GELATO A ROMA E PROVINCIA

Dove bere un ottimo caffè? Dove trovare un buon panino all'ora di pranzo o dove poter sorseggiare un aperitivo che non deluda? Qui potrete segnalare gli indirizzi giusti.
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alexer3b
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Messaggioda alexer3b » 25 ago 2007 12:53

Dopo molto la Fata l'ho riassaggiato anch'io Giovedì ... in particolare Fichi e Gorgonzola e Pere (quindi non i gusti tradizionali su cui baso le mie classifiche personali).
Molto buono Gorgonzola e Pere , molto equilibrato. Giusta dolcezza bilanciata dal sentore dell'erborinatura ... m'è piaciuto.
Fichi onestamente molto meno (ad esempio lo assaggiai da Greed trovandolo nettamente meglio). Però secondo me qui gioca la materia prima ... gelato assolutamente non dolcissimo il che mi fa pensare a due cose , una positiva , l'altra negativa : non hanno aggiunto zucchero in eccesso (almeno in questo caso) ma hanno utilizzato una materia prima non all'altezza visto che ora i fichi sono un miele ... 8)

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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tenente Drogo
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Messaggioda tenente Drogo » 26 ago 2007 16:55

tra le gelaterie normali (non i fuoriclasse) mi piace molto Alaska a Corso Francia, in particolare la loro cioccolata

in un altro thread ho appreso una notizia inquietante (che spero falsa), e cioe' che i proprietari sarebbero Moccia e Di Canio (brrrrr)


N.
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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GianMaria Le Mura
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GianMaria Le Mura

Messaggioda GianMaria Le Mura » 27 ago 2007 22:10

Il migliore di tutta Roma è al Bridge-
Di Fronte alle mura Vaticane-
Indiscutibile - Perfetto - Cremoso- Mai Grasso - Eccellente - Mai risicati nella quantità - Sempre Gentili -
Unico -
Il Bridge a Roma è UNICO x I GELATI-
Andrea85
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Messaggioda Andrea85 » 28 ago 2007 00:25

il gelato buono a Roma si mangia vicino alla metro Laurentina.
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Messaggioda raissa79 » 28 ago 2007 08:04

Andrea85 ha scritto:il gelato buono a Roma si mangia vicino alla metro Laurentina.


Concordo, per me il migliore è Torcè.
Io sono bellezza e amore;
io sono amicizia, tuo conforto;
io sono colui che dimentica
e perdona.
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Messaggioda orson » 29 ago 2007 14:15

Cmq il gelataio più folle di Roma si trova in via Rodriguez Pereira....sembra un artista incompreso, uno Stürmer a Monte Mario![/quote]

sì.. peccato che attacchi delle pippe clamorose e che per una coppetta di gelato ti fa perdere minimo un'ora...[/quote]
E poi de che camperà, de pippe appunto, non c'è mai nessuno! Che poi le coppette le pesa quella al cioccolato mi sembra la faccia 50 euro al Kilo![/quote]

Usa degli ingredienti impensabili (prego dare un'occhiata al rum con cui fa il caramello, senza parlare dell'acqua, del latte o del cioccolato) e non segue alcuna regola commerciale (prima fra tutte: non è visibile, non c'è un'indicazione, ha oscurato i vetri), ma E' UN GRANDE.
Un gelato che è un piccolo lusso, speriamo che duri...
ginko
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Messaggioda ginko » 29 ago 2007 22:09

brifazio ha scritto:
Daniela ha scritto:
raissa79 ha scritto:Ognuno Dani ha i propri gusti, ma mentre il gelato di Torcè mi piace moltissimo questo mi è sembrato senza infamia e senza lode, sicuramente con ingredienti di prima qualità, la frutta era vera e si sentiva, ma il gusto per me era piatto, se penso poi che brifazio dice che sono troppo dolci allora credo di aver avuto il palato addormentato, forse devo evitare il forum questo periodo, non sono in gran forma e potrei avere visioni e sensazioni distorte. :roll:


tu hai preso i sorbetti alla frutta, altra cosa sono le creme.

Brifazio dice che sono troppo dolci, si vede che non ha assaggiato quelli davvero troppo dolci.

Ma comunque questi sono gusti e ognuno è libero di preferire la gelateria che crede.

