Approfondimeto gevrey chambertin

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Vinos
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Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Vinos » 12 gen 2019 20:53

Approfondimento gevray chambertin:

Village di riscaldamento( per nulla banale)
Gevrey chambertin vielles vignes Denis bachelet 2010
shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015


Clos saint jacques rousseau 2006 vs
Clos saint jaques fourrier 2011


Charme chambertin rousseau 2008 vs Charmes chambertin roty 2008 vielles vignes vs
Charmes chambertin tibault liger belair 2010

Clos des Rucchottes chambertin monopole rousseau 2011

Latricereis chambertin 2009 rossignol trapet

Chapelle chambertin 2011 jean luis trapet

Chambertin clos de beze bart 2009

Chambertin trapet 2013

Clos de tart 2005

Mazy chambertin dugat py 2004

Amarone ravazzol ca la bionda 2008

Fuori programma
lopez de heredia tondonia blanco 2006
l'espiegle renaudin 1998
Krug grand cuvee importata da antinori..
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Vinos » 13 gen 2019 16:40

Qualche nota sui vini che mi sono piaciuti di più:

Chames chambertin Thibault liger belair: da infarto, esplosivo e cangiante come pochi,tè nero ,china, incenso, la dolcezza del frutto in ingresso dà goleria, ma la parte maschile è lì, c’è sale e l’acidità fa salivare, un gioco di equilibri perfetto,lungo, dinamico,un bomba.... l’annata gioca a suo favore, da poco ho assaggiato un 2011 ed era più grezzo e rustico, parente lontano del vino di ieri.

Clos saint jacques rousseau 2006
Vino di eleganza sopraffina, dal dettaglio aromatico di infinita classe, dove fiori, fragole, e gelatina di frutta di bosco, solleticano la mente , e ci ricordano il motivo per cui appassionati di tutto il mondo cercano il santo graal in cote de nuit. Stesse sensazioni percepite al sorso, per cui corrispondenza naso bocca da lode... danza sul palato, la trama tannica è ineccepibile, grande la persistenza...un vino che ha tutto e non teme il confronto con qualsiasi grand cru di tutta la borgogna.
Liquido del cuore che ho avuto la fortuna di incontrare più volte e in varie annate grazie anche all’amico Marco Manzoli...


Clos saint jacques Fourrier: intossicante per intensitá olfattiva, quasi barocco, spezie a iosa , lamponi, fiori, olive nere, ampio, anomalo per un 2011 perchè buono da matti. Con ancora tanto margine, siamo al 50 % delle potenzialità, per ora vino di impatto e dimostrativo

Chapelle chambertin trapet 2011: floreale, etereo e angurioso, ricorda nei profumi un monfortino 2008 in versione light... la mancanza di ciccia mette in risalto un’acidità che dà spinta e invoglia il sorso, ma si rimpiange quel plus di materia assente che avrebbe contribuito dando spessore e pressione palatale.
Bottiglia comunque che potrebbe finire in poco meno di 30 minuti in un tavolo con due coperti apparecchiati di cui uno privo di bicchiere ;-)

Charmes chambertin rousseau 2008: Rousseau nel 2008 ha prodotto dei vini di grazia unica( se penso a csj e clos de beze mi vengono i brividi) scarico nel colore, gioca in sottrazione, lo charmes più femminile e leggero della batteria, dal frutto rosso, ferroso, bellissimo l’agrume e con un principio sottile di sottobosco, è il bicchiere più fluido e scorrevole di tutta la degustazione. Per me all’apice adesso ma senza fretta,piaciuto molto.

Ps se vinogodi e landmax vogliono aggiungere qualcosa...
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda alì65 » 13 gen 2019 17:28

domanda secca dove mi aspetto una risposta secca; Vincenzo, ne vale ancora la pena?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Vinos » 13 gen 2019 17:45

alì65 ha scritto:domanda secca dove mi aspetto una risposta secca; Vincenzo, ne vale ancora la pena?


Ai prezzi della 2016 no! Se hai assegnazioni dirette, o sei Cristiano Ronaldo si!!...Ci sono alcuni nuovi produttori ma anche li ti fai male ma non malissimo...
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda alì65 » 13 gen 2019 18:06

Vinos ha scritto:
alì65 ha scritto:domanda secca dove mi aspetto una risposta secca; Vincenzo, ne vale ancora la pena?


