Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 giu 2018 16:11

"La Bce è pronta a rivedere i propri strumenti di politica monetaria" se fosse necessario per assicurare il necessario livello di stimolo, ha rassicurato Draghi. Questo perché - ha spiegato - per l'Eurotower sono ancora necessari "significativi stimoli monetari per sostenere l'ulteriore accumulo di pressione sui prezzi interni e l'andamento dell'inflazione nel medio termine". In altre parole: è stato deciso lo stop del Qe a fine anno, ma Draghi ha sottolineato che il programmi di acquisto dei titoli "non sta scomparendo, ma rimane nella cassetta degli attrezzi" e quindi potrà sempre essere usato "per contingenze che ora non vediamo". Sempre sul fronte della rassicurazione si colloca la decisione di continuare "a lungo" i reinvestimenti dei bond in scadenza acquistati con il Qe, dando così ancora liquidità al mercato.

Nessun complotto sui titoli di Stato italiani, ha aggiunto Draghi. "Voglio sottolineare come a maggio gli acquisti di bond italiani siano stati pari a 3,6 miliardi di euro, superiori ai 3,4 miliardi di marzo e di gennaio. Dunque nessun complotto". Il numero uno della Bce ha spiegato come gli acquisti settimanali e mensili dipendano da diverse circostanze, come ad esempio l'ammontare dei bond che vanno a scadenza e dunque non bisogna trarre conclusioni affrettate dai singoli dati.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 giu 2018 15:07

Pensioni da pagare sempre più a lungo dato che l'aspettativa di vita aumenta, riduzione del tasso di natalità, sempre meno lavoratori per pensionato, debito crescente...Italia? No, USA.
I problemi sono comuni a tutto l'Occidente.

http://www.mauldineconomics.com/frontlinethoughts/the-pension-train-has-no-seat-belts
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 giu 2018 15:52

I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese sono cresciuti in maggio del 2,3% annuo, in trend positivo da oltre due anni, mentre continua il calo dei crediti in sofferenza, che in aprile, al netto delle rettifiche, sono al 2,96% degli impieghi sui minimi da luglio/agosto 2012.
Lo dice l'ultimo rapporto dell'Abi, l'associazione delle banche italiane.

Dai dati aggiornati ad aprile 2018 è confermata anche la crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 2,6%.

Le sofferenze nette ad aprile 2018 si sono attestate a 51 miliardi dai 52,8 di marzo e sono in calo del 41% negli ultimi 16 mesi, dice il rapporto Abi.

Restano sui minimi storici anche i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a maggio si è attestato al 2,64%. Il tasso medio per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all'1,83% e quello medio per i nuovi finanziamenti alle imprese, all'1,50%.

I depositi (conto corrente,certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine maggio, di circa 74,5 miliardi di euro rispetto a un anno prima (+5,3% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per quasi 53,7 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-17,1%). Il saldo di queste due componenti determina a maggio una variazione annua di +1,2%.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 giu 2018 21:51

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Messaggioda zampaflex » 20 giu 2018 09:36

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 giu 2018 12:34

Totalmente assente dal dialogo politico, la lotta agli evasori prosegue per fortuna (almeno finché Salvini non la legalizzerà).

Grandi, grandissimi evasori. Sospettati di aver sottratto al Fisco entrate per 2,3 miliardi di euro in un anno e mezzo. La Guardia di Finanza, che li ha scoperti, sottolinea che "non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, l'ossatura economica del Paese, sempre da tutelare". Non abbiamo di fronte la piccola impresa che "dimentica" di rilasciare uno scontrino.

Parliamo invece di giganti dell'evasione, di soggetti "pericolosi" i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi. Ognuno di questi soggetti ha sottratto all'erario, in media, 2 milioni. I finanzieri hanno "congelato" e poi acquisito in via definitiva al patrimonio dello Stato oltre 1,3 miliardi.
Intanto - nell'ultimo anno e messo - sono state beccate altre 12.824 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali). Sono responsabili di aver evaso 5,8 miliardi di Iva. Sono state 28 mila le verifiche a carico delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Poco meno di 23 mila i reati fiscali, tra cui, per il 67%, emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile.

Diciassettemila i responsabili individuati, 378 dei quali finiti in manette. Nel settore delle accise, i 5.300 interventi conclusi dalle Fiamme gialle hanno portato al sequestro di oltre 18.400 tonnellate di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumo in frode pari a circa 225 mila tonnellate.

