Diario economico

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Sergio VI
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 19 gen 2014 10:18

zampaflex ha scritto:Visto che ultimamente si parla (me compreso) di spesa pubblica, sono andato a guardare nel dettaglio le cifre del bilancio dello Stato e sono rimasto perplesso. Ho preso il 2012 perché è l'ultimo anno chiuso e con numeri consolidati.

Mi sono uscite queste cifre:

- PIL 1565 mld
- spesa pubblica 497 mld
di cui interessi 86 mld
di cui spese 411 mld

Di queste spese 47 miliardi di euro sono il deficit dell'anno, cioé il contributo pubblico ai redditi della nazione nel 2012, contributo preso a prestito dal futuro quando teoricamente dovrà essere ripagato. La prima sorpresa è che il bilancio pubblico non vale 800 miliardi come dicevo ma 500 - il resto è dovuto ai contorti meccanismi di contabilità pubblica che mette tra le uscite dei bilanci il rimborso dei debiti (275 miliardi) e tra le entrate la sottoscrizione di nuovi debiti (325 miliardi).

Come vengono spesi quindi i 411 miliardi non destinati al pagamento degli interessi sul debito? Ho trovato la ripartizione preventiva dell'anno, che era più alta (439 miliardi) ma va bene per darvi un'idea:

105 enti di previdenza (INPS, INPDAP, INAIL, ENPALS)
101 stipendi
118 trasferimenti ad enti locali
17 spese organi centrali
20 trasferimenti a UE o estero
15 trasferimenti alle imprese
4 trasferimenti alle famiglie
7 investimenti capitali e ammortamenti
17 (con voce fantozziana) "poste compensative delle entrate"
35 (con voce fantozziana carica) "fondi di riserva e speciali"
...

Immagino che tutto quello extra a quanto sopra elencato siano quelle spese pazze solitamente chiamate salva questo, salva quello, i lavori socialmente utili ecc. Insomma, buona parte degli sprechi! :lol:

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 gen 2014 19:20

Curiosità sul consumo di energia, con alcune implicazioni profonde.

http://ftalphaville.ft.com/2014/01/17/1745712/peak-car/

"The total number of miles driven on U.S. roads peaked at 3.031 trillion in 2007, and was still down at just 2.968 trillion in 2012, according to the FHWA, showing the recession’s impact. However, driving on rural roads began falling much earlier, in 2002, and has declined consistently since then. Rural road use is down more than 13 percent over the past decade."
"Although the trend is too new to show up in the statistics yet, online shopping and other transactions over the internet could be reducing the number of trips which consumers make to bricks and mortar stores."
"Meanwhile, over in Spain, El Pais reported this week that wind power had become the main source of national energy for the first time ever and also for the first time ever in any country."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 gen 2014 10:38

zampaflex ha scritto:Altro segnale positivo riguardo al sentiment sul rischio Italia: degli investitori specializzati USA stanno trattando per comprare partite di crediti incagliati dalle nostre banche.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-12-02/big-corsa-i-crediti-deteriorati--083021.shtml?uuid=ABe0V7g


Aggiornamento, che riguarda crediti in bonis e le regole di Basilea III: evidente l'aggancio al presunto credit crunch e alla finanza ombra (questa va spiegata: si tratta di credito erogato o detenuto fuori dai tradizionali canali bancari come nel caso di questa cessione; e ricorda molto il fiorente mercato americano dei CLOs - collateralized loan obligations)

"UNICREDIT +1,2% Fondi Usa avidi dei crediti delle banche italiane 21/01/2014 09:12 - WS
Unicredit (UCG.MI) (UCG.MI) guadagna l'1,2% a 5,99 euro.
La banca ha annunciato in una nota la cessione di 910 milioni di euro di prestiti al fondo statunitense Mariner Investment Group.
La notizia era stata anticipata dal Financial Times.
Si tratta di finanziamenti che l'istituto di credito ha concesso a soggetti impegnati nella realizzazione di infrastrutture nel trasporto e nell'energia.
Il fondo Mariner dovrebbe a sua volta girare questi impieghi a dei fondi pensione, soggetti avidi di certe classi di attivi detenuti dalle banche italiane.
Cedendo queste attività, Unicredit libera il capitale impegnato come riserva: le regole contenute nel protocollo di Basilea 3 sono molto severe e penalizzanti per le banche europee."
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 23 gen 2014 10:06

Adesso vediamo che cavolo ci diranno in base a quanto afferma la Commissione Europea.

