Non conosco tutti i vini premiati, ma quelli che conosco secondo me sono tutti meritevoli.
Poi si possono fare tutti i commenti che si vuole.
Certo, la storia dei riconoscimenti attribuiti ai vini della Provincia di Trento mi induce a pensare che vi sia un certo indirizzo piuttosto leggibile.
I vini rossi non hanno mai ricevuto particolari attenzioni e premiazioni.
In passato erano più i vini bianchi insieme agli spumanti.
Negli ultimi anni sono nettamente predominanti gli spumanti.
Certo, la vocazione spumantistica del Trentino mi sembra cristallina.
Ad oggi, forse l'unica Regione italiana con una vera e propria vocazione spumantistica per il metodo classico e che l'ha espressa compiutamente.
Secondo me la vocazione è forte anche in OP Pavese ma la strada è ancora lunga.
Poi, da qui a voler affermare che l'identità vinicola del Trentino è rappresentata dallo spumante, ce ne passa davvero troppa.
Gli stessi Lunelli non producono solo spumante, già questo dice tutto.
Sì, anche secondo me potrebbero esserci altri vini, non spumanti, meritevoli di maggiore considerazione.
Rossi, però, non me ne vengono in mente molti.
Longariva la conosco più che bene, ma secondo me nessuno dei suoi vini, per quanto buoni, è ad un livello come quello di San Leonardo.
Forse non troppo distante da meritare comunue i 3 bicchieri?
Io non lo so, per fortuna di mestiere non faccio parte di commissioni di assaggio per nessuna guida.
Cesconi, non lo bevo da una vita ma ho un ricordo molto positivo.
Nicola Balter faceva ottimi vini fermi, sia rossi sia bianchi ma da un po' si è convertito allo spumantismo.
Ho perso le tracce anche di Castel Noarna, prometteva bene.
L'impressione che ho è che chi valuta i vini trentini sia di manica più stretta di chi valuta altre regioni e forse privilegi un po' troppo gli spumanti.