Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 15 ott 2018 14:17

tenente Drogo 2 ha scritto:Diciamo che l'Italia esce dall'euro (purtroppo un'ipotesi che non mi sembra più remota). Supponiamo che uno abbia investito in un fondo obbligazionario AAA. Teoricamente non dovrebbe rischiare nulla.

... eppure ... sicuro che non si rischia nulla?


Dipende se uscire dall'euro significa, oltre che a mandare all'aria le banche, anche non applicare le regole del bail-in. La norma prevede che a contribuire al salvataggio siano chiamati in primis gli azionisti della banca, a seguire i detentori di obbligazioni, e infine, i correntisti con liquidità superiore a 100k euro.
Mi astengo dall'esprimere opinioni per quelli sotto i 100 k.

In ogni caso dormi tranquillo che nessuno esce dall'euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 15 ott 2018 14:55

harmattan ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:Diciamo che l'Italia esce dall'euro (purtroppo un'ipotesi che non mi sembra più remota). Supponiamo che uno abbia investito in un fondo obbligazionario AAA. Teoricamente non dovrebbe rischiare nulla.

... eppure ... sicuro che non si rischia nulla?


Dipende se uscire dall'euro significa, oltre che a mandare all'aria le banche, anche non applicare le regole del bail-in. La norma prevede che a contribuire al salvataggio siano chiamati in primis gli azionisti della banca, a seguire i detentori di obbligazioni, e infine, i correntisti con liquidità superiore a 100k euro.
Mi astengo dall'esprimere opinioni per quelli sotto i 100 k.

In ogni caso dormi tranquillo che nessuno esce dall'euro.


infatti ci butteranno fuori e Tranquillo fece una brutta fine
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 15 ott 2018 15:19

PS il bail-in riguarda le obbligazioni emese dalla banca, non le obbligazioni emesse da pincopallo che la banca ti registra nel conto titoli insieme ai fondi alle azioni ecc.ecc.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 15 ott 2018 16:24

tenente Drogo 2 ha scritto:PS il bail-in riguarda le obbligazioni emese dalla banca, non le obbligazioni emesse da pincopallo che la banca ti registra nel conto titoli insieme ai fondi alle azioni ecc.ecc.


Se il collocatore fallisce (in genere la "tua" banca!), e non l'emittente, dovrebbe essere logico, in termini teorici, che non rischi nulla. In termini pratici non vorrei trovarmici però.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 15 ott 2018 16:25

tenente Drogo 2 ha scritto:
infatti ci butteranno fuori e Tranquillo fece una brutta fine


Il copyright del gufo qui dentro ce l'ho io :lol: vuoi rubarmi il mestiere!
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 15 ott 2018 17:41

harmattan ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:
infatti ci butteranno fuori e Tranquillo fece una brutta fine


Il copyright del gufo qui dentro ce l'ho io :lol: vuoi rubarmi il mestiere!


aspirante vicegufo, brigate Cassandra
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 ott 2018 22:31

Grande tweet di Rick Rieder che correla la quota della popolazione USA nella fascia 15-34 con il dato sull'inflazione, a dimostrazione che l'invecchiamento della popolazione mondiale sarà un bel freno alla stessa.

https://twitter.com/RickRieder/status/1051543814236725254
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 16 ott 2018 00:11

zampaflex ha scritto:Grande tweet di Rick Rieder che correla la quota della popolazione USA nella fascia 15-34 con il dato sull'inflazione, a dimostrazione che l'invecchiamento della popolazione mondiale sarà un bel freno alla stessa.

https://twitter.com/RickRieder/status/1051543814236725254


"Core CPI (rhs)" che vuol dire?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2018 09:04

tenente Drogo 2 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Grande tweet di Rick Rieder che correla la quota della popolazione USA nella fascia 15-34 con il dato sull'inflazione, a dimostrazione che l'invecchiamento della popolazione mondiale sarà un bel freno alla stessa.

https://twitter.com/RickRieder/status/1051543814236725254


"Core CPI (rhs)" che vuol dire?


CPI = Consumer Price Inflation
Core = depurata dalle componenti volatili (anche in Italia e in Europa si misura allo stesso modo, con e senza)
rhs = right hand scale :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2018 15:06

Continua il trend di crescita dei prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese, che nel mese di settembre ha mostrato un incremento annuo del 2,1%.

I crediti in sofferenza, aggiornati al mese di agosto e al netto delle svalutazioni, sono al 2,36% degli impieghi, a 40,5 miliardi, in linea con il mese precedente.