Sempre negli ultimi 17 mesi, sono 6.361 i datori di lavoro verbalizzati per aver impiegato 30.819 lavoratori in "nero". Nel comparto del gioco e delle scommesse, sono stati eseguiti oltre 6 mila controlli e concluse 352 indagini di polizia giudiziaria.

Altro fronte caldo, gli appalti. Nel 2017 e nei primi cinque mesi di quest'anno, il valore degli appalti irregolari è di 2,9 miliardi di euro. Sono state denunciate oltre 6 mila persone, il 10% delle quali (644) è finito in manette. "La corruzione - sottolineano le Fiamme Gialle - è solo la punta dell'iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all'erario". Negli ultimi 17 mesi ne sono state individuate 8.400, responsabili di un danno erariale da 5 miliardi di euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 giu 2018 19:27

Il Ministro Fornero si difende, giustamente, da tutti i voltagabbana e approfittatori che hanno speculato sulla sua riforma. Cronistoria di un provvedimento sulla bocca di tutti.
http://www.linkiesta.it/it/article/2018/06/20/unaliena-a-palazzo-cosi-hanno-incastrato-elsa-fornero/38496/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 22 giu 2018 16:16

L’aumento della popolazione mondiale in età lavorativa sta rallentando. E l’impatto sull’economia globale potrebbe essere duro

https://it.businessinsider.com/laumento-della-popolazione-mondiale-in-eta-lavorativa-sta-rallentando-e-limpatto-sulleconomia-globale-potrebbe-essere-duro/

Con due bei grafici su variazione tendenziale della popolazione in età lavorativa e correlazione tra variazione e incremento del PIL.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 giu 2018 14:40

Cominciamo a fare la punta alle dichiarazioni roboanti del governo in carica.

"Pace fiscale" da mille miliardi? Forse 50...
http://www.repubblica.it/economia/2018/06/23/news/pace_fiscale_i_veri_numeri_della_manovra_di_salvini-199802776/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1

Pensioni d'oro? Più facilmente il luminoso dirigente del terzo millennio dallo stipendio di giada (per chi se lo ricordasse, un personaggio di Mai dire goal).
http://www.repubblica.it/economia/2018/06/23/news/pensioni_d_oro-199799096/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T2
(link originario qui http://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-i-crediti-non-riscossi-e-i-conti-della-pace-fiscale)

Il reddito di cittadinanza? Sarebbe il più generoso ed il meno sottoposto a condizioni dell'intera Europa (e quindi del mondo, visto che il welfare fuori dall'Europa è poca cosa)
http://stream24.ilsole24ore.com/video/notizie/reddito-cittadinanza-troppo-generoso-europa-meno-soldi-e-piu-paletti/AEgVL7AF
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 24 giu 2018 18:11

Oltre all'evasione fiscale dei contribuenti abbiamo anche l'evasione dei soldi dovuti ai contribuenti da parte dello Stato

http://www.today.it/economia/fisco-tasse-2018.html

Del resto l'itajetta della spending review deve risparmià, agguantando a 4 mani e senza restituire il dovuto, perché come ci ricorda la seguente inchiesta ( del maggio 2017), rimaniamo uno dei paesi con la più alta pressione fiscale in area EU (e non solo!) a fronte di servizi di bassa qualità, se non inesistenti in 3/4 del territorio.

http://www.linkiesta.it/it/article/2017/05/16/in-italia-le-tasse-sono-piu-alte-tutti-i-numeri-di-un-confronto-sconfo/34194/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 giu 2018 10:22

harmattan ha scritto:Oltre all'evasione fiscale dei contribuenti abbiamo anche l'evasione dei soldi dovuti ai contribuenti da parte dello Stato

http://www.today.it/economia/fisco-tasse-2018.html



Questa statistica però è talmente macro da annegare nelle differenze tra i sistemi economici, la vedo di limitata utilità.

