Verdicchio - Il thread assolutistico

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 26 dic 2012 20:52

gp ha scritto:Mah, guarda, credo che si rende ridicolo chi interviene in un forum serio senza rendersi conto che le "polemiche e opinioni" contano per quanto e per come sono motivate, altrimenti non valgono una ceppa (la famosa figura del peracottaro che dicevo). Sulla questione della classifica dei migliori rossi, rispetto alla quale (lo ripeto) sono convinto che non sei manifestamente all'altezza di seguire il ragionamento articolato che ho messo per iscritto, come hai dimostrato tu stesso, sei sempre in tempo per opporre alle mie motivazioni altre egualmente circostanziate (cosa che per altro fin qui nessuno ha fatto, quindi se non avessi un'errata (soprav)valutazione di te stesso potresti anche stare tranquillo).


Mi punge vaghezza che nessuno ti abbia criticato appunto per non dilungarsi in uno sfinente ed inutile scontro dialettico con te. Probabilmente preferiscono tacere. Io ho tempo da perdere, entro certi limiti mi diverti anche e mi son detto, perchè no ?

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 26 dic 2012 21:06

Colpisce il tuo continuo elogio della mediocrità, implicito ed esplicito.
Che cosa sarebbe questo "sfinente ed inutile scontro dialettico" che dici? Chi è capace di ragionare ragiona, chi è capace di seguirlo gli può opporre altri ragionamenti, e la palla gira. Poi c'è qualcuno che si sfinisce al secondo passaggio di un ragionamento logico, ma non è un problema, basta che non entri in discussione senza argomenti e con il repertorio di mezzucci, sgambetti e imbrogli tipico dei mediocri che vogliono comunque farsi valere.

Non è una buona cosa dichiarare di avere tempo da perdere (ce n'eravamo accorti...). Nei regolamenti dei forum seri non c'è scritto, ma è implicito: "astenersi perditempo".

Qui comunque ci sono le due classifiche di cui parliamo. La prima è quella seria, la seconda è quella che piace a Vigna; le motivazioni per ritenere attendibile la prima sono scritte, siamo in attesa di quelle per preferire la seconda
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 26 dic 2012 21:23

gp ha scritto:Colpisce il tuo continuo elogio della mediocrità, implicito ed esplicito.
Che cosa sarebbe questo "sfinente ed inutile scontro dialettico" che dici? Chi è capace di ragionare ragiona, chi è capace di seguirlo gli può opporre altri ragionamenti, e la palla gira. Poi c'è qualcuno che si sfinisce al secondo passaggio di un ragionamento logico, ma non è un problema, basta che non entri in discussione senza argomenti e con il repertorio di mezzucci, sgambetti e imbrogli tipico dei mediocri che vogliono comunque farsi valere.

Non è una buona cosa dichiarare di avere tempo da perdere (ce n'eravamo accorti...). Nei regolamenti dei forum seri non c'è scritto, ma è implicito: "astenersi perditempo".

Qui comunque ci sono le due classifiche di cui parliamo. La prima è quella seria, la seconda è quella che piace a Vigna; le motivazioni per ritenere attendibile la prima sono scritte, siamo in attesa di quelle per preferire la seconda
viewtopic.php?f=13&t=140610&start=0


La seconda è maggiormente attendibile delle prima perchè frutto delle valutazioni di un maggior numero di Guide e dunque di un maggior numero di differenti sensibilità. Ad esempio se avessero considerato anche quella di Slow Food, l'avrei trovata ancora più attendibile.

Ripeto: della media di Guide simili non so che farmene. Mi interessa maggiormente una media frutto di sensibilità anche molto differenti.

Da ultimo, non mi sognerei mai di dare seriamente dell'inattendibile ad una persona ed al frutto del suo lavoro o ingegno. Non sono così tanto borioso.

Ciao

p.s. forse ti eran sfuggite, ma le avevo scritte nel tuo topic.

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 26 dic 2012 21:38

Sei finito completamente OT (fin dal (pen)ultimo intervento della pagina precedente). Eri partito bene, poi come al solito hai sbracato :roll:
Ti risponderò nel topic che citi, che ovviamente non è "mio" (non esiste la proprietà privata dei topic da parte di chi li apre). Stai riproponendo argomentazioni a cui avevo già replicato, ma comunque è un passo avanti, quindi ri-replicherò cercando di fare di meglio.
Ultima modifica di gp il 27 dic 2012 11:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 26 dic 2012 22:07

Nessun altro che abbia bevuto il Tralivio 2010 ?

