LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

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littlewood
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda littlewood » 13 ago 2018 07:18

BarbarEdo ha scritto:
littlewood ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Rizzi - Langhe Nebbiolo 2015
Non ricordo quanta barbera si possa mettere nel Langhe da disciplinare. Qui mi sembra ce ne sia un po'... Un buon rosso da pasto, fruttato, un po' morbido, un po' caldo.
Ben fatto, ma nulla di indimenticabile.

Barbacarlo 2015
Sì, lo so che è presto, ma ne ho prese sei proprio per godermi tutta la sua parabola. Potentissimo, muta di continuo tra la rusticità "bucciosa" della croatina a ricami floreali eleganti. Energia pura in bocca. Gran vino.

G. Mascarello - Barbera d'Alba superiore Codana 2007
Ok, tutti a casa. Ma proprio tutti, eh... Conterno, Voerzio, Coppo, Scarpa, Braida e chi volete voi. L'avevo già bevuta una volta (2012, che si chiama Codamonte ma credo sia la stessa), ottima barbera, ma tutto qui. Questa invece boh. Intensità aromatica da (grande) barolo: goudron, fiori secchi, tartufo, frutto rosso ancora inscalfito e croccante. Non ricordo un'altra Barbera che mi abbia impressionato così tanto.
Disgraziato Mascarello a togliere la vigna!! :evil:

No anico codamonte nn e' la codana ma concordo sul fatto( e lo ribadisce anche Elena mascarello...) che sia la barbera che piu' si avvicina ad un barolo!

Davvero? Ero convinto fossero la stessa vigna. So che è stata espiantata una vigna di Barbera con viti vecchissime di fianco al Monprivato. Sai dirmi se una delle due barbere è in produzione?

Allora correggo: il vigneto e' codamonte ed e' stato espiantato
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Ludi » 13 ago 2018 10:07

R. Haart, Piesporter Kreuzwingert Feinherb 2008: appena amabile, equilibrato, non molto impegnativo ma di soddisfazione.
Collecapretta, Terre dei Preti 2012: molto convincente, ora assolutamente nel pieno della sua maturità espressiva. Sono sempre più convinto che il Trebbiano Spoletino sia tra i più grandi vitigni bianchi dell'Italia centrale.
Bea, Montefalco Rosso Riserva Pipparello 2005: ottimo, davvero, anche se il Sagrantino pari annata gli è un palmo abbondante sopra.
Josmeyer, Riesling Hengst 2010: eccellente, grasso e glicerico come si confà ad un Riesling alsaziano. Residuo zuccherino contenuto, il vino è gradevolmente secco.
Les Vins de Vienne, Sotanum 2007: la prova che Vienne meriterebbe la sua AOC. Una versione più delicata e composta di un Cote Brune.
Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
Chapouter, Terra d'Or 1999: gran vino. Non ha la pesantezza di alcuni rossi provenzali, e lo stile ricorda piuttosto un Chateauneuf di quelli buoni. Frutto ancora in evidenza. Molto piaciuto.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Luca90 » 13 ago 2018 21:26

Lessona 2012 - Tenute Sella

Sarà che recentemente ho bevuto un Quintino Sella 2005 strepitoso ma 'sto vino è stata una delusione totale; frutti rossi freschi e un pizzico di spezie al naso, in bocca il tannino è sottilissimo, frutto croccante. Mi aspettavo molto di più, poca complessità, sembra giovane ma senza grande possibilità evolutive

Orcia rosso "il banditone" 2006 - Campotondo

Grande scoperta quella dei vini dell'orcia, con una qp interessante. 90% sangiovese 10% colorino e merlot, al naso il frutto è ancora splendidamente presente, si sente la confettura di more e preugne, la viola; il sorso è avvolgente, con dei tannini ancora in ottima forma. Veramente sorpreso, non è neanche il loro vino di punta

