dedicato a Lucianone Lombardi, mio mentore enoicoIeri sera CCCP riunito da Perbacco pur in mancanza del fondatore, ispiratore, Lider Maximo Lucianone vignadelmar, per una serata a tema Montepulciano abruzzesi e marchigiani...
Franciacorta Satén 2007 – Gatti
Offerto dal padrone di casa per ingannare l’attesa … molto piacevole, privo di spigolature, anzi come dice il nome satinato, morbido e decisamente godibile. Non da strapparsi le mutande, ma due bicchieri son volati via senza neanche accorgermene. Lo consiglierei agli amanti della categoria (Franciacorta) non iperbolici …
Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo 2007 – Valentini
Si parte col botto…
il buon dociamix ci fa regalo di una vera gemma della categoria, l’unico rosato italiano che mi muova emozioni. Qualcuno, io tra questi, appena stappato dice “mmh” sottintendendo che possa esserci qualche problemino … il problemino ce l’abbiamo nella testa.
Pochi minuti e parte per non arrestarsi più, con una bella nota profumata di fragola e fiori, poi una beva disarmante, sapido come pochi, poliedrico come nessuno. Ne lascio un po’ per il resto della cena, curioso di vedere come si sarebbe evoluto, e scopro che nonostante l’assaggio (abbondante) della prima batteria di rossi continui a muovere emozioni e piacere al naso ed al palato, prendendo tutti a sberle. Un mostro.
Consigliato a: tutti. Dai camionisti ai professori emeriti di astrofisica, tutti rigorosamente sesso dipendenti.
Montepulciano Le Vigne 2008 – Faraone
Rientriamo subito nei ranghi: vino onesto, fatto bene e senza pretese di grandezza, che evidenzia quanto di buono c’è nel vitigno. Il Montepulciano è una bestia da soma: innanzitutto non è adatto alle mammolette, quindi non venitemi a dire “ma il nebbiolo” “ma il brunello” “ma il pinot”… lo so pure io, son gran vitigni. Come questo qui, vitigno rustico, tosto, scorbutico. Semplice tirar fuori sempre e comunque un buon vino, come questo Le Vigne, poi però se hai genio, e un manico della madonna, puoi anche fare dei capolavori …
Consigliato a: chi, privo di gnocca o randello, necessita di sfogare pulsioni e astinenza ma ha pochi soldi.
San Clemente riserva 2007 – Zaccagnini
Piacione come sempre. Fa botte piccola, si sente, ma è buonissimo. Bevuto in altre annate, trovato sempre piacevolissimo. Scurissimo, cioccolatoso al naso, ma anche tabacco e spezie. Poi una bella bocca, un tannino equilibrato anche se notevole, una bella persistenza. Per me il migliore della prima batteria, anche se lo Zanna …
Consigliato a: amanti del sesso “fin quando fa male, fin quando ce n’è” (cit. musicale)
Testarossa 2006 – Pasetti
Sembra un pelo monocorde, ma forse semplicemente, mi dico da discreto conoscitore della tipologia, la verità è che è una scelta diversa, di fare un vino che gioca più sulla leggerezza che sulla consistenza. Ovvio, vicino ad un gattinara uno lo prenderebbe per un peso massimo, ma qui il meno dotato ce l’ha più grosso di Rocco Siffredi quinid esce un po’ con le ossa rotte. Comunque un bel bere.
Consigliato a: cuori gentili e amanti della missionaria.
Zanna riserva 2003 – Dino Illuminati
In prima istanza ha mostrato qualche difficoltà espressiva... e mi sono meravigliato, avendo bevuto pochi giorni fa la 2007 che era, vista da sola, molto molto buona … <<ma datemi tempo cazzo>> mi ha sembrato dire ad un certo punto… mi chiedo: se fosse un barolo da 90€ lo giudicheremmo dopo dieci minuti nel bicchiere? O gli lasceremmo tempo per esprimersi? Forse la seconda…
Un gran vino, dal prezzo ragionevole. Provate a spendere meno e bere meglio. Si può, ma non è così semplice. Vino di sostanza, fa 24 mesi di botte grande, ha le palle e si vede. Dopo mezz’ora di attesa finisce che mette in riga anche il San Clemente: bel naso, bella bocca, bel ritorno. Alla fine il mio preferito dei primi quattro.
Consigliato a: quelli pazienti e saggi che sanno che una over 25 trovata in libreria devi giocartela di più ma poi ti prosciuga meglio di una terna di mignotte da discoteca… cerebrale.
