Messaggioda mofise » 05 nov 2015 19:21
Non la faccio lunga.
Giornata emozionante, irripetibile.
Tutte bottiglie provenienti da Montevertine.
Doppie-magnum o magnum fino alla 1995, bordolesi dalla 1996.
Solo un sentito ringraziamento a Martino per aver messo a disposizione queste meraviglie e un abbraccio all'amico Armando, starei ore ed ore ad ascoltarlo senza annoiarmi, pura poesia.
1980:
Colore fantastico, trasparente/brillante. Naso senza frutta, con bellissimi terziari nobili, ma senza alcun segno ossidativo. Parte con un netto tabacco non aromatico da pipa (tipo park lane n.7 per intendersi), poi solo accenni di un bel pout pourri secco di buccia d’arancia e violette , tutto in un quadro algido, ferroso e fumé. Bocca tesa, acida, scorrevole, ma non vuota.
1982
Colore scarico e trasparente. Caldo, lattico, dolcissimo, tutto sul pellame nobile e frutta secca, ciliegia sotto spirito, corteccia, alloro e non manca un’idea marina. Bocca convincente , ricca/potente, condizionata da un tannino un filo aggrappante.
1983
Il preferito di molti. Nel mio calice è arrivato un vino torbido, con un naso intrigante, ma poco a fuoco, velato da uno straccetto umido e da una dominante dolcezza di caramello, cappuccino e una insistente confettura di fichi alla Pedro Ximenez. Probabilmente ho beccato la peggiore delle due doppiemagnum. Detto questo in bocca si riscatta alla grande ed è saporito, fresco, senza peso, ma non diluito.
1985
Solito Pergole 85 immutevole negli anni. Frutto denso, scurissimo e giovanile: creme de cassis, liquirizia e un lampo verde danno un imprinting bordolese. Bocca ricca, cazzuta, con tannino potente e un filo vegetale.
1986
Mamma mia! Chiaro, ampio e di commovente integrità. Un lampo di cebion effervescente all’arancia, poi buccia di mandarino, ciliegia freschissima, pesca, un accenno esotico, pepe bianco nettissimo, cioccolato bianco, zucchero a velo, ginestra e altri fiori gialli, caramellina, una ventata di menta e solo un’idea di torba chiara. Bocca strepitosa, succosa, delicata e infinita .
1987
Ha un bel colore scarico/brillante che invoglia, ma il naso è tutt’altro che fine, ricorda vecchi scatoloni di libri dimenticati in cantina, poi funghi, muschio , terra nera umida autunnale, castagna lessa e vecchi mieli ossidati. Non manca una nota di “merde de poule”. Bocca corta , asciutta.
1988
Colore strepitoso, giovanile, carico e brillante. Naso un po’ monolitico/scuro, l’opposto del 1986, molto balsamico/minerale con una netta viola, mora e una bella nota di fegatino con alloro/ginepro spolverato di pepe nero. Bocca composta, strutturata, ma anche elegante e equilibrata.
1990:
purtroppo entrambe le doppiemagnum avevano problemi . NG.
1990 riserva.
Colore nero inchiostro , calice pieno di fondata. Una bomba chinata/inchiostrata , monolitica, ma anche di grandissima stratificazione. Mille erbe officinali , balsami, fiori viola pungenti, visciole nere, liquirizia, cacao e caramella dolce al rabarbaro. Ingresso in bocca denso/dolce al quale fa seguito una massa fenolica imponente, probabilmente superiore a qualche annata top di mouton. E’ il monolite di 2001 Odissea nello spazio.
1992
Naso sfocato, terziario, poco coeso. Terra molla, qualche fungo secco e prova a fare capolino qualche nota più chiara di confettura di pesche ed erbette. Stupito dal sorso, comunque gradevole, solo un filo diluito , ma di bella lunghezza e coerenza.
1993
In pochi saranno d’accordo con me , ma rimane sempre una bellissima versione. Nel mio calice è arrivato un vino nitidissimo, integro, fragrante, con solo un’idea di volatile, un velo di zucchero/vaniglia su una stecca di cioccolato, caramellina di coca-cola, poi fiori e agrumi. Bocca scintillante , freschissima con uno stupendo retronasale (nettissimo) di rosa e bacche rosse . Il tannino è asciutto, un po’ contratto, ma rimane un sorso di bellissima purezza. Alla cieca direi alto piemonte.
1994
Cuoio,pellame, caramello, pomodoro, ruggine, crostino di carne, scatola di sigari. Bocca molto animalesca , sconclusionata, tannino polveroso, evoluto.
1995
Ritorna , ma soltanto un’idea, la nota vitaminica/agrumata, poi rosa, genziana, chinotto, erbe secche scure, oliva nera, pelle di insaccato, pepe nero, crosta secca di parmigiano e un’idea di tè nero earl grey. Bocca piena, ricca , con una bellissima scodata fresca; peccato soltanto per una piccola contrazione fenolica che non ne pregiudica la lunghezza in bocca.
1996
Qui si inizia con le bottiglie bordolesi. Il vino che è arrivato a me è un 1996 diverso dai tanti provati negli anni. Bomba di spezie dolci, un’idea laccata, poi torba , arancia amara, chinotto, mandorla e tè bianco . Dolcissimo, speziato e finemente boisée. Bocca splendida, freschissima, elegante. Mai bevuto un 1996 così, opterei per una bottiglia “deviata”, che ha fatto un percorso in bottiglia tutto suo, ma comunque un bellissimo percorso.