Orcia bianco "coreno" 2015 - Olivi Le Buche

Quella del trebbiano toscano, che per ignoranza ho sempre visto con sospetto, è stata una fissa che mi è venuta dopo aver bevuto quello di Monteraponi. E visto che in zona lo stanno riscoprendo eccoci qui: 80% trebbiano 20% malvasia, a 13 euro ci si porta a casa un bianco che a mio parere ne vale sicuramente di più; al naso note floreali e fruttate classiche ma in un equilibrio stupendo, spicca inoltre una mineralità entusiasmante. Ci sono delle analogie con il trebbiano di Monteraponi, anche questo è passato in legno, credo che sia una caratteristica che il trebbiano richieda come vitigno per conferire maggiore rotondità, ma è solo una mia supposizione, sono ignorante in materia e non ho mai parlato con nessun produttore a riguardo

Cuvee Lais blanc 2016 - Olivier Pithon

Credo sia un vino abbastanza conosciuto, comprato qui dal buon Gianni, come sempre una garanzia; fiori bianchi e agrumi al naso, anche questo minerale al naso ma meno sapido al palato rispetto al trebbiano. La beva risulta comunque armonica, ne avrei bevuto un'altra bottiglia, piaciuto molto molto

Bourgogne pinot noir 2014 - DOmaine Glantenay

Buon pinot nero fresco e immediato che molto volentieri ho bevuto in un pranzo estivo non appena la calura ci ha dato un po' di tregua; niente di ecclatante ma niente di più mi aspettavo
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda MANUZ » 13 ago 2018 21:45

Ludi ha scritto:Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
.

:shock: :shock: :shock:
Credo molto mal conservata perché è una bottiglia in annata stratosferica che durerà 5 decenni...
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda BarbarEdo » 13 ago 2018 23:22

Emidio Pepe - Pecorino 2014
Vino spiazzante in tutte le sue dimensioni: dorato trasparente. Dai movimenti nel calice si capisce che è poco denso, poco glicerico. Naso che acquista complessità nel bicchiere (bottiglia aperta da un giorno), pulitissimo: parte sul fieno, poi dei bei fiori di campo molto solari, sentori di macerazione appena accennati, eleganti. È la bocca però a spiazzare: senza peso, ma piccante. Brucia la bocca, senza scaldarla. Il vino è fresco e lieve, e al contempo aggressivo come pochi. Tannino appena appena alla fine, lascia una bocca una scia salina, sapida... Molto lungo, anche nel ricordo. Mi è piaciuto molto, anche se a quel prezzo forse comprerei altro.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Alberto » 14 ago 2018 07:27

MANUZ ha scritto:
Ludi ha scritto:Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
.

:shock: :shock: :shock:
Credo molto mal conservata perché è una bottiglia in annata stratosferica che durerà 5 decenni...

Occhio che qui si sta parlando dell'R de Rieussec, il vino secco. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda maxer » 14 ago 2018 08:14

Alberto ha scritto:
MANUZ ha scritto:
Ludi ha scritto:Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
.

:shock: :shock: :shock:
Credo molto mal conservata perché è una bottiglia in annata stratosferica che durerà 5 decenni...

Occhio che qui si sta parlando dell'R de Rieussec, il vino secco. :wink:

Occhio che Alberto (il fustigatore) è sempre all' erta e vigila ! :D
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda vinogodi » 14 ago 2018 08:28

...stasera grigliata suina ( e salumi supremi) con gli amici trentini con tema : "No La Tache , No Berlusconi"... quindi giù di brutto di Lambrusco e Malvasia...
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda MANUZ » 14 ago 2018 08:38

Alberto ha scritto:
MANUZ ha scritto:
Ludi ha scritto:Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
.

:shock: :shock: :shock:
Credo molto mal conservata perché è una bottiglia in annata stratosferica che durerà 5 decenni...

