Ho trovato il catalogo pubblicato in rete, chi vuole può guardarselo, è molto interessante, anche per capire come mai certi vini riescano ad assumere identità apparentemente non proprie.
Chiaramente per i vecchi frequentatori del forum non dico niente di nuovo, ma per i nuovi c'è spazio di discussione.
Disclosure: io detesto il termine "vino naturale", oltre a parermi una tremenda forzatura manicheistica nel modo in cui attualmente viene usato e propagandato, e a coprire difetti a volte indecenti, sono molto dubbioso sulla tenuta nel tempo di tali prodotti. E nelle punte di reale valore, spesso più che di naturalità bisognerebbe, come opportuno, parlare della bravura artigianale del produttore, non del metodo di per sé.
Ma di fronte a filtrazioni tangenziali, enzimi e lieviti che trasformano la merda in oro e DOC che si estendono dalle alpi agli appennini
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https://docplayer.it/28979626-Catalogo-generale-oenoitalia-biotecnologie-s-r-l.html