I vini di Gino

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andrea
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I vini di Gino

Messaggioda andrea » 19 giu 2017 09:51

Grande evento ieri in onore del grande Gino Veronelli con vini provenienti direttamente dalla sua cantina, un tesoro misconosciuto dal mondo enologico italiano.
Grazie alla famiglia Veronelli ed allo sforzo dell'amico Luca Mazzoleni siamo stati proiettati dell'Empireo della storia del vino italiano.
Extra brut 93 di Giacosa bel PN, molto tipico, ancora di bella freschezza
Ribolla 85, Gravner, ancora in bottiglia renana. Vino sfacciatamente giovane, grande mineralità, mobile, vivo
Trebbiano 70 Valentini, parte con un naso su miele e caramello ma anche note più fresche tipo menta nel bicchiere si rinfresca e progredisce continuamente, bocca di bell'impatto, vista l'età gran bere.
Favonio trebbiano toscano di Capitanata 82 é una sorpresa, vino veronelliano e sorprendente, bello spessore, morbido, pulito e equilibrato, per un trebbiano fatto nel foggiano 35 anni fa...
Barbera Bricco dell'Uccellone 82 un po' di legnetto, ancora sul frutto, bocca semplice ma goduriosa
Rossese di Dolceacqua Curli 78, Croesi buonissimo, frutto rosso dolce, spezie, fiori e terre bianche, uno dei grandi Rossese della mia vita.
Teroldego Maso Scari 77, Barone di Cles, 77 naso veramente bello quasi rodanesco con più freschezza di frutto, bocca più esile ma che mette su ciccia col tempo. Pensare ad un Teroldego di 40 anni...
Barolo Brunate 82 Rinaldi, il miglior Rinaldi mai provato, equilibrio quasi perfetto, naso espresso di fiori, terra e more, bocca vellutata, tannini rotondissimi e dolci
Barolo Monprivato 70 Mascarello, vino profondo e ricco ma compatto, chiuso, poco disponibile. SI sente tanta roba ma troppo compressa. Mi chiedo se si aprirà mai. Buono, ma...
Barbaresco Santo Stefano 78 Giacosa é semplicemente il barbaresco perfetto, non credo si possa andare oltre, un'esplosione di finezza, un sussurro di potenza e via con tutti gli ossimori che vi pare. Naso caleidoscopico e bocca di una mobilità accecante.
Brunello di Montalcino annata 83 Soldera, un grande Brunello nettamente solderiano nella mineralità terrosa e nei toni boschivi primaverili
Montepulciano 75 Valentini è un grandissimo, che sarebbe stato alla grande nella batteria precedente, dei nebbioli. Un'esplosione di aromi scuri di caffè, amarene, spezie, con una bocca enorme ma snella.
Taurasi Montemarano 68 Mastroberardino. Vino assurdamente giovane, decisamente il più giovane dei rossi, forse paga in complessità e ricchezza, non so se sia la bottiglia, a me è piaciuto più che alla media dei commensali.
Recioto riserva arele 77 Quintarelli, cioccolato, agrume, amarena, cannella e chi più ne ha... bocca di grande dolcezza persistenza ma con acidità che regge il tutto, un riferimento per qualsiasi vino dolce
Moscato di scanzo 70 di Biava altro vino veronelliano e altra sorpresa, integro, profondo, frutto dolcissimo e ricco. Bravo il nonno di Manuele (attuale proprietario dell'azienda e tra i commensali di ieri).
Chiusura con qualche pezzo di macchina del tempo oltrepadana dalla cantina del ristorante Prato Gaio di Santa Maria della Versa, tutti vini ancora apprezzabili e con molto da dire: Monsupello brut 2011 per sciacquare la bocca, bella bolla BdN, si beve meglio del 99.9% dei Franciacorta; La Versa brut 1979, bello cremoso, ancora fresco, perde le bolle in fretta ma si beve ancora alla grande; Monsupello barbera 1973, vino certamente evoluto, ma bene, note di torrefazione, di sottobosco, ma ancora mobile in bocca, buona acidità; Oltrepo Pavese 1976 Quaquarini, non è Barbacarlo, non invecchierà come il Barbacarlo ma è buono quasi come un Barbacarlo, asciutto, lungo, sarebbe andato bene col cibo piuttosto che alla fine ma anche così ha fatto piacere.
Ultima modifica di andrea il 20 giu 2017 13:27, modificato 1 volta in totale.
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Palma
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Re: I vini di Gino

