Fleur de Savagnin 2015 - Domaine de la Tournelle: savagnin ouilleé che affina per due anni in botte sempre ricolmate. Profumi di crema di limone, nocciola, legno percettibile ma elegantemente integrato. Acidità molto elevata, finale lungo e sapido, come prevedibile giovanissimo.
Barbera Gabutti 2010 - Cappellano: inizialmente qualche lieve sentore di "cortile" c'è, poi fiori macerati, crisantemi
e spezie varie. Tannini levigati ma acidità ancora spiccata, buona persistenza. Non frequento molto la categoria, ma mi dà sempre l'impressione di essere una barbera particolare, che si stacca parecchio dalle altre bevute (o forse è solo il fatto che facendo 40 mesi in botte esce già più matura, mentre le altre provate erano sempre più giovani...
)
Savannieres Roche aux moines 2015 - Pierre Bise: Chenin blanc da suoli scistosi, si apre molto minerale con una nota quasi torbata, poi spuntano la mela cotogna e una punta di miele. In bocca l'acidità tipica del vitigno non manca, ma senza risultare troppo tranchant. Lasciandolo scaldare nel bicchiere emergono spezie dolci che quasi ricordano dei biscotti natalizi.
Sancerre Harmonie 2014 - Vincent Pinard:
cristallino nei profumi di fiori bianchi, sambuco, pompelmo corredati da tanta mineralità. Legno non pervenuto nonostante venga affinato in barrique per i 2/3 nuove. In bocca è molto lineare, slanciato da un' ottima acidità ancora assai giovane.
Sauvignon 2014 - Movia: ho bevuto 3 o 4 volte questo vino, e mi è sempre piaciuto molto. Questa volta l'ho trovato un po' cortino in bocca, ma i profumi di menta, camomilla e leggero salmastro sono come sempre intensi e interessanti. Purtroppo ho provato solo questo, ma mi piacerebbe approfondire Movia.
Cornas Cuvée de Coteaux 2006 - Robert Michel: ne avevo comprate due bottiglie, la prima l'avevo trovata elegantissima, molto aperta e floreale, questa volta era più decadente, con note di radici ed erbe e un po' amarognolo anche nel finale. Sarà stato giorno radice