bobbisolo ha scritto:
tutto ok, però c'è un piccolo dettaglio,
la libia aveva la bellezza di 147 tons di oro e altrettanto in argento ...
Spiccioli.
Equivalevano all'epoca, prendendo il prezzo medio annuo del 2011, circa 1600$/oz., più o meno a 8 mld di $.
Il PIL libico nel 2011 ammontava a 48 mld di $.
Non mi metto a calcolare il PIL dell'area nordafricana e sub sahariana, sarebbe uno sforzo inutile, è evidente che sarebbe ben superiore.
L'asserito progetto sarebbe stato quello di costituire una moneta d'area basata sul dinaro libico e garantita dall'oro.
Orbene, le riserve d'oro sarebbero state dimensionalmente insufficienti a garantire la massa emessa senza che si verificassero scossoni, accaparramenti, conversioni e arbitraggi.
C'è un motivo per cui OGNI sistema monetario basato sull'oro, nel lungo termine, è fallito. Cito il primo e l'ultimo.
I Romani lo svalutavano riducendo il peso d'oro nelle monete o aumentandone il valore facciale, costantemente, finché le poche monete rimaste furono tesaurizzate e si tornò al baratto.
Il dollaro uscito convertibile dagli accordi di Bretton Woods, pensato per ammazzare l'inflazione degli anni 20, non resistette al bisogno di un aumento della moneta in circolazione, bisogno andato cumulandosi negli anni, e scoppiò di colpo, generando il liberi tutti e l'inflazione di massa degli anni 70.
La storia della moneta insegna perciò che nessuna moneta ancorata esternamente può resistere all'inflazione, prima o poi la convertibilità va a ramengo. Non ci sarà mai abbastanza oro per garantire la massa monetaria in circolazione.
Se poi ci aggiungiamo la salsa piccante che è la creazione di una unione monetaria sovranazionale, nel cui ambito ci sono paesi con economie diverse, ritmi diversi, bilance commerciali e dei pagamenti diverse (come è l'area Euro, come è in parte l'area CFA), e la mescoliamo con la convertibilità, abbiamo creato un sistema molto, troppo rigido destinato a rompersi non appena emerga una situazione di bisogno di flessibilità della politica monetaria.
Tutto questo avrebbe poi dovuto essere adottato dai vari stati, in un periodo di tempo incalcolabile, tra gelosie, resistenze, interessi degli stati molto prima che delle potenze occidentali.
Non c'è bisogno di leggere le ricostruzioni della faccenda fatta del Manifesto o area culturale simile: Sarkozy voleva la Libia non per (o non solo per) via del potenziale abbandono del franco, ma perché da sempre questa nazione ricca di petrolio sfuggiva alle grinfie commerciali francesi, grazie soprattutto all'abilità di Enrico Mattei che ha saputo portare ai libici una opportunità di arricchimento altrimenti insperata. Se fossero vivi dovreste chiedere ad Andreotti o a De Michelis come stavano le cose tra Italia e Libia, e quanti danni ci abbia provocato l'arroganza del nano s t r o n z o. ...la grandeur...