E' che mi fa ridere pensare al terrore che devono avere i gelatai quando ci vedono arrivare, li immagino osservarci in viso per vedere se proviamo o no emozioni :lol:

Dai, si scherza per sdrammatizzare un po'. :)


Ovviamente tutte le considerazioni che seguono sono personali, benché verissime. :lol:


Li ho assaggiati altri, invece, e sono quasi immangiabili, il troppo zucchero
non è bilanciato dall'acidità
della frutta o di altro acidificante, anche semplice succo di limone e anestetizza il palato
facendo perdere le sensazioni legate all'ingrediente principale.

Per esperienza dico che bisogna fare attenzione alla scelta della frutta, la maturazione deve
raggiungere un buon grado, anche superiore a quello della frutta che può essere presentata a
tavola, ma non dev'essere troppo spinta.

E attenzione agli accostamenti con erbe aromatiche e spezie.

A parte la doverosa maturazione nei tini, a solo poche ore dalla produzione, erbe
aromatiche e spezie cominciano a prendere il sopravvento sulla frutta
e tutte le sensazioni di bocca si fondono eccessivamente.
Voglio dire che gli equilibri gustativi sono delicati ed effimeri, sarebbe bene gustare sorbetti artigianali
di frutta solo per poche ore dalla produzione, massimo un giorno, ma chi è che ha una vendita
al dettaglio tale da consentire queste condizioni, abbinate naturalmente all'utilizzo esclusivo di materie prime fresche?

Se avete qualche indirizzo, dal Lazio alla Sicilia, dalla Calabria alla Campania e altre regioni fatemi sapere.
Categoria sorbetti di frutta artigianali.
E sorbetti e gelati al cioccolato, e gelati al pistacchio e nocciola, stop.


mi piacerebbe dire la mia sulle considerazioni verissime.
non saprei cosa vuol dire "li ho assaggiati altri", ma il fatto di dire "troppo dolce" è la solita critica sterile quando si parla di sorbetti che hanno come minimo il 30 % di zuccheri. L'acidità non ha mai anestetizzato nessun palato a parte che la maggior parte della frutta è alcalina e fortunatamente l'usanza di mettere succo di limone è tramontata. Spero che nessun gelatiere ascolti la verissima esperienza di usare frutta con con una maggiore maturazione di quella da tavola perchè spesso è già colpita da fermentazione e ossidazione.Spero anche che la doverosa maturazione sia solo il ricordo di qualche gelataio d'altri tempi, In realtà non può che provocare danni in un sorbetto privo di grasso. Il gelatiere avrà inoltre la sensibilità di scegliere quale sensazioni di bocca vorrebbe che abbiano il sopravvento modulando le quantità dei componenti che usa.
I delicati equilibri gustativi non sono garantiti dal tempo trascorso dalla produzione all'assaggio, la differenza la fà la temperatura di conservazione ... ma non credo che queste cose possano interessare chi ha considerazioni personali verissime.

Saluti
sottozero
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Messaggioda sottozero » 30 ago 2007 16:43

Salve a tutti scusate se sono un po impacciato ma non conosco bene il modo di utilizzo del forum.Sono un gelatiere romagnolo,ogni tanto sono entrato in con qualche discussione ma molto tempo fa e quindi perdonatemi se la mia netiquette non è consone.Vorrei rispondere semplicemente a ginko che non è vero che la moda di mettere succo di limone nella frutta è tramontata specie se si usa esclusivamente frutta e non semilavorati concentrati anche se utilizzati in minima parte e solo per correggere il gusto(che comunque contengono acido citrico) in quanto il succo di limone(acido citrico)dona colore che altrimenti verrebbe un pò a scemare.Inoltre è vero che gli zuccheri sono il 30% ma non è detto(e non è bene) che si utilizzi esclusivamente saccarosio che è più dolce,piuttosto che altri zuccheri come destrosio o maltodestrina.Inoltre non è corretto dire che non si usa frutta stramatura in quanto c'è l'esigenza di sviluppare aromi olfattivi,che in un gelato sono naturalmente sopiti appunto dal freddo,che solo la frutta con un elevato grado di maturazione(non marcia,non degradata,non fermentata)può dare
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GianMaria Le Mura
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Messaggioda GianMaria Le Mura » 30 ago 2007 19:11