Colgo l'occasione peraltro per ricordare come dal 2012 in poi sia esploso il numero di aziende che, di fronte al taglio dei fidi operato dalle banche, pressate dagli insoluti, dalla normativa Basilea III e dagli stress tests, invece di mettere mano al portafoglio dei titolari e soci preferiscano non pagare l'IVA, e finanziarsi alle spese dello Stato, delle altre imprese e dei contribuenti in generale.
E poi criticavano il governo Renzi che aiutava le banche.... :roll:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 giu 2018 17:37

Corte dei Conti:
"Nel 2017 la pur limitata dinamica espansiva della spesa pubblica è per intero attribuibile al sottosettore degli Enti di previdenza, con un aumento della spesa totale dell'1,5%, che comunque vedono drasticamente ridotto il ritmo di crescita che nel periodo 2000 -2009 aveva superato il cinque percento medio" spiega il presidente di coordinamento delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti Ermanno Granelli nella sua relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2017. "Ormai da alcuni anni l'indebitamento netto del conto delle amministrazioni pubbliche (39,7 miliardi nel 2017) è per intero imputabile alle amministrazioni centrali dello Stato, poiché i conti delle amministrazioni locali e quelli degli enti di previdenza presentano un saldo attivo che nel 2017 è risultato, rispettivamente, di 677 milioni e di 2,3 miliardi a fronte di un disavanzo delle amministrazioni centrali di 42,7 miliardi".

Quindi le amministrazioni locali sono costrette a tirare la cinghia e non fanno più debito netto, come inopinatamente avvenuto in passato; mentre l'amministrazione centrale fa deficit, come ben sappiamo.
Importante per me la nota sul rallentamento della spesa per le pensioni, indice che i meccanismi di contenimento funzionano.
Dato che la spesa pubblica dovrebbe crescere perché possa essere ripagata nel futuro, al massimo, della somma tra crescita PIL e tasso di inflazione (in pratica tanto quanto il PIL nominale), è fondamentale potere notare numeri alla mano che ci siamo molto più vicini che in passato.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 27 giu 2018 10:24

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 27 giu 2018 11:09

tenente Drogo 2 ha scritto:Calenda scende in campo

https://www.ilfoglio.it/politica/2018/0 ... ssion=true

Estikatsi ! :shock:
Il mondo è in subbuglio
(Putin, prontamente informato, ha già convocato una riunione di emergenza del Politburo :wink: )
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 giu 2018 10:01

Disastri dell'economia moderna in posti inaspettati.
Giappone (articoli un po' datati ma incredibili ancora oggi).

http://disposableworkers.com/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 giu 2018 13:16

Lungo post su come è cambiato il mercato, o meglio, la sua liquidità e quindi il suo funzionamento implicito, dopo la regolamentazione aggiuntiva rilasciata dopo la grande crisi del 2008

Here is a delightful New York Fed staff report on “Bank-Intermediated Arbitrage” by Nina Boyarchenko, Thomas Eisenbach, Pooja Gupta, Or Shachar and Peter Van Tassel. We’ll get to their conclusions in a minute, but I want to particularly recommend the paper as a nice layperson’s introduction to what banks do all day. It is stuff like this:

"Consider the on-the-run/off-the-run (OTR-OFR) basis trade .... In the textbook OTR-OFR basis trade, a market participant would short the more expensive on-the-run Treasury and buy long the cheaper first off-the-run Treasury of similar maturity, earning the liquidity premium enjoyed by on-the-run securities. In practice, the short position in the on-the-run security would be taken through a reverse repurchase agreement, with the market participant lending cash and receiving the OTR Treasury as collateral, and the long position in the off-the-run security would be financed through a repurchase agreement, with the market participant borrowing cash and posting the OFR Treasury as collateral. Thus, the overall profit (“carry”) that the participant makes by participating in the trade is the OTR-OFR basis, net of the difference between the interest rate paid on the OFR repo and the interest rate earned on the OTR repo, and net of the cost of financing repo haircuts (if any)."

Or this:

"In the covered interest rate parity (CIP) trade, an institution trades off the cost of borrowing in U.S. funding markets against the costs of borrowing in foreign markets and swapping the foreign funding into U.S. funding via a forward exchange rate swap. When the basis is positive, U.S. dollar funding is relatively cheap and institutions take advantage by entering into a long position in U.S. Treasuries, a pay-fixed forward exchange rate swap, and shorting a foreign sovereign security with the same maturity. When the basis is negative, U.S. dollar funding is relatively expensive, and institutions take advantage by shorting a U.S. Treasury security, entering into a pay-floating forward exchange rate swap, and buying a foreign sovereign security with the same maturity."

Or this:

"In the CDS-bond basis trade, institutions trade off the cost of taking on credit risk exposure to individual entities through either the cash bond market or through the single-name CDS market. When the CDS-bond basis is positive, corporate bonds are relatively more expensive than single-name CDS, and institutions take advantage by selling protection in the single-name CDS market and shorting the corresponding corporate bond. When the CDS-bond basis is negative, corporate bonds are cheap relative to singlename CDS, and institutions enter into a long position in the corporate bond market and buy protection on the same reference entity in the single-name CDS market."

