Messaggioda l'oste » 28 dic 2018 02:04
Tra vigilia, Natale, santo Stefano, abbinati a "di tutto", dalla tradizione con cappelletti in brodo cappone, tacchina ripiena, antipasti di crudo di pesce, linguine all'astice, salmone affumicato, due o tre patè, insomma le magnate delle feste.
Qualche bella bottiglia, tralasciando delusioni, tappazzi e defunti :
Vina Bosconia reserva 2006 - LdHeredia, in attesa che il signor PuntiParker compia il miracolo (perchè i vini eccellenti in Spagna ci sono giá da decenni, ma il miracolo è che se ne accorga Lui). Così anche in Rioja e Ribera poi partiranno speculazioni e prezzi. Mierda. Perchè questo è un vino straordinario, costa molto molto molto meno di celebrati francesi o supertuscans e alla cieca sarebbe molto divertente affiancarli. Naso sontuoso, fiori secchi, noce moscata, radici salmastre, bocca appagante, di buona lunghezza. Piaciuto un bel po'
Barolo Serralunga 2010 - Luigi Pira, dal manuale del barolo al cuore. Profumi puliti, eleganti, floreali, poi radicosi nobili, poi fragolina, balsamico. Bocca piena ma non enorme, tannino elegante e domato il giusto. Se avesse più intensitá al naso e più persistenza sarebbe un top class. Piaciuto un bel po'
Barbaresco 2013 Nervo - Rizzi assaggiato il Pajorè 2010 un mesetto fa (piaciuto molto), mi è rimasta la voglia di questo manico, che adoro,il Nervo Fondetta è sempre lui, elegante, mai sopra le righe, mai truccato. Anche qui, classe infinita, nasino borgognoso, cipria, rosolio. Bocca delicata, tannini finissimi e integrati, non un mostro di lunghezza ma una pulizia notevole. Piaciuto proprio.
Pinot nero 2013 - Podere Civettaja, per me il miglior pinot nero italiano a sud dell'Alto Adige. Gli mancano un po' di annate per rifinire lo stile (2014 e 2015 diverse infatti, anche se coerenti con l'annata). Si sente il vitigno e la Toscana, interpretazione senza stravolgere, molto belli i profumi, rotondi, succosi, tra lo scuro e il chiaroscuro, bocca lunga, che chiama altro vino, persistenza ipnotica. Piaciuto un bel po'
Pinot noir riserva especial 2015 - Colomè vino fatto a 3000 mt. Naso da pinot noir di Volnay, frutttini aciduli scuri, bosco, un balsamico sapido. In bocca è tremendamente giovane, verticalissimo per aciditá, non verde ma appuntita, avremmo dovuto aspettare un lustro ma la curiositá di una cosa rara ha prevalso. Piaciuto
Volnay 2007 - Voillot, annata che ad alcuni fa storcere la bocca, ma se il manico ha saputo dosare le rese vengono fuori vini precisi, equilibrati, didattici rispetto al comune di appartenenza, vino senza apparizioni magiche ma anche senza avanzare una goccia. Piaciuto
Lessona 2011 - Colombera & Garella, prima annata prodotta, seconda bottiglia di 262 totali regalatami da Giacomo Colombera, tre anni fa con la promessa di aspettarla almeno un paio d'anni. Fatto, giusto. L'altra bevuta subito era indecifrabile, ora il naso sta assestandosi sulle radici, rosa macerata, tuberi anche nobili, poco frutto. Il palato è nebbioloso al midollo ma un po' troppo semplice, impegna meno di quanto comunque dovrebbe fare, tende all'eco più che al grido ed è un po' presto. Piaciuto abbastanza.
Champagne blanc de noirs Voirin Jumel colorato di fruttini un poco di burro su crosta di pane e tutto sembra una merenda perfetta, di sicuro è golosa e per quanto io possa capire poco, mi è sembrato un pinot nero buono con le bollicine delicate. Insomma, piaciuto proprio.
Chablis la Vigne aux Songes 2014 - La Meuliere naso salmastro marino limonoso da subito, chiarissimo, delicato, mai eccessivo. Bocca drittisima senza gran corpo, tutto sulla lama, ho pensato a un Sancerre, ho goduto comunque. Piaciuto
Fiano di Avellino 2013 - Ciro Picariello naso che sembra una ruota che gira, cambia, si ferma, riparte, sfodera un campionario ricco, c'è un sacco di finezza, lucentezza, anche al palato, ne avrei bevuta una magnum da solo. Piaciuto un bel po'
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini