sassarese puoi trovare tanti piccoli produttori di vino che lo vendono sfuso, che fanno i vini come li faccio io.
Alessandro


Buongiorno Alessandro. Specifico meglio allora: sono diversi rispetto a quanto siamo abituati a bere, anche proveniente dalla Sardegna in generale. Io stesso quando li ho provati sono rimasto colpito dalla forte aromaticità di macchia mediterranea ed erbe, invece del solito frutto. Purtroppo non è facile farsi un'idea precisa della tradizione di una zona quando tanti prodotti sono difficili da reperire al di fuori...
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda pippuz » 08 gen 2014 11:30

Per forza, la maggior parte del cannonau piantato in Sardegna negli ultimi anni è un pacco.

I vini sardi veri sono quelli che fanno Alessandro e altri come Barrosu e Selidesu.
over the mountain watching the watcher
breaking the darkness waking the grapevine
one inch of love is one inch of shadow
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 11:54

Grazie per la tua risposta Zampaflex. Quello che scrivi è corretto, un degustatore conosce quel che è disponibile sul mercato.

Ti riporto quanto ho appurato:
La Romangia è una zona geografica del Logudoro (nella lingua sarda vuol dire “luogo dorato” in quanto considerata la parte più fertile, ricca e vivace dal punto di vista storico – sociale della Sardegna) collocata tra, Sassari e Castelsardo. Si affaccia sul Golfo dell’Asinara, nel Nord-Ovest della Sardegna. E’ composta dal Comune di Sennori e Sorso e da sempre assieme alla Barbagia ed all'Ogliastra, rappresenta la Zona Storica del Cannonau. Oggi con i suoi 820 ettari la Romangia dispone da sola del 3% circa del parco vigneto Sardegna (che ammonta in totale a circa 26.000 ettari circa, fonte dati Argea del 2006). Sorso – Sennori sono al secondo posto in Sardegna per ettari vitati ed al quarto posto per la coltivazione del Cannonau.

Posizione/Comuni/Superfice Vitata totale (Ettari)
1 Alghero 1.081
2 Sorso-Sennori 820
3 Serdiana 741
4 Oliena 675
5 Dorgali 542
6 Jerzu 486
7 Giba 456
8 Berchidda 389
9 Sesu 389
10 Ussana 370
11 Tertenia 318
12 Tertenia 318
13 Badesi 313
14 Calangianus 299
15 Donori 289
16 Usini 277
17 Mogoro 273
18 Muravera 268
19 Mamoiada 266
20 Santadi 265
21 Orgosolo 247
22 Atzara 245


Posizione/Comune/Cannonau Coltivato
1 Oliena 668
2 Dorgali 514
3 Jerzu 471
4 Sorso-Sennori 339
5 Tertenia 308
6 Mamoiada 263
7 Orgosolo 243
8 Badesi 196
9 Gairo 184
10 Lanusei 184
11 Alghero 181
12 Muravera 128
13 Arzana 117
14 Villaputzu 114
15 Serdiana 81
16 San Vito 60

E’ indubbiamente la zona vitivinicola sarda meno conosciuta fuori dai confini sardi a causa della poca fortuna avuta dalla Cantina Sociale di Sorso – Sennori nata nel lontano 1955 ma chiusa negli anni novanta. (oltre quindici anni fa). Mentre le altre Cantine Sociali sarde, riuscivano costantemente ad imbottigliare buoni vini ed a commercializzarli in Italia ed all’estero, promozionando in questo modo il proprio Terroir, la Cantina Sociale di Sorso – Sennori nonostante imbottigliasse vini divenuti celebri negli anni sessanta, ha dovuto abbandonare l’attività produttiva per mancanza di “materia prima”.
Il motivo è paradossale ed è ancora attuale: in Romangia sono presenti centinaia di piccoli produttori di uva e di vino. I primi vendono ancora oggi l’uva a vinificatori sardi ed anche italiani. I secondi, vinificano ottimi vini che vendono sfusi entro sei mesi dalla vendemmia. Venditori di uva e di vino hanno ragionevoli ed immediati guadagni e non sentono la necessità di costituirsi in cooperativa. Il vino venduto sfuso però non varca i confini provinciali.
landmax
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda landmax » 08 gen 2014 12:29