Seconda batteria...
Montepulciano d’Abruzzo riserva 2002 – Praesidium
L’unico che non conoscevo…
Parte subito bene, per poi reggere lasciare un buon ricordo (e non sarà poco visto chi arriverà alla fine)… solletica il naso, abbraccia il palato e lascia soddisfatti. Sarei curioso di berlo da solo, perché pensando a chi sta per arrivare un po’ rischia l’anonimato, però mi piace molto.
Consigliato a: amanti del genere blindfolded e/o sconosciuti.
Cùmaro rosso Conero 2001 – Umani Ronchi
Arrivano le Marche … ed arrivano con un classico in una bella versione che avevo già bevuto ed ho ancora in cantina. C’è poco da dire, conferma tutto quello che sapevo. È buono, è equilibrato, è fatto bene, diverte e soddisfa.
Consigliato a: tutti coloro che si affidano saltuariamente a Federica … la mano amica.
Montepulciano Villa Gemma 1998 – Masciarelli
Era uno dei più attesi, ci ha lasciati di sasso con un tappone siderale.
Consigliato a: tutti quelli che son convinti delle loro idee e non le cambiano mai: casa-chiesa-tele-cosa (seconda cit. musicale). Trombate di più!!!
…
A questo punto, delusi dal Villa Gemma ho pensato … siamo dieci, Montepulciano muniti, in una riunione del CCCP e manca Luciano … 5 euro a testa oste e tira fuori un Kurni cazzo!!! E subito Beppe, generoso come sempre visto che di quei dieci due erano lui e Gianna, ha preso il più vecchio che aveva … una 2004.
E questi due li metto insieme, così diversi, così uguali…
Kurni 2004 – Oasi degli Angeli
Montepulciano d’Abruzzo 1995 – Valentini
Li metto insieme perché quando questi due sono entrati in scena la sensazione è stata quella che si prova quando in una macchina di grossa cilindrata e tanti cavalli scali di due marce e spingi giù il gas … gli altri vini, pur tutti buoni, sono scomparsi nella polvere alzata da questi due mostri assoluti.
Al diavolo i benpensanti, gli ortodossi ed i conservatori, i “questo non si dice e questo non si fa”: anzi VAFFANCULO!, come avrebbe tuonato Lucianone.
Due vini immensi, due miniere di sensazioni, due bombe atomiche: in questo uguali.
Ma non potevano essere più diversi, in questa loro somiglianza.
Kurni 2004 – Oasi degli Angeli
Giovanissimo, quasi imbarazzante, ti senti un pedofilo, non un infanticida. Qui si fa sesso, non assassini. E vabbè, ci piacciono anche giovani se son sporcaccione! Un naso di enorme fascino ed una bocca stratosferica. Qualcuno dei presenti dice dolce … NO CAZZO! Io dico mostruoso, con l’unico limite della giovinezza, quindi di un tannino fitto e un pelo esuberante, che richiama un cibo ricco, altrimenti quasi non lo contieni e ti travolge. Ma che vino, ragazzi. Caffè e tabacco, spezie in quantità, lunghezza infinita. Un vino di cui essere fieri.
Consigliato a: sessuomani di tutto il mondo unitevi! In questo caso però amanti dichiarati e senza vergogna del genere “teen”…
Montepulciano d’Abruzzo 1995 – Valentini
Sua Maestà. Il Kurni scalpitava, e si è fatto vedere. Coscia lunga, tacco alto, tette in mostra, non una ruga, non un capello bianco, culo sodo e tette alte e sode… ma Sua Maestà Valentini gli ha dato una lezione di vita. Qualcuno ha detto “se non sapessimo che è Valentini ci sarebbe qualcuno che avrebbe qualcosa da dire sul naso…”
È vero, parte un pelo chiuso… ma poco dopo tira fuori tutto quello che ti aspetti da una esperta … Innanzitutto un colore ancora perfetto, niente cadute, neanche l’unghia. Poi il naso, con un ginepro imbarazzante, una nota affumicata intrigante, c’è chi dice carne, io direi Tè Lapsang. Scala le marce ed accelera, con il solo Kurni a tenere la ruota. Selvaggio, violento, orgiastico. Il Maestro del Montepulciano è ancora lui.
Consigliato a: amanti del genere MILF/ANAL/AMATEUR/DP/BLOWJOB/FACIAL/ORAL/GROUP/SWALLOW
I puritani restino a casa.
Ciao Luciano, ti voglio bene.