Marco ha scritto:D'accordo a metà con Pasquino ed Alex.
Per tanti motivi...è vero che le circostanze erano quelle che erano, è vero che c'era un clima diverso, è vero che era il sabato di Pasqua(per chi ci crede...), ma il derby è il derby.
Se ce lo fanno giocare e vivere 4 giorni dopo una tragedia nazionale non è colpa nostra nè dei giocatori che poi sono chiamati, in campo, a dare tutto fino all'ultima goccia di sudore.
Avrei disprezzato moltissimo un derby all'acqua di rose giocato per il pareggio con miseri passaggi al portiere, senza voglia e senza agonismo.
Magari con l'ipocrisia di dire"oggi siamo tutti amici" quando così non è e, calcisticamente parlando, non potrà mai essere.
Io davanti alla tv mi sono tenuto al primo goal, mi seno tenuto al secondo(ma vogliamo parlare di Zarate ?), ma poi al terzo ho strillato ed al quarto ho fatto la ola in giardino con mia figlia(che non parla benissimo, ma pronuncia Lazio da due mesi...) sulle spalle !
Perchè il derby è il derby e vincerlo dà sempre quella scossa particolare.
E ieri qualche piccolo(?!?!??!)sfottò me lo sono concesso...
Ma hai fatto bene ad essere contento, ci mancherebbe.
Se ti sentivi di festeggiare non avrebbe avuto alcun senso ne alcuna utilità per nessuno limitarsi e soffocare la gioia.
Quelle sono cose che o le senti o è inutile fare finta di sentirle. Dipende da come si è fatti e dalla sensibilità di ciascuno.
E nessuno chiedeva una partita all'acqua di rose.
Ma essere combattivi in campo non vuol dire fare risse o insultarsi davanti le telecamere.
E' questo che è stato vergognoso.
Deciso di giocare, dovevano giocare, non fare finta.
Ma potevano pure risparmiarsi le sceneggiate di contorno, come fecero ad esempio lo scorso anno per Gabbo, col padre nelle due curve e un clima acceso agonisticamente in campo ma leale.
Dare tutto in campo non significa 5 espulsi, botte sugli spalti e dirette tv vergognose.
Se tu giustifichi il tutto dicendo "Se ce lo fanno giocare e vivere 4 giorni dopo una tragedia nazionale non è colpa nostra nè dei giocatori" consentimi di dire che non condivido nemmeno un sospiro di una frase come questa.