Obviously banks do lots of other things too, and institutions other than banks do lots of these things. But there is something rather bank-y about the characteristic that these things share, which is that they involve buying a whole lot of one thing and selling a whole lot of an almost-but-not-quite identical thing to profit from small differences between the prices of the two things.
For one thing, that activity—it is normally called “arbitrage”—can shade into the classic bank activity of “market making.” One thing that you do in market making is buy some Stock X from one customer, then sell some Stock X to another customer, keeping your overall inventory of Stock X close to zero. But in more complicated products—options or swaps or exchange-traded funds or even bonds really—your goal is not necessarily to keep your absolute levels of inventory low, but to keep your risk low. If you buy a bunch of Bond X from one customer, and sell the same amount of Bond Y to another customer, and Bonds X and Y are essentially identical—if, say, they are U.S. Treasuries that mature a month apart—then that is almost as good as having no inventory at all. (Or if you buy an ETF and sell the underlying stock, or buy an interest-rate swap and sell a related future, etc. etc.) Market makers in many products think in terms of risk sensitivities—How much net credit or rates or volatility or whatever exposure do I have? How much will I make or lose if interest rates move by a basis poin?—rather than in terms of absolute dollar amounts of particular instruments, which means that they look a bit like arbitrageurs.
For another thing, if you are going to make money off of tiny differences in prices between two almost-identical things, then you need to buy and sell a lot of those things, which means you will need a lot of money. Banks, being where the money is, have a lot of money, which makes them better suited to do these trades than, you know, I am.
Again banks are not the only institutions who do these trades. But in many case the sorts of arbitrage hedge funds that do the trades get the money to do them by borrowing it from their banks: The bank, as prime broker to the hedge fund, lends it money to buy the thing it wants to buy, and lends it the thing it wants to sell so that it can short it. The bank does this because, one, it has the money (and the securities to lend), and, two, because the risk is manageable: The two positions should move together, so if the hedge fund loses money on one side it will make money on the other, so it should be able to pay the bank back.
Another reason this stuff is a natural fit at banks is that it is, essentially, plumbing. Buying the off-the-run Treasury and selling the on-the-run is not the sort of bold call on future economic activity that fundamental investors are supposed to make. It doesn’t directly allocate capital to productive uses, or take big risks in the search of big returns. It just makes the system work a bit more smoothly. If index ETFs track their underlying stocks, then it’s easier for fundamental investors to hedge out market risk, so it’s easier for them to make bold bets allocating capital to the best uses. The work of arbitraging that index ETF is boring and invisible, a work of endlessly making sure that the system is tuned correctly so that other people can use it effectively. It makes sense that banks, as operators of the system, would be involved in a lot of that tuning.

Anyway the paper! The basic gist of it is that the banks can’t do as much of this anymore, so the system is not as finely tuned as it used to be:

"We argue that post-crisis bank regulation can explain large, persistent deviations from parity on basis trades requiring leverage. Documenting the financing cost and balance sheet impact on a broad array of basis trades for regulated institutions, we show that the implied return on equity on such trades is considerably lower under post-crisis regulation. In addition, although hedge funds would serve as natural alternative arbitrageurs, we document that funds reliant on leverage from a global systemically important bank suffer significant declines in assets and returns relative to unlevered funds. Thus, post-crisis regulation not only affects the targeted banks directly but also spills over to unregulated firms that rely on bank intermediation for their arbitrage strategies."

The Volcker Rule—which prohibits “proprietary trading” by banks, though some forms of proprietary-ish trading (market making, trading in Treasuries) are still allowed—has had an effect, making it harder for banks to make big bets that one thing will converge with another thing.
But the much bigger impact comes from the supplementary leverage ratio. The main bank capital regulation before the crisis involved risk-based capital; banks had to fund a certain percentage of their “risk-weighted assets” with equity. Risk-weighting allows banks to do (or fund hedge funds that do) a whole lot of these trades, because these trades are not—on the conventional measures used to compute capital, and also probably in reality—particularly risky. If you buy a whole ton of Treasuries, and then sell a whole ton of near-identical Treasuries, it will not use a lot of risk-based capital, because (1) Treasuries are very safe and (2) your positions offset and the net position is small.