sottozero ha scritto:Salve a tutti scusate se sono un po impacciato ma non conosco bene il modo di utilizzo del forum.Sono un gelatiere romagnolo,ogni tanto sono entrato in con qualche discussione ma molto tempo fa e quindi perdonatemi se la mia netiquette non è consone.Vorrei rispondere semplicemente a ginko che non è vero che la moda di mettere succo di limone nella frutta è tramontata specie se si usa esclusivamente frutta e non semilavorati concentrati anche se utilizzati in minima parte e solo per correggere il gusto(che comunque contengono acido citrico) in quanto il succo di limone(acido citrico)dona colore che altrimenti verrebbe un pò a scemare.Inoltre è vero che gli zuccheri sono il 30% ma non è detto(e non è bene) che si utilizzi esclusivamente saccarosio che è più dolce,piuttosto che altri zuccheri come destrosio o maltodestrina.Inoltre non è corretto dire che non si usa frutta stramatura in quanto c'è l'esigenza di sviluppare aromi olfattivi,che in un gelato sono naturalmente sopiti appunto dal freddo,che solo la frutta con un elevato grado di maturazione(non marcia,non degradata,non fermentata)può dare

Basta che non si usano alberi della Groenlandia con estratti di fragola dello stesso albero...poi magari e' accettato qualsiasi correttore ...no!!!!
Speriamo bene-
ginko
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Messaggioda ginko » 30 ago 2007 23:23

sottozero ha scritto:Salve a tutti scusate se sono un po impacciato ma non conosco bene il modo di utilizzo del forum.Sono un gelatiere romagnolo,ogni tanto sono entrato in con qualche discussione ma molto tempo fa e quindi perdonatemi se la mia netiquette non è consone.Vorrei rispondere semplicemente a ginko che non è vero che la moda di mettere succo di limone nella frutta è tramontata specie se si usa esclusivamente frutta e non semilavorati concentrati anche se utilizzati in minima parte e solo per correggere il gusto(che comunque contengono acido citrico) in quanto il succo di limone(acido citrico)dona colore che altrimenti verrebbe un pò a scemare.Inoltre è vero che gli zuccheri sono il 30% ma non è detto(e non è bene) che si utilizzi esclusivamente saccarosio che è più dolce,piuttosto che altri zuccheri come destrosio o maltodestrina.Inoltre non è corretto dire che non si usa frutta stramatura in quanto c'è l'esigenza di sviluppare aromi olfattivi,che in un gelato sono naturalmente sopiti appunto dal freddo,che solo la frutta con un elevato grado di maturazione(non marcia,non degradata,non fermentata)può dare


Ti ringrazio della risposta ma in realtà non avevo fatto nessuna domanda.
Considero dilettanti chi usa le paste d'aroma per i gelati di creme e casalinghe chi le usa per la frutta. Non riesco a concepire chi usa artifici per decolorare (il limone sbianca... non dona proprio niente) o colorare il suo sorbetto. Non concepisco l'uso di zuccheri diversi ( invertito, destrosio, maltodestrine e porcherie simili) in quanto un professionista riuscirà a modulare la dolcezza e la resistenza al freddo solamente variando la quantità della frutta e sello zucchero. E' inconcepibile che non si riesca ad approvvigionarsi di frutta al GIUSTO grado di maturazione, ne poco ne troppo. Le banane tigrate non sono ne fermentate ne degradate ne marcie ma inadatte per un buon gelato. Idem dicesi per le banane verdi. Un sorbetto di banana sarà fatto con banane gialle dalla buccia cedevole al tatto e col 30% di zuccheri comprendendo quelli che naturalmente sono compresi in essa. aumentando la quantità di frutta potrai ridurre quella dello zucchero ed avere il tuo gelato meno "dolce". Sono convinto che tu come 30% pensavi a 300g. per litro ......

