Per curiosità, sono andato a dare un'occhiata su IlMangione.It.
Maxbor ha lì sopra una sessantina di recensioni. I locali romani da lui commentati non sono pochissimi e, di primo acchito, sono tutte trattorie. Non vedo apparenti controindicazioni a dargli credito relativamente a questa categoria di locali.
Ora, se dice che i tagliolini, la carne e il dolce della Bella Napoli gli sono piaciuti, io fino a prova contraria, dettata da una eventuale futura visita personale, tendo a credere che si sia imbattuto in una trattoria/pizzeria romana dal buon rapporto Q/P, e non che lì ci sia sotto qualcosa che non quadra. Perchè anche dal cinese o dal bujaccaro si paga poco, ma difficilmente qualcuno afferma di aver mangiato veramente bene.
Una cosa è certa: quel "trattore" (perchè di questo si tratta) ha trovato una formula che gli consente certi prezzi. Magari perchè le mura sono sue; magari è a gestione familiare; magari gioca su un elevato numero di coperti o si accontenta di un profitto minore. Magari evade il 100% o magari si è semplicemente spremuto le meningi più di altri, pur di rimanere su un mercato in crisi. Non lo so. Non ho idea.
Da cliente, so solo che, a parità di categoria di locale e tipologia di piatti, se in un posto mangio bene a pago 100 e in un altro mangio ugualmente bene ma pago 70...so dove tornerò. Almeno fino ad irruzione dei NAS o della GdF.
Per il resto, sono d'accordo che in posti di cui non conosco vita, morte e miracoli, a 11 euro i tagliolini all'astice preferisco non prenderli. Ma questo è un timore non naturale, bensì indotto dai tempi bui, ormai: in un paese onesto, non avrei paura di essere avvelenato per mera brama di profitto. E neppure derubato, sempre per la medesima brama.