But since the crisis the more binding regulatory constraint is often the supplementary leverage ratio, which requires banks to fund a certain percentage of their total unweighted assets (plus some asset-like things like derivative exposures) with equity. Buying a whole ton of Treasuries and selling a whole ton of other Treasuries leaves you, in an SLR world, with two whole tons of Treasuries exposure, which means that you need a lot of equity, which makes the trades less attractive than they used to be if you are optimizing return on equity:

"For all the trades we consider, the implied ROE under the supplementary leverage ratio is significantly smaller than the implied ROE under the risk-weighted capital requirement and often does not meet the 12 percent ROE targets that most large financial institutions target. Thus, in the post-SLR regulatory regime, institutions must either accept lower ROE when participating in basis trades or not participate until the absolute level of the trade reaches unusually high levels."

And so the trades just happen less—because banks do less of them, and because hedge funds that rely on big-bank funding also do less of them—and the expected relationships break down more than they used to.

Am I supposed to Have an Opinion About Whether This Is Good? I don’t know. The tradeoffs, broadly speaking, seem straightforward and obvious. The system is less finely tuned, but it is also less tightly wound; the banks are safer but also less useful; the markets are less perfect but also less fragile. There are occasionally efforts to measure those tradeoffs—more in lending than in, like, covered-interest-parity arbitrage—but they are hard to commensurate. If the system is less efficient, then a lot of hedge funds will grumble about the breakdown in covered-interest parity every day, but no one outside of the financial world will care, or even understand what it is they are complaining about. If the system is more finely balanced and fragile, then all of its power users will be a bit less grumbly every day, until one day it all goes wrong and everyone notices.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 29 giu 2018 20:50

Lungo post ?
Ma ne sei proprio convinto ?
Ma quando mai .....
(Luciano, mi sa che stavolta hai un po' esagerato :shock: )
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 giu 2018 12:48

maxer ha scritto:Lungo post ?
Ma ne sei proprio convinto ?
Ma quando mai .....
(Luciano, mi sa che stavolta hai un po' esagerato :shock: )


E vabbé, un po' di copia e incolla.... (PS: so bene che postare in inglese non è il massimo per molti di voi, ma purtroppo il grado di diffusione delle competenze economiche, della trasparenza dei dati, della quantità di persone competenti in grado di commentarle è enormemente superiore negli USA rispetto all'Italietta :| )
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 lug 2018 14:43

Segnali di miglioramento dal mercato del lavoro italiano nel mese di maggio, quandogli occupati, permanenti e temporanei, hanno fatto registrare un aumento in parallelo ad una discesa degli inattivi che non ha però impedito un calo del tasso di disoccupazione sotto l'11%, al minimo da agosto 2012.

I dati, diffusi stamane da Istat, collimano con le recenti rilevazioni della fiducia dei consumatori, tornata a salire in giugno, e offrono speranza sul fatto possa arrivare un contributo dai consumi alla crescita del Pil del secondo trimestre.

Un contributo che potrebbe rivelarsi decisivo in una fase di rallentamento della domanda mondiale, il quale rischia di penalizzare gli investimenti, in particolare della aziende più votate all'export.

Guardando agli odierni numeri Istat, gli occupati sono cresciuti di 114.000 unità su base mensile (+0,5%) e a livello assoluto hanno toccato un nuovo record salendo a 23,382 milioni.

Rispetto ad aprile sono aumentati di 70.000 unità i dipendenti a termine -- che continuano ad essere il driver principale della crescita su base tendenziale (+434.000 su una crescita totale di 457.000) -- ma anche i permamenti, saliti di 62.000 unità su mese, mentre rispetto a maggio 2017 sono rimasti sostanzialmente stabili.

Resta da capire se la rinnovata volatilità sui mercati finanziari, in particolare sull'obbligazionario italiano -- solo parzialmente rientrata dall'apice osservato a fine maggio con l'insediamento del nuovo governo Lega-M5S -- indurrà ad un maggiore prudenza i consumatori.

I costi elevati delle misure di politica economica proposte dalla nuova maggioranza (reddito di cittadinanza, flat tax, allentamento dei vincoli sull'età pensionabile) restano la preoccupazione principale degli investitori.

Un altro segnale confortante dai dati odierni emerge se si guarda allo spaccato per fasce di età: nel segmento 25-34 anni le persone con un'occupazione sono salite di 31.000 unità (+0,8% su mese), con un possibile effetto positivo degli sgravi contributivi reintrodotti nell'ultima finanziaria per le assunzioni a tempo indeterminato degli under 35 al primo contratto stabile.