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Palma » 27 dic 2012 14:23

vignadelmar ha scritto:Nessun altro che abbia bevuto il Tralivio 2010 ?

Ciao

.


Io, ma se ne riparlo faccio arrabbiare un noto critico e grande esperto della zona :mrgreen:
Comunque, sperando di essere perdonato, si tratta di un Verdicchio di notevole struttura, ma al quale non difetta assolutamente la bevibilità, vino buonissimo e didascalico, uno dei migliori bianchi italiani bevuti nell'anno. 3 bicchieri in scioltezza ed almeno 18,5/20 in punti Espresso (credo che quei punteggi siano almeno in parte relazionati alla categoria). Chi la pensa diversamente, ovviamente, sbaglia :mrgreen: :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 28 dic 2012 18:27

Palma ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Nessun altro che abbia bevuto il Tralivio 2010 ?

Ciao

.


Io, ma se ne riparlo faccio arrabbiare un noto critico e grande esperto della zona :mrgreen:
Comunque, sperando di essere perdonato, si tratta di un Verdicchio di notevole struttura, ma al quale non difetta assolutamente la bevibilità, vino buonissimo e didascalico, uno dei migliori bianchi italiani bevuti nell'anno. 3 bicchieri in scioltezza ed almeno 18,5/20 in punti Espresso (credo che quei punteggi siano almeno in parte relazionati alla categoria). Chi la pensa diversamente, ovviamente, sbaglia :mrgreen: :D


Bene, allora sono in buona compagnia.

A questo punto anche i "due bicchieri rossi" dati dal Gambero appaiono risicati, anche perchè non figli di aver già dato all'Azienda un altro Tre Bicchieri.
Rimane "incomprensibile" il voto de L'Espresso.

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda meursault » 28 dic 2012 18:44

Tralivio 2010 è un bel vino ma nel momento in cui l'abbiamo sentito erano migliori, ovviamente nelle loro rispettive categorie, sia il classico 2011, che il Balciana 2010.
Questa è stata la valutazione di quel giorno, almeno.
Il classico 2011 è una delle migliori riuscite vista l'annata, ed anche il Balciana finalmente ha un equlibrio maggiore......tutta la linea di Sartarelli comunque è stata veramente eccellente, è il produttore che ha presentato una delle migliori linea di vini in assoluto comunque.
Risentirò il Tralivio 2010 e spero di trovarlo tra i migliori dell'annata, quel giorno invece mi sembrò che pur nella sua bontà, non proprio tra i primissimi.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vittoxx » 28 dic 2012 19:43

meursault ha scritto:Tralivio 2010 è un bel vino ma nel momento in cui l'abbiamo sentito erano migliori, ovviamente nelle loro rispettive categorie, sia il classico 2011, che il Balciana 2010.
Questa è stata la valutazione di quel giorno, almeno.
Il classico 2011 è una delle migliori riuscite vista l'annata, ed anche il Balciana finalmente ha un equlibrio maggiore......tutta la linea di Sartarelli comunque è stata veramente eccellente, è il produttore che ha presentato una delle migliori linea di vini in assoluto comunque.
Risentirò il Tralivio 2010 e spero di trovarlo tra i migliori dell'annata, quel giorno invece mi sembrò che pur nella sua bontà, non proprio tra i primissimi.

Soggettivamente parlando, s'intende... 8)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda meursault » 29 dic 2012 04:33

vittoxx ha scritto:
meursault ha scritto:Tralivio 2010 è un bel vino ma nel momento in cui l'abbiamo sentito erano migliori, ovviamente nelle loro rispettive categorie, sia il classico 2011, che il Balciana 2010.
Questa è stata la valutazione di quel giorno, almeno.
Il classico 2011 è una delle migliori riuscite vista l'annata, ed anche il Balciana finalmente ha un equlibrio maggiore......tutta la linea di Sartarelli comunque è stata veramente eccellente, è il produttore che ha presentato una delle migliori linea di vini in assoluto comunque.
Risentirò il Tralivio 2010 e spero di trovarlo tra i migliori dell'annata, quel giorno invece mi sembrò che pur nella sua bontà, non proprio tra i primissimi.

