The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2023-24

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Wineduck
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Wineduck » 20 ott 2014 20:22

Sabato scorso serata veramente eccezionale, una delle migliori degli ultimi anni, con vini stratosferici in compagnia di due bellissiche fic.... :mrgreen: nooo MAGARI!
In realtà in compagnia di due personaggi forumistici talmente piacevoli che li metto nella personale classifica subito dietro quelle che sarebbero state le compagne perfette per una calda serata di ottobre nel centro di Firenze (Enoteca Pitti e Gola, Piazza Pitti): due mega sventolone da battaglia... :wink:
Si è bevuto:
- Champagne Extra Brut Avize mill. 2002 - Agrapart
- Champagne Brut Fleur de Passion 2005 - Diebolt Vallois

- Chambertin 2007 A. Rousseau
- CdP Réserve des Célestins 1998 H. Bonneau
- Charmes-Chambertin V.V. 2007 D. Bachelet

Commenti telegrafici:
- 5 bottiglie in 3 (anche se con l'aiuto dell'oste che ci ha gentilissimamente consentito di portare le bottiglie)... è tanta roba! :oops:
- i due champagne erano buonissimi, se fossero stati in magnum li avremmo finiti lo stesso! Stili diversi e per me leggera preferenza per Agrapart che ha lo bolla forse meno fine ma ha anche un vino sotto con i controcassi! In ogni caso parliamo di sfumature... :P
- Chambertin è un cru della Madonna: lo trovo sublime io che non sono certo tenero verso la Borgogna; i sentori di pesca bianca, anguria, susina e ribes che ha scatenato a due ore dall'apertura sono quanto di meglio abbia mai sentito in vita mia dai vini prodotti con PN :shock:
- lo Charmes VV è un vino di una bontà notevole, se non fossi stato già bello cotto ne avrei bevute delle bicchierate piene; mai sentita una bottiglia di quel cru con quella consistenza :)
- il mio vino della serata è stato però il CdP RdC che sognavo di bere da quando anni fa Marco-VG lo aveva inserito in una batteria di una sua degustazione a cui non avevo potuto partecipare: un vino mitico per davvero, non tradisce le attese (altissime) con una bocca caratterizzata da freschezza balsamica impressionante in mezzo a sentori più autunnali e caldi e soprattutto un tannino cremoso e saporito come pochi altri sentiti in vita mia; pur facendo la tara al fatto che sono innamorato del genere, quello era obiettivamente un "discreto vino dell'Altissimo"; al naso è partito sporchino e con sentori amoroneggianti ma tempo un'oretta ed ha sfoderato sentori più freschi e ipnotici molto incentrati sulle spezie scure, i frutti autunnali e la frutta rossa. Godimento TOP! :lol:
- i loschi ceffi con cui ho bevuto sono umanamente fantastici: devo ammettere che mi sto trovando veramente bene con loro e se continuano così mi dovranno sopportare per un bel po' di tempo ancora... :mrgreen:
Grazie a Franco per la bella boccia di Fleur e ad Alessio per lop Chambertin, lo Charmes, l'Agrapart e tutto il ben di Dio che abbiamo mangiato.
Alla prossima :wink:
Ultima modifica di Wineduck il 21 ott 2014 19:01, modificato 2 volte in totale.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda paperofranco » 20 ott 2014 21:20

