Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 lug 2018 22:34

pippuz ha scritto:Ho anche letto che la cementificazione dell'Attica è sempre stata fatta con gli incendi dolosi.


Anche da noi, eccome se non l'hanno fatto!
Benemerite le leggi punitive che hanno negato il diritto futuro a costruire su terreni incendiati in determinate circostanze...così i nostri Canadair se ne possono andare in Svezia.
Filippo, per restare tra noi, ma ti ricordi quanti incendi c'erano sulle montagne sopra Como / Albavilla trent'anni fa? Ogni inverno vedevo le fiamme da casa mia (Cantù).
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 lug 2018 14:48

Grande found, questo.
La presentazione di Marchionne sul problema del troppo capitale impiegato dall'industria dell'auto nel suo complesso.
Argomento molto tecnico, ma per me di grande interesse.

https://cdn.gelestatic.it/businessinsider/it/2018/07/Sergio-Marchionne-Confessioni-di-un-drogato-di-capitale.pdf
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 27 lug 2018 17:01

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 lug 2018 09:34

A proposito dell'auto elettrica, una posizione pro.

https://www.zeusnews.it/n.php?c=26532
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 lug 2018 10:13

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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 31 lug 2018 10:42

zampaflex ha scritto:A proposito dell'auto elettrica, una posizione pro.

https://www.zeusnews.it/n.php?c=26532


allora quelle tre che ho comprato non le devo buttare.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 lug 2018 12:35

Istat, a giugno torna a salire la disoccupazione. Record dei contratti a termine.

Secondo i dati diffusi dall'Istat il tasso di disoccupazione, cioè il numero di persone che cercano un impiego sul totale della forza lavoro, è aumentato di due decimi di punto salendo al 10,9%. Il numero dei disoccupati risulta così pari a 2 milioni e 866 mila. Al contrario, dopo tre mesi consecutivi di crescita, il numero di occupati è calato di 49 mila unità.
Continuano invece a crescere i dipendenti a termine (+16 mila), che segnano così un nuovo record raggiungendo i 3 milioni 105 mila. L'aumento prosegue senza sosta dal gennaio di quest'anno e conferma un trend che nel suo complesso si registra a partire dal 2014.
Sull'aumento del tasso di disoccupazione pesa anche la diminuzione degli inattivi, chi non ha un lavoro e non lo cerca, scesi di 27 mila unità.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 31 lug 2018 14:54

zampaflex ha scritto:La povertà in Italia NON è in aumento.

https://www.ilfoglio.it/shot-economy/2018/04/05/news/la-meglio-poverta-187706/


Non è come affermi. La povertà in Italia è in aumento almeno da dieci anni. Poi se vogliamo confrontarla in margini di tempo più lunghi, classi sociali e provenienza geografica è un altro discorso.

https://www.huffingtonpost.it/2018/01/03/istat-in-dieci-anni-gli-italiani-poveri-sono-raddoppiati-nel-2006-erano-2-3-milioni-nel-2016-sono-diventati-4-7-milioni_a_23322679//
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 lug 2018 15:37

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:La povertà in Italia NON è in aumento.

https://www.ilfoglio.it/shot-economy/2018/04/05/news/la-meglio-poverta-187706/


Non è come affermi. La povertà in Italia è in aumento almeno da dieci anni. Poi se vogliamo confrontarla in margini di tempo più lunghi, classi sociali e provenienza geografica è un altro discorso.

https://www.huffingtonpost.it/2018/01/03/istat-in-dieci-anni-gli-italiani-poveri-sono-raddoppiati-nel-2006-erano-2-3-milioni-nel-2016-sono-diventati-4-7-milioni_a_23322679//


In realtà le due affermazioni potrebbero essere ambedue corrette, se si accerta che, nel post da me pubblicato, appare una divisione tra poveri italiani (in calo) e poveri non italiani (in aumento).
L'indagine ufficiale con i dati e le metodologie è qui: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/index.html - rilevo come sia stata eseguita su un campione di 7000 famiglie, per cui non ha l'attendibilità totale a livello di macroeconomia come si potrebbe invece pensare, venendo fatta da BI.
Leggendo i singoli dati di BI peraltro appare come, lentamente, dal 2012 al 2016 siano migliorate le condizioni di reddito e risparmio (tranne per il calo del valore delle case).

