nel thread degli assaggi del mese, markov ha scritto:Verdicchio [dei Castelli di Jesi] Classico Superiore Capovolto Marca di San Michele 2015.
Bel naso pulito, fine, complesso, intenso di mineralità calcarea, frutta esotica, acacia, note agrumate e sfondo di erbe aromatiche.
In bocca è consistente, pieno dal sorso appagante e persistente, sapidità e acidità in piacevole equilibrio, leggermente agrumato. Chiude con una nota amaricante forse leggernente eccessiva. 88/100.
Riassaggiato di recente, concordo abbastanza.
Al naso toglierei la frutta esotica, di cui nella mia bottiglia non c'era traccia, per aggiungere una robusta nota di cereali e fieno. Questo rileva perché il vino non ha niente di surmaturo: è figlio di un'annata calda, che è un discorso diverso.
La bocca è proprio salata, come capita col
grand cru San Michele di Cupramontana da cui trae origine, e solo in seconda battuta alcolica (vedi sopra). C'è anche un cenno vegetale, da cui anche la vena amarognola, che mi è sembrata tutt'altro che eccessiva. Come valutazione, gli darei 1-2 punti in più.
Mi è sembrato decisamente più fuso rispetto all'assaggio precedente, che risale a 8 mesi fa, in cui l'alcol tendeva a sfocare il vino, come avevo scritto qui a suo tempo.
Il primo giorno, l'ho messo a confronto col
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Rincrocca 2015 La Staffa, questo sì dolce-esotico al naso (banana a mille), con alcol e dolcezza che tendono a prevaricare acidità, che è solo q.b., e sale. Provenienza: contrada Castellaretta di Staffolo, lo stesso comune della Fattoria Coroncino, di cui questo vino mi sembra rispecchiare lo stile opulento, complice l'annata calda.