Ebbene si. una delle fiche della serata era il sottoscritto, ma il vero Top Topone era l'altro, senza ombra di dubbio.......ciao Alessio...... :mrgreen: :mrgreen:
Passo direttamente ai vini.
Sottoscrivo quanto detto da Ale sulle due bollicine e rincaro la dose: per me si finivano anche se erano doppie magnum.
Trovo che Agrapart avesse qualcosina in più, una sorta di signorile austera eleganza, sensazione che difficilmente mi trasmette una bollicina, che di suo è una bevuta festosa, e per di più un BdB. Forse un'effervescenza meno sottile del Cramant, ma un equilibrio di fondo perfetto ed una lunghezza superiore. Il Fleur era di una beva semplicemente irresistibile, come dicevo bollicina finissima e cremosa, con una sensazione salina/marina incredibile. Un aperitivo fantastico, possibilmente in compagnia di una bella donna.
Nonostante le belle parole spese da Ale per il sottoscritto, e di cui lo ringrazio tanto, sono sicuro che dentro di sé ha trasalito e si è pentito amaramente di avermi invitato, quando ho bollato come Amarone di Quintarelli il suo splendido CdP, che aveva voluto servire perfidamente ed incautamente alla cieca :mrgreen:.
Detto questo, il vino è splendido, caloroso e solare come "penso" debba essere un campione della tipologia; le note calde e di frutta sottospirito al naso, che mi hanno portato fuori strada, trovano certo una corrispondenza in bocca, ma con un'eleganza ed un contrasto sapido che rendono la beva dinamica, ed il lunghissimo finale un affondo di sapore da grande vino.
Ma devo anche dire, che per me l'emozione pura è stato lo Chambertin di Rousseau. La Borgogna bella, ai massimi livelli di espressività ed eleganza, almeno per come l'ho sentita io fino adesso. Inutile cercare i descrittori, un vino di una complessità quasi insondabile, cangiante ad ogni passaggio sul bicchiere; in bocca è il paradigma della "potenza con un po' di peso", la profondità gustativa e la persistenza sono da fuoriclasse.
Lo Charmes-Chambertin di Bachelet è un vino che già conoscevo, ma ancora non l'avevo mai sentito così aperto e godibile. Gioca su un profilo olfattivo floreale/frutatto più leggibile, pur sempre complesso e raffinato, ma sicuramente più leggibile e meno intrigante dello Chambertin. La bocca ha una tattilità cremosa quasi "bordolese", e penso che sia dovuto in parte al cru, in parte allo stile e agli intenti del suo artefice, che se certo non vuole tralasciare nulla sul piano dell'eleganza, sicuramente butta un occhio anche alla consistenza, alla fisicità del vino. In ogni caso una gran boccia anche questa, senza dubbio, che condivide con sua maestà Le Chambertin il grande potenziale evolutivo e la relativa piacevolezza attuale, che immagino sia il timbro dell'annata.
Grazie ragazzi :wink: .
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda andrea » 20 ott 2014 21:36

Annata di Fleur?
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda paperofranco » 20 ott 2014 21:40

andrea ha scritto:Annata di Fleur?


2005
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Andyele » 20 ott 2014 21:45

A parte i due pennuti non ho mica capito chi era il terzo componente del trio Lescano?
Inizialmente visto che siete andati da Pitti Gola pensavo al Pudepu che è amico di Edoardo...ma lo chiamate Alessio quindi non torna!
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda paperofranco » 20 ott 2014 22:11

Andyele ha scritto:A parte i due pennuti non ho mica capito chi era il terzo componente del trio Lescano?
Inizialmente visto che siete andati da Pitti Gola pensavo al Pudepu che è amico di Edoardo...ma lo chiamate Alessio quindi non torna!


Scusa, ma che te ne frega? :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Wineduck » 20 ott 2014 22:30

Andyele ha scritto:A parte i due pennuti non ho mica capito chi era il terzo componente del trio Lescano?
Inizialmente visto che siete andati da Pitti Gola pensavo al Pudepu che è amico di Edoardo...ma lo chiamate Alessio quindi non torna!


Lo avevo scritto ma poi ho pensato che ha ragione papero: dovete morire... :mrgreen:
Se non decide lui di rivelarsi, rimarrà il primo forumista "stagnolato" della storia del Forum :lol:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Andyele » 20 ott 2014 22:43

paperofranco ha scritto:
Andyele ha scritto:A parte i due pennuti non ho mica capito chi era il terzo componente del trio Lescano?
Inizialmente visto che siete andati da Pitti Gola pensavo al Pudepu che è amico di Edoardo...ma lo chiamate Alessio quindi non torna!