Occhio che qui si sta parlando dell'R de Rieussec, il vino secco. :wink:

:mrgreen: letto male...colpa del caldo...
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda supersonic76 » 14 ago 2018 09:37

Pinot Nero Riserva 2012 Zeno, Meran
La Borgogna sarà pure la Borgogna ma.....SOCMEL
Straordinaria eleganza che si esprime all'olfatto in una meravigliosa ventata di lamponi, ciliege, more.
Ma anche con sfumatore diverse, boh, quasi piccanti.
Bocca perfettamente corrispondente.La continuità è quasi impressionante con suoi fantastici profumi.
Tannini perfettamente fusi con la morbidezza; e dopo pochi minuti la percezione dell'alcol (e sono 14) svanisce completamente, rendendo la bevuta ancora più piacevole.
Grande vino.E la cantina di Merano, venerata dalla compianta Guida dell'Espresso, si conferma una certezza.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda AmoSlade » 14 ago 2018 13:25

San Leto 2013 - Carlo Daniele Ricci: la mineralità di questo timorasso, che ricorda un fiammifero spento, è davvero preponderante, e tende quasi ad appiattire il vino dal punto di vista aromatico, lasciando emergere solamente un po' di frutta secca (farina di castagne?) e fiore di camomilla. In bocca invece è equilibrato ed è uno di quei vini che, pur non sapendo ben spiegare il perchè, mi trovo a non riuscire a smettere di bere un sorso dopo l'altro.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Ludi » 14 ago 2018 14:57

Alberto ha scritto:
MANUZ ha scritto:
Ludi ha scritto:Chateau Rieussec, R 2001: scollinato. Vista l'annata direi bottiglia mal conservata....peccato.
.

:shock: :shock: :shock:
Credo molto mal conservata perché è una bottiglia in annata stratosferica che durerà 5 decenni...

Occhio che qui si sta parlando dell'R de Rieussec, il vino secco. :wink:


infatti....Rieussec Sauternes 2001 bevuto qualche anno fa era incredibile (ma un pelo sotto Yquem 1988). Comunque anche R 2001 non doveva morire così giovane....
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda merlotto85 » 16 ago 2018 20:31

Cahors  clos de gamot 2015

Naso di frutti di bosco , mirtillo , bocca densa morbida discreta acidita...

Vouvray molleaux Freslier 1996

Naso fine di frutta, fumoso , bocca con discreta acidità che smorza la dolcezza del vino con ritorno finale quasi di miele...
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Baloo1926 » 17 ago 2018 15:22

Ultime bottiglie bevute tra vacanza e compleanno:
Mg Riserva Lunelli 2007 Davvero una bella bolla italica, piacevole, come aperitivo bella fresca con salumi e formaggi toscani andata giù una meraviglia. Minerale e citrica, davvero un ottimo rapporto qualità/prezzo secondo me.

Ribotta 2016 - Vigna du Bertin Vermentino di Sardegna scoperto un pò per caso in vacanza nell'isola di San Pietro, 10 euro la bottiglia in cantina, è un buon vino quotidiano con rimandi di pera.

Uno 2014 - Tenuta di CarleoneBottiglia presa da Roland che mi ha davvero incuriosito, mai bevuto niente di loro e sono rimasto molto contento. Complice anche l'annata mi è sembrato molto pronto e incline alla beva con un tannino soffice e davvero delicato.

Apianae - Di Majo Norante Bevuto spesso ultimamente mi piace assai, nulla che ti faccia stropicciare gli occhi però ha tutto quello che deve avere. Fiori d'arancio e miele senza mai scadere nella banalità.

Biondi Santi - Brunello 2008Stappato diverse ore prima è rimasto un po chiuso al naso, abbiamo dovuto faticare molto con il tappo che si era asciugato e ciò mi fa pensare che fosse una bottiglia conservata non ottimamente.