At salut
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Messaggioda sottozero » 31 ago 2007 12:14

concordo sul fatto che è meglio non utilizzare paste di frutta(e infatti io non ne uso)ma dissento categoricamente sul non utilizzo di vari tipi di zuccheri o del limone.Il gelato non sbianca per via del succo di limone che anzi semmai ritarda l'ossidazione naturale che interviene su tutti i gelati della vetrina(il cioccolato scurisce col tempo cosi come la nocciola e anche la fragola,solo per fare qualche esempio)se di gelato in vetrina si parla.Per quel che riguarda l'utilizzo di altri zuccheri non sono porcherie,tantopiù se si usano destrosio o maltodestrina che derivano da idrolizi enzimatica(quindi non chimica)del (sic!)mais.Concordo sull'utilizzo di una buona percentuale di frutta(al giusto grado di maturazione)e di una corretta bilanciatura(quindi compresi gli zuccheri ivi contenuti)ma noi siamo anche commercianti e purtroppo almeno dalle mie parti non sempre,anzi quasi mai,vengono accettati gelati alla frutta,o sorbetti che dir si voglia,con più del 50-60%di frutta
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Messaggioda ginko » 31 ago 2007 22:17

sottozero ha scritto:concordo sul fatto che è meglio non utilizzare paste di frutta(e infatti io non ne uso)ma dissento categoricamente sul non utilizzo di vari tipi di zuccheri o del limone.Il gelato non sbianca per via del succo di limone che anzi semmai ritarda l'ossidazione naturale che interviene su tutti i gelati della vetrina(il cioccolato scurisce col tempo cosi come la nocciola e anche la fragola,solo per fare qualche esempio)se di gelato in vetrina si parla.Per quel che riguarda l'utilizzo di altri zuccheri non sono porcherie,tantopiù se si usano destrosio o maltodestrina che derivano da idrolizi enzimatica(quindi non chimica)del (sic!)mais.Concordo sull'utilizzo di una buona percentuale di frutta(al giusto grado di maturazione)e di una corretta bilanciatura(quindi compresi gli zuccheri ivi contenuti)ma noi siamo anche commercianti e purtroppo almeno dalle mie parti non sempre,anzi quasi mai,vengono accettati gelati alla frutta,o sorbetti che dir si voglia,con più del 50-60%di frutta


Tutto questo è lana caprina, difficile da dipanare. Per come la penso io mi piace vedere la "naturale ossidazione"... è la verità !!!! io non discuto l'uso di zuccheri diversi come è indiscutibile la necessità di pesticidi diserbanti e l'uranio impoverito nei flap degli aerei.... semplicemente dico che se ne può volentieri fare a meno. 40-50-60 anni fà si faceva il gelato senza emulsionanti, antiossidanti, alginati e carbossimetilcellulosa, era buono sai ??? e poi questa cultura di idrolisi enzimatica imparata all'universita SIGEP, noto covo di dilettanti votati all'industria, dovrebbe uscire dal vocabolario di un vero artigiano. Un artigiano fa il meglio che può con le proprie mani, con le proprie forze .... il semilavorato è un appiattimento e un impigrimento dell'anima !!!!
Il 50-60% di frutta è una buonissima percentuale, di più si può usare solo per alcuni gusti molto acquosi .... però io non ho conosciuto mai nessuno che mi ha detto che il sorbetto di pesca o melone fatto con l'80% di frutta non sia buono !!! ma se lo fai per una ragione economica hai ragione tu !!

At salut
sottozero
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Messaggioda sottozero » 01 set 2007 15:54

non riesco a capire questo astio nei confronti dei cosiddetti semilavorati.Premesso che gli unici che uso sono solo le paste di frutta secca(nocciola,pistacchio)ed il neutro puro,vorrei ricordare che gli addensanti ed emulsionanti si usano in gelateria da più di 50 anni.I vecchi gelatieri facevano il gelato la mattina e,se non veniva venduto durante la giornata,veniva"tranquillamente"rimantecato più volte perchè a causa dell'utilizzo di solo zucchero saccarosio a seconda del tipo di gelato,induriva oppura mollava,oppure nella frutta faceva quello che si chiama pozzetto.L'utilizzo di zuccheri diversi,che ripeto non sono in un semilavorato ma li compro a parte,servono a creare una struttura che possa mantenersi per diverso tempo nella vetrina di somministrazione.Fortunato colui che vende ciò che produce in poche ore!purtoppo non sempre è possibile.Ormai la bilanciatura in gelateria non viene impiegata solo dagli operatori ottusi che pensano di essere arrivati, quando invece è lì che comincia.I gelatieri anziani che hanno posto le basi di questo mestiere da sempre hanno cercato di evitare i problemi di conservazione provando e riprovando(oppure bilanciando e bilanciando)le ricette senza chiudersi alle novità che li aiutassero in questo,i semilavorati non c'entrano niente,c'entra solo il buon senso
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Messaggioda ginko » 01 set 2007 19:22