Messaggioda Palma » 19 giu 2017 10:16

Grandissima giornata, un grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Se troverò un attimo integrerò con qualche commento, ma sono abbastanza allineato con nonno Andrea :mrgreen:
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videodrome
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Re: I vini di Gino

Messaggioda videodrome » 19 giu 2017 10:52

:shock:
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andrea
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Re: I vini di Gino

Messaggioda andrea » 19 giu 2017 11:00

videodrome ha scritto::shock:

E' tutto vero! :wink: 8)
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Re: I vini di Gino

Messaggioda stecca » 19 giu 2017 18:34

scusate, curiosità...
Era una degustazione aperta a tutti? che bisognava fare per partecipare? qualche dettaglio in più sull'organizzazione se avete voglia
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Re: I vini di Gino

Messaggioda Luca Mazzoleni » 19 giu 2017 20:23

Una doverosa menzione e ringraziamento a Giorgio Liberti patron del Prato Gaio di Santa Maria della Versa, per l'impeccabile organizzazione ed ospitalità. Ambiente, cucina e savoir faire di sala d'altri tempi. Una cornice assolutamente adeguata ai vini sfilati sulla tavola.

La degustazione è stata un evento privato non aperto al pubblico, un ritrovo tra amici degustatori di vecchia data.
La finalità originale della degustazione - del tutto eccezionale e non ripetibile - era la verifica dello stato organolettico di alcune bottiglie che saranno oggetto di un importante evento dedicato alla memoria di Gino in programma il prossimo Novembre a New York, con la presenza di Arturo Rota e della famiglia Veronelli.
Avendo in passato (quanti anni fa ormai!) collaborato alla stesura e redazione della Guida Oro I Vini di Veronelli, mi è stato concesso il privilegio di poter condividere l'analisi delle 'bottiglie campione' con gli amici convenuti domenica al Prato Gaio.

Ho poco da aggiungere alle note di Andrea se non questo: assaggiare i vini di vignaioli e aziende 'del privilegio' di Gino non più esistenti oggi - com'è il caso del Rossese Vigneto Curli di Emilio Croesi o del Favonio Bianco Trebbiano di Capitanata di Attilio Simonini - ha un fascino archeologico-archivistico davvero speciale (e nel caso di Curli 78 e Favonio Bianco 82...anche assolutamente edonistico!).
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Re: I vini di Gino

Messaggioda divino59 » 20 giu 2017 07:52

Complimenti per questa degustazione dei vini del Privilegio , dovrei avere da qualche parte una lettera che mi spedì diversi anni orsono Gino Veronelli in occasione di una mia visita in Friuli presso Rocca Bernarda , sapevo che il Picolit fatto in quella parte del Friuli gli piaceva tanto e quando dopo qualche giorno rientrando nel nostro locale qui a Ruvo di Puglia gli spedii una lettera raccontandogli la mia visita pensando che non mi avrebbe dato risposta (mi sbagliavo alla grande) , invece dopo poco tempo mi rispose promettendomi che sarebbe passato a trovarmi anche perchè era da tanto che non camminava nelle vigne della nostra Puglia.
P.S. manco da un paio d'anni dall'Oltre Po Pavese zona che ho frequentato per qualche anno , ed ho un' ottimo ricordo di Giorgio Liberti e del suo Prato Gaio,davvero un grande professionista della ristorazione della zona.
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videodrome
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Re: I vini di Gino

Messaggioda videodrome » 20 giu 2017 08:52

andrea ha scritto:
videodrome ha scritto::shock:

E' tutto vero! :wink: 8)

Ci credo Andrea, complimenti.
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valino
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Re: I vini di Gino

Messaggioda valino » 20 giu 2017 11:16

Brividi
Complimenti veramente.
Raramente ho invidia delle bevute altrui ma in questo caso ...da Veronelliano d'antan ..... :shock:
" in te si correggono le austere doti del tuo maggior fratello.. a te non son misurati i calici, come convensi ai pesanti e capitosi tuoi rivali; a te ogni ora è propizia ed ogni vivanda buona compagna.. "
D. Cavazza
Ode al Barbaresco 1897

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