Messaggioda piergi » 06 apr 2017 11:29
Irpinia
Luigi Tecce
Satyricon 2014-naso sulfureo e scostumato. Bocca che al netto della mancata scolarizzazione e della gioventù è molto godibile e richiama quasi urlando un accompagnamento sinfonico di minestra maritata.
Taurasi Poliphemo 2013- dopo la sorpresa della scorsa pettinatissima versione, torna il vino cazzimmoso che tutti amiamo. Praticamente è l’equivalente del tipo che in discoteca viene sfiorato per un attimo mentre sta al bancone del bar e in meno di un secondo ha sfoderato lo sguardo più truce che ha e si è levato la cintura borchiata che cinghiarti le gengive.
Feudi
Serpico 2012- naso saturo di resina e legno. Sensazione ebanistica che permane in bocca, dove il frutto è letteralmente foderato di mogano.
Taurasi piano di montevergine riserva 2011- tecnicamente ineccepibile, poco emozionale. Al naso frutta rossa matura e leggere note di camino. In bocca coerente con un bel tannino ben presente.
Campanaro 2015- storico taglio di greco e fiano, meno legnoso che in passato, rimane tuttavia piuttosto molle, soprattutto nel finale dove manca acidità.
Fiano di Av studi Arianello 2014- naso piuttosto chiuso e empireumatico. Bocca ben più vitale con nette sensazioni idrocarburico-iodate
Greco di Tufo Cutizzi 2016- naso di frutta gialla non proprio matura, in bocca il sorso è agile e godibile, merito anche di un discreto finale salino.
Di Meo
Don generoso 2010- naso di potente balsamicità, quasi da fisherman friends. In bocca questa sensazione di freschezza si accompagna a note di ciliegia sotto spirito. Tannino disteso e setoso.
Taurasi vigna olmo riserva 2008- la macchia mediterranea, timo in particolare, copre ogni altro odore. In bocca ritorna questa sensazione fresca di garrigue, ma non si accompagna a un tannino altrettanto fresco, anzi mi pare che manchi di tensione sul finale.
Fiano di Av Alessandra 2012- molto minerale e giovanile. Sale, zolfo e pesca bianca.
Tenuta del meriggio
Taurasi 2012- speziato, pungente, vinoso. Tannino aggressivo ma ben inserito nel contesto di equilibrio del vino.
Villa Raiano
Taurasi 2012- cuoio e erbe spontanee. In bocca è coerente, tannino educato e finale pepatissimo e spiazzante.
Fiano di Av 2016- naso di curry e pepe bianco. Con un naso così la bocca non potrà che essere fresca e il finale piccante.
Fiano di Av ventidue 2014- molto giocato sull’eleganza, note insistite di asfodelo e asparago. Il vino più sauvignoneggiante della giornata.
Fiano di Av alimata 2014- meno sussurrato rispetto al ventidue, il questo caso la nota verde è quasi disturbante, trovando riabilitazione nel lungo finale speziato
Greco di Tufo 2016- naso molto fresco, con note idrocarburiche insistite. In bocca questa freschezza si traduce in tanto tanto sale che alla fine diventa stancante.
Greco di Tufo contrada marotta 2014- elegantissimo nelle sue note di ananas e frutto della passione. In bocca queste note tropicaleggianti vengono smorzate da una acidità guizzante e da un lungo finale pulito.
Contrade di Taurasi
Taurasi 2012- resina, macchia mediterranea, cenere di camino. Tannino ben presente ma non disturbante. Chiusura lunga e quasi erbacea.
Grecomusc’ 2014- roviello bianco al 100%, non mi pare una edizione memorabile. Naso molto molle, in bocca è più reattivo ma la sensazione è che ogni componente vada un po’ per conto proprio.
Antico Castello
Taurasi 2012-naso molto incentrato sulle note minerali, lo zolfo e la legna bruciata. In bocca è più sfaccettato, tornano le sensazioni dell’olfatto ma si accompagnano a frutta rosso matura e cuoio. Lungo finale pepato.
Fiano 2015- fuori dalle zone classiche del fiano, la differenza con i pari batteria si sente. Naso balsamicissimo di eucaliptolo e propoli. In bocca ancora tanta freschezza, anice, ma anche una discreta struttura, molto tonico.
Fiorentino
Taurasi 2012- azienda per me sconosciuta. Bella prova. Tanto cuoio, frutta sotto spirito, arancia rossa. Tannino disteso e finale agrumato e molto lungo.
Il cancelliere
Taurasi nero ne’ 2012- il compagno di rissa del Poliphemo. Veramente poco amichevole, con decise note di cenere e carne affumicata. In bocca questa aggressività scema un pochetto, il tannino è piuttosto soffice e quasi elegante. Chiusura un po’ repentina.
I capitani
Taurasi bosco faiano 2011- da un annata poco generosa può uscire fuori anche un bel vino. Naso poliedrico e balsamico, agrume e sale che ritornano anche in bocca. Sviluppo della trama molto composto e finale in cui ritorna la sensazione di freschezza balsamica.
Greco di tufo serum 2016- lievito al naso e lievito in bocca. Finale piccante
Colli di Castelfranci
Taurasi alta valle 2010- naso molto giovane, da’ la sensazione di essere piuttosto indietro. In bocca è molto gourmand, si lascia bere bene, frutta rossa, arancia sanguinella, timo.
