zampaflex ha scritto:Chiarisco: è evidente che
non ci sia una lobby del piccolo commercio;
FALSO Luciano, te lo assicuro.
Esiste eccome ed insieme a quella degli artigiani, costituisce l'ossatura della vera "casta" italica.
Confcommercio, Confartigianato, CNA e Confesercenti, sono le lobby più potenti d'Italia. ABI in confronto è una bocciofila di paese. Non esisite provvedimento di legge che non venga dalle "veline" di queste associazioni che dominano i rapporti con i principali funzionari e dirigenti ministeriali. Che poi sono quelli che scrivono tutti i provvedimenti di legge ma soprattutto tutti i regolamenti attuativi. L'ossatura del potere romano è incentrata su queste (ed altre) lobby.
Non ci sono solo 20 anni di ritardo nell'apertura dei nostri mercati a dimostrarlo ma una serie infinita di aneddoti (solo in parte riportati dai quotidiani) su come vengono scritte (ma soprattutto modificate in corso di approvazione) le norme.
Fino a quando non verranno spazzati via questi residui di società corporativista medieoevale, non avremo speranza di diventare un paese evoluto.
Le loro litanie sullo strapotere delle multinazionali, la grande finanza organizzata, il gruppo Bildemberg e tutte le altre menate a cui ormai solo un gruppo di esaltati continua a prendere in seria considerazione, è un'astuta tattica finalizzata a distrarre l'opinione pubblica sul loro reale potere.
Non escludo affatto che in altri paesi questi gruppi di potere abbiano influenza (la storia dell'umanità è una storia di lobbies), ma in Italia quelli che comandano sono i piccoletti e le loro potentissime associazioni.
Solo chi non ha mai avuto a che fare con loro (e non ha potuto toccare con mano la loro azione) può negarlo.