gianni femminella ha scritto:Qualcuno fa una lista per bene? Io ho lo Smartphone e mi ci vuole una vita per scriverla.
Ci provo io adesso che mi sono messo al PC...cerco di ricostruire anche l'ordine, ma sicuramente sbaglierò qualcosa:
AperitiviMarie-Noëlle Ledru Champagne Grand Cru Brut
Egon Müller Scharzhof Riesling 2016
Prima batteria: BourgogneDomaine Ramonet Chassagne-Montrachet 1er Cru "Morgeot" 2014
Bouchard Père et Fils Beaune 1er Cru Grèves "Vigne de L'Enfant Jesus" 2011
Seconda batteria: trio con intruso (da capire qual è l'intruso però...)Prodigo Malbec Single Vineyard Gran Cosecha (non ricordo l'annata)
Stefano Amerighi Syrah Cortona 2011
Barbera (non ricordo di chi era...aiutatemi)
Castell'in Villa Chianti Classico 2014
Terza Batteria: Piemonte e SupertuscanCastello dei Rampolla Sammarco 2006
Antoniolo Gattinara "Osso San Grato" 2007
Lorenzo Accomasso Barolo 2010
Quarta batteria: solo SangioCastellare di Castellina I Sodi di S. Niccolò Toscana IGT 1997
Lisini Brunello di Montalcino "Ugolaia" 2000
Fattoria Poggio di Sotto Rosso di Montalcino 2013 (credo a sostituire il Brunello che aveva dei problemi...)
Quinta batteria: i dolciVittorio E. Figli Bera Moscato d'Asti 2016
Dr. F. Weins-Prüm Wehlener Sonnenuhr Riesling Spätlese 2015
Qualche mia impressione: sulla compagnia è già stato detto tutto ed per questo i giudizi sulle bottiglie sono passati un po' in secondo piano.
Riguardo al bevuto:
Lo champo era bello teso e dritto e di Egon Muller ricordo la purezza ma soprattutto i commenti entusiastici del Papero...
Lo Chassagne era suadente e quasi "bianco" nella sua leggerezza, per me una primavera nel bicchiere. Il bambino Gesù era più cupo e pieno, ma un po' sfocato..probabilmente non a postissimo.
Del trio dei concentrati (Malbec, Sirah e Barbera) alla lungo ho preferito il Sirah, anche se forse aveva qualche problemino (tappetto subdolo?).
Il Castell'in Villa sempre riconoscibile, con quella sua nota che non so ben definire (quasi di rabarbaro-chinotto) che ritrovo puntualmente nelle sue bottiglie annata.
Dei pesi massimi, alcuni hanno avuto qualche problemino: Ugolaia non a posto (poi sostituito dal sempre solare Rosso del Poggio) e Sammarco già seduto (sicuramente bottiglia sottoperformante).
Osso San Grato secondo me il più fine, sussurrato al naso e con quella bocca che parte leggera ma poi si allunga e persiste, in equilibrio tra mineralità e grip tannico.
Accomasso era la prima volta che lo assaggiavo, quindi non ho paragoni con bocce precedenti: mi è sembrato un po' troppo rustico e sgarbato, ma in bocca si sentiva che aveva potenza e che era anche molto indietro.
I Sodi molto bello, naso da sangiovese maturo e bocca con ancora bella acidità e tannino bello risolto: un '97 che ha rispettato le aspettative dell'epoca.
Finale bello dolce con il Moscato niente male e lo Spatlese con il classico mix di fiori e leggero idrocarburo, con dolcezza moderata.
Bello il locale scelto, con un bel menu proprio all'altezza.
Dobbiamo rifarla il prima possibilie....ho già sete...