apa ha scritto:E’ da metà dicembre, quando grazie a Riccardo, Andrea ed altri amici del C.G.T., ho assaggiato per la prima volta il Pergole ris. ’90, che mi sto concentrando sui vini prodotti da Sergio Manetti. Conosco Martino e lo stimo, così come ammiro la sua famiglia e l’ospitalità di cui sono capaci, ma non ho avuto la fortuna di conoscere Sergio e, forse, anche per questo sto cercando di capire i suoi vini. Mi hanno molto colpito gli assaggi della riserva del Pergole, anche se non ho ancora inserito le note della degustazione di dicembre (e mi scuso per questo con gli amici del C.G.T.) e quelle della successiva “Toscana ’90” di gennaio. Oggi voglio proporre qualche impressione sul:
Pergole Torte 1983 che ho avuto il privilegio di bere con due amici, Riccardo e Roberto (ospiti nella sua salsamenteria). L’unico elemento che ha lasciato trasparire l’età del vino è stato il suo colore granato ancora piuttosto luminoso, all’analisi olfattiva il vino ci ha comunicato vitalità ed armonia; la componente fruttata è ancora nettamente avvertibile (agrumi, arancia rossa) e con il passare dei minuti e, poi, delle circa due ore passate nel bicchiere, rimane sempre netta, così come sono precisi gli aromi di sandalo, tabacco dolce, iodio e di fiori lasciati essiccare. La complessità olfattiva è notevole, c’è la terra di Radda che sprigiona ancora i suoi sentori, le foglie di quel novembre, di quella vendemmia iniziata il 4 del mese, (forse la più tardiva di sempre) in quell’annata meravigliosa che è stata l’83 in Toscana. In bocca il sorso è armonico, sapido e dolce allo stesso tempo, i tannini finissimi, fitti, eleganti, l’acidità ancora presente che ci riporta il frutto che il naso ci aveva preannunciato, così come la complessa mineralità, la ghiaia, il ferro ed una nota salina. La persistenza è grande e ci lascia quasi ipnotizzati ad esclamare, in modo indipendente ma all’unisono, che siamo di fronte ad un grande vino.
Sergio Manetti aveva raccolto e conservato con cura gli utensili e le testimonianze del mondo contadino della zona in cui produceva il suo vino; noi, quando possiamo, ci fermiamo ad ammirare i prodotti del suo lavoro che, nel corso degli anni, testimoniano altrettanto bene quanto può essere generosa e grande quella terra.
Bellissima descrizione Augusto, complimenti