Continua poi a chiudersi la forbice tra impieghi e raccolta dai clienti: a settembre i prestiti complessivi pari a circa 1.728 miliardi superano la raccolta da clientela, pari a circa 1.724 miliardi, di appena 4,6 miliardi.

Lo dice l’ultimo rapporto dell'Abi, l’associazione delle banche italiane.

I dati aggiornati ad agosto confermano anche una crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 2,2%.

Sempre ai minimi storici sono i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a settembre si è attestato al 2,58%, quello per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,79% e quello per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,41%.

I depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine settembre, di circa 51,6 miliardi rispetto a un anno prima (+3,6% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per quasi 48 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-16,2%). Il saldo di queste due componenti determina ad agosto una variazione annua di +0,2%.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 17 ott 2018 13:40

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 ott 2018 22:36

https://www.corriere.it/opinioni/18_ottobre_23/quel-lavoro-nord-che-non-piace-piu-111ec85c-d6ea-11e8-88cf-1b322404b357.shtml

«AAA operaio cercasi, stipendio buono, assunzione tempo indeterminato». Bepi Covre, proprietario a Oderzo, nella grassa provincia trevisana, di un’azienda metalmeccanica che fa componenti per l’arredamento e di un’altra che fa tavole e sedie (soprattutto per Mondo Convenienza, «roba buona perché alla prima “carega” che si rompe, nel nostro settore, hai chiuso»), dice di avere cercato a lungo personale da assumere. «Ne abbiamo 250, ce ne servivano quaranta. Non sono poche, quaranta assunzioni a tempo indeterminato. Con un stipendio di partenza intorno ai 1.300 o addirittura 1.500 euro. Niente da fare. Alla fine, dopo il “decreto dignità” di Di Maio ne ho presi una decina qui della zona e una trentina di varia provenienza. Rumeni, moldavi, indiani, bosniaci, africani... Residenti in Italia, magari nati in Italia, scolarizzati in Italia. Gente che non fa problemi a spostarsi e andar a lavorare dove c’è il lavoro. Gli diamo anche una mano a trovar casa...».
Meridionali niente? «Zero. Solo uno, Piero, viene da Norcia, dove aveva perso il lavoro a causa del terremoto. L’ho assunto e son contento. Come è contento lui». È tornato a tifare (è stato anche sindaco di Oderzo e deputato a Montecitorio) per la «Liga Veneta» del «León che magna el terón»? Ride: «Ma va là! Figurarsi! La Lega mi ha perfino espulso perché non sono d’accordo su troppe cose... Il punto è che qui sì, il lavoro c’è. Ma, dispiace dirlo, non troviamo giovani meridionali disposti a venir su. Non solo io, anche tanti colleghi. C’è un mio amico, importante fornitore di Ikea, oltre 1.200 dipendenti, che ha incaricato le agenzie interinali di fare scouting al Sud per cercare lavoratori disposti a trasferirsi in provincia di Pordenone. Non per lavori in miniera... Soprattutto periti, tecnici, operai specializzati... Niente da fare. Pensi che siamo arrivati a “prenotare” ragazzi che vanno ancora a scuola...». Orgoglioso di non avere mai lasciato a casa nessuno neanche negli anni più duri («Nel 2009 abbiamo ridotto l’orario per qualche mese, poi gli ordini sono ripartiti dall’estero, dove esportiamo il 60%») sospira: «Non so come andrà a finire col reddito di cittadinanza... Mah...».
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 ott 2018 08:12

Gli immigrati, anche non regolari, sono funzionali alla nostra economia. Altrimenti come fanno i poveri imprenditori a trovare qualcuno da sfruttare?

http://www.lastampa.it/2018/10/24/italia/braccianti-pagati-euro-lora-arrestati-quattro-imprenditori-nel-ragusano-6MkoHgdzDg3zvGaw3qjl1K/pagina.html
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 25 ott 2018 12:57

zampaflex ha scritto:Gli immigrati, anche non regolari, sono funzionali alla nostra economia. Altrimenti come fanno i poveri imprenditori a trovare qualcuno da sfruttare?

http://www.lastampa.it/2018/10/24/italia/braccianti-pagati-euro-lora-arrestati-quattro-imprenditori-nel-ragusano-6MkoHgdzDg3zvGaw3qjl1K/pagina.html