Soggettivamente parlando, s'intende... 8)


Ovviusly, ed anche empiricamente riguardo a quelle bottiglie bevuto in quel momento, savà. :wink:
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vittoxx » 29 dic 2012 14:04

meursault ha scritto:
vittoxx ha scritto:
meursault ha scritto:Tralivio 2010 è un bel vino ma nel momento in cui l'abbiamo sentito erano migliori, ovviamente nelle loro rispettive categorie, sia il classico 2011, che il Balciana 2010.
Questa è stata la valutazione di quel giorno, almeno.
Il classico 2011 è una delle migliori riuscite vista l'annata, ed anche il Balciana finalmente ha un equlibrio maggiore......tutta la linea di Sartarelli comunque è stata veramente eccellente, è il produttore che ha presentato una delle migliori linea di vini in assoluto comunque.
Risentirò il Tralivio 2010 e spero di trovarlo tra i migliori dell'annata, quel giorno invece mi sembrò che pur nella sua bontà, non proprio tra i primissimi.

Soggettivamente parlando, s'intende... 8)


Ovviusly, ed anche empiricamente riguardo a quelle bottiglie bevuto in quel momento, savà. :wink:

...è tutto un attimo, bellezza!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Raffo » 03 gen 2013 02:18

Mi fa piacere il benestare del conte visto che ho sempre trovato i verdicchio di Sartarelli molto buoni,a partire dal base fino all'enigmatico Balciana
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 09 gen 2013 12:43

meursault ha scritto:Tralivio 2010 è un bel vino ma nel momento in cui l'abbiamo sentito erano migliori, ovviamente nelle loro rispettive categorie, sia il classico 2011, che il Balciana 2010.
Questa è stata la valutazione di quel giorno, almeno.
Il classico 2011 è una delle migliori riuscite vista l'annata, ed anche il Balciana finalmente ha un equlibrio maggiore......tutta la linea di Sartarelli comunque è stata veramente eccellente, è il produttore che ha presentato una delle migliori linea di vini in assoluto comunque.
Risentirò il Tralivio 2010 e spero di trovarlo tra i migliori dell'annata, quel giorno invece mi sembrò che pur nella sua bontà, non proprio tra i primissimi.


Lo copio anche qui, così se ne parla nel topic ad esso dedicato.

Ecco le mie note su Tralivio 2010 bevuto da Sartarelli il 18/12/12

"Tralivio - 2010 – Verdicchio del Castelli di Jesi DOC Classico Superiore
Ecco il campione della giornata, la sorpresa assoluta, il vino che ti fa saltare sulla sedia. Si, lo so, il Tralivio è sempre buono, non tradisce mai. Ma, accidenti, una versione così spettacolare non me la ricordo e mai me la sarei aspettata. Già il colore è ancora più giallo, di una tonalità confortante. Conforto che si ritrova nella bocca che però è sorretta dalla solita e tradizionale sapidità verdicchiesca. Ma quello spettacolare è il naso. Pulito, nettissimo nei suoi sentori esplosivi di mela verde e balsamici. Vino di grande fascino, uno dei migliori verdicchi provati….e ne bevo parecchi!
92/100"

Ciao

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 09 gen 2013 17:17

Più passa il tempo, più mi convinco che i vini vanno assaggiati, riassaggiati, bevuti. Che la scheda significativa su un vino non è quella relativa a un singolo assaggio, ma quella (spesso virtuale e talvolta purtroppo impossibile) relativa a una molteplicità di riassaggi, svolti in condizioni diverse, possibilmente sempre alla cieca e comunque con un approccio che ostacoli il ciclostilaggio magari inconsapevole della scheda n. 1.

Ovviamente non è un sistema indolore: a parte la fatica si può anche arrivare a intorbidare l’acqua limpida del primo assaggio in modo irrimediabile, per una varietà di motivi, tra cui la variabilità da lotto a lotto o addirittura da bottiglia a bottiglia e le diverse fasi evolutive. Però secondo me vale la pena.