L'indagine ISTAT invece deriva dai dati raccolti nell'ambito della "Indagine sulle spese delle famiglie", per la quale vengono intervistate a campione circa 20.000 famiglie. https://www.istat.it/it/archivio/217650

In un caso e nell'altro, insomma, abbiamo di fronte piccoli campioni statistici che andrebbero, a mio parere, riconciliati con i dati di contabilità nazionale.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 31 lug 2018 17:45

zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:La povertà in Italia NON è in aumento.

https://www.ilfoglio.it/shot-economy/2018/04/05/news/la-meglio-poverta-187706/


Non è come affermi. La povertà in Italia è in aumento almeno da dieci anni. Poi se vogliamo confrontarla in margini di tempo più lunghi, classi sociali e provenienza geografica è un altro discorso.

https://www.huffingtonpost.it/2018/01/03/istat-in-dieci-anni-gli-italiani-poveri-sono-raddoppiati-nel-2006-erano-2-3-milioni-nel-2016-sono-diventati-4-7-milioni_a_23322679//


In realtà le due affermazioni potrebbero essere ambedue corrette, se si accerta che, nel post da me pubblicato, appare una divisione tra poveri italiani (in calo) e poveri non italiani (in aumento).
L'indagine ufficiale con i dati e le metodologie è qui: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/index.html - rilevo come sia stata eseguita su un campione di 7000 famiglie, per cui non ha l'attendibilità totale a livello di macroeconomia come si potrebbe invece pensare, venendo fatta da BI.
Leggendo i singoli dati di BI peraltro appare come, lentamente, dal 2012 al 2016 siano migliorate le condizioni di reddito e risparmio (tranne per il calo del valore delle case).

L'indagine ISTAT invece deriva dai dati raccolti nell'ambito della "Indagine sulle spese delle famiglie", per la quale vengono intervistate a campione circa 20.000 famiglie. https://www.istat.it/it/archivio/217650

In un caso e nell'altro, insomma, abbiamo di fronte piccoli campioni statistici che andrebbero, a mio parere, riconciliati con i dati di contabilità nazionale.

Vedi harmattan, è sempre il solito problema di PERCEZIONE.
Dopo 5 anni di successi pd, per tutti evidenti, la povertà ufficialmente non può che essere diminuita, mi sembra più che ovvio.
Sono solo quei quattro poveracci che invece insistono a PERCEPIRE una crescente difficoltà nel potersi curare decentemente, nel fare la spesa alimentare quotidiana con l' inflazione che continua a salire di molto solo in questo settore, nello spostarsi con la loro vecchia auto per l' aumento del prezzo dei carburanti, nella costante diminuzione del welfare e dell' assistenza, nel non aver visto neanche da lontano i famosi ottanta euro riservati solamente a chi già stava meglio di loro.
E contemporaneamente si impuntano a PERCEPIRE che i loro stipendi o i loro salari, se ce li hanno ancora, non aumentano mai, anzi, quando magari qualche bella statistica indica che le retribuzioni "medie" sono in deciso rialzo o che la ricchezza "media" degli italiani sale (rif. Trilussa - La teoria del pollo).