Scusa, ma che te ne frega? :mrgreen:


Volevo fargli i complimenti per il coraggio di farsi vedere in giro con due brutti tipi come voialtri. :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Andyele » 20 ott 2014 22:53

Wineduck ha scritto:
Andyele ha scritto:A parte i due pennuti non ho mica capito chi era il terzo componente del trio Lescano?
Inizialmente visto che siete andati da Pitti Gola pensavo al Pudepu che è amico di Edoardo...ma lo chiamate Alessio quindi non torna!


Lo avevo scritto ma poi ho pensato che ha ragione papero: dovete morire... :mrgreen:
Se non decide lui di rivelarsi, rimarrà il primo forumista "stagnolato" della storia del Forum :lol:


Ah era stagnolato!!...è capibile, chi avrebbe la ghigna di star con voi pennuti facendosi riconoscere? :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda @LeX » 21 ott 2014 11:35

È da ieri sera che mi arrovello - per ignoranza o smarrita memoria - sull'acronimo
CdP RdC

Un aiutino?
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Kalosartipos » 21 ott 2014 11:44

@LeX ha scritto:È da ieri sera che mi arrovello - per ignoranza o smarrita memoria - sull'acronimo
CdP RdC

Un aiutino?

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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda hag » 21 ott 2014 13:44

Accendo il computer e…. mi ritrovo stagnolato. Serata bellissima di puro piacere passata a bere grandissimi vini , mangiare divinamente e parlare di vino , fi…losofia e cazzeggi vari.
Delle bottiglie ha già scritto tutto chi è molto più competente di me comunque dico la mia brevemente
due grandi champagne che fotografavano fedelmente i rispettivi terroir , avize e cramant. Credo che le leggera preferenza del tavolo per Agrapart sia stata dovuta anche o in toto alla differenza di annata : 2002 contro 2005.
Bachelet buono, anzi buonissimo , non so se ci sia uno charme meglio di questo, ma al piano superiore si giocava un’altra partita quella di due vini assoluti e presi in un prefetto momento di beva .
Chambertin eleganza allo stato puro , soave ed emozionante , la definizione da libro di borgogna di “potenza senza peso” la dovrebbero stampare sull’etichetta . Quarta volta che lo bevo in varie annate e quarta volta che mi lascia a bocca aperta .
Reserve des Celestins ( grazie mille volte Alessandro ) : per me semplicemente sconvolgente, uno dei più grandi vini che mi sia mai capitato di bere , anche se stagnolato sapevo esattamente cosa era al contrario di Franco che ne era all’oscuro e ad ogni sorso le parole che mi venivano in mente erano finezza, eleganza , spezie fuse alla perfezione con i frutti rossi . Bevibilità da magnum in due , 14,5% in etichetta assolutamente impercettibili.
Tutte le mie idee preconcette sulle caratteristiche degli Chateauneuf spazzate via in un sorso . Beata ignoranza , la mia.
Un saluto e ancora un grazie sincero agli amici Alessandro e Franco, non sono stato bene, di più !
Un grazie a Edo , Zeno e gli altri dell’enoteca pitti gola che ci hanno dato anche i loro Zalto personali per l’occasione .
Attendo con ansia il secondo round .
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda vinogodi » 21 ott 2014 15:10

hag ha scritto:...Reserve des Celestins ( grazie mille volte Alessandro ) : per me semplicemente sconvolgente, uno dei più grandi vini che mi sia mai capitato di bere , anche se stagnolato sapevo esattamente cosa era al contrario di Franco che ne era all’oscuro e ad ogni sorso le parole che mi venivano in mente erano finezza, eleganza , spezie fuse alla perfezione con i frutti rossi . Bevibilità da magnum in due , 14,5% in etichetta assolutamente impercettibili.
Tutte le mie idee preconcette sulle caratteristiche degli Chateauneuf spazzate via in un sorso . Beata ignoranza , la mia.
.