Fiano di Av pendino 2016- piuttosto zitto al naso. In bocca pesca bianca e mentuccia. Chiude un po’ amaro.
Greco di tufo grotte 2016- verticale, iodato, al contempo una struttura non proprio esile, ma nel bicchiere si muove con agilità.
Antica Hirpinia
Taurasi 2010- note erbacee e di mosto cotto disturbano l’assaggio.
Sanpaolo
Taurasi riserva 2010- resina frutta e tanto origano. In bocca si aggiungono la nota agrumata e il tannino elegantemente aggressivo. Lungo il finale.
Greco di Tufo Claudio Quarta 2015- salato e minerale. In questo momento frutto non pervenuto
La molara
Taurasi Santa vara riserva 2009- note minerali, zolfo e idrocarburo. In bocca il vino prosegue su questa falsariga. Svolge il compitino senza sbavature ma senza emozionare.
Fiano di Av 2015- note di asfodelo, piselli in busta. Chiusura amara.
Perillo
Taurasi 2008- al naso lo collochi nella top 10 della giornata, al primo sorso nella top 3. Sul finale nella top 1. Per me più in beva della 2007 che è appena uscita!
Traerte
Torama 2015- (coda di volpe 100%) ad un naso sostanzialmente inerte corrisponde una sorso dinamico piccante e salato. Chiude con note di curcuma e frutta sciroppata.
Fiano di Av 2015- vino che gioca moltissimo sull’equilibrio fra una materia abbastanza grassa e una acidità che ne rende la beva molto facile.
Urciuolo
Fiano di Av 2016- note lievitose prevalenti. In bocca ananas e pesca bianca. Chiusura pepata.
Colli di Lapio
Fiano di Av 2016- erano anni che non trovavo così buono il fiano di Clelia Romano. Rispetto altre versioni qui struttura non indifferente, sale e vibrante verticalità vanno a braccetto rendendo la beva compulsiva e appagante.
Cantina del barone
Fiano di Av particella 928 2015- naso inizialmente sfocato (non è una novità per questo produttore) quindi emerge chiaramente la nota minerale/sulfureo/salmastra. In bocca questa nota è predominante ma si accompagna a una albicocca grassa e succosa. Finale lungo e speziato.
Pietracupa
Fiano di Av 2015- vino autunnale. Fin dal naso dove predomina la nota di sottobosco, le foglie bagnate. In bocca manifesta una imbarazzante gioventù con una nota citrina predominante.
Villa Diamante
Fiano di Av vigna della congregazione 2015- versione elegantissima. Va tenuto nel bicchiere tanto tempo per poterne cogliere tutte le sfaccettature. Frutto gioioso e pai lunghissima.
Tenuta Sarno 1860
Fiano di Av 2015- tanto tanto glicine, unito a una bella dose di sale, una bocca espressiva e un finale nuovamente floreale.
Rocca del principe
Fiano di Av 2015- naso che fatica a esprimersi, bocca molto composta, erbe spontanee, menta, pesca gialla. Chiusura salina.
Fiano di Av tognano 2014- complesso e sfaccettato. C’è tantissima materia. Note silvestri balsamiche, frutta tropicale, sale, spezie. Lunghissimo finale
Tenute Casoli
Fiano di Av kryos 2014- crudo sia il naso che la bocca. Di difficile approccio, magari bottiglia così così.
Vigne guadagno
Fiano di Av contrada sant’Aniello 2014- espresiivo più in bocca che al naso, cion belle note di menta e anice.
Ciro Picariello
Fiano di Av Ciro 906 2013- naso su note iodate e di macedonia estiva. Bocca molto reattiva, sorso dinamico e finale speziato e piccante.
I favati
Fiano di Av pietramara et bianca 2012- al naso “crostata di frutta”, in bocca ritorna questa sensazione di cremosità, per nulla disturbante. Chiusura fumè.
Greco di Tufo terrantica et bianca 2012- naso affilato e salino. In bocca queste sensazioni si amplificano. Chiusura molto lunga con note di curry e cumino. Orientaleggiante
Di Marzo
Greco di Tufo 2016- giovane giovane giovane. La nota di lievito madre è coprente sia al naso che in bocca.
Greco di Tufo colle serrone 2016- ciccia e verticalità. Chiusura lunga con note pepate e rotonde
Sertura
Greco di Tufo 2015- azienda a me sconosciuta, con vigne a santa Paolina. Bella prova. Naso espressivo, miele, propoli e mandorla. Bocca corrispondente con un plus di guizzante acidità che ne rende il finale speziatamente lungo.
Cantine dell’angelo
Greco di tufo miniere 2015- avete afte o piccoli taglietti su lingua o palato. Questo è il vino che fa per voi. Una enorme carica di zolfo (unita a crema e pappa reale) che all’istante disinfetterà ogni cosa! Piaciuto molto per la sua personalità.
Torrefavale 2015- stesse note del fratello minore, ma giocate su un registro più elegante e sussurrato. Tanto sussurrato che in bocca pare quasi tenue, quindi sul finale esce una parte verticale e sapida che ne allunga la bevuta.