L’Europa corre veloce nella sfida economica con gli Stati Uniti, ma corre all’indietro, talmente veloce che anche l’incerta economia
statunitense sembra una locomotiva che porterà la differenza tra i livelli di vita del Vecchio continente nel 2023, praticamente domani,
al 60% dei quelli Usa. Peggio di quanto era negli anni’60.

Non oso immaginare se il confronto viene focalizzato specificatamente tra USA - italia.
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 23 gen 2014 12:27

La crisi va sempre peggio anche i ricchi cominciano a tagliare i beni di necessità:

Da alcune settimane, Silvio Berlusconi non corrisponde più la paga alle oltre trenta cosiddette “olgettine”. Dalla fine del 2013, a quanto pare, le ragazze che hanno percepito in questi ultimi anni 2.500 euro al mese, in media, hanno visto chiudersi i rubinetti dai conti correnti personali del leader di Forza Italia.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 23 gen 2014 12:42

Confcommercio: Pil 2014 +0,3% e pressione fiscale record al 44,2%. Non sarà l'anno di svolta

"Il 2014 non sarà l'anno di svolta per l'economia italiana. Confcommercio lo ha ribadito in occasione del convegno sul mercato del lavoro: il Pil crescerà dello 0,3%, o forse poco più, mentre i consumi caleranno dello 0,2% dopo il crollo del 2,4% nel 2013. E la pressione fiscale resterà "a livelli record, mai raggiunti prima per durata", toccando il 44,2% del Pil. A illustrare lo scenario macroeconomico per il 2014 è stato il direttore dell'Ufficio studi, Mariano Bella. "La ripresa - ha detto a margine di un convegno - è buona solo per le statistiche, non per le persone"

fonte: www.finanzaonline.com - news del 22/1/14
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 gen 2014 19:09

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 24 gen 2014 09:47

Nuvole nere in arrivo per Argentina, venezuela, Turchia, thailandia ( :cry: sigh!), brasile e molte altre economie emergenti

Argentine Peso Leads Emerging-Market Currency Rout as Lira Sinks

http://www.bloomberg.com/news/2014-01-23/argentine-peso-leads-emerging-market-currency-rout-as-lira-sinks.html


- Nikkei 225 -3.75% - biggest drop in 7 months
- Emerging Market Stocks -3% - (4 month lows)
- USD Index -0.7% - biggest drop in 3 months (2014 lows)
- USDJPY -1.3% - biggest drop in 5 months
- AUDJPY -2.35% - biggest drop in 7 months (4 month lows)
- Dow -1.3% - biggest drop in 5 months (5-week lows)
- 30Y Treasury Yield -9bps - near biggest drop since April 2013 (2-month lows)
- Gold +2.3% - biggest gain in 3 months (2 month highs)
- VIX +1.8vols - biggest jump in 3 months (1 month highs)
- IG Credit +2.5bps - biggest jump in 5 months (1 month wides)
- HY Credit -$0.5 - biggest drop in 4 months (1 month lows)
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 24 gen 2014 11:17

harmattan ha scritto:Nuvole nere in arrivo per Argentina, venezuela, Turchia, thailandia ( :cry: sigh!), brasile e molte altre economie emergenti

Argentine Peso Leads Emerging-Market Currency Rout as Lira Sinks

http://www.bloomberg.com/news/2014-01-23/argentine-peso-leads-emerging-market-currency-rout-as-lira-sinks.html


- Nikkei 225 -3.75% - biggest drop in 7 months
- Emerging Market Stocks -3% - (4 month lows)
- USD Index -0.7% - biggest drop in 3 months (2014 lows)
- USDJPY -1.3% - biggest drop in 5 months
- AUDJPY -2.35% - biggest drop in 7 months (4 month lows)
- Dow -1.3% - biggest drop in 5 months (5-week lows)
- 30Y Treasury Yield -9bps - near biggest drop since April 2013 (2-month lows)
- Gold +2.3% - biggest gain in 3 months (2 month highs)
- VIX +1.8vols - biggest jump in 3 months (1 month highs)
- IG Credit +2.5bps - biggest jump in 5 months (1 month wides)
- HY Credit -$0.5 - biggest drop in 4 months (1 month lows)


eppure hanno la sovranità monetaria
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 gen 2014 12:03

tenente Drogo ha scritto:
harmattan ha scritto:Nuvole nere in arrivo per Argentina, venezuela, Turchia, thailandia ( :cry: sigh!), brasile e molte altre economie emergenti

Argentine Peso Leads Emerging-Market Currency Rout as Lira Sinks

http://www.bloomberg.com/news/2014-01-23/argentine-peso-leads-emerging-market-currency-rout-as-lira-sinks.html


- Nikkei 225 -3.75% - biggest drop in 7 months
- Emerging Market Stocks -3% - (4 month lows)
- USD Index -0.7% - biggest drop in 3 months (2014 lows)
- USDJPY -1.3% - biggest drop in 5 months
- AUDJPY -2.35% - biggest drop in 7 months (4 month lows)
- Dow -1.3% - biggest drop in 5 months (5-week lows)
- 30Y Treasury Yield -9bps - near biggest drop since April 2013 (2-month lows)
- Gold +2.3% - biggest gain in 3 months (2 month highs)
- VIX +1.8vols - biggest jump in 3 months (1 month highs)
- IG Credit +2.5bps - biggest jump in 5 months (1 month wides)
- HY Credit -$0.5 - biggest drop in 4 months (1 month lows)


eppure hanno la sovranità monetaria


Io l'ho detto molti mesi fa che l'Argentina sarebbe rifallita.
E le nazioni emergenti scontano il calo della domanda globale ma soprattutto il rientro negli USA (e satelliti come i paradisi fiscali caraibici) dell'"hot money" che è entrato pesantemente in quelle nazioni facendo salire il cambio delle loro valute per poi uscire al momento opportuno. Tant'è che ora alcune di queste stanno collassando - vedi lira turca, rupia indiana, real brasiliano...

Altra lezione di macroeconomia e mercati interconnessi per i sostenitori dell'uscita dall'euro e della piena sovranità monetaria. Non siamo un'isola e dobbiamo comportarci di conseguenza.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 gen 2014 12:06

Interessante articoletto di Roland Berger, guru della consulenza aziendale, a proposito della Germania.

"Oltre alla Commissione europea anche il Fondo monetario internazionale e il Ministero delle Finanze americano hanno infatti manifestato preoccupazione per lo squilibrio tedesco tra importazioni ed esportazioni. Nel 2012 le esportazioni costituivano il 43% del prodotto interno lordo della Germania. L'eccedenza della bilancia delle partite correnti si aggirava intorno ai 170 miliardi di euro - pari al 6,4% del Pil. Nel primo semestre del 2013 il surplus ha superato addirittura il 7% del Pil. Dal 1952 la Germania ha sempre più esportato che importato. Ma mentre le eccedenze si aggiravano sempre tra l'1, il 2 o al massimo il 4% del Pil, dal 2000 il loro valore ha superato il 6%, stabilizzandosi a quel livello. È forse questo il risultato di una maggiore competitività? O c'è qualcosa che non va nell'azienda Germania?
Il surplus tedesco della bilancia delle partite correnti viene realizzato attualmente soprattutto al di fuori dell'Eurozona o dell'Unione Europea: in Asia, nell'Europa orientale e negli Usa. Tale eccedenza non danneggia quindi direttamente la stabilità dell'eurozona. Tuttavia la debolezza delle importazioni della Germania, abbinata alla forza delle sue esportazioni, mantiene alto il cambio dell'euro; e ciò mette a dura prova le esportazioni e la crescita di altri paesi dell'eurozona. La Commissione europea ha pertanto discusso sull'introduzione di un tetto massimo per il surplus commerciale pari al 6% del Pil. Se un paese, soprattutto un'importante economia nazionale come quelle tedesca, dovesse superare questo limite, gli squilibri metterebbero a rischio la stabilità, così come la violazione dei criteri di Maastricht mettono a rischio le finanze statali..."

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2014-01-24/perche-berlino-deve-correggere-eccesso-export-082412.shtml?uuid=AB6uiur

I tedeschi hanno perso per crediti commerciali esteri incagliati ben 400 miliardi di euro dal 2000 in poi. Vendessero più crauti!
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 24 gen 2014 13:05

zampaflex ha scritto:
Altra lezione di macroeconomia e mercati interconnessi per i sostenitori dell'uscita dall'euro e della piena sovranità monetaria. Non siamo un'isola e dobbiamo comportarci di conseguenza.


Dimentichi ancora una volta che i vantaggi di stare nell'euro sono vanificati dai problemi "strutturali" irrisolvibili. L'Italia intera non è la Brianza produttiva, ma un territorio per i 3/4 sussidiato e improduttivo, in mano a 4 mafie e a collusioni infinite. Rimanere nell'euro è conveniente solo per poche regioni.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 gen 2014 13:32

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Altra lezione di macroeconomia e mercati interconnessi per i sostenitori dell'uscita dall'euro e della piena sovranità monetaria. Non siamo un'isola e dobbiamo comportarci di conseguenza.


Dimentichi ancora una volta che i vantaggi di stare nell'euro sono vanificati dai problemi "strutturali" irrisolvibili. L'Italia intera non è la Brianza produttiva, ma un territorio per i 3/4 sussidiato e improduttivo, in mano a 4 mafie e a collusioni infinite. Rimanere nell'euro è conveniente solo per poche regioni.


L'industria meccanica attorno a Bari così come l'aerospaziale campano dicono di no :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 25 gen 2014 00:28

zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Altra lezione di macroeconomia e mercati interconnessi per i sostenitori dell'uscita dall'euro e della piena sovranità monetaria. Non siamo un'isola e dobbiamo comportarci di conseguenza.


Dimentichi ancora una volta che i vantaggi di stare nell'euro sono vanificati dai problemi "strutturali" irrisolvibili. L'Italia intera non è la Brianza produttiva, ma un territorio per i 3/4 sussidiato e improduttivo, in mano a 4 mafie e a collusioni infinite. Rimanere nell'euro è conveniente solo per poche regioni.


L'industria meccanica attorno a Bari così come l'aerospaziale campano dicono di no :mrgreen:


Si vabbè... l'Italia non la risollevi con l'industria della difesa e un distretto meccanico, anche se di tutto rispetto. Poi stiamo freschi con quelli che tanto difendi (PD) i quali non vedono l'ora di privatizzare e svendere finmeccanica.
L'Italia ha bisogno di molto di più considerato che in 5 anni di "crisi" è stato perso il 30% di industrializzazione e centinaia di migliaia di posti di lavoro,
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 13:28

Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali (riprenderci la sovranità monetaria per stampare moneta, fare spesa pubblica, svalutare il cambio).
Ecco la fine che fa una nazione sulla cattiva strada. Il secondo fallimento è vicino.
Pensateci meglio e pentitevi, peccatori!

http://soberlook.com/2014/01/argentinas-devaluation-backfires.html
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 13:53

Un paio di notazioni da parte di un attento operatore sui mercati:

"Japan reported a somewhat larger than expected unadjusted trade deficit of JPY1.302 trillion in December. For the year as a while, Japan posted a record JPY11.47 trillion trade deficit, not simply despite, but rather because of yen depreciation that boosted the value of imports more than Japanese businesses were able to boost exports and export prices."

"As the Fed reduces its yield compression efforts (QE), interest rates are expected to rise and making those emerging market countries reliant on foreign capital inflows (current account deficit countries) particularly vulnerable. We have seen this in the recent past. Emerging market crisis have often happened when the Fed tightened."

E un aggiornamento sul famoso "Big Mac Index"...qui sotto vedete il grafico "ufficiale" mentre qui
http://www.economist.com/content/big-mac-index
trovate una variazione sul tema, meditata dall'Economist per correggere le distorsioni di un criterio così poco scientifico.

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 13:59

E volete sapere se la ricchezza sia distribuita più o meno giustamente in Italia rispetto alle altre nazioni maggiori?
In trent'anni (1981-2009) sicuramente meno purtroppo.

http://economy.money.cnn.com/2014/01/22/wealth-world/
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 27 gen 2014 15:39

zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali........


Devi cambiare la coniugazione al verbo considera, e tramutarla in considerava. Sia Grillo, che qualcun altro, consideravano l'argentina fino al 2011 una scelta giusta. Ora le cose sono cambiate e non se ne parla più come panacea. Questa si chiama coerenza. Do u know??
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 15:51

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali........


Devi cambiare la coniugazione al verbo considera, e tramutarla in considerava. Sia Grillo, che qualcun altro, consideravano l'argentina fino al 2011 una scelta giusta. Ora le cose sono cambiate e non se ne parla più come panacea. Questa si chiama coerenza. Do u know??


No, questo si chiama "non capire un caxxo di economia ed essere furbi abbastanza da cambiare idea quando ci si accorge che le cose vanno male". Ma ancora adesso vorrebbe che si tenesse un referendum sulla permanenza nell'Euro (idea SCIAGURATA).

E la base non è da meno.
http://www.formiche.net/2014/01/08/il-popolo-cinque-stelle-tiepido-verso-il-programma-europeo-grillo/
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Re: Diario economico

Messaggioda @ndre@ » 27 gen 2014 16:36

zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali (riprenderci la sovranità monetaria per stampare moneta, fare spesa pubblica, svalutare il cambio).
Ecco la fine che fa una nazione sulla cattiva strada. Il secondo fallimento è vicino.
Pensateci meglio e pentitevi, peccatori!

http://soberlook.com/2014/01/argentinas-devaluation-backfires.html

non so se uscire dall'euro sia una scelta giusta o meno,troppe variabili e lascio lo spazio agli economisti ma accostarci l'Argentina a un paese come il nostro e non
riconoscere la realtà che con una moneta del 20-30% svalutata rispetto a quella tedesca forse ripartiremmo
"L’Italia è tra i primi cinque del G-20 che ha un surplus strutturale con l’estero nei prodotti non alimentari.In altri termini, escludendo l’energia e le materie prime agricole e
minerarie, l’Italia è uno dei paesi più competitivi a livello mondiale"
L'è méj al vén sénsa bicér, che al bicér sénsa vén
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 18:40

@ndre@ ha scritto:
zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali (riprenderci la sovranità monetaria per stampare moneta, fare spesa pubblica, svalutare il cambio).
Ecco la fine che fa una nazione sulla cattiva strada. Il secondo fallimento è vicino.
Pensateci meglio e pentitevi, peccatori!

http://soberlook.com/2014/01/argentinas-devaluation-backfires.html

non so se uscire dall'euro sia una scelta giusta o meno,troppe variabili e lascio lo spazio agli economisti ma accostarci l'Argentina a un paese come il nostro e non
riconoscere la realtà che con una moneta del 20-30% svalutata rispetto a quella tedesca forse ripartiremmo
"L’Italia è tra i primi cinque del G-20 che ha un surplus strutturale con l’estero nei prodotti non alimentari.In altri termini, escludendo l’energia e le materie prime agricole e
minerarie, l’Italia è uno dei paesi più competitivi a livello mondiale"


Il problema è che insieme alla competività da svalutazione ti arrivano la rivalutazione dei debiti verso l'estero, l'inflazione da materie prime e prodotti importati, la fuga dei capitali esteri, il rialzo dei tassi di interesse (1). Fenomeni destinati normalmente ad appianarsi (tranne il primo) in tre anni, ma nel frattempo rischi il collasso.
Una crisi identica l'abbiamo vista nel 1992 con l'uscita dallo SME con la differenza che i debiti erano in lire, quindi i creditori esteri sono rimasti fregati; e che dopo la svalutazione abbiamo avviato un percorso rigoroso con l'obiettivo di entrare nell'euro, cosa che ha dato agli investitori la percezione che l'economia, così raddrizzata, avrebbe realizzato le sue potenzialità. In questo modo gli investimenti esteri sono tornati.
E' solo colpa nostra avere sprecato quella chance.

(1) guarda un po' questo grafico, quanto rendevano i BOT (!!!) in quei periodi di inflazione e svalutazione, e pensa quanto risparmiamo in costo del debito ora che li si piazza sotto l'1%...

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 gen 2014 19:13

Articolo che capita a fagiolo in questa discussione:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-26/quel-liquido-amniotico-che-avvolge-economia-081659.shtml?uuid=ABj7QIs

"...Così anche in Italia troveranno spazio le tentazioni all'introversione. Eppure se c'è una radice degli speciali problemi italiani, andrebbe cercata negli anni Novanta quando il Paese, sfinito dal debito, ha avuto paura di aprirsi. L'aumento dell'economia in nero è stato impressionante. Mentre la Germania raddoppiava la quota dell'export sul Pil, noi abbiamo pensato di difendere le mura, puntando invece sui servizi interni: oltre il 70% del valore aggiunto ma solo il 5% dell'export italiano. La quota di profitti dei servizi professionali è diventata 5-6 volte più alta che in Francia, in Benelux o in Scandinavia, con margini di oltre il 60%. L'economia "introversa", isolata dal mondo, è diventata più forte e quindi più influente culturalmente. Non a caso si è stretto un rapporto con la politica locale raramente sano e mai lungimirante. Alla fine l'introversione ha prevalso e il Paese ha smesso di crescere."
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 28 gen 2014 09:40

zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali........