Il metodo dell’assaggio multiplo diventa fondamentale quando l’assaggio singolo si svolge in condizioni troppo lontane da quelle ideali: cioè per esempio non alla cieca, in una disposizione o in un ambiente non neutrali (come in genere succede negli assaggi in cantina), con un solo bicchiere per una molteplicità di vini, su un numero eccessivo di “campioni”. In questi casi, già è un progresso il riassaggio dalla stessa bottiglia a una certa distanza di tempo: una parte della critica sembra utilizzare più di prima questo sistema (vedi l’introduzione alla guida L’Espresso). Però ci vuole di più.

Del Tralivio 2010 (lotto 11/256) finora ho assaggiato una sola bottiglia, anche se sull’arco di due sere e iniziando alla cieca. Come già detto in precedenti post, sono tra quelli che lo hanno apprezzato: noto però che anche chi non l’ha apprezzato ne dà una descrizione fondamentalmente compatibile con un vino di struttura (vedi davidef). Interpretando, nella tua scheda questo aspetto viene colto con il termine “conforto”. Sulla sapidità abbiamo concordato in parecchi (quantomeno io a pag. 54 e Francvino a pag. 56).
Quello su cui invece non mi ritrovo è il naso, in particolare non ricordo affatto la “mela verde”, descrittore oltretutto strano nel contesto di un vino non giovane, maturo e strutturato, affinato verosimilmente sui lieviti, a meno che non sia frutto del blend di uve vendemmiate a stadi di maturazione molto diversi (come la riserva Gli Eremi de La Distesa). Quello che ho trovato io è una certa grevità con note leggermente rancide, accanto ad aspetti più positivi di natura minerale in senso lato (iodio) e non.
Vedrò cosa succede al prossimo assaggio, intanto magari qualcun altro ha da pronunciarsi su questo punto, sulla scorta di una scheda singola o magari multipla. :wink:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 09 gen 2013 18:45

gp ha scritto:Più passa il tempo, più mi convinco che i vini vanno assaggiati, riassaggiati, bevuti. Che la scheda significativa su un vino non è quella relativa a un singolo assaggio, ma quella (spesso virtuale e talvolta purtroppo impossibile) relativa a una molteplicità di riassaggi, svolti in condizioni diverse, possibilmente sempre alla cieca e comunque con un approccio che ostacoli il ciclostilaggio magari inconsapevole della scheda n. 1.

Ovviamente non è un sistema indolore: a parte la fatica si può anche arrivare a intorbidare l’acqua limpida del primo assaggio in modo irrimediabile, per una varietà di motivi, tra cui la variabilità da lotto a lotto o addirittura da bottiglia a bottiglia e le diverse fasi evolutive. Però secondo me vale la pena.

Il metodo dell’assaggio multiplo diventa fondamentale quando l’assaggio singolo si svolge in condizioni troppo lontane da quelle ideali: cioè per esempio non alla cieca, in una disposizione o in un ambiente non neutrali (come in genere succede negli assaggi in cantina), con un solo bicchiere per una molteplicità di vini, su un numero eccessivo di “campioni”. In questi casi, già è un progresso il riassaggio dalla stessa bottiglia a una certa distanza di tempo: una parte della critica sembra utilizzare più di prima questo sistema (vedi l’introduzione alla guida L’Espresso). Però ci vuole di più.

Del Tralivio 2010 (lotto 11/256) finora ho assaggiato una sola bottiglia, anche se sull’arco di due sere e iniziando alla cieca. Come già detto in precedenti post, sono tra quelli che lo hanno apprezzato: noto però che anche chi non l’ha apprezzato ne dà una descrizione fondamentalmente compatibile con un vino di struttura (vedi davidef). Interpretando, nella tua scheda questo aspetto viene colto con il termine “conforto”. Sulla sapidità abbiamo concordato in parecchi (quantomeno io a pag. 54 e Francvino a pag. 56).
Quello su cui invece non mi ritrovo è il naso, in particolare non ricordo affatto la “mela verde”, descrittore oltretutto strano nel contesto di un vino non giovane, maturo e strutturato, affinato verosimilmente sui lieviti, a meno che non sia frutto del blend di uve vendemmiate a stadi di maturazione molto diversi (come la riserva Gli Eremi de La Distesa). Quello che ho trovato io è una certa grevità con note leggermente rancide, accanto ad aspetti più positivi di natura minerale in senso lato (iodio) e non.
Vedrò cosa succede al prossimo assaggio, intanto magari qualcun altro ha da pronunciarsi su questo punto, sulla scorta di una scheda singola o magari multipla. :wink:


Ecco Verdicchio dopo aver letto la prolussione di gp

http://www.youtube.com/watch?v=wRF57marg0Y

Ciao

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 12 gen 2013 11:05

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl.Sup. Luzano 2011 Marotti Campi

Il diavolo non è così brutto come lo si dipinge.
Il naso ha ima precisa aderenza varietale con note di mandorla spiccate, fiori di tiglio, pomi bianchi (e manici d'ottone).
La bocca rispecchia l'annata 2011, senza infingimenti: morbida, placida, saporita, senza le scodate dolci che in passato ammorbavano questa tipologia di vini.
Finale segnatamente amarognolo.
Certo, non è un vino di grinta o potenza ma si beve con favore, ha compostezza, sa di Verdicchio come molti altri non riescono (specie gli agrumatissimi da crio).
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 12 gen 2013 12:45

Vabbè, però senza numero di lotto non vale! :D
Il mio tre mesi fa era 12-059 (che potrebbe significare imbottigliamento a fine febbraio).
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 12 gen 2013 12:55

gp ha scritto:Vabbè, però senza numero di lotto non vale! :D
Il mio tre mesi fa era 12-059 (che potrebbe significare imbottigliamento a fine febbraio).



L12132
tutto attaccato, senza trattini. Più o meno 12 maggio 2012.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 12 gen 2013 13:29

11 maggio, il 2012 era bisestile :D :oops:

Nel mio assaggio su due serate (la seconda a confronto con Pievalta e Pallio di S. Floriano) l'ho trovato al tempo stesso dolce-ceroso e vegetale. Al profumo, prevalenza di note di preparazioni dolci a base di frutta o ortaggi arancioni (confettura di pesca e di zucca, carota caramellata, fondente di albicocca), con qualche pennellata di spezie e di iodio e molta cera, in involuzione sfocata il secondo giorno. Un po' più tonico il sapore, nonostante la dolcezza glicerica e l'alcol (forse più alto dei 13,5° in etichetta), grazie alla vegetalità leggermente amarognola e all'acidità varietale, ma alla fine la spinta è insufficiente ed è la staticità alcolica a prevalere.

In termini guidaioli, senza bonus per l'annata difficile, il mio assaggio corrisponderebbe a un bicchiere "basso" (da cui deriverebbe anche un rapporto qualità-prezzo corretto, ma non favorevole come risulta in guida).
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 12 gen 2013 13:31

gp ha scritto:11 maggio, il 2012 era bisestile :D :oops:


poi non ti lamentare però... :lol:
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 12 gen 2013 14:28

gp ha scritto:11 maggio, il 2012 era bisestile :D :oops:


Lo so che era bisestile. Ma siccome il computo e la stampigliatura l'hanno fatto loro, non so se LORO abbiano considerato o meno l'evenienza.
Per quello ho scritto "più o meno".
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 12 gen 2013 14:34

gp ha scritto:Al profumo, prevalenza di note di preparazioni dolci a base di frutta o ortaggi arancioni (confettura di pesca e di zucca, carota caramellata, fondente di albicocca), con qualche pennellata di spezie e di iodio e molta cera, in involuzione sfocata il secondo giorno.


Generalmente trovo queste sensazioni quando il frutto è in leggera surmaturazione.
Il Luzano generalmente vuol rimanere "sul punto", sulla varietalità vegetal/frutta bianca e mai dar sensazioni aromatiche più colorate (anche in annate torride): quel settore è ben sorvegliato dal Salmariano.
Questa "pennellata arancione" la trovo molto facilmente, per fare un esempio lampante, sui vini di Crognaletti.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 12 gen 2013 19:05

Condivido, magari con la qualificazione che il pennello può essere più o meno grosso a seconda dell'annata e/o delle scelte vendemmiali del produttore. Le pennellate di zafferano su certi Verdicchi del 2010 (più consistente nel Pallio di SF, più sottile nel San Michele di Bonci) per me rientrano nelle sfumature arancioni, mentre nella mia bottiglia di Luzano si andava più su quei pennelloni a parallelepipedo che si usano per imbiancare...
Potrebbe essere che su una parte delle uve del 2011 le intenzioni del produttore siano state forzate dall'annata, in particolare da quella botta di caldo a fine agosto, dando a una parte dei vini quelle caratteristiche così surmature. Se trovo il tuo lotto lo confronterò col mio, ma la vedo un po' difficile, non è uno di quei produttori jesini facili da trovare qui a Roma.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 19 gen 2013 23:10