...no, non è beata ignoranza la tua, quanto avere di fronte un certo Bonneau che , assieme a Chave, sono fra i più grandi vignerons del pianeta, Borgogna compresa. A parte la mia adorazione personale per il produttore, è che i suoi vini sono assolutamente spiazzanti per la tipologia , appunto come i Sirah di Chave o i Grenache di Rayas, sono unici e irripetibili , con pochi epigoni e con una personalità che provoca reazioni come la tua, di stupore e compiacimento.... è il bello di questi fenomeni... 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda Andyele » 21 ott 2014 21:20

hag ha scritto:Accendo il computer e…. mi ritrovo stagnolato. Serata bellissima di puro piacere passata a bere grandissimi vini , mangiare divinamente e parlare di vino , fi…losofia e cazzeggi vari.
Delle bottiglie ha già scritto tutto chi è molto più competente di me comunque dico la mia brevemente
due grandi champagne che fotografavano fedelmente i rispettivi terroir , avize e cramant. Credo che le leggera preferenza del tavolo per Agrapart sia stata dovuta anche o in toto alla differenza di annata : 2002 contro 2005.
Bachelet buono, anzi buonissimo , non so se ci sia uno charme meglio di questo, ma al piano superiore si giocava un’altra partita quella di due vini assoluti e presi in un prefetto momento di beva .
Chambertin eleganza allo stato puro , soave ed emozionante , la definizione da libro di borgogna di “potenza senza peso” la dovrebbero stampare sull’etichetta . Quarta volta che lo bevo in varie annate e quarta volta che mi lascia a bocca aperta .
Reserve des Celestins ( grazie mille volte Alessandro ) : per me semplicemente sconvolgente, uno dei più grandi vini che mi sia mai capitato di bere , anche se stagnolato sapevo esattamente cosa era al contrario di Franco che ne era all’oscuro e ad ogni sorso le parole che mi venivano in mente erano finezza, eleganza , spezie fuse alla perfezione con i frutti rossi . Bevibilità da magnum in due , 14,5% in etichetta assolutamente impercettibili.
Tutte le mie idee preconcette sulle caratteristiche degli Chateauneuf spazzate via in un sorso . Beata ignoranza , la mia.
Un saluto e ancora un grazie sincero agli amici Alessandro e Franco, non sono stato bene, di più !
Un grazie a Edo , Zeno e gli altri dell’enoteca pitti gola che ci hanno dato anche i loro Zalto personali per l’occasione .
Attendo con ansia il secondo round .


Agghe quando t'ho conosciuto m'eri quasi parso una persona seria :roll: :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2014

Messaggioda hag » 22 ott 2014 10:36

l'apparenza inganna ..
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Wineduck » 25 dic 2014 22:12

Ieri sera vigilia di Natale veramente molto bella, una delle migliori che ricordi, soave, positiva e rilassante in compagnia della mia bellissima famigliola e dei soliti due brutti ceffi con cui mi sto ritrovando spesso ultimamente a sbevucchiare.
Stavolta abbiamo stappato:
- Champagne mill. extra brut 2008 Savart (molto buono, materia e spina acida importante, ancora giovane ma dal grande futuro scritto)
- Champagne Brut 1988 Krug (malgrado quasi un'ora di apertura anticipata gli è servità un'altra ora nei bicchieri per ripulirsi e partire come un missile per un viaggio interstellare fatto di sentori di arancia candita, briosche appena sfornata, miele di castagno, frutta gialla sciroppata ed un finale con le "stelline" fatto di pan di spezie e una PAI praticamente infinita. Il mio champagne dell'anno, senza se e senza ma!)
- Meursault Les Pourozot 2005 H. Boillot (bottiglia non in forma o vinificazione della piece non all'altezza del manico: un sentore di gomma bruciata non molla al naso il vino per tutta la sera, in bocca meglio ma senza la fragranza che subentra ad un certo punto nell'evoluzione del bicchiere dei suoi vini malgrado la materia massiccia che li caratterizza; ne avevo bevuta una bottiglia decisamente più buona alcuni anni or sono)
- Hermitage 2001 J.L. Chave
- Clos de Tarte Grand Cru Monopole 2001

