Riporto anche qui...
Alberto ha scritto:Oggi a pranzo, orizzontale (alla cieca, dall'inizio alla fine) di Chianti Classico 2011.
Nell'ordine:
Chianti Classico Riserva, Cafaggio, 2011 (14,5%)
Una bottiglia di "backup" messa dentro all'ultimo per sostituire un Capannelle Riserva tappatissimo ma che faceva intravvedere gran belle cose floreali. Questo qui invece mostra del frutto rosso "generico" ed un legnetto un po' ruffiano, non molto complesso e pure con la tendenza ad inscurirsi nel tempo. Piattino e trascurabile, a mio avviso.
Montevertine, Montevertine, 2011 (14%)
Agrumi e fiori a profusione, zero profilo da annata calda, anzi una bocca finanche severa, quasi stretta all'inzio; poi ovviamente sostando nel bicchiere scala qualche marcia, si allarga e si ingentilisce un po' in bocca senza perdere acutezza e "filo" al naso, e pur non mostrando per intero il suo potenziale (ci vorranno ancora non pochi anni di vetro) si guadagna facilmente il podio di giornata, seppur sul gradino più basso. Dotazione di freschezza notevole.
Riecine, Riecine, 2011 (14%)
Naso che parte con accenni quasi salmastro-acciugosi, che a me hanno garbato parecchio, per poi spostarsi sul frutto rosso fresco; bocca un po' sottile, "dolce", quasi sussurrata. Lindo e preciso, strizza un occhio e pure l'altro mezzo alla Cote d'Or (la bottiglia borgognotta non è mesa lì così a caso), ma un pizzico di carattere in più in bocca non guasterebbe.
Sangioveto, Badia a Coltibuono, 2011 (15%)
Vincitore di giornata, per me. Profondo, speziato, terroso, lungo, cazzuto, ma non per questo compresso o ritroso per via della sua gioventù...anzi, il profilo è già bello aperto. Residuo boisé, peraltro evidente quasi solo al naso, che ancora un po' deve integrarsi del tutto, ma chi se ne frega. Anche qui comunque zero sentori di accaloramento o tantomeno di cottura del frutto, e nemmeno una spinta alcolica fuori dalle righe.
Sangiovese di Romagna Marzeno Riserva Cadisopra, Cadisopra, 2011 (15%)
Intruso messo lì a scompigliare le carte, ma vino che si è comunque difeso, e devo dire trattasi di un bel sanzves: naso di frutto scuro con lievi accenni catramosi assolutamente non sgradevoli, bocca concentrata ma non "forzata"', con tannini dolci; solo nel tempo esce una vena surmatura del frutto che gli toglie un po' di slancio. Ma buono.
Percarlo, San Giusto a Rentennano, 2011 (15%)
Che dire? Non mi aspettavo certamente un vino già aperto e disteso, ma questo è veramente un lattante: profilo balsamico ed un frutto amarena pronunciato all'inizio, poi al naso si chiude a riccio, mente in bocca detona con la solita struttura acido-tannica monumentale del gioiello di casa Martini di Cigala. Il più indietro del gruppo, ma non è una sorpresa. Secondo gradino del mio personale podio, nell'attesa di poter staccare il resto della compagnia fra qualche anno.
Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Sorbo, Fontodi, 2011 (15%)
Ahimè, vorrei tanto poter dire che il 10% di cabernet sauvignon non si sente, oppure che il profilo molto moderno del vino nel complesso non pregiudica la purezza di espressione del sangiovese, ma purtroppo non è esattamente così; intendiamoci: c'è di peggio in giro, e di gran lunga, ma a conti fatti il profilo estrattivo "scuro" ed il dosaggio del legno risultano un po' soverchianti rispetto alle pur belle note floreali e balsamiche. Dal 2012 dovrebbe essere tutto sangiovese, di mano più leggera, staremo a vedere.
Concerto di Fonterutoli, Marchesi Mazzei, 2011 (13,5%)
Questo qui invece, sarà anche perché non fà mistero della sua anima da Supertuscan "Vintage", e la declina con onestà di intenti, mi è piaciuto decisamente di più del precedente: ha freschezza e buona dinamicità, un frutto dolce e leggermente cioccolatoso, ma non cupo o appesantito, solo un leggero verde a centro bocca (qui la quota di CS si issa al 20%). Forse non grande complessità, ma è sicuramente molto giovane, ed il fatto che non sia troppo moderno lo rende attraente.
Nota conclusiva: un plauso generale alla gestione delle alcolicità, davvero tutti vini mai sbracati da questo punto di vista.