Nestor ha scritto:
Il Barca fa storia a se perchè oltre a essere spagnoli, molti dei suoi sono anche "autoprodotti" in cantera, ma lì entra in gioco un discorso che dallo sportivo trascende quasi nel "culturale".
Toglierei il quasi davanti a culturale.
Aldilà della mia passione per gli azulgrana, nata da bambino con Cruyff e proseguita per amore naturale verso la Spagna e la Catalunya.
Ci sono molti aspetti che rendono il Barça unico,
mes que un club. Il primo, storico, è il ruolo simbolico che la squadra ha avuto in opposizione al franchismo, dittatura poco di moda nella piazza ma terrificante e crudele, sia umanamente che intellettualmente.
Parlando di calcio invece, c'è la scelta di far giocare tutte le squadre con lo stesso metodo e "politica" di gioco (il modello è l'Ajax ma con più investimenti economici e comuqnue ecco che torna sempre Johann, "il profeta del gol", come dal titolo del film degli anni '70).
Il calcio attraverso una filosofia votata allo spettacolo, per fare gol, tanti gol, anche se poi dietro si rischia e si prendono.
"Il calcio è portare la palla avanti, fino in fondo", diceva George Best (uno che nella mia top eleven
alltimes non mancherà mai). Ma poi il calcio è anche "primo non prenderle", come disse Johann Trap, ma anche il moderno Mou del Camp Nou.
Un'altra tradizione vincente è l'equilibrio nel far coesitere da sempre alcuni costosi talenti stranieri con la "catalanità" di giovani allevati nella
cantera o scoperti e "importati" da ragazzini.
Mi pare caso unico e di grande valore anche la scelta di avere sulla
camiseta, per la prima volta da pochi anni, uno sponsor non pagante ma di rilevanza sociale come Unicef.
Oltre ad aver vinto per primo tutti i titoli possibili nella stagione 2009, record assoluto solo eguagliabile, il Barcelona è l'unico club che dal 1955 è sempre stato presente in Europa. Nemmeno il Real, detentore del maggior numero di Coppa Campioni/Champions, nemmeno il Milan, nè qualche inglese.
Senza ricordare che oltre agli azulgrana calciatori, il Barcelona ha una squadra di pallacanestro tra le più titolate d'Europa, ma anche di pallamano, rugby, hockey.
Mes que un club, appunto.
Questo per restare ai fatti, perchè se si passa ai ricordi e ai nomi che sono passati da Barcelona per giocare a calcio, diventerei di parte, anche se gli applausi sportivi, non dovrebbero mancare.