La valutazione comparativa di questi due vini (piccola anticipazione del prossimo Borgogna vs. Rodano) mi è risultata molto più difficile di quanto immaginassi. Lo Chave è un vino potenzialmente assoluto, attualmente già di una bontà commovente, caratterizzato da una densità inusuale per lo stile del produttore e della denominazione in generale: il suo unico limite attuale è la gioventù che non gli permette di esprimersi ancora al massimo; è ancora compresso, aggregato e non completamente disteso. E' grande ma diventerà assoluto.
Clos de Tart è uno dei pochissimi GC di Borgnogna che merita tutto il suo rapporto Q/P: naso già aperto, cangiante, con una gamma di frutti rossi che anche solo al naso è didattica e quasi tridimensionale: in bocca poi diventano croccanti e dolcissimi grazie ad un tannino che sta cominciando a sciogliersi (ma siamo slo all'inizio di un lungo cammino) e sostenuti sia da mineralità che da acidità.
Insomma alla fine è dura scegliere: io infatti ho scelto di non scegliere ma di godermeli entrambi provandoli più volte... :mrgreen:
Un grazie di cuore a quei brutti ceffi che hanno accettato un invito così anomalo e con poco preavviso: come ho sempre sostenuto, i vini buoni non potrebbero mai diventare ottimi senza un'adeguata compagnia... :wink:
Ultima modifica di Wineduck il 25 dic 2014 22:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Wineduck » 25 dic 2014 22:15

P.S.
faccio pubblica ammenda: Clos de Tart è effettivamente tutto dentro il comune di Morey anzi dalla parte opposta rispetto a Gevrey come ho sostenuto ieri sera... :oops:
Mi sono confuso con Bonnes Mares che è prevalentemente su Chambolle ma con un'appendice dentro Morey... :x
Proprio vero che la Borgogna "tengo que studiarla mucho todavia"... 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda paperofranco » 25 dic 2014 23:26

Wineduck ha scritto:P.S.
faccio pubblica ammenda: Clos de Tart è effettivamente tutto dentro il comune di Morey anzi dalla parte opposta rispetto a Gevrey come ho sostenuto ieri sera... :oops:
Mi sono confuso con Bonnes Mares che è prevalentemente su Chambolle ma con un'appendice dentro Morey... :x
Proprio vero che la Borgogna "tengo que studiarla mucho todavia"... 8)


Eh si Ale, sulla Borgogna hai veramente molto da imparare, ma credo che ancora tu non sia pronto :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda paperofranco » 26 dic 2014 00:05

Wineduck ha scritto:Ieri sera vigilia di Natale veramente molto bella, una delle migliori che ricordi, soave, positiva e rilassante in compagnia della mia bellissima famigliola e dei soliti due brutti ceffi con cui mi sto ritrovando spesso ultimamente a sbevucchiare.
Stavolta abbiamo stappato:
- Champagne mill. extra brut 2008 Savart (molto buono, materia e spina acida importante, ancora giovane ma dal grande futuro scritto)
- Champagne Brut 1988 Krug (malgrado quasi un'ora di apertura anticipata gli è servità un'altra ora nei bicchieri per ripulirsi e partire come un missile per un viaggio interstellare fatto di sentori di arancia candita, briosche appena sfornata, miele di castagno, frutta gialla sciroppata ed un finale con le "stelline" fatto di pan di spezie e una PAI praticamente infinita. Il mio champagne dell'anno, senza se e senza ma!)
- Meursault Les Pourozot 2005 H. Boillot (bottiglia non in forma o vinificazione della piece non all'altezza del manico: un sentore di gomma bruciata non molla al naso il vino per tutta la sera, in bocca meglio ma senza la fragranza che subentra ad un certo punto nell'evoluzione del bicchiere dei suoi vini malgrado la materia massiccia che li caratterizza; ne avevo bevuta una bottiglia decisamente più buona alcuni anni or sono)
- Hermitage 2001 J.L. Chave
- Clos de Tarte Grand Cru Monopole 2001