Gentile Alessandro,

approfitto della tua presenza sul forum per dirti che domenica sera ho aperto il tuo Tenores 2006 e, purtroppo, nonostante non avesse problemi (apparenti) di tappo, non era neanche il lontano parente di altre versioni dello stesso vino bevute in precedenza: forti sensazioni smaltate che con l'aria, invece che scomparire, tendevano ad aumentare o comunque a non scomparire e, quindi, a coprire ogni altro aroma. Anche in bocca le stesse sensazioni tendevano a riproporsi, rendendo ahimè sgradevole la beva. Ho acquistato il vino circa 8 mesi fa da un'enoteca da cui mi rifornisco da anni e i cui vini non mi hanno mai dato problemi. L'ho conservata nella mia cantina, dalle condizioni pressoché ideali (per umidità, temperatura, ecc.).

Possibile qualche problema di cantina?

Grazie

Massimo
Ale Dettori
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 12:46

landmax ha scritto:Gentile Alessandro,

approfitto della tua presenza sul forum per dirti che domenica sera ho aperto il tuo Tenores 2006 e, purtroppo, nonostante non avesse problemi (apparenti) di tappo, non era neanche il lontano parente di altre versioni dello stesso vino bevute in precedenza: forti sensazioni smaltate che con l'aria, invece che scomparire, tendevano ad aumentare o comunque a non scomparire e, quindi, a coprire ogni altro aroma. Anche in bocca le stesse sensazioni tendevano a riproporsi, rendendo ahimè sgradevole la beva. Ho acquistato il vino circa 8 mesi fa da un'enoteca da cui mi rifornisco da anni e i cui vini non mi hanno mai dato problemi. L'ho conservata nella mia cantina, dalle condizioni pressoché ideali (per umidità, temperatura, ecc.).

Possibile qualche problema di cantina?

Grazie

Massimo


Non penso sia un problema della tua Cantina. Il tappo non da solo problemi riconosciuti come il "sentore di tappo" ma da altri ben più subdoli problemi.
Il vino era totalmente "monocorde"? Cioè un unico suono tonfo.
landmax
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda landmax » 08 gen 2014 12:58

Purtroppo sì, anche dopo due ore nel bicchiere, tant'è che ho dovuto lavandinare (non me ne volere).

I problemi di cantina a cui mi riferivo non erano quelli della mia, che ha condizioni di conservazioni buone se non ideali, ma, forse, della tua in fase di igienizzazione con prodotti che, a quel che mi è stato riferito da alcuni produttori, possono rilasciare simili odori al vino (e non si tratterebbe di problemi di tappo).

O forse sono proprio problemi subdoli di tappo, come dici tu...
Ale Dettori
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 13:43

landmax ha scritto:Purtroppo sì, anche dopo due ore nel bicchiere, tant'è che ho dovuto lavandinare (non me ne volere).

I problemi di cantina a cui mi riferivo non erano quelli della mia, che ha condizioni di conservazioni buone se non ideali, ma, forse, della tua in fase di igienizzazione con prodotti che, a quel che mi è stato riferito da alcuni produttori, possono rilasciare simili odori al vino (e non si tratterebbe di problemi di tappo).

O forse sono proprio problemi subdoli di tappo, come dici tu...


:D :D per disinfettare e pulire tutte le mie attrezzature nonché i vasi vinari utilizzo soda caustica ed acido citrico.
Sino al 2006 ho acquistato dei tappi sbiancati purtroppo con ammoniaca dal produttore stesso. L'ho scoperto solo quando alcuni clienti mi hanno segnalato il problema. Il fornitore di tappi ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Per fortuna ho imbottigliato solo 1/10 della partita con quei tappi.
Se i sentori sono quelli che mi hai descritto è chiaramente lui il responsabile.
Scrivimi in privato l'indirizzo per risarcirti.
stentenno71
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda stentenno71 » 08 gen 2014 14:43

Ale Dettori ha scritto:
landmax ha scritto:Purtroppo sì, anche dopo due ore nel bicchiere, tant'è che ho dovuto lavandinare (non me ne volere).

