Purtroppo la speculazione non ha rovinato solamente tante parti di isola, ha anche tolto la visione d'insieme di un luogo letteralmente ricoperto di vigneti. Bisogna salire nelle parti più alte per riuscire a godere della distesa di vigne ad alberello che si estendono in tutte le direzioni.

Vagando per l'isola ho visitato due "grandi" aziende e alcuni piccoli produttori. Qualche indizio mi ha fatto pensare che i piccoli viticoltori conferiscano le uve ad aziende più grandi e, di ritorno, invece che denaro, ricevano partite di vino. E' possibile che molti non abbiano le attrezzature per vinificare e che lo scambio avvantaggi entrambe le parti. Lungo la strada è comune incontrare banchetti più o meno attrezzati che vendono prodotti della terra ( non sempre locali a dire la verità ). Fermarsi a fare quattro chiacchiere, talvolta arrabattandosi con qualche parola di Greco, poiché non tutti parlano inglese, è divertente anche da un lato squisitamente umano, perché i Greci sono quasi invariabilmente aperti, gentili, comunicativi, ricchi di umanità e non si riparte mai da una sosta senza aver incontrato un nuovo amico.

Tornando a tema, l'impianto ad alberello è dettato dallo scarso apporto idrico ( chi di voi ne sapesse di più magari intervenga ) e permette alla pianta di avvalersi dell'umidità notturna. L'agricoltura, così mi hanno detto, è "naturalmente" biologica. Nemmeno la fillossera ha mai colpito i loro vigneti e l'utilizzo di modeste quantità di zolfo è sufficiente a proteggere le piante. Il suolo vulcanico è quanto di più singolare possa vedersi; composto da cenere, pomice, sabbia e roccia. Infatti il risultato sono vini altrettanto singolari.
Continua... spero interessi.