La valutazione comparativa di questi due vini (piccola anticipazione del prossimo Borgogna vs. Rodano) mi è risultata molto più difficile di quanto immaginassi. Lo Chave è un vino potenzialmente assoluto, attualmente già di una bontà commovente, caratterizzato da una densità inusuale per lo stile del produttore e della denominazione in generale: il suo unico limite attuale è la gioventù che non gli permette di esprimersi ancora al massimo; è ancora compresso, aggregato e non completamente disteso. E' grande ma diventerà assoluto.
Clos de Tart è uno dei pochissimi GC di Borgnogna che merita tutto il suo rapporto Q/P: naso già aperto, cangiante, con una gamma di frutti rossi che anche solo al naso è didattica e quasi tridimensionale: in bocca poi diventano croccanti e dolcissimi grazie ad un tannino che sta cominciando a sciogliersi (ma siamo slo all'inizio di un lungo cammino) e sostenuti sia da mineralità che da acidità.
Insomma alla fine è dura scegliere: io infatti ho scelto di non scegliere ma di godermeli entrambi provandoli più volte... :mrgreen:
Un grazie di cuore a quei brutti ceffi che hanno accettato un invito così anomalo e con poco preavviso: come ho sempre sostenuto, i vini buoni non potrebbero mai diventare ottimi senza un'adeguata compagnia... :wink:


Savart 2008 extra brut.
Un'apertura eccellente, non so valutarlo in prospettiva, ma ora è una bollicina aperitivo squisita.

Krug 1988.
La classica bottiglia che se ne hai un solo assaggio, messo all'inizio della cena, quando sei assetato e affamato, rischi di passare oltre un po' perplesso, o almeno è quello che ho rischiato di fare io.
In bocca era bello bello fin da subito, ma una nota di legno vecchio al naso non mi ci ha fatto entrare in sintonia. Poi, mentre scorrevo i titoli di coda ho sentito una vocina che mi diceva:"Franco, risentilo con calma perché stai prendendo una cantonata". Fortuna ha voluto che ci fosse un secondo abbondante bicchiere, e allora le cose sono andate tutte al loro posto. Krug è Krug, c'è poco da dire, un fuoriclasse, come dice Alessio senza tanti giri di parole e descrizioni.

Meursault Pourozot 2005 H. Boillot.
L'anello debole. Io ho detto subito Borgogna bianca, per quella classica nota di riduzione iniziale(fiammifero), poi bevendolo sono tornato sui miei passi, sbagliando, e ho pensato al Rodano bianco, per una certa grassezza e larghezza di bocca. Per me buono, ma non decolla, manca di quella tensione e di quel fascino che ti fanno finire la boccia, e infatti credo che sia l'unica rimasta con del vino dentro.

Hermitage 2001 Chave vs Clos de Tart 2001.
La depravazione di Alessandro nel mettere continuamente a confronto il Rodano con la Borgogna è quasi preoccupante( :mrgreen: ), e il bello è che è talmente di parte da schierare continuamente una Borgognetta onesta contro un top player del Rodano, facendola passare per una gara leale......... :mrgreen: :mrgreen:
Non sono molto d'accordo sulla lettura di Alessandro. Per me l'Hermitage è già un vino assoluto, io non l'ho sentito così compresso e chiuso; gioca su un profilo aromatico maschio, di austera eleganza, con accenti più da Bordeaux che da Borgogna, come invece ricordavo lo splendido '98 bevuto qualche tempo fa, ma ha un allungo e una profondità gustativa da fuoriclasse. Un gran vino.
Il Tart è una Borgogna esuberante, di una carnosità e solarità quasi mediterranee, nonostante l'annata "classica", e capisco che Alessandro lo apprezzi più di altri. Beccato subito come Borgogna di annata fresca, e lo avevo collocato a Gevrey-Chambertin, mi sembrava davvero che quei fruttini scuri e succosi potessero essere di un GC di quella zona. Mi è piaciuto molto, direi un gran vino anche questo, e penso che abbia ancora delle cose da dire in termini di complessità aromatica, ma a differenza di Ale io scelgo, e dico Chave senza ombra di dubbio.