I problemi di cantina a cui mi riferivo non erano quelli della mia, che ha condizioni di conservazioni buone se non ideali, ma, forse, della tua in fase di igienizzazione con prodotti che, a quel che mi è stato riferito da alcuni produttori, possono rilasciare simili odori al vino (e non si tratterebbe di problemi di tappo).

O forse sono proprio problemi subdoli di tappo, come dici tu...


:D :D per disinfettare e pulire tutte le mie attrezzature nonché i vasi vinari utilizzo soda caustica ed acido citrico.
Sino al 2006 ho acquistato dei tappi sbiancati purtroppo con ammoniaca dal produttore stesso. L'ho scoperto solo quando alcuni clienti mi hanno segnalato il problema. Il fornitore di tappi ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Per fortuna ho imbottigliato solo 1/10 della partita con quei tappi.
Se i sentori sono quelli che mi hai descritto è chiaramente lui il responsabile.
Scrivimi in privato l'indirizzo per risarcirti.


buon giorno alessandro
è un vero piacere, per me, poterti leggere e comunicare con te grazie al forum
premetto che ho incontrato i tuoi vini da poco ed è stato per me amore a prima vista !
risparmio qui lodi e complimenti che potrebbero sembrare stucchevoli e poco sinceri : magari, se me ne darai occasione, potrei approfittare della tua disponibilità in privato per scambiare con te alcune mie impressioni da semplice e inesperto amante del buon vino !
ti volevo, comunque, chiedere una cosa : leggo che parli di quel possibile problema ai tappi sino al 2006.
io mi sto gustando tutta una serie di tue bottiglie dal 2000 in poi e in cantina ne ho ancora una buona scorta : fino ad ora tutto ok ma c'è qualche possibilità che anche in bottiglie diverse dal tenores 2006 si possa riscontrare lo stesso inconveniente ?
grazie fin d'ora per l'attenzione
stefano
Ale Dettori
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Iscritto il: 08 giu 2007 00:46

Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ale Dettori » 08 gen 2014 18:16

stentenno71 ha scritto:
Ale Dettori ha scritto:
landmax ha scritto:Purtroppo sì, anche dopo due ore nel bicchiere, tant'è che ho dovuto lavandinare (non me ne volere).

I problemi di cantina a cui mi riferivo non erano quelli della mia, che ha condizioni di conservazioni buone se non ideali, ma, forse, della tua in fase di igienizzazione con prodotti che, a quel che mi è stato riferito da alcuni produttori, possono rilasciare simili odori al vino (e non si tratterebbe di problemi di tappo).

O forse sono proprio problemi subdoli di tappo, come dici tu...


:D :D per disinfettare e pulire tutte le mie attrezzature nonché i vasi vinari utilizzo soda caustica ed acido citrico.
Sino al 2006 ho acquistato dei tappi sbiancati purtroppo con ammoniaca dal produttore stesso. L'ho scoperto solo quando alcuni clienti mi hanno segnalato il problema. Il fornitore di tappi ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Per fortuna ho imbottigliato solo 1/10 della partita con quei tappi.
Se i sentori sono quelli che mi hai descritto è chiaramente lui il responsabile.
Scrivimi in privato l'indirizzo per risarcirti.


buon giorno alessandro
è un vero piacere, per me, poterti leggere e comunicare con te grazie al forum
premetto che ho incontrato i tuoi vini da poco ed è stato per me amore a prima vista !
risparmio qui lodi e complimenti che potrebbero sembrare stucchevoli e poco sinceri : magari, se me ne darai occasione, potrei approfittare della tua disponibilità in privato per scambiare con te alcune mie impressioni da semplice e inesperto amante del buon vino !
ti volevo, comunque, chiedere una cosa : leggo che parli di quel possibile problema ai tappi sino al 2006.
io mi sto gustando tutta una serie di tue bottiglie dal 2000 in poi e in cantina ne ho ancora una buona scorta : fino ad ora tutto ok ma c'è qualche possibilità che anche in bottiglie diverse dal tenores 2006 si possa riscontrare lo stesso inconveniente ?
grazie fin d'ora per l'attenzione
stefano