Tu chiamale, se vuoi, PERCEZIONI

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 lug 2018 18:15

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:La povertà in Italia NON è in aumento.

https://www.ilfoglio.it/shot-economy/2018/04/05/news/la-meglio-poverta-187706/


Non è come affermi. La povertà in Italia è in aumento almeno da dieci anni. Poi se vogliamo confrontarla in margini di tempo più lunghi, classi sociali e provenienza geografica è un altro discorso.

https://www.huffingtonpost.it/2018/01/03/istat-in-dieci-anni-gli-italiani-poveri-sono-raddoppiati-nel-2006-erano-2-3-milioni-nel-2016-sono-diventati-4-7-milioni_a_23322679//


In realtà le due affermazioni potrebbero essere ambedue corrette, se si accerta che, nel post da me pubblicato, appare una divisione tra poveri italiani (in calo) e poveri non italiani (in aumento).
L'indagine ufficiale con i dati e le metodologie è qui: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/index.html - rilevo come sia stata eseguita su un campione di 7000 famiglie, per cui non ha l'attendibilità totale a livello di macroeconomia come si potrebbe invece pensare, venendo fatta da BI.
Leggendo i singoli dati di BI peraltro appare come, lentamente, dal 2012 al 2016 siano migliorate le condizioni di reddito e risparmio (tranne per il calo del valore delle case).

L'indagine ISTAT invece deriva dai dati raccolti nell'ambito della "Indagine sulle spese delle famiglie", per la quale vengono intervistate a campione circa 20.000 famiglie. https://www.istat.it/it/archivio/217650

In un caso e nell'altro, insomma, abbiamo di fronte piccoli campioni statistici che andrebbero, a mio parere, riconciliati con i dati di contabilità nazionale.

Vedi harmattan, è sempre il solito problema di PERCEZIONE.
Dopo 5 anni di successi pd, per tutti evidenti, la povertà ufficialmente non può che essere diminuita, mi sembra più che ovvio.
Sono solo quei quattro poveracci che invece insistono a PERCEPIRE una crescente difficoltà nel potersi curare decentemente, nel fare la spesa alimentare quotidiana con l' inflazione che continua a salire di molto solo in questo settore, nello spostarsi con la loro vecchia auto per l' aumento del prezzo dei carburanti, nella costante diminuzione del welfare e dell' assistenza, nel non aver visto neanche da lontano i famosi ottanta euro riservati solamente a chi già stava meglio di loro.
E contemporaneamente si impuntano a PERCEPIRE che i loro stipendi o i loro salari, se ce li hanno ancora, non aumentano mai, anzi, quando magari qualche bella statistica indica che le retribuzioni "medie" sono in deciso rialzo o che la ricchezza "media" degli italiani sale (rif. Trilussa - La teoria del pollo).

Tu chiamale, se vuoi, PERCEZIONI

(rif. Lucio Battisti - 1970)


A me risulta, tanto per fare due esempi, che i pensionati siano la categoria uscita meglio da questi dieci anni di crisi.
E che la spesa pubblica per la salute continui imperterrita a crescere. Dove peraltro si differenziano i livelli di assistenza tra le regioni che hanno saputo razionalizzare la spesa e quelle che hanno sprecato, e sprecano tutt'ora, budget che sono sostanzialmente in linea con quelli delle altre nazioni europee.

Mentre per gli altri amen, non esiste al mondo una nazione che di fronte alla tremenda caduta del PIL come quella subita con le crisi gemelle sia stata in grado di materializzare soldi "out of thin air". Ci sono solo pazienza e ristrutturazione; liberalizzazioni e recuperi di competitività.
Diamine, la disamina più lucida l'ha fatta un sindacalista come Bentivoglio che ha dichiaratoche senza aumento della produttività non potrà esserci nessun miglioramento delle condizioni di imprese e dipendenti!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 ago 2018 12:21

Aggiungiamo qualche dato alla questione appena sollevata sulla spesa sanitaria.

Nel 2015 la spesa totale era a metà strada tra le altre grandi nazioni europee:
http://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/DDN-20170825-1

Ma da quest'altra fonte pare che la spesa pro capite sia fortemente inferiore (e vorrei che mi spiegassero la differenza):
http://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2016/tabella_rapporto_Oecd_2016.jpg

Però si capisce che spendiamo male i nostri soldi, per esempio per la diffidenza verso i generici, e per l'inefficienza delle regioni meridionali
https://spazioeconomia.net/2016/01/10/mortalita-in-italia-e-sistema-sanitario-correlati/

E le differenze tra regioni ben gestite e mal gestite si confermano anche da altri dati, come la spesa privata pro capite o l'uso di farmaci nuove (che spesso sono più costosi)
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=56825
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 01 ago 2018 17:05

zampaflex ha scritto:Aggiungiamo qualche dato alla questione appena sollevata sulla spesa sanitaria.

