gremul ha scritto:Dedalus ha scritto:Non è che la discussione non fa passi avanti.
La discussione sul vino è tutta qui.
Almeno fino a che 'sti testoni di oggettivisti non si faranno capaci del fatto che se loro non sanno dire come è fatta l'oggettività, il motivo è molto semplice: perché non esiste.
Fino ad allora, si tornerà sempre ed ancora sullo stesso medesimo punto, ogni volta che uno verrà fuori con un'opinione diversa da quella corrente, e gli oggettivisti cominceranno a dire che non capisce un cazzo di vino.
E gli altri a chiedere allora qual è questo giudizio oggettivo, e quelli ancora a fare spallucce e a dire che è talmente evidente che non si può spiegare, e che i casi in cui i grandi degustatori non vanno d'accordo non fanno testo (ma non si capisce perché, se non per evitare di intralciare il loro discorso autoevidente), e via così... ancora ed ancora ed ancora ed ancora...
Rossano siete voi che mettete in bocca ad altri (almeno a me, io ripeto non ho MAI parlato di oggettivismo assoluto e altre baggianate del genere) parole mai dette per sostenere la vostra tesi sempre e comunque, arroccati graniticamente sulle vostre posizioni
Io ci rinuncio mi sembra di trovarmi a discutere con un muro di gomma, non mi pare un atteggiamento costruttivo, poi fate come volete
Visto che ho appena scritto un post in cui notavo proprio quello che dici qui, invece di chiederti 7€, vorrei farti due domande:
- qualche oggettivista ti ha mai detto che non capisci un cazzo perché ami vini di elevata acidità e struttura esile?
- il continuo citarti da parte dei soggettivisti ultrademocratici che tuttiigustisongusti, non ti sta un po' sulle balle non solo per una reinterpretazione dei tuoi gusti, ma anche perché sembra che intendano "ah se non ci fossimo noi paladini delle libertà a difendere tutte le posizioni, tu passeresti per uno che non ci capisce una sega..."?
Io ho idea che tu ami i vini di quel tipo, ma che l'assoluto, come tutti, lo riconosca piuttosto bene ed a supporto di questa tesi non ti ho mai visto citare i bianchi ultraacidi e leggeri come vini di grandezza assoluta, ma sempre come vini particolarmente nelle tue corde, ammettendo che quelli possono essere molto particolari, avere anche delle mancanze, ma con tratti che tu ami molto, mentre su Krug 88 giustamente non ammetti repliche. Ovvio poi che che dire che gli Champagne non piacciono, o anche che quella nota, piuttosto che quell'altra, di Krug non mi convince sia legittimo, ma non si può arrivare a dare un 60/100, od un giudizio ultra negativo, perché non ci sta proprio.