sottozero ha scritto:non riesco a capire questo astio nei confronti dei cosiddetti semilavorati.Premesso che gli unici che uso sono solo le paste di frutta secca(nocciola,pistacchio)ed il neutro puro,vorrei ricordare che gli addensanti ed emulsionanti si usano in gelateria da più di 50 anni.I vecchi gelatieri facevano il gelato la mattina e,se non veniva venduto durante la giornata,veniva"tranquillamente"rimantecato più volte perchè a causa dell'utilizzo di solo zucchero saccarosio a seconda del tipo di gelato,induriva oppura mollava,oppure nella frutta faceva quello che si chiama pozzetto.L'utilizzo di zuccheri diversi,che ripeto non sono in un semilavorato ma li compro a parte,servono a creare una struttura che possa mantenersi per diverso tempo nella vetrina di somministrazione.Fortunato colui che vende ciò che produce in poche ore!purtoppo non sempre è possibile.Ormai la bilanciatura in gelateria non viene impiegata solo dagli operatori ottusi che pensano di essere arrivati, quando invece è lì che comincia.I gelatieri anziani che hanno posto le basi di questo mestiere da sempre hanno cercato di evitare i problemi di conservazione provando e riprovando(oppure bilanciando e bilanciando)le ricette senza chiudersi alle novità che li aiutassero in questo,i semilavorati non c'entrano niente,c'entra solo il buon senso

nessun astio .... solo dilettantismo !!!! Pensa se vedessi Fulvio Pierangelini fare la sua passatina di ceci con i prodotti knorr, oppure Vissani usare il sugo Barilla ... che ne penseresti ??? e non dirmi che è un'altra cosa!!!
Ho affrontato molte volte proprio in questo forum la problematica fra vecchio e nuovo. mai pensato che il vecchio fosse solo meglio e il nuovo solo peggio ma ... la scuola e la tradizione non si toccano.
se pensi che il pozzetto ti viene solo per il saccarosio sbagli. Se pensi che solo il saccarosio ti fa "mollare" o indurire sbagli. Se pensi che il gelato va venduto "per forza" in giornata sbagli. Se pensi che il bilanciamento sia la sola e unica strada sbagli. Se pensi che gli anziani usavano gli emulsionanti sbagli ..... buon senso ??? certo, ma anche umiltà !!!!!!

At salut
makì
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Messaggioda makì » 01 set 2007 20:26

in effetti l'industria dei semilavorati ha portato dei danni incalcolabili al gelato. e' riuscita a creare (o assoldare) dei maestri o presunti tali che a loro volta hanno formato una generazioni di gelatai assemblatori che hanno distrutto un intero settore sperperando gran parte del sapere artigianale. L'abuso del termine gelato artigianale mette tristezza e spesso e' al limite della truffa ai danni del consumatore. Sono riusciti a convincere i consumatotori, spesso facendo vigliaccamente leva sui bambini, che "il gelato si mangia con gli occhi", che "deve essere caldo in bocca", che "non si deve sciogliere", che "deve essere a montagna" e via dicendo. mah...
per un po' ho provato a spiegare ai rappresentanti perche' non mi interessavano i loro prodotti e la risposta e' stata: "stai mentendo, fare il gelato in quel modo e' impossibile". Adesso li caccio direttamente.
resistere ad oltranza.

ciao,
antonio
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Messaggioda ginko » 02 set 2007 02:21

makì ha scritto:in effetti l'industria dei semilavorati ha portato dei danni incalcolabili al gelato. e' riuscita a creare (o assoldare) dei maestri o presunti tali che a loro volta hanno formato una generazioni di gelatai assemblatori che hanno distrutto un intero settore sperperando gran parte del sapere artigianale. L'abuso del termine gelato artigianale mette tristezza e spesso e' al limite della truffa ai danni del consumatore. Sono riusciti a convincere i consumatotori, spesso facendo vigliaccamente leva sui bambini, che "il gelato si mangia con gli occhi", che "deve essere caldo in bocca", che "non si deve sciogliere", che "deve essere a montagna" e via dicendo. mah...
per un po' ho provato a spiegare ai rappresentanti perche' non mi interessavano i loro prodotti e la risposta e' stata: "stai mentendo, fare il gelato in quel modo e' impossibile". Adesso li caccio direttamente.
resistere ad oltranza.