1997
Sempre piaciuto, ma in questo caso ha un naso più evoluto del solito, etereo e un pelo scuretto di frutto, mou e spezie dolci, rinfrescato da una ventata di lavanda. Bocca inaspettatamente un po’ esile , ma con un bellissimo tannino dolce e sapido. Piaciuto, ma senza vibrare.
1998
Austero, scuro , profondo, ricorda molto case basse in annate “scure” tipo la 1991. Lieve acetica, prugne secche, cenere, crostino di carne, ginepro, cacao amaro nettissimo e una lievissima acciugata.
Bocca severa e amara. Non per tutti.
1999
Ancora devo trovare la bottiglia di 1999 che mi convince appieno e non l’ho trovata neanche questa volta. Sicuramente a me è arrivata una bottiglia diversa da quella del tavolo di Martino. Rimane comunque un grande naso, ampio, affascinante, dolce, aperto, chiaro, borgognone, ma continuo a trovare un filo di maturità di troppo per un’annata così quotata e una bocca si elegantissima, lunga, ma un filino diluita. A questo punto l’unica possibilità è che in questa annata ci siano bottiglie che performano in maniera completamente diversa l’una dall’altra dato che al tavolo di Martino parlavano di carro-armato e io ho trovato una elegante bentley.
2000
Pensare che da un’annata così piccola con tutte le difficoltà climatiche e soprattutto familiari sia venuto un vino così io non posso far altro che gridare al miracolo. Niente di trascendentale sia chiaro, ma un sangiovese perfetto, inossidabile, stupendamente ruffiano con una dolce, avvolgente complessità fruttata. Bocca elegantissima , succosa, lievemente boisée/tostata. Ruffiano nell’accezione più bella del termine.
2001
Grandioso e atipico. Un Pergole che divide. Fatica all’inizio a pulirsi , ma quando lo fa si rivela nella sua solita imponenza . Da una lettura superficiale si potrebbe cogliere soprattutto il suo lato scuro/austero e vagamente terziario, ma pazientando sul calice montano le stratificazioni e le sfaccettature. Arancia amara, cedro, sigaro toscano, china, terra smossa, un’idea selvatica/affumicata ,fiori secchi e un lampo d’incenso. Bocca imponente, ricca, di grande massa tannica e di infinita prospettiva.
2003
Intensissimo, verticale, dolce/amaro,terroso, salmastro,bruciato, etereo e un filo esotico.
Bocca tonda , succosa, forse un filino asciugante,ma elegante e convincente.
Non ci crederete, ma per me è ancora non è al top e potrà dare tante soddisfazioni quantomento per altri 4 lustri.
2004
Il mio preferito, ma non per gli amanti dei fruttini dolcini. Sali e pepi in tutte le declinazioni. Grafite e fruttini rossi scuri croccanti e freschissimi . Bocca di una tensione acido/fenolico/sapida che ti colpisce al cuore. Infinito, ma non per tutti.
2006
Spinto, esuberante, intenso, concentrato, carnoso, insomma…vinone. Bocca ricca, dolce, tannino potente. Mi lascia un po' interdetto...direi sicuramente un vino di grande fascino internazionale e intensità aromatica, ma manca qualcosa, manca uno scatto, una tensione per farmelo piacere fino in fondo. Dettagli.
2007
All’uscita non avrei mai detto che diventasse così. Bellissimo contrasto “verde/maturo” , frutti e fieno, erbe/fiori e ruggine. Bocca elegantissima e ipersaporita. Capolavoro.
2008
Parte non pulitissimo, ma di grande , scura intensità. Frutti neri aspri, un’idea selvatica e di volatile, molte erbe officinali , pepe nero, spezie e solo un’idea lievemente ossidativa.
Bocca un filo asciutta, ma contrastata/sapida e minerale.
Atipico.
2009
Bello e ruffiano, ma non la mia annata. Super-frutto dolce stile “ciliegione”, finissima vena lattico/tostata e un lontano ricordo salmastro.
In bocca piaciuto di più che al naso, saporito ed elegante.
2010
Non credo che l’affinamento in bottiglia lo farà aprire molto, ma rimane un vino di una nitidezza e stratificazione pazzesche, un capolavoro minerale, finissimo, micro-sfaccettato , ancora iper-giovane. Zero frutti dolci/chiari, zero spezie dolci, ma tanta stratificazione minerale. Bocca eccezionale, acidissima , ma non severa. Tannino per me splendido, fittissimo e sferico, ovviamente avvertibile per mancanza di bilanciamento fruttato. Dettagli.
2011
Tipico 2011. Dolce,scuro e ricco. Ciliegie mature, fiori, coca cola e lampi balsamici.
Bocca con ingresso dolce, saporita, con ritorni di mou, marzapane e liquirizia dolce, tannino tipico dell’annata, ben controbilanciato dal frutto dolce. Coerente a 360°.
2012
In fase embrionale, naso bello e già espressivo, ma ancora un po’ monocorde sull’intreccio fresco di frutta/fiori . Bocca ancora condizionata dal tannino asciutto dell’annata.
Si farà.
Ultima modifica di
mofise il 06 nov 2015 10:09, modificato 2 volte in totale.
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