Nel 2015 la spesa totale era a metà strada tra le altre grandi nazioni europee:
http://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/DDN-20170825-1

Ma da quest'altra fonte pare che la spesa pro capite sia fortemente inferiore (e vorrei che mi spiegassero la differenza):
http://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2016/tabella_rapporto_Oecd_2016.jpg

Però si capisce che spendiamo male i nostri soldi, per esempio per la diffidenza verso i generici, e per l'inefficienza delle regioni meridionali
https://spazioeconomia.net/2016/01/10/mortalita-in-italia-e-sistema-sanitario-correlati/

E le differenze tra regioni ben gestite e mal gestite si confermano anche da altri dati, come la spesa privata pro capite o l'uso di farmaci nuove (che spesso sono più costosi)
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=56825

Ci vuole quasi una giornata intera per leggere tutto :shock: , però analisi molto interessante (anche se in qualche caso un po' datata ma sempre chiara in una visione prospettica).

Ottimo lavoro, Luciano ! Grazie

(continua così, ché vedrò di farti collaborare con il Financial Times :wink: )
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 ago 2018 13:13

L'ACI pubblica annualmente delle tabelle sul parco veicoli italiano, andiamo a guardarle:
http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/annuario-statistico/annuario-statistico-2018.html

A fine 2017 siamo arrivati a 51 milioni di veicoli, massimo storico, di cui 38,5 mln auto. La media è di 842 veicoli per mille abitanti, con punte di circa 1900 in Val d'Aosta (!) e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Dal 2000 ad oggi le marche che hanno aumentato di più, tra le maggiori, la propria presenza sono Mercedes (+93%) e BMW (+76%). Alla faccia delle crisi.

Parallelamente però è aumentata l'età media, visto che le auto oltre vent'anni sono passate da 2,7 mln a oltre 6.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 02 ago 2018 14:41

zampaflex ha scritto:L'ACI pubblica annualmente delle tabelle sul parco veicoli italiano, andiamo a guardarle:
http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/annuario-statistico/annuario-statistico-2018.html

A fine 2017 siamo arrivati a 51 milioni di veicoli, massimo storico, di cui 38,5 mln auto. La media è di 842 veicoli per mille abitanti, con punte di circa 1900 in Val d'Aosta (!) e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Dal 2000 ad oggi le marche che hanno aumentato di più, tra le maggiori, la propria presenza sono Mercedes (+93%) e BMW (+76%). Alla faccia delle crisi.

Parallelamente però è aumentata l'età media, visto che le auto oltre vent'anni sono passate da 2,7 mln a oltre 6.

Anche da questa analisi, si evince l' ennesima dimostrazione della sempre più marcata divaricazione fra chi può permettersi l' acquisto di auto di lusso rispetto ai tantissimi poveracci sfigati che devono ridursi ad usare un' auto-rottame, non avendo più la possibilità economica di sostituirla (aumentando tra l' altro le probabilità di provocare sinistri per sé e per gli altri).

Ma tranquilli, il Pil è aumentato ... :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 ago 2018 16:40

maxer ha scritto:........ si evince l' ennesima dimostrazione della sempre più marcata divaricazione fra chi può permettersi l' acquisto di auto di lusso rispetto ai tantissimi poveracci sfigati che devono ridursi ad usare un' auto-rottame, non avendo più la possibilità economica di sostituirla (aumentando tra l' altro le probabilità di provocare sinistri per sé e per gli altri).