ciao,
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ti amo :roll:
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Messaggioda sottozero » 02 set 2007 17:04

forse l'umiltà è l'unica cosa che non manca.Non sto dicendo di usare prodotti industriali,ne lesinare sulla qualità della materia prima.Rimango convinto che il gelato vada fatto con il meglio dei prodotti a nostra disposizione(latte,panna,ecc)ma non comprendo queste affermazioni così categoriche.Se secondo voi basta dire ad un rappresentante che i suoi prodotti non interessano,bè,questo lo faccio anch'io,e pure spesso.Ma rimango del parere che è riduttivo.Il fatto di essere artigiani comprende anche il sapere utilizzare tecniche e materie prime nuove(e questo i grandi chef che prima ha citato già lo fanno)Perchè noi no?Non credo che perda di valore il nostro prodotto se la cura e l'attenzione nostra viene spinta a certi livelli.Lo so anch'io che gli emulsionanti non sono sempre indispensabili,così come gli altri tipi di zuccheri oppure una percentuale alta di frutta nei sorbetti.Ma fa parte dell'essere artigiani andare incontro ai gusti della propria clientela che comunque chiede ogni giorno prodotti meno dolci,meno grassi,più cremosi,ecc.Ripeto io uso i semilavorati probabilmente quanto voi,ma bisogna conoscere il nemico(se così vi sembra)per poterlo combattere
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Messaggioda makì » 02 set 2007 18:40

il fatto e' che in questo caso il paragone con la cucina che continui a proporre non ci sta proprio. il livello del 95% delle gelaterie e' paragonabile a quello di un ristorante dove dove ti servono per antipasto carne in scatola, per primo i quattro salti in padella, come secondo il sofficino findus e per dolce una torta fatta con il kit cameo. il tutto annaffiato non dico da tavernello, ma da te freddo fatto con la bustina liofilizzata. non penso che un locale del genere riscuoterebbe grande successo. nel settore della gelateria invece sì. perchè?
il bello è, poi, che si pretende che i costi dei prodotti siano tutti uguali.
sicuramente c'e' un grosso gap di comunicazione da colmare: molta gente non e' piu' in grado di capire la differenza tra un prodotto industriale ed uno artigianale (almeno finchè non lo assaggia con un minimo di attenzione). c'e' anche da dire, ahimè, che poche cose sono tanto sovrastimate come la cultura gastronomica degli italiani e che c'e' veramente tanta gente che preferisce gusti finti. se poi all'ignoranza si aggiunge anche l'arroganza di chi crede di essere invece molto avanti all'insegna del "come si mangia in italia non si mangia da nessuna parte", allora diventa tutto piu' difficile. non resta che rimboccarsi le maniche e tenere duro. non concordo sul fatto di percorrere la via artigianale al gusto industriale con l'uso di additivi per cercare cremosità esagerate ed altre caratteristiche tipiche del prodotto industriale, anzi trovo che sia una battaglia persa in partenza. bisogna far capire che si sta proponendo un prodotto radicalmente diverso. Molti capiscono, agli altri lasciamo i grassi idrogenati, i coloranti, gli emulsionanti, gli aromi di sintesi e gli stabilizzanti chimici (oltre ovviamente a soia e riso).
ciao
a.
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Messaggioda sottozero » 02 set 2007 20:05