Potrebbe succedere, non posso e non voglio dirti che non capiterà. Anche se ho avuto veramente pochissime segnalazioni e puoi rintracciare i "numeri" su questo Forum dove ho già affrontato l'argomento. In ogni caso Tenute Dettori c'è e ci sarà, per qualsiasi problema possano avere i miei vini. Ogni bottiglia è garantita a vita!
Grazie per i complimenti, sempre gratificanti.
Buona serata.
Alessandro
stentenno71
Messaggi: 435
Iscritto il: 09 feb 2012 17:53

Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda stentenno71 » 09 gen 2014 11:48

Ale Dettori ha scritto:
stentenno71 ha scritto:
Ale Dettori ha scritto:
landmax ha scritto:Purtroppo sì, anche dopo due ore nel bicchiere, tant'è che ho dovuto lavandinare (non me ne volere).

I problemi di cantina a cui mi riferivo non erano quelli della mia, che ha condizioni di conservazioni buone se non ideali, ma, forse, della tua in fase di igienizzazione con prodotti che, a quel che mi è stato riferito da alcuni produttori, possono rilasciare simili odori al vino (e non si tratterebbe di problemi di tappo).

O forse sono proprio problemi subdoli di tappo, come dici tu...


:D :D per disinfettare e pulire tutte le mie attrezzature nonché i vasi vinari utilizzo soda caustica ed acido citrico.
Sino al 2006 ho acquistato dei tappi sbiancati purtroppo con ammoniaca dal produttore stesso. L'ho scoperto solo quando alcuni clienti mi hanno segnalato il problema. Il fornitore di tappi ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Per fortuna ho imbottigliato solo 1/10 della partita con quei tappi.
Se i sentori sono quelli che mi hai descritto è chiaramente lui il responsabile.
Scrivimi in privato l'indirizzo per risarcirti.


buon giorno alessandro
è un vero piacere, per me, poterti leggere e comunicare con te grazie al forum
premetto che ho incontrato i tuoi vini da poco ed è stato per me amore a prima vista !
risparmio qui lodi e complimenti che potrebbero sembrare stucchevoli e poco sinceri : magari, se me ne darai occasione, potrei approfittare della tua disponibilità in privato per scambiare con te alcune mie impressioni da semplice e inesperto amante del buon vino !
ti volevo, comunque, chiedere una cosa : leggo che parli di quel possibile problema ai tappi sino al 2006.
io mi sto gustando tutta una serie di tue bottiglie dal 2000 in poi e in cantina ne ho ancora una buona scorta : fino ad ora tutto ok ma c'è qualche possibilità che anche in bottiglie diverse dal tenores 2006 si possa riscontrare lo stesso inconveniente ?
grazie fin d'ora per l'attenzione
stefano


Potrebbe succedere, non posso e non voglio dirti che non capiterà. Anche se ho avuto veramente pochissime segnalazioni e puoi rintracciare i "numeri" su questo Forum dove ho già affrontato l'argomento. In ogni caso Tenute Dettori c'è e ci sarà, per qualsiasi problema possano avere i miei vini. Ogni bottiglia è garantita a vita!
Grazie per i complimenti, sempre gratificanti.
Buona serata.
Alessandro


grazie alessandro per l'attenzione e la pronta risposta !
non ti conosco personalmente ma non ti nascondo che sarebbe per me un grande piacere avere l'occasione di incontrarti : per questo, vado subito ad aggiungermi alla folta lista di amici forumusti che in queste ore hanno lanciato e raccolto la proposta di andare a trovarti.
negli ultimi anni nei quali ho iniziato ad accostarmi al meraviglioso mondo del vino, ho costantemente alimentato dentro di me la curiosità e la volontà di poter incontrare le persone che con il loro lavoro sono in grado di regalarmi delle emozioni ogni volta che bevo una lora bottiglia.
purtroppo per me non è così facile conoscerle tutte, evidentemente ma quando ne ho avuto l'occasione ne ho approfittato, registrando , il più delle volte, una nota comune : dietro un vino bello, vero e che ti regala emozioni c'è spesso una o più persone altrettanto belle, vere e in grado di " colpirti " quando hai l'opportunità, appunto, di incontrarle.
mi pare di capire che questa sorta di piccola regola possa trovare conferma anche con i vini delle Tenute Dettori !
stefano

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