Guidalberto 2012Ottima annata che si ripercuote anche nel calice. Naso fine, ciliegia, prugna e poi un tocco di tabacco mentre in bocca è elegante ancora "fresco" e grande persistenza.
Alessio
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Ludi » 18 ago 2018 09:01

Ieri visita a Zanchi, accolti dalla simpaticissima Flores. Cantina a mio avviso davvero notevole, soprattutto per i due bianchi di punta, il Vignavecchia ed il Majolo. Di quest'ultimo abbiamo fatto una miniverticale (2006, 2007, 2009, 2010, attualmente in commercio) che ne ha evidenziato i mutamenti di stile (meno legno dal 2008 in poi) e la grande affinità con i vini bianchi di Gauby, e non è dir poco. Sorprendente anche il Vignavecchia, da vecchie viti di Trebbiano Toscano (bellissime), soprattutto per la rivelazione delle potenzialità di un vitigno non troppo nobile. Entrambi i vini hanno notevoli prospettive evolutive (il Majolo 2006, con la sua sorprendente acidità, a mio avviso un paio di lustri li regge bene).
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda BarbarEdo » 18 ago 2018 10:18

Racconto di un pomeriggio in Langa

Di recente mia madre se n'è uscita con sta storia che le piace il dolcetto, più della Barbera o di qualsiasi altro vino.
Boh.. comunque per me è una buona scusa per farmi un giretto in langa per cantine.
Chiamo un po' di nomi noti, chiaramente molti in ferie, altri (Bartolo) con "tutto prenotato fino a settembre".. e parlo di visite in cantina, non certo di vini. Per quelli "ci sono richieste undici volte superiori alla disponibilità" e " se vuole mettersi in lista, va bene, ma consideri che la lista scorre solo se muore qualcuno :shock: . Chiarissimo. Passo oltre.
Sento Accomasso al telefono, simpatico e arzillo, mi invita a passare ma dice che fino a dicembre non avrà i baroli 2011 e ora non ha molto da vendermi. Ringrazio, ci si rivedrà in inverno..
Trovo alla fine Roddolo e Chionetti, col primo fisso nel primo pomeriggio e arrivo, puntuale, trovando il signor Flavio ad aspettarmi sull'uscio. Aria un po' malinconica e poche parole all'inizio, poi non abbiamo più smesso di chiacchierare, e infatti ho fatto tardi all'appuntamento da Chionetti, non trovando più nessuno (ero stato avvisato, mea culpa).
Veniamo al posto: Bricco Appiani si stacca (e si staglia in altezza) verso sud dalla dorsale che collega Monforte con Roddino. È attualmente fuori dalla docg Barolo, mentre in passato vi apparteneva. La casa è una vecchia cascina in cima al bricco, ordinata e pulita come la mia stanza quando avevo quindici anni, ma con una vista stupenda, quasi a 360°. La terra è se possibile ancora più bianca di quanto normalmente si trova in langa. Le viti recano i segni di qualche grandinata e purtroppo non sono pochi i disseccamenti di mal dell'esca, distribuiti a macchia di leopardo nelle vigne attorno a casa. Mi mostra in lontananza la sua parcella sulla Ravera di Monforte, tra Principiano e Vietti.
La cantina, su due livelli, ha vasche in acciaio per i dolcetti, qualche botte grande e molte barriques esauste (nessuna scelta di stile, soluzione più pratica e versatile logisticamente). Ovviamente, nessuna minima traccia di legno è rintracciabile nei suoi vini.
Arriviamo a quelli, appunto.
Dolcetto base 2014 (sì, esatto.. la stessa annata di uscita del Barolo nel resto della Langa...). Colore rubino-violetto intenso, promette struttura, e infatti.. nulla da spartire con il resto dei dolcetti '14: naso bellissimo, tra frutti rossi aciduli (lamponi, ribes) e un floreale-balsamico che illumina e riscalda. In bocca la polpa non manca, chiede carni o sughi da sgrassare, perché l'acidità scalpita e il tannino tira legnate ai denti. Da tenere ancora un po'. Pur negli eccessi, notevole.
Dolcetto superiore 2013
Stessa vigna, affina un anno in più in vasca. Simile al precedente, ma con un profilo olfattivo più chiuso, acidità, pur spiccata, più controllata rispetto al fratello minore, necessita tempo.
Barbera d'Alba 2010
Ah, nella degustazione Flavio te ne versa mezzo bicchiere, e se vagamente avete in mente il tipo capirete che non ho avuto il cuore di chiedergli una sputacchiera, né di avanzare il vino. Comunque la Barbera, che esce con un anno in più del monfortino, è, ovviamente, freschissima (non attua mai correzioni di acidità: credo che dovrebbe, in certi casi..), insolitamente terrosa e cupa. Forse il suo vino che mi ha convinto meno.
Langhe Nebbiolo 2011
Dalle vigne attorno a casa. Bel floreale classico, profilo austero, serio nonostante l'annata calda. Coi minuti si apre e viene fuori qualcosa di molto bello, più caldo e conciliante. Da riprovare con calma.
Barolo Ravera 2011
Stesso vitigno, stessa annata, stessa vinificazione, stesso produttore. Ma vigne due colline più in là.
Che roba deliziosa! :shock: Veramente un colpo al cuore. Intensissimo di fragolina e rosa rossa (si, sembra Giacosa, giuro), più morbido e aperto rispetto al nebbiolo, ha una dolcezza riequilibratrice che lo mette un gradino sopra tutti gli altri. Meraviglioso.
Bricco Appiani (Cabernet Sauvignon) 2008
Non sono esperto di Cab. , ma questo non ha nulla di varietale: anche qui viene fuori uno sfondo terroso, fumé, frutti blu appena accennati, brace. Pochi punti di riferimento.
Bricco Appiani 2004
Per il Cabernet ci va tempo, dice lui, questo è pronto adesso. Più aperto del 2008, qualche nota balsamica in più, ma sinceramente avevo il palato troppo brasato per capirci ancora qualcosa.
Intanto arrivano altri clienti, noi continuiamo a parlare di flavescenza, di vivaisti, di manodopera... Il tempo passa e mi rendo conto che ho perso Chionetti, provo a chiamare ma non c'è più nessuno.
(Segue...)
Ultima modifica di BarbarEdo il 18 ago 2018 11:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda BarbarEdo » 18 ago 2018 10:33