A parte che il paragone con i ristoranti non l'ho cominciato io,ma voi vi fate la pasta nocciola e pistacchio in casa?I pasticceri migliori al mondo per produrre usano le marmellate fatte da loro,o le margarine(si, a volte ci vanno anche le margarine nei dolci).Credo che ci stiamo battendo tutti per la stessa causa chi pù chi meno.Anche io sono contrario ai grassi vegetali o ai prodotti di sintesie infatti non li uso.Ma non posso pretendere che il mercato a cui mi rivolgo capisca tutto e subito,è arrogante e pretestuoso.Purtroppo io ,e non solo io, ho una brutta cosa con la quale fare i conti a fine giornata:il cassetto della cassa.Potrei anche usare i prodotti migliori del mondo assemblati nel migliore dei modi,ma se la mia clientela non capisce,o forse sono io che non comunico giustamente,alla fine è sempre e solo il cassetto che ha ragione.La conoscenza della materia prima si estrinseca anche nel sapere cosa sono e come vengono prodotti tutti gli alimenti che utilizziamo e cercare di usarli nel migliore dei modi.Per proseguire il paragone precedente è come se un ristorante avesse sempre e solo in carta gli stessi piatti da 40 anni.Potranno essere i migliori e fatti con la materia prima migliore,ma in 40 anni,forse,qualcosa è cambiato.Quello che avete detto entrambi è sicuramente giusto,ribadisco che anche se non ci credete sono d'accordo con voi,ma non fossiliziamoci,altrimenti avranno ragione i rappresentanti che cacciamo in continuazione a denigrarci
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Messaggioda makì » 02 set 2007 20:49

certo che ci credo che sei d'accordo.
io non mi faccio la pasta di nocciola e di pistacchio (per ora), ma penso che questi si possano ancora considerare degli ingredienti: cambia la forma, ma non la sostanza.
con la cassetta ci facciamo i conti tutti, ahime'. semplicemente a me non va di proporre prodotti in cui non credo, almeno finche' ho voglia di fare sacrifici e di cercare di migliorarmi.
saluti
antonio
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Messaggioda alexer3b » 02 set 2007 21:28

armaduke ha scritto:ma pensa te......se mi fossi sentito dire "...peccato che a ferragosto non abbia trovato una gelateria aperta perche' ero col mio pargolo e m'avrebbe fatto piacere farlo contento...." mi sarei sentito un po' triste per non aver fatto sorridere un cosi' piccolo spirito del bosco(n.b. i cuccioli con meno di 50 lune non sono mai orchi)........e' proprio vero, si prendono piu' mosche con una goccia di miele che con un barile d'aceto



zzzz...z.zzz..zzzz

Andatelo a trovare ... l'orco ha molto da dire nel mondo delle gelaterie. L'impostazione del gelato è molto simile a quella del "Maestro" ma er regazzetto ce mette der suo.
Ho fatto un excursus sui classici (pistacchio , nocciola d'Alba , crema , cioccolato puro) assaggiando qualche chicca fantasiosa.
Già sta a buoni livelli e se crescerà con questa velocità ci metterà poco a raggiungere la vetta ... :wink:

Alex
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Messaggioda tenente Drogo » 03 set 2007 10:58

alexer3b ha scritto:
armaduke ha scritto:ma pensa te......se mi fossi sentito dire "...peccato che a ferragosto non abbia trovato una gelateria aperta perche' ero col mio pargolo e m'avrebbe fatto piacere farlo contento...." mi sarei sentito un po' triste per non aver fatto sorridere un cosi' piccolo spirito del bosco(n.b. i cuccioli con meno di 50 lune non sono mai orchi)........e' proprio vero, si prendono piu' mosche con una goccia di miele che con un barile d'aceto



zzzz...z.zzz..zzzz

Andatelo a trovare ... l'orco ha molto da dire nel mondo delle gelaterie. L'impostazione del gelato è molto simile a quella del "Maestro" ma er regazzetto ce mette der suo.
Ho fatto un excursus sui classici (pistacchio , nocciola d'Alba , crema , cioccolato puro) assaggiando qualche chicca fantasiosa.
Già sta a buoni livelli e se crescerà con questa velocità ci metterà poco a raggiungere la vetta ... :wink:

Alex


dove sta?

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Tutto questo ha aiutato il film.
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Ciriola
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Messaggioda Ciriola » 03 set 2007 12:14

tenente Drogo ha scritto:
alexer3b ha scritto:
armaduke ha scritto:ma pensa te......se mi fossi sentito dire "...peccato che a ferragosto non abbia trovato una gelateria aperta perche' ero col mio pargolo e m'avrebbe fatto piacere farlo contento...." mi sarei sentito un po' triste per non aver fatto sorridere un cosi' piccolo spirito del bosco(n.b. i cuccioli con meno di 50 lune non sono mai orchi)........e' proprio vero, si prendono piu' mosche con una goccia di miele che con un barile d'aceto



zzzz...z.zzz..zzzz

Andatelo a trovare ... l'orco ha molto da dire nel mondo delle gelaterie. L'impostazione del gelato è molto simile a quella del "Maestro" ma er regazzetto ce mette der suo.
Ho fatto un excursus sui classici (pistacchio , nocciola d'Alba , crema , cioccolato puro) assaggiando qualche chicca fantasiosa.
Già sta a buoni livelli e se crescerà con questa velocità ci metterà poco a raggiungere la vetta ... :wink:

