balrog ha scritto:ma sai OSTE....io dissi a suo tempo su queste pagine ( è verificabile) che stavamo facendo un affarone con la vendita di IBRA e quindi , benchè mi dispiacesse veder andare via un calciatore che ci aveva fatto vincere tanto, non era un grave problema......i giocatori vanno e vengono ( tranne pochissimi come anche tu dici, le "bandiere" sono pochissime ma ci sono ancora.....per esempio mi aspetto che Zanetti resti a vita).....i giocatori ( e gli allenatori) vanno e vengono ma l'Inter resta......in tutti i casi sono contento che tantissimi di quelli che sono andati si ricordino con affetto dell'Inter e sono certo che Ibra è fra questi e che almeno un po' si penta di esser andato via anche se è stata proprio la sua uscita a farci vincere la champions e , se posso dirtelo con affetto, forse a voi l'ha fatta perdere ( chissà se con un altro attaccante di vaglia sarebbe stato diverso in semifinale)
bal
In linea generale concordo e credo che anche tu, come me, sia più innamorato di un calcio di bandiere e dai valori anche umani e non di speculazione, matrimioni sportivi legati all'affinità tra giocatore (o tecnico) con lo storico della squadra, inteso come stile, modulo, carattere.
A Barcelona abbiamo visto arrivare ed andare via molti giocatori assoluti, da Maradona a Ronaldo, in questi due casi, anche se con grande dispiacere, ho apprezzato la scelta umana dei due senza sentirmi "tradito". Sia il Pibe che Ronie, andavano in squadre che erano incognite più deboli del Barça, per dare il via ad un progetto a lungo termine e ad un sogno difficile ma stimolante, non era opportunismo. E non era certo solo questione di guadagnare più soldi, dato che al Barça non sono certo micragnosi nei contratti.
Diverso quando il
pesetero Figo svendette, ad alto prezzo, la catalanità onoraria e l'amore di una città per indossare la divisa avversaria per eccellenza. Con i dovuti distinguo di importanza morale, mi ricordò quei soldati che in tante guerre hanno ucciso quelli con cui prima combattevano al fianco. La testa di maiale è simbolicamente perfetta, anche se molto estremo come gesto.
Sull'ultima tua considerazione sono assolutamente daccordo. A parte la maggior fame dei nerazzurri, un altro motivo della stagione meno titulata rispetto al 2009, è che Ibrahimovic non è stato lo sperato valore aggiunto, tanto che si parla già di addio e di scambi inglesi. Infatti non a caso Zlatan non era in campo a novembre al Camp Nou, quando l'Inter non ci aveva capito molto e il Barcelona aveva potuto fare il suo gioco vincente degli ultimi anni, senza snaturarlo per far posto allo svedese/bosniaco.
Quella sera va detto, mancavano, anche Messi e Snejder, ma c'era Iniesta, assenza invece pesantissima nelle due semifinali (per me è un altro dei motivi per cui non si è giunti in finale).
Rimane la consolazione di aver ceduto la coppa con le orecchie ad una squadra tosta, che l'ha fortemente voluta, oltre alla soddisfazione di averla battuta per due volte.