Ai prezzi della 2016 no! Se hai assegnazioni dirette, o sei Cristiano Ronaldo si!!...Ci sono alcuni nuovi produttori ma anche li ti fai male ma non malissimo...


è un no?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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george7179
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda george7179 » 13 gen 2019 18:28

alì65 ha scritto:
Vinos ha scritto:
alì65 ha scritto:domanda secca dove mi aspetto una risposta secca; Vincenzo, ne vale ancora la pena?


Ai prezzi della 2016 no! Se hai assegnazioni dirette, o sei Cristiano Ronaldo si!!...Ci sono alcuni nuovi produttori ma anche li ti fai male ma non malissimo...


è un no?

Io e Vincenzo ne discutiamo spesso sia al telefono che via WAP... corretto e concordo pienamente... e' un NO

Chi ha avuto la fortuna di berli quando avevano prezzi "ragionevoli" ringrazi (chi vuole)...punto.
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda vinogodi » 13 gen 2019 20:42

...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

PS: nota a parte per l'Amarone Cà La Bionda che ho preferito , per leggiadria (proprio così , non ridete per un Amarone ) e freschezza addirittura al Clos de Tart , quest'ultimo cupo come un film di Batman …

PPS: le faccine sono da considerarsi come giudizio personale "relativo" alla Borgogna , perché ogni bottiglia di ieri si sarebbe fottuto senza fatica qualsiasi Pinot Nero del mondo conosciuto (Roty ottimo ma davvero ancora squilibrato , quindi stragiovane…)

Gevrey chambertin vielles vignes Denis bachelet 2010 :D :D :)
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda vinogodi » 13 gen 2019 21:25

...ah … un grazie a Vinos per la divertentissima giornata...
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Vinos » 13 gen 2019 23:28

vinogodi ha scritto:...ah … un grazie a Vinos per la divertentissima giornata...


Grazie a te Marco per avermi aiutato nell’introduzione e nel servizio, come ha detto Alessandro ero seduto alla destra del padre ;-) .
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Messner » 14 gen 2019 21:10

vinogodi ha scritto:...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda vinogodi » 14 gen 2019 21:23

Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Messner » 14 gen 2019 21:44

vinogodi ha scritto:
Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

PS: nota a parte per l'Amarone Cà La Bionda che ho preferito , per leggiadria (proprio così , non ridete per un Amarone ) e freschezza addirittura al Clos de Tart , quest'ultimo cupo come un film di Batman …

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Sisi assolutamente, ma economicamente è un paragone un po' infelice. 40 contro 200 :lol: 8)
Sono due vini agli antipodi, però cazzarola...
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Vinos » 18 gen 2019 22:10

Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

PS: nota a parte per l'Amarone Cà La Bionda che ho preferito , per leggiadria (proprio così , non ridete per un Amarone ) e freschezza addirittura al Clos de Tart , quest'ultimo cupo come un film di Batman …

PPS: le faccine sono da considerarsi come giudizio personale "relativo" alla Borgogna , perché ogni bottiglia di ieri si sarebbe fottuto senza fatica qualsiasi Pinot Nero del mondo conosciuto (Roty ottimo ma davvero ancora squilibrato , quindi stragiovane…)

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Sisi assolutamente, ma economicamente è un paragone un po' infelice. 40 contro 200 :lol: 8)
Sono due vini agli antipodi, però cazzarola...


Solo una precisazione, ca la bionda era la riserva ravazzol 2008( ho sbagliato a scrivere), l’ha portata Alessandro che ha partecipato alla degustazione,ho visto online e non costa 40 euro...
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Re: Approfondimeto gevrey chambertin