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però de fronte a 'sto campà d'inedia,
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Messaggioda tenente Drogo » 04 set 2007 17:05

Ciriola ha scritto:Via Mantegna, 16


grazie :)
lontanuccio pure lui in effetti

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Messaggioda ginko » 04 set 2007 22:00

sottozero ha scritto:A parte che il paragone con i ristoranti non l'ho cominciato io,ma voi vi fate la pasta nocciola e pistacchio in casa?I pasticceri migliori al mondo per produrre usano le marmellate fatte da loro,o le margarine(si, a volte ci vanno anche le margarine nei dolci).Credo che ci stiamo battendo tutti per la stessa causa chi pù chi meno.Anche io sono contrario ai grassi vegetali o ai prodotti di sintesie infatti non li uso.Ma non posso pretendere che il mercato a cui mi rivolgo capisca tutto e subito,è arrogante e pretestuoso.Purtroppo io ,e non solo io, ho una brutta cosa con la quale fare i conti a fine giornata:il cassetto della cassa.Potrei anche usare i prodotti migliori del mondo assemblati nel migliore dei modi,ma se la mia clientela non capisce,o forse sono io che non comunico giustamente,alla fine è sempre e solo il cassetto che ha ragione.La conoscenza della materia prima si estrinseca anche nel sapere cosa sono e come vengono prodotti tutti gli alimenti che utilizziamo e cercare di usarli nel migliore dei modi.Per proseguire il paragone precedente è come se un ristorante avesse sempre e solo in carta gli stessi piatti da 40 anni.Potranno essere i migliori e fatti con la materia prima migliore,ma in 40 anni,forse,qualcosa è cambiato.Quello che avete detto entrambi è sicuramente giusto,ribadisco che anche se non ci credete sono d'accordo con voi,ma non fossiliziamoci,altrimenti avranno ragione i rappresentanti che cacciamo in continuazione a denigrarci


Cerco di immaginere cosa mi risponderebbe un sedicenne verginello se decidessi di chiedergli di parlarmi di un amplesso. Farfuglierebbe qualcosa, mi parlerebbe di cose sentite qua e là, forse mi ripeterebbe cose lette su qualche manualetto. Credo che mi convincerebbe poco.... Se poi gli chiedessi anche di descrivermi l'emozione che ha provato credo che sarebbe proprio un fallimento. Il problema di comunicazione è forse proprio questo. Non puoi riuscire a comunicare qualcosa se l'unica emozione che hai provato è quella di aprire un barattolo.forse le nocciole ed i pistacchi vivono ed esistono anche da più di 40 anni e, credimi, sono in pochi ad essersi stancati di loro. Lo sbaglio grande è quello di considerare la "pasta" fondamentale, unica, inarrivabile. Cos'è in fin dei conti una pasta nocciola .... nocciole raffinate e "forse" null'altro !!!! dico forse perchè ci può essere olio vegetale ( pessimo olio di palma) ci può essere aroma ..... ci può essere colore. creare una pasta nocciola in casa non è impossibile, serve solo un pò di impegno ma cosa succede poi ??? Succede, come per magia,che si è creato "qualcosa da qualcosa". Lo scegliere i tipi di nocciola più giusta, guardarle, assaggiarle, sentirne il profumo .... e poi tostarle fino al punto desiderato, nuovi sapori nuovi odori nuove sfumature !!!! poi farle freddare e ascoltarne il canto dell'olio che continua a scoppiettare. Infine la macinatura e guardare mentre diventano una crema profumata. poi dovremmo avvolgerne il sapore con i componenti giusti e giustamente dosati per creare un'armonia, una musica!! abbiamo creato una storia e raccontarla sarà un desiderio oltre che un piacere .... il cliente viene dopo, il cassetto viene dopo !!!!

At salut

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