Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 gen 2018 17:08

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Se guardiamo la storia degli ultimi 25 anni la sinistra si è fatta carico di sistemare i bilanci devastati dai governi di destra, i quali non hanno mai lasciato il paese con un PIL in crescita rispetto a quando iniziarono a governare.
Constatazione tristissima sullo stato della destra italiana.


Peccato che la storia della "sinistra" (poi perchè la chiamano così :roll: ) aggiustatrice di bilanci e riparatrice delle nefandezze della destra, si vanifichi in questi ultimi 5 anni di immobilismo ed errori.
Nel post più sù ho scritto proprio di fondamentali ed opportunità a livello globally che il governo italiano NON ha saputo cogliere. Catzo....Draghi che spara a manetta soldi, tassi allo 0%, borse a palla di cannone e noi sempre lì, ai blocchi di partenza, a sparare catzate sulle buste di plastica al supermercato e sull'eliminazione del canone RAI.
Mi dispiace, ma non ci siamo proprio.


A parte Olga, che stimo assai, vorrei farti presente che il Movimento 5 stelle ha appena dichiarato di volere fare deficit per 100 miliardi annui, per un periodo imprecisato; e che il Cav. ha sfoderato un ventaglio di proposte, rovistando nei suoi cassetti, che non va tanto lontano da quelle cifre.
Quindi, di che stiamo a parlare (Olga a parte)?
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 08 gen 2018 22:45

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dura avere memoria corta e dente avvelenato



Memoria corta forse ce l'hai tu perchè hai dimenticato la lettera della BCE nell'agosto di quell'anno, con le richieste europeiste assurde (poi caldeggiate da quella vergogna di PD!) che hanno portato alle dimissioni il governo in carica.

Poi come si fa a non avere il dente avvelenato??? Da 6 anni il paese è "governato" da una pletora di non eletti incapaci e pressapochisti, che oltre a non avere ridotto il debito pubblico come richiesto da bruxelles, ha pauperizzato il paese come mai negli ultimi decenni.

Immagine

Basta guardare questa tabella per farsi due risate: Il Dow Jones ha superato i 25mila punti, le Borse Mondiali salgono da quasi 10 anni di fila, i tassi di interesse non sono mai stati così bassi, l'immobiliare nel resto del mondo è di nuovo alle stelle (tranne che da noi logicamente!), le banche centrali continuano la loro politica espansionistica prestando soldi a go-go, Il manifatturiero USA è al 103esimo mese consecutivo di espansione, il Nikkei è ai massimi dal 1996 e NOI, con tutto questa manna dal cielo, con tutte queste situazioni favorevoli NON riusciamo a decollare, se non nella fantasia dei dati cazzari dell'ISTAT e nelle tabelline farlocche di pseudoanalisti.


a parte che questa dei "non eletti" è una stron2ata incostituzionale, chi lo dovrebbe governare secondo te?
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 08 gen 2018 22:48

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Guarda, perfino il buco nello strato di ozono si è ridotto http://www.lastampa.it/2018/01/06/scienza/il-buco-nellozono-si-ridotto-del-per-cento-0exb7VZmAx17ezw9I2IkFN/pagina.html, vuoi continuare a fare il pessimista a tutti i costi?
E allora punta ai colpevoli corretti: la mancanza di investimenti privati.
http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2018/01/06/news/ripresa_europa_eurobarometro-185805986/


Se continui a votare PD, di investimenti privati non vedrai più neanche l'ombra. Il motivo? Gli investitori scappano da una politica dissennata fatta di tasse alle stelle, di burocrazia farraginosa, di management da medioevo e di dati farlocchi, tipo quelli che narrano giornaletti come Repubblica. Andrebbe fatta una statua al commissario europeo Katainen sulle cazzate sparate da Padoan sui nostri conti pubblici. Ma l'italiano medio ha gli occhi foderati di prosciutto, legge si e no due testate giornalistiche, rigorosamente italiote, e sta bene così. Tiramo a campà!!!
Se esci fuori dalla brianza, dove buon per te le cose vanno meglio che qui, e vieni nelle città dall'altra parte d'italia dove la massa vive di stipendiucci, le saracinesche dei negozi sono abbassate da mesi e dove la gente fa la spese in discount di terz'ordine (salvo poi avere il suv comprato rigorosamente a rate nel parcheggio antistante!) ti accorgerai che la ripresa è solo nelle capocce di due tipi di persone: in quelli che gli dice bene (per merito o per cu£o) o chi è un minus abbens e quindi neanche si rende conto di stare alla pecorina.


vota Salvini o cinquestelle e vedrai come scappano, altro che PD
poi chi viene a investire in Italia, Putin?

sei di una demagogia e populismo inarrivabili
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 09 gen 2018 00:39

tenente Drogo 2 ha scritto:vota Salvini o cinquestelle e vedrai come scappano, altro che PD
poi chi viene a investire in Italia, Putin?

sei di una demagogia e populismo inarrivabili


Stai tranquillo che agli investitori gli sono bastati 5 anni di PD per darsela a gambe.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 09 gen 2018 07:47

harmattan ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:vota Salvini o cinquestelle e vedrai come scappano, altro che PD
poi chi viene a investire in Italia, Putin?

sei di una demagogia e populismo inarrivabili


Stai tranquillo che agli investitori gli sono bastati 5 anni di PD per darsela a gambe.


la post verità

NB non voterò PD
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 09 gen 2018 10:31

Bonino ? :D
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 09 gen 2018 15:28

stai.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 09 gen 2018 19:59

maxer ha scritto:Bonino ? :D


eh sì :)

il primo amore non si scorda mai
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 gen 2018 22:24

Dati positivi sul fronte del mercato del lavoro nel mese di novembre. Secondo i nuovi dati diffusi dall'Istat, il tasso di disoccupazione è sceso all'11% dall'11,1% di ottobre, al livello più basso dopo settembre 2012, e il numero degli occupati è cresciuto di 65 mila unità a 23.183.000, aggiornando il record dal 1977, data di partenza delle serie storiche dell'istituto di statistica. Esulta il premier Paolo Gentiloni che su Twitter scrive: "A novembre il numero di occupati ha raggiunto il livello più alto da 40 anni. E scende anche la disoccupazione giovanile. Si può e si deve fare ancora meglio. Servono più che mai impegno e serietà, non certo una girandola di illusioni".

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, cioè il rapporto tra il numero di persone che non hanno un impiego e lo cercano sul totale della forza lavoro, migliora anche il dato giovanile (15-24 anni), in calo al 32,7% di 1,3 punti rispetto a ottobre. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è al 17,7% con un aumento di 0,5 punti rispetto a ottobre e di 1,4 punti rispetto a novembre 2016.

BALZO DEGLI OCCUPATI, SOPRATTUTTO A TERMINE
Sul fronte degli occupati, l'incremento di 65 mila unità si deve esclusivamente ai dipendenti (+68 mila) il cui aumento è marginalmente compensato da un calo degli indipendenti (-3 mila), cioè liberi professionisti, autonomi e imprenditori. Tra i dipendenti, come già da molti mesi, è prevalente l'incremento dei posti di lavoro a termine (+54 mila) rispetto a quelli stabili (+14 mila). Molto positivo anche il netto calo degli inattivi (-61 mila), la quota di popolazione in età lavorativa che non cerca né trova un lavoro. Segnale, normalmente, di una maggiore predisposizione alla ricerca di un impiego.

IL MIGLIORAMENTO PER I GIOVANI
Dando uno sguardo ai dati per fascia di età, spicca rispetto ai trend tradizionali il miglioramento per quanto riguarda i giovani. Come sempre la voce più rilevante della crescita degli occupati riguarda la fascia di età degli over 50 (+52 mila), per via soprattutto dell'innalzamento dell'età pensionabile che mantiene sempre di più al lavoro persone che già hanno un impiego. La seconda fascia che cresce di più è però quella dei giovani (27 mila), seguita da quella 25-34(+12 mila) mentre risulta in calo la fascia 35-49 (-27 mila).

Per la disoccupazione giovanile, l'Italia ha segnato a novembre il miglioramento più forte dell'Eurozona. Scendendo da 34 a 32,7%, la situazione dei ragazzi italiani resta comunque la terza peggiore alta d'Europa dopo Grecia (39,5% a settembre) e Spagna (37,9%). La più bassa si registra invece in Repubblica Ceca (5%) e Germania (6,6%).

Dando uno sguardo invece ai dati tendenziali, anno su anno e quindi con un orizzonte temporale più ampio, il miglioramento del dato giovanile risulta confermato. Il tasso di disoccupazione giovanile nell'ultimo anno è sceso del 7,2% e il numero di disoccupati nella fascia di età più ampia 15-34, "ripulito" dagli effetti demografici e quindi di un progressivo invecchiamento della popolazione, è diminuito da novembre 2016 del 14,6%.
Il dato dei disoccupati (chi cerca lavoro e non lo trova) non va confuso più genericamente con la quota di giovani nella fascia di età considerata che risulta disoccupata. In questo caso il dato è sensibilmente più basso, e risulta comunque in calo negli ultimi anni, dall'11,6% del settembre 2014 all'8,6% di novembre 2017.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 gen 2018 22:25

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:
harmattan ha scritto:Iniziano da oggi le promesse di Pinocchio in vista delle prossime elezioni.
Il cazzaro fiorentino inaugura la stagione con l'eliminazione del canone RAI, logicamente a carico della fiscalità generale, ossia i contribuenti, per una cifra oltre 1,5 miliardi annui.

E alla Fininvest, quatti quatti, ci sperano e si fregano le mani ... :mrgreen:

E perché dovrebbero esserne contenti?

1) la previsione Pd è di diminuire progressivamente il canone Rai, fino ad abolirlo del tutto e sostituendolo con la sola raccolta pubblicitaria: da ricordare i continui pesanti attacchi dell' on. Michele Anzaldi alla tv pubblica, che confermano da tempo questa prospettiva di limitarne l' influenza sulla scena politica, agendo sui conti economici
2) in tutti gli Stati europei che hanno fatto questa scelta, le tv private hanno aumentato la loro quota di share e i loro introiti pubblicitari, mentre le tv pubbliche hanno diminuito la loro presenza.
Tutto ciò non può che far piacere al primo concorrente della Rai.


Guarda caso...
https://it.businessinsider.com/renzi-fa-tremare-berlusconi-senza-tetti-alla-pubblicita-la-rai-incasserebbe-1-miliardo-in-piu-e-mediaset-un-terzo-in-meno/
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 10 gen 2018 15:21


Al di là del titolo della nota, l' articolo dice tutto e il suo contrario.
Previsione (facile) : finirà, come sempre è successo negli ultimi 30 anni, con la solita spartizione del mercato fra Rai e Mediaset (adesso con Telecom), con la solita ricerca di un sempre maggiore controllo della tv pubblica da parte dei vari governi, anche con l' uso ricattatorio degli eventuali contributi statali nel caso di abolizione del canone.
Alla faccia dei conflitti di interessi di vario tipo.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 gen 2018 00:28

Dal 1992, le riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011). Le riforme Sacconi (2010 e 2011, oltre a Damiano, 2007) sono molto più corpose, immediate e recessive di quella Fornero e hanno introdotto una finestra di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi, nonché l’allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici private e l’adeguamento triennale all’aspettativa di vita. Una riforma più drastica quella di Sacconi che all’epoca proprio la Lega Nord, che da tempo grida alla cancellazione della Fornero, votò.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 15 gen 2018 09:34

zampaflex ha scritto:Dal 1992, le riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011). Le riforme Sacconi (2010 e 2011, oltre a Damiano, 2007) sono molto più corpose, immediate e recessive di quella Fornero e hanno introdotto una finestra di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi, nonché l’allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici private e l’adeguamento triennale all’aspettativa di vita. Una riforma più drastica quella di Sacconi che all’epoca proprio la Lega Nord, che da tempo grida alla cancellazione della Fornero, votò.


Sig.ra Flex,
Cortesemente lei mi facci poco il saccente e si metta a risparmiare per potersi permettere l'aqquisto delle buste per le verdure introdotto dar compagno Renzi onde favorire l'azienda della cugggina Bernarda.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 gen 2018 12:24

Timoteo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dal 1992, le riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011). Le riforme Sacconi (2010 e 2011, oltre a Damiano, 2007) sono molto più corpose, immediate e recessive di quella Fornero e hanno introdotto una finestra di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi, nonché l’allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici private e l’adeguamento triennale all’aspettativa di vita. Una riforma più drastica quella di Sacconi che all’epoca proprio la Lega Nord, che da tempo grida alla cancellazione della Fornero, votò.


Sig.ra Flex,
Cortesemente lei mi facci poco il saccente e si metta a risparmiare per potersi permettere l'aqquisto delle buste per le verdure introdotto dar compagno Renzi onde favorire l'azienda della cugggina Bernarda.


Scherzi a parte, Marco, sono stato in due supermercati di due catene diverse e ho pagato i sacchetti un centesimo l'uno.
Ne uso mediamente pochi, ma facciamo finta che siano dieci alla settimana : per 50 settimane fanno BEN 5 euro di spesa l'anno.
E siccome ci sarebbe la raccolta differenziata, per la quale questi sacchetti vanno alla perfezione e costano meno rispetto a quelli che prima dovevo comprare apposta, in pratica risparmio.

Ci tenevo a dirlo, perché mi stanno sul caxxo i miei connazionali non ragionanti, luogocomunisti e disinformati. E purtroppo costoro voteranno, e voteranno male.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 15 gen 2018 12:38

zampaflex ha scritto:
Timoteo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dal 1992, le riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011). Le riforme Sacconi (2010 e 2011, oltre a Damiano, 2007) sono molto più corpose, immediate e recessive di quella Fornero e hanno introdotto una finestra di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi, nonché l’allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici private e l’adeguamento triennale all’aspettativa di vita. Una riforma più drastica quella di Sacconi che all’epoca proprio la Lega Nord, che da tempo grida alla cancellazione della Fornero, votò.


Sig.ra Flex,
Cortesemente lei mi facci poco il saccente e si metta a risparmiare per potersi permettere l'aqquisto delle buste per le verdure introdotto dar compagno Renzi onde favorire l'azienda della cugggina Bernarda.


Scherzi a parte, Marco, sono stato in due supermercati di due catene diverse e ho pagato i sacchetti un centesimo l'uno.
Ne uso mediamente pochi, ma facciamo finta che siano dieci alla settimana : per 50 settimane fanno BEN 5 euro di spesa l'anno.
E siccome ci sarebbe la raccolta differenziata, per la quale questi sacchetti vanno alla perfezione e costano meno rispetto a quelli che prima dovevo comprare apposta, in pratica risparmio.

Ci tenevo a dirlo, perché mi stanno sul caxxo i miei connazionali non ragionanti, luogocomunisti e disinformati. E purtroppo costoro voteranno, e voteranno male.


pultroppo la coglioneria dell'itagliano viene moltiplicata esponenzialmente dall'accesso incontrollato a internet.
e sembra nessuno si sia accorto che con una legge del 2007, attiva dal 01.01.2011, sono anni che paghiamo le buste ecocompatibili che ci danno alla cassa.
ma è un popolo di coglioni che non legge nemmeno un libro/anno, non va al cinema. di teatro manco voglio parlarne.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 15 gen 2018 12:56

Timoteo ha scritto:pultroppo la coglioneria dell'itagliano viene moltiplicata esponenzialmente dall'accesso incontrollato a internet

Autoreferenziale :wink:
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 15 gen 2018 14:17

Ancora con 'sti cazzo di sacchetti?

Ah si possono anche usare come preservativi per le teste di cazzo. :lol:
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 15 gen 2018 15:53

pippuz ha scritto:Ancora con 'sti cazzo di sacchetti?

Ah si possono anche usare come preservativi per le teste di cazzo. :lol:


Che il cazzo ce l'hanno piccolo.
Ma la testa (di cazzo) enorme.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 17 gen 2018 12:58

Interessanti considerazioni sul mattone italiano, vecchia speranza (ormai tramontata!), di rendita inattaccabile e fruttifera.


"Istat ha diffuso gli ultimi dati sui prezzi delle abitazioni a novembre, che risultano ancora in calo, in particolare per le abitazioni esistenti. L’Italia a quanto sembra fatica a far ripartire il proprio settore immobiliare e questo non è un buon viatico neanche per il settore bancario, che sull’immobiliare è notevolmente esposto. Molte ragioni potrebbero essere dietro questo andamento, ma se guardiamo insieme un paio di grafici, proposti da Bankitalia e da Istat, possiamo arguirne una.

Immagine

Immagine

Come si vede il reddito familiare dal 2005 ha perso dieci punti. I prezzi reali invece si sono allineati a quelli nominali, che sono quelli del 2005, ossia prima della crisi. Forse i prezzi non sono scesi abbastanza per essere sostenuti dai redditi correnti, sicché anche le compravendite, che pure hanno mostrato segni di ripresa sono tornate a stagnare. Forse il problema del mattone è un problema di reddito, tanto per cominciare."
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 17 gen 2018 13:01

Beh ma un grafico sull'andamento dei prezzi delle abitazioni a livello nazionale non ha molto senso, andrebbe fatto a livello di regioni.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 17 gen 2018 14:02

pippuz ha scritto:Beh ma un grafico sull'andamento dei prezzi delle abitazioni a livello nazionale non ha molto senso, andrebbe fatto a livello di regioni.

Ancor meglio : di quartiere
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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 17 gen 2018 14:08

maxer ha scritto:
pippuz ha scritto:Beh ma un grafico sull'andamento dei prezzi delle abitazioni a livello nazionale non ha molto senso, andrebbe fatto a livello di regioni.

Ancor meglio : di quartiere

Facciamo di macro aree.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 17 gen 2018 20:43

Di mattone in Italia ce n'è troppo e troppo spesso di cattiva qualità. E la scarsa possibilità per molti degli acquirenti residuali odierni di ottenere mutui sufficienti a chiudere l'acquisto non aiuta.
Aneddoto personale :
Volendo una camera in più da adibire a studio, ci siamo messi a cercare un quattro locali qui a Carate Brianza. Abbiamo visto una trentina di annunci, abbiamo selezionato otto di essi, abbiamo visitato quattro di questi appartamenti ed alla fine ne abbiamo scelto uno anzianotto ma di grande metratura ad ottimo prezzo, in un bel contesto.
Eravamo il quarto acquirente, perché due dei tre offerenti precedenti non hanno avuto il mutuo, e uno non è riuscito a chiudere il giro della vendita del suo appartamento ed ha rinunciato.
Chiaramente abbiamo strappato uno sconto enorme rispetto al prezzo iniziale di presentazione sul mercato.

Ci restava quindi da vendere il nostro attuale appartamento : la stessa agenzia lo ha fatto vedere ad un cliente che cercava in zona, gli è piaciuto, ce lo ha comprato nel giro di una settimana.

Come diceva un operatore del settore due anni fa: very prime location. Il resto soffrirà ancora.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 17 gen 2018 21:12

zampaflex ha scritto:Di mattone in Italia ce n'è troppo e troppo spesso di cattiva qualità. E la scarsa possibilità per molti degli acquirenti residuali odierni di ottenere mutui sufficienti a chiudere l'acquisto non aiuta.
Aneddoto personale :
Volendo una camera in più da adibire a studio, ci siamo messi a cercare un quattro locali qui a Carate Brianza. Abbiamo visto una trentina di annunci, abbiamo selezionato otto di essi, abbiamo visitato quattro di questi appartamenti ed alla fine ne abbiamo scelto uno anzianotto ma di grande metratura ad ottimo prezzo, in un bel contesto.
Eravamo il quarto acquirente, perché due dei tre offerenti precedenti non hanno avuto il mutuo, e uno non è riuscito a chiudere il giro della vendita del suo appartamento ed ha rinunciato.
Chiaramente abbiamo strappato uno sconto enorme rispetto al prezzo iniziale di presentazione sul mercato.

Ci restava quindi da vendere il nostro attuale appartamento : la stessa agenzia lo ha fatto vedere ad un cliente che cercava in zona, gli è piaciuto, ce lo ha comprato nel giro di una settimana.

Come diceva un operatore del settore due anni fa: very prime location. Il resto soffrirà ancora.


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Re: Diario economico

Messaggioda pippuz » 17 gen 2018 21:35

zampaflex ha scritto:Di mattone in Italia ce n'è troppo e troppo spesso di cattiva qualità. E la scarsa possibilità per molti degli acquirenti residuali odierni di ottenere mutui sufficienti a chiudere l'acquisto non aiuta.
Aneddoto personale :
Volendo una camera in più da adibire a studio, ci siamo messi a cercare un quattro locali qui a Carate Brianza. Abbiamo visto una trentina di annunci, abbiamo selezionato otto di essi, abbiamo visitato quattro di questi appartamenti ed alla fine ne abbiamo scelto uno anzianotto ma di grande metratura ad ottimo prezzo, in un bel contesto.
Eravamo il quarto acquirente, perché due dei tre offerenti precedenti non hanno avuto il mutuo, e uno non è riuscito a chiudere il giro della vendita del suo appartamento ed ha rinunciato.
Chiaramente abbiamo strappato uno sconto enorme rispetto al prezzo iniziale di presentazione sul mercato.

Ci restava quindi da vendere il nostro attuale appartamento : la stessa agenzia lo ha fatto vedere ad un cliente che cercava in zona, gli è piaciuto, ce lo ha comprato nel giro di una settimana.

Come diceva un operatore del settore due anni fa: very prime location. Il resto soffrirà ancora.

Eh più o meno questo volevo dire.
over the mountain watching the watcher
breaking the darkness waking the grapevine
one inch of love is one inch of shadow
love is the shadow that ripens the wine

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