Messaggioda Messner » 19 gen 2019 14:28

Vinos ha scritto:
Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Messner ha scritto:
vinogodi ha scritto:...non sarei così drastico . Il problema non è sul valore assoluto o quanto si goda quando la bottiglia che bevi è all'apice o secondo le aspettative . Il problema è che non sempre è così. Ieri mi sono piaciuti quasi tutti i vini , alcuni secondo le aspettative . altri sopra (soprattutto non fra i top) , altri sottoperformanti . Ma fin quando rimani leggermente deluso da un Pinot Nero altoatesino, scuoti le spalle e ti dai appuntamento alla prossima apertura. Quando ci sono bottiglie da 500 Euro quali Clos de Tart oppure con grandi aspettative come il Clos de Beze di Bart ( oeh … entrambi datemene che li bevo … ma ormai è giusto non avere pietà per certi vini ormai carissimi già all'origine) . Tornando a ieri , continuo ad avere grande occhio di riguardo verso il supertradizionalista Trapet , di classicità entusiasmante anche non in grandi annate oppure in Grands Cru minori (lo Chapelle di ieri era quasi magico nei suoi antichi bagliori d'antan ) . Davvero all'apice lo Charmes di Thiebault , solare e prontissimo , bellissimo in veste cangiante e senza remore cerebrali . Commovente e spiazzante il Mazis di Bernard che mi irrideva nel bicchiere , avendolo scambiato per un Saint Emilion … Rousseau si conferma semidio del Pinot Nero in tutte le sue variegature e versioni : dal ciclopico (sensorialmente) Clos Saint Jacques , al materico Rouchottes , fino all'elegantissimo e raffinato Charmes , assolutamente spiazzante perchp efebico come non mi ricordavo . La sorpresa (personale) della giornata? Shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 , davvero un Petit Leroy , quello che mi sarei ingollato da solo tutta la bottiglia. Confermo il mio scarso appeal con Bachelet , li trovo falsi come una moneta da tre Euro , costruiti per piacere per cui me li bevo , ma non si pretenda il mio entusiasmo … a me il CsJ di Fourrier è piaciuto tantissimo per l'esplosività al naso , meno per il suono un po' disarticolato in bocca, in questo caso certo che migliorerà nel tempo , diamogli almeno 3-4 anni ancora… Rossignol Trapet rimane didascalico per chi si deve accostare alla Borgogna , efficacissimo all'impatto , dopo un po' stufa perché poco in evoluzione nel bicchiere ed assai statico.

PS: nota a parte per l'Amarone Cà La Bionda che ho preferito , per leggiadria (proprio così , non ridete per un Amarone ) e freschezza addirittura al Clos de Tart , quest'ultimo cupo come un film di Batman …

PPS: le faccine sono da considerarsi come giudizio personale "relativo" alla Borgogna , perché ogni bottiglia di ieri si sarebbe fottuto senza fatica qualsiasi Pinot Nero del mondo conosciuto (Roty ottimo ma davvero ancora squilibrato , quindi stragiovane…)

Gevrey chambertin vielles vignes Denis bachelet 2010 :D :D :)
shaw & smith pinot noir adelaide hills 2015 :D :D :D :)


Clos saint jacques rousseau 2006 vs :D :D :D :D :D
Clos saint jaques fourrier 2011 :D :D :D :D


Charme chambertin rousseau 2008 :D :D :D :) ++ vs Charmes chambertin roty 2008 vielles vignes vs :D :D :D :)
Charmes chambertin tibault liger belair 2010 :D :D :D :D :)

Clos des Rucchottes chambertin monopole rousseau 2011 :D :D :D :D :)

Latricereis chambertin 2009 rossignol trapet :D :D :D

Chapelle chambertin 2011 jean luis trapet :D :D :D :D +++

Chambertin clos de beze bart 2009 :D :D :D

Chambertin trapet 2013 :D :D :D :D

Clos de tart 2005 :D :D :D

Mazy chambertin dugat py 2004 :D :D :D :D

Amarone ravazzol ca la bionda 2008 :D :D :D :D


Ne ho bevuta una proprio ieri sera! bbono :D
Mi stupisce che come valutazione sia alla pari di Mazy Chambertin! Bottiglia storta?
..il problema sta solo che , se è di Bernard , è Mazis... 8)
PS: bottiglia storta di chi, eventualmente? I miei 4 faccini che ridono sono segnale di grande vino per entrambi... 8)


Sisi assolutamente, ma economicamente è un paragone un po' infelice. 40 contro 200 :lol: 8)
Sono due vini agli antipodi, però cazzarola...


Solo una precisazione, ca la bionda era la riserva ravazzol 2008( ho sbagliato a scrivere), l’ha portata Alessandro che ha partecipato alla degustazione,ho visto online e non costa 40 euro...


La riserva costa di più, sui 60, giusta precisazione. Infatti ho detto il prezzo del base. Riserva anche quella gran bella boccia, davvero
ps: i prezzi online non li considero neanche, sono troppo fuorvianti oggigiorno 8)

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