Devi cambiare la coniugazione al verbo considera, e tramutarla in considerava. Sia Grillo, che qualcun altro, consideravano l'argentina fino al 2011 una scelta giusta. Ora le cose sono cambiate e non se ne parla più come panacea. Questa si chiama coerenza. Do u know??


No, questo si chiama "non capire un caxxo di economia ed essere furbi abbastanza da cambiare idea quando ci si accorge che le cose vanno male". Ma ancora adesso vorrebbe che si tenesse un referendum sulla permanenza nell'Euro (idea SCIAGURATA).

E la base non è da meno.
http://www.formiche.net/2014/01/08/il-popolo-cinque-stelle-tiepido-verso-il-programma-europeo-grillo/


Certamente la nostra economia va di gran lunga meglio specialmente se continuiamo a non considerare che prossimamente si dovranno spillare 50 miliardi dalle tasche degli italiani per venti lunghi anni così ridurre il debito pubblico al 60% del pil. Si boccheggia nel tentativo di arginare l'imu (4 miliardi l'anno), figuriamoci a trovare 50 miliardi IN PIU' ogni anno: spiccioli! :lol:
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zampaflex
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 gen 2014 11:17

Sergio VI ha scritto:
zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Aggiornamento sull'Argentina, che qualcuno qui e qualcuno fuori (per esempio GRILLO) considera la scelta giusta per curare i nostri mali........


Devi cambiare la coniugazione al verbo considera, e tramutarla in considerava. Sia Grillo, che qualcun altro, consideravano l'argentina fino al 2011 una scelta giusta. Ora le cose sono cambiate e non se ne parla più come panacea. Questa si chiama coerenza. Do u know??


No, questo si chiama "non capire un caxxo di economia ed essere furbi abbastanza da cambiare idea quando ci si accorge che le cose vanno male". Ma ancora adesso vorrebbe che si tenesse un referendum sulla permanenza nell'Euro (idea SCIAGURATA).

E la base non è da meno.
http://www.formiche.net/2014/01/08/il-popolo-cinque-stelle-tiepido-verso-il-programma-europeo-grillo/


Certamente la nostra economia va di gran lunga meglio specialmente se continuiamo a non considerare che prossimamente si dovranno spillare 50 miliardi dalle tasche degli italiani per venti lunghi anni così ridurre il debito pubblico al 60% del pil. Si boccheggia nel tentativo di arginare l'imu (4 miliardi l'anno), figuriamoci a trovare 50 miliardi IN PIU' ogni anno: spiccioli! :lol:


Anche tu, ma che palle...l'economia è il regno della realtà, studiato però da teorici filosofici. Il risultato è che gran parte delle predizioni (che io definisco "malthusiane") si basano per reggersi in piedi sull'assunto che tutto proseguirà ESATTAMENTE come deve essere per fare restare in piedi la teoria.
Peccato però che gli operatori (individui, aziende, governi) sono ADATTABILI e rispondono alle condizioni modificando i loro comportamenti. La principale conseguenza è che, se una previsione ha poche possibilità pratiche di realizzarsi, non si avvererà.
Nel caso specifico, ha l'Italia la possibilità di produrre un attivo di bilancio di tre punti di PIL per vent'anni di fila senza strozzarsi?
No.
Proprio per questo, non succederà.
Non progredi est regredi
Sergio VI
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 28 gen 2014 18:56

zampaflex ha scritto:Anche tu, ma che palle...l'economia è il regno della realtà, studiato però da teorici filosofici. Il risultato è che gran parte delle predizioni (che io definisco "malthusiane") si basano per reggersi in piedi sull'assunto che tutto proseguirà ESATTAMENTE come deve essere per fare restare in piedi la teoria.
Peccato però che gli operatori (individui, aziende, governi) sono ADATTABILI e rispondono alle condizioni modificando i loro comportamenti. La principale conseguenza è che, se una previsione ha poche possibilità pratiche di realizzarsi, non si avvererà.
Nel caso specifico, ha l'Italia la possibilità di produrre un attivo di bilancio di tre punti di PIL per vent'anni di fila senza strozzarsi?
No.
Proprio per questo, non succederà.


Allora dormiamo tutti sogni tranquilli: il fiscal compact approvato, firmato e sottoscritto dal parlamento (pd + pdl) governo e re giorgio non troverà applicazione, poco più di una barzelletta, amen!

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