Ve lo ricordate il motto: it's economy, stupid!
Con quello Clinton ha vinto in un'America che aveva la più alta percentuale di disoccupati della storia del dopo guerra (1992 se non sbaglio): in altre parole, se la "ggente" la fai stare decentemente ti vota, altrimenti.... 'sti cazzi! Non c'è filosofia o analisi socio-psico-politica che tenga.
Se guardiamo i numeri, la questione è chiara: dal 2008 ad oggi la componente del PIL che è caduta verticalmente (e che è ancora moribonda) è quella degli investimenti. In un paese dove dominava il mattone, in gran parte drogato da banche che scaricavano tutto il rischio sui derivati, nel momento in cui si sono fermati gli investimenti immobiliari, si è fermato tutto o quasi.
Però c'è un 30% del PIL che viene dal manifatturiero di beni esportabili: e lì abbiamo dei margini di recupero esagerati. Alla faccia di chi dice che non abbiamo più un ruolo nel sistema economico globale, la realtà delle PMI (e recentemente anche delle poche GI) è molto dinamica, ha un discreto K-H e una certa propensione (moderata neh!) ad innovare.
Renzi ci è arrivato tardi a capirlo ma l'ha capito. Se si fosse mosso subito nel 2014 adesso lui sarebbe ancora al potere e forse anche il referendum sarebbe passato. Cosa ha fatto nel 2016? Quello che fanno tutti i paesi evoluti in campo industriale, ovvero stimolare gli investimenti privati produttivi. Fra super ed iper ammortamenti, Sabatini quater, finanziamenti in conto interessi e qualcosa in conto capitale, oggi investire in tencologia è finalmente un grande affare. E molti imprenditori si stanno muovendo soprattutto con mezzi propri. Quasi tutte le banche sono ancora nel guano dei loro NPL (quasi tutti legati alla superbolla immmobiliare che si era creata fra il 2000 e il 2008. Per arrivarci ha dovuto superare le resistenze bibliche del piccolo commercio/artigianato (da dove pensiate che arrivi l'idea degli 80 euro in busta paga?) e dei sindacati del 1800 che abbiamo in questo povero paese (gente che usa ancora il termine PADRONE quando deve parlare di un "
imprenditore" che ha più di 10 addetti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
). I benefici sul PIL e soprattutto sulla redistribuzione della ricchezza, arriveranno in 1-2 anni ma arriveranno. Tenete conto che a questo 30% di PIL generato dalla manifattura sana, si lega un altro 15-20% di servizi all'industria. Non ci sono quindi dubbi su dove i governi debbano spingere per stimolare la ripresa. Sud, piccoli servizi a basso contenuto professionale e imprese legate allo Stato soffriranno ancora di più? Meglio che soffrano solo loro che tutto il paese.
Commento finale:
visto che siamo ancora la seconda manifattura europea e l'ottava mondiale dove cazzo li volevano mettere gli incentivi?!?! Zio Porco! Ci voleva un premio nobel per capirlo?