Condannabili le cattive condizioni di vita a cui sono sottoposti questi poveracci, compreso il fatto che lavorano al nero, ma meravigliarsi per i 4 euro pagati all'ora è un controsenso. Un magazziniere/imballatore presso una nota catena francese di rivenditori di articoli sportivi :D , qui a Roma, con 40 ore settimanali da contratto (che poi sono sempre di più di 40 ore, logicamente gli straordinari non sono retribuiti!) guadagna 880 euro al mese, circa 5 euro netti all'ora. Poi qualcuno ancora si domanda come mai Peppino con il reddito di cittadinanza fa il pieno di voti.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 25 ott 2018 13:26

Conte va a Mosca a chiedere a Putin di investire in titoli di stato italiani

Putin se la cava diplomaticamente e dice che non dipende da lui la decisione, in sostanza non gli dice né sì né no (e secondo la nota storiella in diplomazia un forse equivale a un no)

in realtà il regolamento dei fondi sovrani russi impedisce l'impiego per titoli sotto un certo rating, come i nostri adesso

ognuno tragga le conclusioni che vuole
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 25 ott 2018 14:51

tenente Drogo 2 ha scritto:
.........ognuno tragga le conclusioni che vuole



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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2018 12:03

Ero indeciso se postare questa statistica qui o su altro thread, perché prevedo uno scatenarsi di commenti. Vabbè...

"Nelle regioni del Sud gli extracomunitari lavorano più degli italiani"

Il che vuol dire probabilmente due cose, alternative e opposte:
a) al Sud non ci sono posti di lavoro qualificati e quindi conta solo il costo orario; oppure
b) al Sud fanno i signori e non vogliono adattarsi ai lavori disponibili preferendo campare di assistenzialismo, nero e malavita.

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/10/26/36884/?utm_term=Autofeed&utm_medium=TWSole24Ore&utm_source=Twitter#Echobox=1540528641

Nel 2017 il 62,6% degli extracomunitari regolari aveva un lavoro, partecipazione molto elevata anche nel contesto europeo.
La percentuale, regionalizzata, mostra un differenziale positivo rispetto ad alcune regioni del Sud che in certi casi è altissimo (Campania: ben il 16% in più rispetto agli italiani; Sicilia: 15%).

"Avere un lavoro non è tuttavia sinonimo di integrazione, perché non significa un’effettiva uscita da una condizione di indigenza. La maggior parte dei cittadini non UE regolarmente soggiornanti nel nostro paese guadagna infatti meno di 800 euro al mese."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2018 14:23

Recupero casualmente questo dato sulla ricchezza (finanziaria, quindi facilmente liquidabile) delle famiglie italiane, che di questi tempi è un argomento di discussione tirato in ballo dai sovranisti, monetary edition.

Oltre 4mila miliardi investiti: la ricchezza degli italiani in banca
Lo stock al netto di mutui e debiti finanziari - che secondo la Cgia sono cresciuti in media a 20mila euro per famiglia - è tre volte il reddito disponibile. Raddoppiato in 20 anni. Calano i bond in portafoglio

Il doppio del debito pubblico investito in titoli, fondi, bond, polizze e risparmi di varia natura finanziaria. Gli italiani hanno messo da parte 4.406 miliardi di euro, una cifra raddoppiata dal 1998 nonostante la crisi finanziaria e le turbolenze dei mercati registrate tra il 2008 e 2011 e ancora oggi pronte a riesplodere a ogni soffio di vento sullo spread.

I numeri sono stati messi in fila dal sindacato autonomo dei bancari, la Fabi, sulla base dei dati di Bankitalia sulla ricchezza finanziaria detenuta dalle famiglie. "A fine 2017 i depositi e la liquidità assorbono la quota preponderante del patrimonio finanziario investito dalle famiglie italiane". Nonostante il periodo di magra per quanto riguarda i tassi di interesse offerti dalle banche per remunerare la fiducia che gli italiani hanno continuato a dar loro - in barba a scandali e crisi - "tra il 1998 e il 2018 (i dati si riferiscono al primo trimestre) sono stati accantonati oltre 170 miliardi di euro sotto forma di depositi a medio-lungo termine e 560 miliardi di risorse in monete e depositi a vista, rappresentando congiuntamente circa il 31% del totale la ricchezza finanziaria complessiva del risparmio italiano".