(segue..)
Provo quindi con San Fereolo. Mi risponde una ragazza che mi invita a passare. Vengo accolto da due simpatici labrador che mi saltano addosso e da Sara, timida e sorridente aiutante tuttofare in azienda. Sì va in una carinissima sala degustazione arredata in stile orientale (legni, arazzi, disordine indiano-nepalese, per intenderci). Sara mi versa, nell'ordine:
Dogliani "vigne dolci" 2016
Prima uscita, arriva da un appezzamento a Ciglié appena preso, dove Nicoletta Bocca metterà anche un po' di riesling, visto che quello Delle "Coste di Riavolo" è stato completamente distrutto dalla flavescenza. Non lontano da dove viene l'Herzu di Germano, per intenderci.
Il vino è un buon base, ben definito nei profumi (più semplice e fruttato dei dolcetti di Roddolo), più morbido di quelli che seguiranno. Acciaio.
Dogliani 2016 il vecchio "valdibà", han dovuto cambiare il nome per ragioni burocratiche. Più fresco e mobile, bel tannino e indole gastronomica. Acciaio.
San Fereolo 2010 Rubino con qualche minimo riflesso granato, è aperto, complesso, maturo. Fiori freschi, spezie, frutto rosso croccante. Bell'equilibrio, il vino più elegante della serie. Botte grande.
San Fereolo 2007 Paradossalmente ancora più giovane del precedente, paga un lieve eccesso di acidità, per il resto, simile. Molto bello.
Dogliani 1593 , annata 2006 (o qualcosa di simile)
Questo è il top di gamma, nelle intenzioni dell'azienda. Incredibilmente giovane. Sembra un 2016. Molto fresco (marchio dell'azienda), bella struttura e potenza, meno aperto dei San Fereolo. Lunghissima strada davanti. Tonneaux.
Austri 2010 e 2007 le barbere aziendali mi son piaciute poco, sbilanciate sulle acidità e asciugate dalla polpa. Sicuramente giovani, ma poco godibili, anche in prospettiva.
Il provenzale 2007 (nebbiolo). Idem come sopra, poca ciccia, peccato.
Scendiamo in cantina e incontriamo Nicoletta Bocca intenta a fascettare (a mano), sorridente e simpatica, che mi fa, sarcastica: "il meraviglioso mondo del vino... Sgrunt...". Pago, saluto Sara, i labrador, e me ne vado.
Passando per Serralunga vedo che Luigi Pira è aperto e visto che avevo avuto recenti ottimi riscontri sui suoi vini, chiamo l'azienda per un'ultima visita lampo. Mi risponde Gianpaolo, che mi accoglie nella sala degustazione, ampia e moderna, che dà sulla valle di Serralunga.
In breve, i vini:
Dolcetto '17
Vinoso e standard, buona polpa e buon prezzo.
Barbera d'Alba Superiore '16
Magrolina ma decorosa, equilibrata, non indimenticabile.
Nebbiolo Langhe 2016
Qui ci siamo. Molto, molto elegante, pieno, caldo, mutevole. Bellissima riuscita per un Langhe. Un barolino.
Barolo Serralunga 2014
Unico Barolo 14 uscito. Un buon risultato, nonostante tutto. Molto sulla freschezza, tannino maturo, non molta complessità olfattiva (meglio il Langhe 16), ma pieno al centro bocca e in generale, pulito e corretto. Da ripassare in annate più felici.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Messner » 19 ago 2018 18:00