Grazie Alessandro.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Wineduck » 26 dic 2014 00:17

paperofranco ha scritto:.... ma a differenza di Ale io scelgo, e dico Chave senza ombra di dubbio.


se avessi scelto per primo poi ti influenzavo e mi facevi il "bastian-contrario"... :mrgreen:

"quando un un uomo con un Borgogna incontra uno uomo con un Rodano, l'uomo con il Borgogna è un uomo morto..." :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Andyele » 26 dic 2014 01:00

Quindi sembrerebbe aver ragione chi mi dice ripetutamente e convintamente che champagne come krug 1988 e 1990 devono essere bevuti dalle 2 alle 4 ore dopo l'apertura?...e che se bevuti appena stappati è come averli buttati via?
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Wineduck » 26 dic 2014 16:35

Andyele ha scritto:Quindi sembrerebbe aver ragione chi mi dice ripetutamente e convintamente che champagne come krug 1988 e 1990 devono essere bevuti dalle 2 alle 4 ore dopo l'apertura?...e che se bevuti appena stappati è come averli buttati via?


In base alla nostra esperienza, direi proprio di sì. Dopodiché a giudicare dalle graduatorie dell'apposito thread sul bilancio 2014, sembra che ci sia gente che beve Krug maturi come se fosse acqua minerale: loro saranno sicuramente più titolati di noi ad esprimere un'opinione... 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda paperofranco » 26 dic 2014 20:46

Andyele ha scritto:Quindi sembrerebbe aver ragione chi mi dice ripetutamente e convintamente che champagne come krug 1988 e 1990 devono essere bevuti dalle 2 alle 4 ore dopo l'apertura?...e che se bevuti appena stappati è come averli buttati via?


Mah, io non sarei così categorico, e non ho mai creduto molto nelle stappature anticipate di ore o di giorni. Secondo me, come per tutti i grandi vini di tanti anni, bisogna avere pazienza e trattenersi dal tracannarli, lasciandogli il giusto tempo nel giusto bicchiere. E possibilmente bisogna averne una quantità sufficiente a rifarsi una seconda volta, perché il secondo bicchiere è sempre il meglio.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda paperofranco » 26 dic 2014 20:46

Andyele ha scritto:Quindi sembrerebbe aver ragione chi mi dice ripetutamente e convintamente che champagne come krug 1988 e 1990 devono essere bevuti dalle 2 alle 4 ore dopo l'apertura?...e che se bevuti appena stappati è come averli buttati via?


Mah, io non sarei così categorico, e non ho mai creduto molto nelle stappature anticipate di ore o di giorni. Secondo me, come per tutti i grandi vini di tanti anni, bisogna avere pazienza e trattenersi dal tracannarli, lasciandogli il giusto tempo nel giusto bicchiere. E possibilmente bisogna averne una quantità sufficiente a rifarsi una seconda volta, perché il secondo bicchiere è sempre il meglio.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2014-15

Messaggioda Andyele » 26 dic 2014 23:21

paperofranco ha scritto:e non ho mai creduto molto nelle stappature anticipate di ore o di giorni.


Dopo il castorino ti sei già stufato anche della tua nuova fiamma ed hai deciso di iniziare a tagliare i ponti? :mrgreen:

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