Dedalus ha scritto:zampaflex ha scritto:Dedalus ha scritto:zampaflex ha scritto:Se però confronti pere con pere un senso ce l'ha eccome
- "Mi dice qual è stata la variazione delle azioni FCA da agosto 2017 ad oggi? Ho investito tutto quello che ho, vorrei sapere se ci ho guadagnato o ci ho perso."
- "Guardi, la Jeep ha avuto utili da paura, è del gruppo sa?"
- "Ma io ho comprato azioni FCA, non mi serve a niente sapere come va la Jeep"
- "Ah quindi non le interessa sapere? Allora guardi, la Ferrari ha avuto un andamento altalenante, ma alla fine ha chiuso l'anno in aumento"
- "Ma la Ferrari è un titolo quotato a parte, io ho comprato FCA, il benessere della mia famiglia dipende dal titolo FCA, non da quello Ferrari!"
- "Senta signore, i dati sono omogenei, il periodo è quello che interessa a lei, le aziende sono gestite dallo stesso gruppo manageriale. Stiamo comparando pere con pere, un senso ce l'ha eccome."
Sono senza parole, ovvero capisco come fai ad avere le idee che hai.
Al di là dell'esercizio dialettico, contestare un dato che non ci piace non ci porta onore, e ci accomuna ai grullini.
Se le serie ISTAT sul lavoro dicono che c'è un calo (e il calo è motivato dal fatto che tot persone a luglio hanno smesso di cercare un posto), e il mese prima invece hanno dichiarato un aumento, vanno presi così.
Non è accettabile fare picking delle informazioni per scegliere solo quelle che si confanno alla nostra tesi.
Poi mi sembra di essere stato chiaro in questi ultimi anni. Si sta bene? No. Si stava meglio dieci anni fa? Si. Si poteva fare meglio, date le circostanze di partenza, negli ultimi cinque anni? Per me, assolutamente no.
Non fatemi tirare fuori di nuovo la prima pagine del Sole con lo spread a quota 574, please. Sono passati nemmeno sette anni.
Che ti devo dire.
Dovrei mettermi qui ad obiettare punto per punto. Non ne ho più voglia.
Per me la sintesi del tuo pensiero, sconfortante, è questa: "Se le serie ISTAT sul lavoro dicono che c'è un calo [...] vanno presi così.", anacoluto compreso, assai efficace a rappresentare la situazione mentale.
Poi che dire, chi ancora difende il "fate presto!" del Sole 24 Ore, quello con cui si tirò la volata al governo che produsse i peggiori numeri della storia della Repubblica, come lo si commenta? Non lo si commenta.
p.s. : Dove è che io avrei fatto cherry picking? Io una statistica che considera occupato chi dichiara di avere lavorato un'ora nella settimana in cui viene intervistato, anche se nell'azienda di famiglia, anche se pagato in natura, io non è che la cito quando i numeri mi piacciono e la nego quando non mi piacciono. Semplicemente la butto nell'immondizia, dove merita di stare. Nel frattempo mi faccio un'opinione chiara di chi ha definito questi parametri e di chi li riporta come se fossero acqua di fonte sapendo di che liquame immondo si tratta. Chi invece li prende per buoni perché non sa di che cosa si parli in realtà sono cittadini a cui va offerta l'occasione di capire. Prendiamo e confrontiamo piuttosto i vari aggregati Unemployment-x, e in particolare verifichiamo che cifre ci regala l'indice Unemployment-6. Parliamo della somma fra disoccupazione e sottoccupazione (due voci che una prospettiva sociale o di sinistra che dir si voglia dovrebbe considerare ugualmente problematiche ed inaccettabili) che in Italia va oltre il 30%. Poi si ragiona. Così non ha senso.
Preciso che la scelta dei dati non era rivolta a te, ma a commentatori e politici esterni al nostro piccolo mondo.
U6 richiama la qualità e profondità dei dati statistici americani e ahinoi non siamo ancora a quel livello (anche se pure negli USA ci sono contestatori dei riferimenti statistici. Ma ci sono analisti di destra che leggo, malgrado il loro orientamento, perché seguono e compilano dei datasets di grande varietà ed interesse, e dalla crisi ad oggi l'hanno azzeccata, almeno sull'andamento).
Venendo al merito consentimi: un parametro, per sua natura, è oggettivo. E' una misura. altrimenti sarebbe come chiedere al centimetro di essere un decilitro e a volte un watt.
Quello che puoi legittimamente fare, invece, è interpretare il dato e definire una linea d'azione. Qui possiamo divergere, abbiamo già fatto discussioni del genere in passato, e probabilmente continueremo ad essere di opinioni diverse.
Attenzione però su un aspetto dei dati: alla misurazione della disoccupazione, per una completezza del quadro, si dovrebbero affiancare quelle sul reddito disponibile, sull'inflazione specie per le fasce più basse, e così via. Lo scarso aumento della produttività non permette di aumentare il reddito dei lavoratori perché ci sono pochi soldi in più da redistribuire. Ma al tempo stesso molti posti da operaio qualificato non vengono occupati perché l'offerta di lavoro si concentra su incarichi professionali dove non ci si sporca le mani (magari la coscienza si, però).
Fattoide statistico: le iscrizioni universitarie per la prossima stagione annunciano, finalmente, un calo delle facoltà umanistiche ed un aumento di quelle di ingegneria.
Quando però dici che il governo Monti è stato il peggiore della nostra storia non osservi il suo lavoro nel contesto storico: senza un governo come quello, deputato a rimettere in sesto i conti, avremmo avuto o il fallimento o la Troika. Vedi tu.