Di ritorno da due settimane trascorse sull'etna, dopo numerosissime bevute vorrei fare qualche nome che mi ha colpito particolarmente, fuori dai soliti. Nessuna nota tecnica, solo produttore vino, annata e punteggio

Etna Bianco Bianco di Sei Palmento Costanzo 2016: 17.50/20
Etna Rosso A Culonna Scirto 2011: 17.75/20
Etna Rosso Contrada Pussenti Eno-trio 2014: 17.75/20
Versante Nord Bianco Torres Acosta 2017: 17.25/20
Etna Bianco Gamma Federico Curtaz 2016: 18/20
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda ZEL WINE » 19 ago 2018 18:14

RD96: finalmente un rd assolutamente convincente, giallo dorato “scarico” naso di agrumi buoni, bollicina lieve e persistente, bocca piena e affilata. Forse manca l’allungo dei grandi. 94+
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda zampaflex » 19 ago 2018 20:12

Weingut Ebner - Zweigelt 2016
Vinoso, poi un gran carico di inchiostro di china, radici, erbe amare. Tannino morbido, acidità un poco a spasso.
Però è un vino diverso e con la sua capacità di attrazione.
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Messner » 19 ago 2018 21:51

Barolo Bricco delle Viole 2014 Mario Marengo
Frutta a profusione: marasca sotto spirito, fragola, lampone, violette, tabacco, china, cuoio, una piccola nota salmastra e vegetale di pepe verde che non stona affatto, vuoi che sia causa dell'annata fredda e piovosa, vino comunque decisamente riuscito, mi è piaciuto tanto, non da aspettare come in altre annate, tra l'altro cru d'altura che si esprime maggiormente rispetto ad altri sul breve periodo. Barrique nuove in percentuale irrisoria, dosaggio del legno magistrale. A quel prezzo è un gran bel bere
17,75/20
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda Spectator » 20 ago 2018 18:21

