Ringraziandovi tutti per i consigli, vi riporto la mia esperienza.
Ala fine abbiamo fatto solo tre giorni ma è stato solo il prima quello dedicato interamente alle visite, egli altri eravamo con altre persone non interessate.
1 giorno:
Partiamo dai laghi e ariviamo a Cormons, pranzetto veloce perché alle due avevamo il primo appuntamento, quindi pronti via si comincia da Picech (grazie a chi me lo a consigliato!).
Produttore piccolissimo, pochi ettari, ci ospita la moglie di Roberto, ci racconta un po' la storia della famiglia e dell'azienda, nata originariamente dai nonni negli anni '20 che lavoravano la terra come mezzadri e solo molto più tardi sono riusciti a riscattarne una parte.
Partiamo con l'assaggio dei tre bianchi base, il
friulano 2017, veramente buono con una gradevolissima mandorla amara persistente (e come ci dicono, è così che deve essere il friulano! COn tanto di freccatina ad alti produttori
), la
malvasia 2017 piaciuta molto anche questa, minerale e sapida da matti, persistenza lunghissima e il
[b]pinot bianco 2017[/b] onestamente quello che mi è piaciuto meno, un buon bianco ma meno caratteristico e interessante degli altri due.
Dopo i base passiamo all'assaggio dell'
athena 2016 sempre friulano ma raccolta tardiva, quache giorno di macerazione e affinamento in tonneaux. Mamma che buono! In assoluto il loro miglior vino, lo producono solo in magnum (scleta a mio avviso discutibile) ma è un perfetto equilibrio tra un bianco e un orange, di cui onestamente non vado matto; vino da dimenticare in cantina, bella evoluzione assicurata. Infine conclusidamo con un rosso il
ruben 2015, blend tra merlot e cabernet, molto delicato, elegante, profumo di frutti; anche questo migliorerà col tempo sicuramente.
Seconda tappa, quella che attendevo maggiormente, vignai da Duline!
Ariviamo verso le 4, Lorenzo ci accoglie con garbo, parliamo un po' delle sue e delle nostre ultime bevute, della recente visita di Gaja in cantina, ed arriviamo alla spiegazione della sua filosofia, dell'ispirazione di Fukuoka con tanto di foto delle vigne, dei fiori e delle piante presenti.. che dire.. ammaliato ed entusiasta, credo che conosciate già la sua filosofia di non potatura delle piante, la "chioma integrale " appunto. e se non la conoscete approfonditela!
Anche qui partiamo con gli assaggi.. gentilissimo ci fa assaggiare di tutto mentre chiacchieriamo:
Malvasia 2017, minerale, agrumata, con presenza di erbe aromatiche;
pinot grigio 2017 elegantissimo, anche questo agrumato, con presenza di sentori di frutta a polpa gialla
friulano 2017 fresco, sapido, deciso, con una buona aromaticità
dopo di che passiamo allo
chardonnay 2016 imbottigliato da pochissimo, risulta un po' contratto e non prontissimo, allora Lorenzo ci tira fuori uno
chardonnay 2006 e qui la storia cambia.. ma che buono, sembra uno chardonnay della cote de beaune non scherzo..minerale, agrumato, con sentori .. fantastico
a questo punto pasamo al bianco di punta della casa con il
morus alba 2015 blend tra friulano e sauvignon (che non fa in purezza).. anche questo eccezionale, salvia, frutta tropicale e spezie.. buonissimo
e poi si passa ai rossi
schioppettino 2017 anche questo appena imbottigliato, spezie e liquirizia
refosco 2017 appena imbottigliato come sopra, profumi di mirtilli e more ma alla bocca ancora troppo acerbo
morus nigra 2015 sempre ferosco, molto buono; spezie, mora, ciligia
dopo ci parla anche della sua piccolissima produzione di pinot nero, e quindi
pinot nero 2015 buono al con bellissimi frutti rossi, ma in bocca davvero troppo indietro, e quindi
pinot nero 2012 il naso è più complesso e variegato ma soprattutto la beva è molto più soddisfacente con tannini delicati e setosi, ottima persistenza
Esperienza fantastica, consiglio a tutti una visita
A cena siamo andati all'osmizza di Zidarich bevendo una buona vitovska
2 giorno:
abbiamo fatto altro, siamo andati a Lubjana e sostato all'enoteca di Movia dove ci siamo gustati una sa
Ribolla Gialla 2015, molto buona, struturata e fruttata
3 giorno: anche qui eravamo con altre persone e aiamo fatto altro, siamo andati in visita a Cividale e uno del gruppetto agigunto visto che ci ha sentito parlar di vino ha proposto la visita alla cantina di Bastianich li attaccato.. CI siamo andati, l'esatto opposto di DUline, visita impostata e fredda, degustazione a pagamento (15 euri 4 bicchieri, 22 6).
Il friulano base è banalotto, il plus anche peggio in quanto non rappresenta per nulla il terroir, potrebbe anche piacere (a mio avviso troppo dolce e piacione) ma se non lo sai potrebbe essere fatto li come in CAlifornia nessuno lo noterebbe. Un po' meglio il vespa bianco, forse il miglior del lotto, agrumato e secco in bocca, ma sempre con una nota mielata di troppo
I rossi: lo schioppettino sa di pepe nero al naso, alla bocca evanescente; il refosco anche speziato con più presenza di frutto, vagamente vanigliato, in bocca non mi ha lasciato ricordi particolari, ultimo il Calabrone blend di schioppettino refosco e merlot con uve passite, piacionissimo (frutta rossa molto matura e cioccolato), piaciuto tanto ai non bevitori, pochissimo agli altri. Non andateci per lo più vendono le bottiglie a prezzod i enoteca..
Grazie ancora a tutti, scoperto tanti produttori interessanti parlando con Picech, Lorenzo e altri... Ho già voglia di tornare per completare l'opera!
PS: ovviamente son stato generico altrimenti non finivo più, se volete info chiedete senza problemi