Messaggioda zampaflex » 23 set 2023 12:53
Elevo un attimo la discussione, non perché voglia atteggiarmi a guru tuttologo ma perché penso sia opportuno per comprendere il fenomeno dei NO-tutto.
Io credo che con la sequenza dei fatti "fine dell'era della contestazione e del privato come pubblico (inteso come vissuto personale)", "anni 80 dell'edonismo reaganiano - in realtà della esplosione delle economie occidentali e del forte aumento del benessere, nonché del ritorno al privato", "crollo del blocco sovietico", e poi con la globalizzazione che ha lasciato indietro i meno strutturati, e le crisi economiche che hanno creato forti problemi alle fasce meno forti della popolazione, ovunque, invece della fine della Storia come proponeva Fukuyama abbiamo assistito alla fine della fiducia nello Stato, inteso non solo come mera organizzazione amministrativa ma anche come faro illuminante del Progresso e depositario della Verità, come summa del pensiero e delle aspirazioni collettive, portando ad una atomizzazione della società e del pensiero individuale, che ora corre libero in mille direzioni, in gran parte sbagliate.
Non sono estranei a questo il progressivo ascendente della estenuante raccolta fondi necessaria per farsi eleggere in molte nazioni con l'ovvio corollario dell'influenza sulle decisioni politiche, e la finanziarizzazione dell'economia, preda di spasmi di turbocapitalismo vergognoso e di lobbysmo inqualificabile e creatrice di divari sempre più ampi tra ricchi e non ricchi.
Cosa fa perciò il minus habens medio, orfano di una guida che era prima filosofica e morale che politica, compresso nelle aspirazioni di ascesa sociale dalla crescita delle economie asiatiche che risucchiano benessere, ripetutamente illuso dai populisti che bastasse una bacchetta magica per raddrizzare le sue periclitanti sorti, schiavo di media sempre più incapaci di spiegare e insegnare invece che sollazzare o ingannare, lasciato indietro dalla crema della società senza più speranze di recupero?
Comincia a pensare che tutti quelli che finora ha seguito siano bugiardi o scemi, poi allarga il pensiero al resto del mondo e si convince che solo lui è in grado di cogliere e diffondere la vera realtà. Si butta sulla rete, dove trova altri come lui e altri che approfittano di quelli come lui. Si convince di essere nel giusto (prima ancora del famoso Dunning-Kruger, esistono ricerche che stabiliscono che l'utente medio del web non si affaccia sulla rete per imparare cose nuove, ma per trovare conferme a quello in cui già crede!). Si incazza, si aizza, straparla e si organizza. Comincia a diffondere il suo pensiero anomalo.
E più trova chi lo contrasta, più sente di essere nel giusto contro la massa organizzata dall'alto.
E si finisce col messianismo della sterilizzazione di massa per via dei vaccini ideata dal Bilderberg insieme a Soros e Gates, o altre puttanate simili.
Da questo punto di vista, non si può non rimpiangere il mondo più ostico e ingrugnito di quando tutti avevano una posizione chiara, bianca o nera, USA o URSS, ma almeno si credeva che una scelta collettiva, una volta presa, fosse giusta, e la si condivideva.
Non progredi est regredi