Stasera riassaggio di due bottiglie che all'uscita ebbero esiti opposti.
Ebbene, dopo svariati anni, entrambe hanno mantenuto le stesse credenziali.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Podium 2003 Garofoli
Il naso pare esser cristallizzato su sensazioni balsamiche il cui rimando è incredibile per la precisione: canfora. Nettissima. Incontrovertibile.
Ma non è un sentore evolutivo: è sempre stato così. Sensazioni di balsami talmente pregnanti da sconfinare nel medicinale.
Per contro niente sensazioni ossidative: niente frutta secca o biscotto al malto. E niente mandorla.
La bocca è piena, quasi succosa, la glicerina c'è e la sua patina si fa sentire al palato. Ma è solo sensazione tattile. Tutto l'aroma volge alla canfora.
Troppo monotematico, troppo. E in gioventù forse era anche peggio.

Verdicchio di Matelica Collestefano 2006 Collestefano
Anche qui parliamo di cristalli, ma di sale. Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi.
Già il colore, verdolino brillante, lasciava presagire la sua gioventù. Il naso è un tripudio di sensazioni agrumate, talmente esemplari che se non lo avessi bevuto decine di volte avrei detto che qualcuno mi aveva sostituito la bottiglia con del riesling. Lo faccio scaldare un po' ma dell'agrume esce la buccia, si affacciano i sassi e sullo sfondo, in lontananza, una eco salmastra.
Irreale nella sua gioventù. Me lo ricordo perfettamente, al suo primo Tre Bicchieri: era esattamente così. La lingua quasi si ritrae all'assaggio: la saettata di sale è perentoria, l'acidità ossuta.
Danza sulle punte. Non gli posso chiedere di lottare contro il baccalà bollito e condito con un salmoriglio marchigiano fatto di olio, aglio, prezzemolo e pepe nero. Soffre. Lì ci vorrebbe la spalla, il fisico da lottatore di sumo, il sapore di altre etichette.
Me ne riapproprio a fine cena. Mi cancella piano piano tutto quello che c'era prima.
Un peso medio (la bilancia dice 13 gradi scarsi di alcol) non può avere la potenza di colpo di un peso massimo.
Ma questo Collestefano 2006 è il Carlos Monzòn del vino: longilineo, agilissimo, tempra d'acciaio in un fisico da canna al vento. Si agita, si piega, ma torna sempre indietro.
Indimenticabile.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Kalosartipos
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 19 gen 2013 23:14

Francvino ha scritto:Verdicchio di Matelica Collestefano 2006 Collestefano
Anche qui parliamo di cristalli, ma di sale. Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi.
Già il colore, verdolino brillante, lasciava presagire la sua gioventù. Il naso è un tripudio di sensazioni agrumate, talmente esemplari che se non lo avessi bevuto decine di volte avrei detto che qualcuno mi aveva sostituito la bottiglia con del riesling. Lo faccio scaldare un po' ma dell'agrume esce la buccia, si affacciano i sassi e sullo sfondo, in lontananza, una eco salmastra.
Irreale nella sua gioventù. Me lo ricordo perfettamente, al suo primo Tre Bicchieri: era esattamente così. La lingua quasi si ritrae all'assaggio: la saettata di sale è perentoria, l'acidità ossuta.
Danza sulle punte. Non gli posso chiedere di lottare contro il baccalà bollito e condito con un salmoriglio marchigiano fatto di olio, aglio, prezzemolo e pepe nero. Soffre. Lì ci vorrebbe la spalla, il fisico da lottatore di sumo, il sapore di altre etichette.
Me ne riapproprio a fine cena. Mi cancella piano piano tutto quello che c'era prima.
Un peso medio (la bilancia dice 13 gradi scarsi di alcol) non può avere la potenza di colpo di un peso massimo.
Ma questo Collestefano 2006 è il Carlos Monzòn del vino: longilineo, agilissimo, tempra d'acciaio in un fisico da canna al vento. Si agita, si piega, ma torna sempre indietro.
Indimenticabile.

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"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"

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