A Terre di Toscana Lunedì, Rossombroso 2010 (100% merlot), Az. Solatione, San. Casciano Val di Pesa.
Assaggiato solo su insistenza della moglie Francesca, simpaticissima così come il marito Fabio
(ero scettico, lo sono in generale con gli alloctoni, in questo caso a maggior ragione dopo l'assaggio del ch. 09 già stanco,
anche se il ris. 09 e già più integro ed interessante).
Non ci crederete ma mi ha colpito incredibilmente questo merlot, pareva un sangiovese ma di quelli belli cazzuti,
ha declinato la Toscana in senso assoluto.
Naso stretto, chiuso, quel pò di frutto di un integrità incredibile, raccolto in se,
anche il legno davvero pochissimo percebile (praticamente per 1000bt, una barrique nuova, una di primo e una di secondo passaggio).
Bocca tutta in tensione, ottima e spiccata acidità che dona succo e sapore per via della vena sapida rimarchevole, dritto, nessuna
concessione ad inutili morbidezze in questa fase, tannino da farsi ancora ma di ottima fattura e risoluzione,
sicuramente da risentire con calma, ma davvero una scoperta .
Il vino non era freddo per capirci
, forse io un pò cotto si..
Lo fanno dal 2006 e continuano a farlo proprio per il buon successo che riscuote, tra cui anche diversi premi.
Riguardando gli appunti di Terre di Toscana 2013, il 2009 lo avevo trovato non male in bocca ma dal naso più maturo, biscottato ed etereo.
Sicuramente la 2010 ha portanto quella drittezza tipica di quest'annata un pò ovunque.
Mi pare di ricordare sui 28€ in cantina. Mi diceva che l'altro versante della collina di questo vigneto ( appunto zona Solatione, terreno molto calcareo, duro,
appunto SODO come dicevano i contadini per la presenza di queste rocce calcaree, da cui poi il nome trasformatosi in SOLATIONE)
ci sono le vigne di Antinori per Solaia e Tignanello.
Invece Palazzi 2011, sempre 100% merlot, di Trinoro, l'ho trovato imbarazzante, stanco, cotto e dolce al naso, così come estrattivo e
ingolfato al sorso, con tannino da sabbiatrice. Forse buta sfortunata (almeno per il naso).
Non così, ma anzi, il Tenuta di Tronoro 2011, dalla tipica souplesse ed eleganza.
Ricolma 2011 di San Giusto a Rentennano invece non mi è dispiaciuta, ha una certa dolcezza e maturità al naso ma declinate nella sensualità, così come in bocca,
dove la materia è imponente e il tannino bello tosto, ancora troppo.