Ma tranquilli, il Pil è aumentato ... :mrgreen:


Dati economici a parte, per il mio punto di vista l'auto è forse lo status symbol meno rappresentativo che esista. Noleggio a lungo termine, leasing, scarico IVA, ecc. hanno reso più facile il possesso di una macchina di alto livello, senza poi contare quelli col SUV che trascorrono le vacanze a torvajanica e la sera a cena si sparano un bel bicchier di latte per "tenersi in forma" :lol:
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 03 ago 2018 10:44

zampaflex ha scritto:e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Molti a Milano hanno rinunciato alla macchina.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 03 ago 2018 11:45

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Molti a Milano hanno rinunciato alla macchina.


Per forza, per parcheggiare hanno passato notti intere in macchina :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 04 ago 2018 17:36

zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Molti a Milano hanno rinunciato alla macchina.


Per forza, per parcheggiare hanno passato notti intere in macchina :mrgreen:

Ma no dai Luciano. Forse io sono fortunato, da me posto lo trovi sempre, ma non mi sembra così tragica la situazione parcheggio. Certo corso Garibaldi corso Como e isola al venerdì sera si
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 ago 2018 18:46

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:e curiosamente la Lombardia è la terz'ultima.

Molti a Milano hanno rinunciato alla macchina.


Per forza, per parcheggiare hanno passato notti intere in macchina :mrgreen:

Ma no dai Luciano. Forse io sono fortunato, da me posto lo trovi sempre, ma non mi sembra così tragica la situazione parcheggio. Certo corso Garibaldi corso Como e isola al venerdì sera si


Ovviamente scherzavo, ma che adesso a Milano il parcheggio non sia proprio agevole mi pare si noti. Certo come dici tu, le zone commerciali stanno messe peggio, e i tanti parcheggi riservati ai residenti vi danno respiro.

Comunque molti giòvini hanno un rapporto diverso con l'auto e la comprano sempre meno, dato che i noleggi e le condivisioni funzionano bene.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 04 ago 2018 19:50

Altro "mi chiedo".
Mi chiedo perché non si può ammettere che tantissime famiglie, oltre alle scelte alternative di un numero ancora limitato di giovani "moderni" (pensiamo invece ai tantissimi "non moderni", per i quali mantenere anche una vecchia auto essendo precari, con 800/900 euro al mese, se va bene, è impossibile) non possono più pensare di usare l' auto perché non ce la fanno economicamente.
Altro che problema dei parcheggi a Milano !
Spero che sia stata solo una battuta scherzosa.
Ma dove vivete ?
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 06 ago 2018 01:29

zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:Chi li sostituirà non so chi sarà nè se farà peggio (quasi impossibile).


Possibile, possibile.


la data non c'è, era luglio 2017

secondo me aveva ragione Zampaflex
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 06 ago 2018 09:33

pippuz ha scritto:
Dedalus ha scritto:Uè, ma state ancora qui?!?

:D

Mi riassumete la situazione? Chi è per l'uscita almeno dall'euro? Chi è per gli Stati Uniti d'Europa? Chi è per la nazionalizzazione delle banche commerciali? Chi è per il TTIP?

Comunque io sono contro tutto. Quindi: si, no, ni, no.
La priorità è che spariscano questi imbecilli di scafisti ed europeisti-a-90° che ci sono adesso al governo.
Chi li sostituirà non so chi sarà nè se farà meglio (difficile) o peggio (quasi impossibile).

La frase completa era questa. La priorità è stata rispettata.

Confermo, tra i due governi (quello del disastro PD e questo) tutta la vita questo.
Peccato solo per la presenza dei pentadeficienti; si dovrebbe andare alle elezioni per avere un governo senza di loro, ma è difficile.

Servirebbero più hacker russi ... o forse erano hacker milanesi e non russi? :? Mah vallo a sapere.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 06 ago 2018 12:30

Chiedersi che mondo sarà quello dove le banche cinesi, ormai dinosauri globali, dominano la classifica delle banche internazionali significa semplicemente imparare a leggere il presente.

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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 06 ago 2018 15:25

harmattan ha scritto:Chiedersi che mondo sarà quello dove le banche cinesi, ormai dinosauri globali, dominano la classifica delle banche internazionali significa semplicemente imparare a leggere il presente.

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HSBC lascia UK
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