darmagi90 ha scritto:MANUZ ha scritto:gambero_parlante ha scritto:Bianco dell’anno
Collio Friulano ’14 - Schiopetto
2014 friulano???? ma...credo che il 2014 sia stato la peggiore delle ultime 20 vendemmie...
ha piovuto un giorno si e l'altro anche.. son stati fatti trattamenti in vìgneto del 40% superiore alle medie degli ultimi anni...
uve passate dal non essere a maturazione all'essere marce nel giro di qualche giorno...
questo premio davvero mi lascia perplesso...
certo che nella zona orientale del Friuli è andata un po' meglio che in quella occidentale, ma per fare un esempio a Udine la scorsa estate son caduti 600mm di pioggia, il doppio rispetto alla media degli ultimi 20 anni..a luglio son caduti 250mm contro i 100 della media...
ma soprattutto i giorni di caldo (sopra i 30° per esempio)sono stati 22, contro la media di 44!!!! a luglio son stati 9 contro i 18 della media degli ultimi 20 anni..ad agosto5 rispetto ai 14 della media...
quindi giornate 'fredde' e piovose...l'ideale por malattie e marciume (e infatti è stato così) e la peggiore situazione per l'uva..
da qui...
come han fatto a premiare un vino friulano come vino dell'anno?
Magari da loro è stato come per la Valtellina nel 2002...
Condivido le perplessità ma mi piacerebbe assaggiare il vino e soprattutto leggere le motivazioni della "sentenza".
Non ho ben presente con quali criteri venga assegnato questo particolare riconoscimento. Trattandosi di "premio speciale" che si chiama "Vino bianco dell'anno", non necessariamente deve essere inteso come il più buono in assoluto.
Riportiamo di nuovo l'elenco come pubblicato sul sito con un breve commento sotto ad ogni vino/cantina premiati
Rosso dell’Anno
Etna Rosso V. Barbagalli 2012 – Pietradolce
Vino di straordinaria complessità e finezza, il Vigna Barbagalli '12 è sfaccettato e profondo al naso, dove si alternano frutti rossi, mineralità, spezie, tabacco e sentori balsamici; lunghissima e nitida la bocca, in cui il frutto ritorna nel lungo finale in tutta la sua elegante sensualità.
Bianco dell’Anno
Collio Friulano 2014 - Schiopetto
Altra performance invidiabile di tutta la parata ma soprattutto del Friulano ’14, che ha riconquistato i Tre Bicchieri e insieme il premio di Bianco dell'Anno, in virtù degli univoci apprezzamenti in entrambe le sedute di selezione. Ricco, complesso e armonico sia all’olfatto sia al palato, regala suggestioni di frutta matura, miele chiaro e fieno fiorito...
Bollicine dell’Anno
Franciacorta Dosage Zéro Noir Vintage Collection Riserva 2006 – Ca’ del Bosco
Quarantesimo Tre Bicchieri in carriera a Ca’ del Bosco con uno straordinario Dosage Zéro Noir Riserva ’06 della linea Vintage Collection. Oltre otto anni di maturazione sui lieviti regalano a questo Blanc de Noirs una profondità e una complessità straordinarie, che ne fanno un riferimento qualitativo assoluto. Una prestazione magistrale che gli fa valere il premio di Bollicine dell'Anno.
Dolce dell’Anno
Valle d’Aosta Chambave Moscato Passito Prieuré 2013 – La Crotta di Vegneron
Ha un colore dorato brillante e l’ampiezza del bagaglio olfattivo è sorprendente: apre sulle note della pesca e dell’albicocca per virare poi su nuance floreali, di timo, e infine sulla frutta secca. Al palato concentrazione di frutto, dolcezza, ma soprattutto freschezza e grandissima eleganza. Da non perdere.
Cantina dell’anno
Allegrini
Marilisa e Franco Allegrini hanno saputo portare l’azienda fondata da papà Giovanni a essere una delle punte di diamante dell’enologia nazionale, sviluppandosi ben oltre i confini regionali e al tempo stesso rimanendo fortemente legata al territorio d’origine. Sono più di cento ormai gli ettari di vigneto in Valpolicella, distribuiti lungo i pendii meglio esposti della denominazione, rifuggendo dai fondovalle e, anzi, inseguendo la freschezza che solo l’alta collina può donare, per una produzione solida e di grande integrità.
Miglior rapporto qualità prezzo
Falanghina del Sannio Svelato 2014 - Terre Stregate
La Falanghina Svelato con l’annata 2014 si aggiudica di prepotenza i Tre Bicchieri e il premio per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo e si avvia a diventare un classico non solo del territorio ma dell’enologia campana. Ha un colore paglierino verdolino brillante, naso intenso e ricco che richiama la rosa, il frutto giallo, le spezie e la vaniglia. Al palato è ampia, prorompente e chiude lunga, fresca e vitale su suggestioni agrumate.
Viticoltore dell’anno
Giulio Grasso, Ca’ del Baio
Giulio Grasso è un autentico viticoltore, un uomo che vive i ritmi della natura, della campagna, praticamente in simbiosi con le sue vigne. Se la sua produzione spazia dai vini bianchi ai rossi del territorio, sono però i sui Barbaresco dei cru Pora, Asili e Vallegrande i vino che lo rappresentano fino in fondo. Lui ma soprattutto il suo legame con la terra. E questi valori Giulio li sta trasmettendo alle figlie Paola, Valentina e Federica che lo affiancano in azienda.
Cantina emergente
Guado al Melo
La cantina di Michele Scienza è stata la rivelazione dell’anno a Bolgheri, con una batteria di vini che va dal molto buono all’eccellente. I diciassette ettari di vigna sono coltivati con cura maniacale per qualità e sostenibilità, mentre in cantina il lavoro è sostanzialmente artigianale e poco invasivo. Le varietà allevate sono diverse, alcune in rappresentanza della tradizione mediterranea e caucasica. Una specie di “collezione”, dominata comunque dalle classiche uve bolgheresi.
Premio per la vitivinicoltura sostenibile
Manincor
Sophie e Michael Goëss-Enzemberg conducono l’azienda di famiglia a Caldaro, cinquanta ettari di proprietà suddivisi in cinque poderi condotti seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica, con la vigile e precisa collaborazione con Helmut Zozin. Tutto gravita attorno al concetto di qualità, non solo da intendersi come qualità organolettica dei vini, peraltro ineccepibile, ma anche come qualità e rispetto per l’ambiente, tanto in campagna quanto all’interno della bella cantina che si sviluppa sotto ai vigneti.