Nel tempo sono cresciuti gli investimenti di tipo assicurativo e pensionistici di tipo privato rimasti intorno al 10%, sino al 2002 per poi arrivare a un 23% nel corso del primo trimestre 2018; "si registra interesse verso forme alternative di risparmio e anche qualche sintomo di preoccupazione per i sistemi pensionistici in essere e per le continue riforme susseguitesi nel corso degli anni. In termini assoluti, il valore delle risorse finanziarie dedicate a questo comparto si incrementa di circa 755 miliardi di euro, a partire dall'anno 1998". Le azioni, simbolo di propensione al rischio, dopo la crisi di Lehman si sono fermate intorno al 22% del portafoglio. Hanno continuato a crescere i fondi comuni d'investimento, per passare dai 150 miliardi del 2008 a circa 537 miliardi a fine 2017 e un peso nel portafoglio cresciuto al 12,2% da circa il 4,6%. La eco degli scandali si vede forse nel calo delle obbligazioni, forma tradizionale di risparmio, che ormai sono confinate al 7% del portafoglio.

Nonostante la Cgia dica contemporaneamente che le famiglie italiane sono indebitate per un importo medio pari a 20.549 euro e che nell'insieme, i "passivi" accumulati con le banche e gli istituti finanziari ammontano a quasi 534 miliardi di euro, con un aumento di 40,6 miliardi di euro (+8,2 per cento) in tre anni proprio per il ritorno delle banche all'erogazione di prestiti, dallo specchietto della Fabi emerge come le famiglie italiane siano molto più "formichine" delle altre. A parte alcune eccezioni (Uk e Usa) risultiamo infatti quelli con l'incidenza di ricchezza finanziaria sul reddito disponibile maggiore, e d'altra parte quelli con il minore carico di debiti.

https://www.repubblica.it/economia/2018/08/11/news/famiglie_ricchezza_debiti-203870637/
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 26 ott 2018 16:08

un tempo era Harmattan l'apocalittico, adesso mi sembra di esserlo più di lui

non sono convinto che l'Italia uscirà dall'euro
nessuno ha la sfera di cristallo

ma sono convinto che ci sono politici che stanno facendo di tutto perché ciò avvenga
basta unire i puntini per vedere il disegno

il punto di non ritorno, speriamo di non arrivarci, sarà quando introdurranno i "MinBot" o minchiate similari di monete parallele
il furbissimo Borghi dice che una moneta è qualcosa che sei obbligato ad accettare, siccome, lui dice, la legge che istituisce il MiniBot o simile non prevederebbe questo obbligo, ma nuova minchiomoneta non sarebbe una moneta

questi vogliono sembrare ancora più ca22ari di quanto già siano (Borghi e Savona nel frattempo hanno portato i risparmi all'estero, quindi tanto fessi non sono)
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 26 ott 2018 17:38

zampaflex ha scritto:Recupero casualmente questo dato sulla ricchezza (finanziaria, quindi facilmente liquidabile) delle famiglie italiane, che di questi tempi è un argomento di discussione tirato in ballo dai sovranisti, monetary edition.

Oltre 4mila miliardi investiti: la ricchezza degli italiani in banca
Lo stock al netto di mutui e debiti finanziari - che secondo la Cgia sono cresciuti in media a 20mila euro per famiglia - è tre volte il reddito disponibile. Raddoppiato in 20 anni. Calano i bond in portafoglio

Il doppio del debito pubblico investito in titoli, fondi, bond, polizze e risparmi di varia natura finanziaria. Gli italiani hanno messo da parte 4.406 miliardi di euro, una cifra raddoppiata dal 1998 nonostante la crisi finanziaria e le turbolenze dei mercati registrate tra il 2008 e 2011 e ancora oggi pronte a riesplodere a ogni soffio di vento sullo spread.

I numeri sono stati messi in fila dal sindacato autonomo dei bancari, la Fabi, sulla base dei dati di Bankitalia sulla ricchezza finanziaria detenuta dalle famiglie. "A fine 2017 i depositi e la liquidità assorbono la quota preponderante del patrimonio finanziario investito dalle famiglie italiane". Nonostante il periodo di magra per quanto riguarda i tassi di interesse offerti dalle banche per remunerare la fiducia che gli italiani hanno continuato a dar loro - in barba a scandali e crisi - "tra il 1998 e il 2018 (i dati si riferiscono al primo trimestre) sono stati accantonati oltre 170 miliardi di euro sotto forma di depositi a medio-lungo termine e 560 miliardi di risorse in monete e depositi a vista, rappresentando congiuntamente circa il 31% del totale la ricchezza finanziaria complessiva del risparmio italiano".