..Sassicaia 2013 e Barbacarlo 2009.Due..ottimi vini dei quali spesso si e' parlato,ultimamente.Ne confermo la bonta' con le dovute differenze :giovane,floreale,elegante,lievemente alcolico ma gia'..godurioso il Sassi ; poderoso ,energico , gratificante e infinitamente persistente il Barba.Sedici..gradi e rotti..di bonta!
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda supersonic76 » 21 ago 2018 18:20

Masi Campofiorin
Preso in quanto vino più economico del rifugio.
Na robaccia che dire ruffiana e dir poco.
Naso quasi dolciastro tipo succhi 20% frutta.
Di infima struttura e dalla chiusura mezza amarognola.
Na vera mmmerda
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda maxer » 22 ago 2018 09:45

supersonic76 ha scritto:Masi Campofiorin
Preso in quanto vino più economico del rifugio.
Na robaccia che dire ruffiana e dir poco.
Naso quasi dolciastro tipo succhi 20% frutta.
Di infima struttura e dalla chiusura mezza amarognola.
Na vera mmmerda

Non ho capito bene.
Sì, vabbè tutto, ma, alla fine, un po' ti è piaciuto, dai .....
Non essere così drastico, un po' più di flessibilità !
8)
carpe diem 8)
gp
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Re: LE BEVUTE DI AGOSTO 2018

Messaggioda gp » 22 ago 2018 13:14

Messner ha scritto:Barolo Bricco delle Viole 2014 Mario Marengo
Frutta a profusione: marasca sotto spirito, fragola, lampone, violette, tabacco, china, cuoio, una piccola nota salmastra e vegetale di pepe verde che non stona affatto, vuoi che sia causa dell'annata fredda e piovosa, vino comunque decisamente riuscito, mi è piaciuto tanto, non da aspettare come in altre annate, tra l'altro cru d'altura che si esprime maggiormente rispetto ad altri sul breve periodo. Barrique nuove in percentuale irrisoria, dosaggio del legno magistrale. A quel prezzo è un gran bel bere
17,75/20

Da quello che si legge in giro, Marengo usa una versione aggiornata della ricetta modernista dei Barolo Boys: macerazioni brevi con rotovinificatore (e simili) [1], solo barrique di cui nuove il 15% [2] o più, aggiungerei anche l'enologo Caviola [2].
Ottiene recensioni più o meno entusiaste dalla critica USA, con connessi punteggi sopra i 90 e per i più rapiti sopra i 95. Alcuni critici giocano sull'equivoco, qualificando il suo stile come tradizionale, come la Larner di Wine Advocate "Mario Marengo is known for traditional and age-worthy Barolos that show best after at least ten years of cellaring". [3]

La piacevolezza immediata dei vini ottenuti con questa ricetta è fuori discussione: per esempio, Galloni (Vinous) che è un critico più sottile della media USA parla di "totally seductive personality” [3] a proposito del Bricco delle Viole 2012. La questione è se con questo approccio non si perda in profondità e tridimensionalità, smussando la dimensione verticale propria del Barolo alla ricerca di una rotondità tipica di altre zone e di altri vitigni.

Questa recensione del Bricco delle Viole 2011 mi pare interessante perché evidenzia l'apporto del legno (marcatura speziata e addirittura resina), diversamente da altre recensioni USA che non vi fanno cenno, sospetto non perché non lo trovano, ma perché lo danno per scontato:
Rose, iris, dark berry and baking spice [mischiotto di spezie] aromas emerge on this taut wine. The dense palate doles out mature black cherry, resin, cinnamon, vanilla and a hint of toast balanced by fine-grained tannins and bright acidity. [4]

[1] https://www.iltaccuvino.com/2015/01/09/ ... no-felice/
[2] http://www.marcdegrazia.com/italian-win ... -2012.html
[3] https://topwinesonly.com/mario-marengo- ... -75cl.html
[4] https://www.winemag.com/buying-guide/ma ... ole-barolo
gp

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