L'aumento più significativo degli occupati continua comunque ad essere quello della fascia degli over 50, dove si registra un incremento su mese di 88.000 unità e su anno di 468.000, per effetto dell'innalzamento dell'età pensionabile.

Il calo del tasso di disoccupazione a 10,7% da 11% di aprile appare genuinamente legato ad un aumento degli occupati e ad una riduzione delle persone in cerca di occupazione (-2,9%, pari a -84.000 su mese), mentre gli inattivi, cioè quanti non hanno un lavoro e non lo cercano attivamente, sono diminuiti di un decimo (-13.000 unità). In termini assoluti, i disoccupati sono scesi a 2,793 milioni, il livello più basso da settembre 2012.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 lug 2018 14:48

Il governo frena sull'abolizione di split payment e spesometro nell'ambito del decreto 'Dignità', che sarà esaminato dal consiglio dei ministri stasera o domani.

Una fonte governativa spiega infatti che la soppressione delle due misure contro l'evasione potrebbe uscire dal testo ufficiale del provvedimento per problemi di copertura finanziaria.

Una bozza aggiornata vista da Reuters prevede, ma solo per i professionisti, la soppressione dello split payment, in base al quale sono le pubbliche amministrazioni a versare l'Iva all'Erario e non il fornitore.

Il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, si è detto favorevole alla soppressione integrale dello split payment, perché pur riducendo l'evasione, riduce la liquidità delle imprese.

Un'eliminazione tout court richiede però ingenti coperture: l'Agenzia delle entrate ha calcolato infatti che lo split payment abbia aumentato il gettito Iva di circa 3,5 miliardi tra 2015 e 2016.

Rispetto alle bozze circolate la scorsa settimana, il nuovo testo non contiene più neppure l'abolizione dello spesometro (la comunicazione al fisco dei dati sulle fatture emesse e ricevute), ma solo il rinvio dei dati relativi al terzo trimestre 2018 da settembre prossimo al 28 febbraio 2019.

Lo spesometro cesserà di essere in vigore dal 2019, quando entrerà a regime la fatturazione elettronica.

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Insomma, ogni proposta fatta finora in campo economico se la devono rimangiare perché non funzionante, anzi, pure peggiorativa!
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 lug 2018 23:25

https://www.istat.it/it/archivio/217867

Uno degli ultimi comunicati stampa dell'Istat ci dice che il calo del potere d’acquisto, che piano piano sta divorando i risparmi degli italiani, è solo la fase terminale di un ciclo economico globale dal quale l’Italia, grazie al portafogli sovrano degli Stellini :D uscirà molto presto, insieme al decreto Dignità logicamente.

Il fatto che i consumi nazionali siano inversamente proporzionali ai redditi, che in termini reali calano, è solo l’ennesima prova della lungimiranza del popolo italiano (già dimostrata nelle urne!) che ha capito che il futuro non è guadagnare, ma spendere. Fino all'ultimo euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 03 lug 2018 10:52

Sette e mezzo per cento però è un tasso di risparmio elevato. Come peraltro da tradizione italiana.
Negli USA hanno provato a scendere brevemente sotto zero.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 03 lug 2018 11:11

in pieno delirio orwelliano chiamano "dignità" un decreto che farà aumentare disoccupazione e lavoro nero
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 03 lug 2018 22:25

tenente Drogo 2 ha scritto:in pieno delirio orwelliano chiamano "dignità" un decreto che farà aumentare disoccupazione e lavoro nero


La disoccupazione, intesa come dato, probabilmente non calerà per il fatto che la reazione delle imprese sarà quella di frenare il tempo indeterminato e spostare comunque le assunzioni sul tempo determinato, visto che i costi di risoluzione di un tempo indeterminato, relativi alla monetizzazione di un licenziamento illegittimo, aumenteranno del 50%.
Per il lavoro nero ci puoi contare, ma questo è un vecchio cancro italiano che per il mio punto di vista ha delle corresponsabilità. E considerato che mi stanno sul catzo le tasse pagate in cambio di disservizi, ossia quello che succede dalle mie parti, credo fermamente che un imprenditore, sempre in Italia, affronta un costo del lavoro che è sempre troppo elevato e che zavorra l'intero paese.
Se solo avessimo avuto un governo responsabile negli ultimi 6 - 7 anni, il cuneo fiscale sarebbe stato già livellato...ed invece nulla (si fa per dire), appena 10 miliardi sprecati in mancette bonus da 80 euro. In modo irreversibile per giunta.

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