Nel tempo sono cresciuti gli investimenti di tipo assicurativo e pensionistici di tipo privato rimasti intorno al 10%, sino al 2002 per poi arrivare a un 23% nel corso del primo trimestre 2018; "si registra interesse verso forme alternative di risparmio e anche qualche sintomo di preoccupazione per i sistemi pensionistici in essere e per le continue riforme susseguitesi nel corso degli anni. In termini assoluti, il valore delle risorse finanziarie dedicate a questo comparto si incrementa di circa 755 miliardi di euro, a partire dall'anno 1998". Le azioni, simbolo di propensione al rischio, dopo la crisi di Lehman si sono fermate intorno al 22% del portafoglio. Hanno continuato a crescere i fondi comuni d'investimento, per passare dai 150 miliardi del 2008 a circa 537 miliardi a fine 2017 e un peso nel portafoglio cresciuto al 12,2% da circa il 4,6%. La eco degli scandali si vede forse nel calo delle obbligazioni, forma tradizionale di risparmio, che ormai sono confinate al 7% del portafoglio.

Nonostante la Cgia dica contemporaneamente che le famiglie italiane sono indebitate per un importo medio pari a 20.549 euro e che nell'insieme, i "passivi" accumulati con le banche e gli istituti finanziari ammontano a quasi 534 miliardi di euro, con un aumento di 40,6 miliardi di euro (+8,2 per cento) in tre anni proprio per il ritorno delle banche all'erogazione di prestiti, dallo specchietto della Fabi emerge come le famiglie italiane siano molto più "formichine" delle altre. A parte alcune eccezioni (Uk e Usa) risultiamo infatti quelli con l'incidenza di ricchezza finanziaria sul reddito disponibile maggiore, e d'altra parte quelli con il minore carico di debiti.

https://www.repubblica.it/economia/2018/08/11/news/famiglie_ricchezza_debiti-203870637/

E questa è "solo" la ricchezza ufficiale e controllabile : se poi potessimo aggiungere i capitali all' estero, questa crescerebbe ancora a cifre ulteriormente superiori.
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 26 ott 2018 18:20

Questa è carina:
Breve storia triste
Di Maio spiega a Draghi perché cresce lo spread italiano.
Di Maio. A Draghi.
Fine
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Re: Diario economico

Messaggioda l'oste » 27 ott 2018 00:42

Le agenzie di rating, generalizzando, non sono infallibili e non somo vergini : a volte hanno toppato convinti, altre hanno toppato per strategia pregressa con alcuni "fondi" che infatti hanno lucrato.
Però, putroppo per noi se vogliamo, le agenzie di rating esistono e "influenzano" una maggior parte delle tradizionali casseforti di grana vera nel mondo.
Poi ci sono le casseforti meno tradizionali, i nuovi fondi orientali, le casse di madrerussia, i proventi "illegali" legalizzati ecc ecc.
Infine ci sono i "risparmi" degli italiani, cifre pare altissime.

Cosa avranno in mente i nostri nuovi governanti del cambiamento?
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 27 ott 2018 14:03

l'oste ha scritto:Le agenzie di rating, generalizzando, non sono infallibili e non somo vergini : a volte hanno toppato convinti, altre hanno toppato per strategia pregressa con alcuni "fondi" che infatti hanno lucrato.
Però, putroppo per noi se vogliamo, le agenzie di rating esistono e "influenzano" una maggior parte delle tradizionali casseforti di grana vera nel mondo.
Poi ci sono le casseforti meno tradizionali, i nuovi fondi orientali, le casse di madrerussia, i proventi "illegali" legalizzati ecc ecc.
Infine ci sono i "risparmi" degli italiani, cifre pare altissime.

Cosa avranno in mente i nostri nuovi governanti del cambiamento?

Credo stiano lavorando per favorire un’Opa della mafia russa sulla mafia italiana.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 27 ott 2018 16:02

l'oste ha scritto:
Cosa avranno in mente i nostri nuovi governanti del cambiamento?


Nulla.
Chi ha qualcosa in mente sono gli investitori esteri, quelli che comprano il nostro debito pubblico, e insieme a loro il resto degli Stati membri.
Cosa hanno in mente? Semplice, basta vedere le decisioni delle agenzie di rating, che sono state sorprendentemente "pacate"; una ha effettuato un downgrade ma ha mantenuto l'outlook stabile, un'altra ha fatto viceversa. In ogni caso non si è voluto affossare il paese in stile greco, e non per pietà o compassione, ma perché la strategia degli investitori prevede di

- prendere tempo per attuare contromisure

- spostare gli investimenti all'estero, ovvero vendere aziende italiane (magneti Marelli docet)

- forzare il governo italiano ad usare i risparmi e gli assets della popolazione come garanzia di solvibilità

Fatto tutto questo, la rana sarà bollita senza che se ne sia accorta

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