Pigigres ha scritto:Però capisci che se uno un giorno va da Greg e gli dice "ascolta bello mio...
Arrivato a questo punto, ho smesso di leggerti...
Pigigres ha scritto:Però capisci che se uno un giorno va da Greg e gli dice "ascolta bello mio...
Dedalus ha scritto:
L'arte è un campo dell'estetica e del giudizio in cui non si usano i punteggi solo perché è culturalmente molto più maturo.
l'oste ha scritto:Dedalus ha scritto:
L'arte è un campo dell'estetica e del giudizio in cui non si usano i punteggi solo perché è culturalmente molto più maturo.
Da quel che dici quindi dare i voti ai vini come alle più fighe del liceo, credendo magari che il proprio voto sia quello giusto, è culturalmente da immaturi. Ti abbraccerei con forza se ti avessi qui.
Ora, senza farne una questione di posizioni schematiche ed abitudini, sarebbe utile partire da questa frase, magari mettendo fine all'adolescenza culturale della degustazione.
Pigigres ha scritto:M. de Hades ha scritto:Pigigres ha scritto:M. de Hades ha scritto:Bene.
A questo punto, se l'apprezzamento di un vino non è se non in minima parte riconducibile ad aspetti culturali e/o estetici, ma si fonda prevalentemente sul gradimento fisico sensoriale, l'oggettività del giudizio qualitativo è praticamente un dato di fatto...
Perché? Mica siamo fatti tutti con lo stampino, no? Greg dice addirittura che lui i Sauternes non riesce a berli!
Vabbè, ma Greg ormai è un mutante...
Però capisci che se uno un giorno va da Greg e gli dice "ascolta bello mio ( ) Yquem è un vino da 96 punti oggettivi e se tu gli dai 70 punti è perché non capisci niente di vino", è come se gli dicesse "il gradimento che ti deve suscitare il bere Yquem è molto alto, devi provare un piacere da circa 96 punti perchè quello è un vino che oggettivamente deve piacere"
E' una forma come un'altra di violenza, no?
meursault ha scritto:Greg, la risposta che hai trovato dentro di te dopo anni di meditazione è sempre quella...... il problema è che continua ad essere sbajata.....!!!!
Pigigres ha scritto:l'oste ha scritto:Dedalus ha scritto:
L'arte è un campo dell'estetica e del giudizio in cui non si usano i punteggi solo perché è culturalmente molto più maturo.
Da quel che dici quindi dare i voti ai vini come alle più fighe del liceo, credendo magari che il proprio voto sia quello giusto, è culturalmente da immaturi. Ti abbraccerei con forza se ti avessi qui.
Ora, senza farne una questione di posizioni schematiche ed abitudini, sarebbe utile partire da questa frase, magari mettendo fine all'adolescenza culturale della degustazione.
Io invece credo di non essere completamente d'accordo con la frase quotata. Ripeto, come prima, il voto è indice di gradimento sensoriale. Siccome nell'arte il gradimento sensoriale è ridotto ai minimi termini in virtù di un ragionamento estetico/culturale, è inutile dare valutazioni perché il punto del discorso è altro, è ragionamento, è cultura. Di fronte ad una poesia di Montale non me ne frega niente di sapere quanto l'hai gradita, mi interessa che ne parliamo, che la studiamo, che la confrontiamo con altre poesie.
Invece in un vino mi interessa assai sapere quanto lo hai gradito e quindi il voto serve. Che poi, invece di utilizzare i numeri si usino degli aggettivi come fai tu poco cambia, sempre voto è.
M. de Hades ha scritto:
Quindi, se l'aggettivo è un voto e posto che dare voti ad un'opera d'arte è concettualmente sbagliato in quanto essa si valuta con un ragionamento estetico/culturale, come la descrivi la suddetta opera d'arte?
gremul ha scritto:Pigigres ha scritto:M. de Hades ha scritto:Pigigres ha scritto:M. de Hades ha scritto:Bene.
A questo punto, se l'apprezzamento di un vino non è se non in minima parte riconducibile ad aspetti culturali e/o estetici, ma si fonda prevalentemente sul gradimento fisico sensoriale, l'oggettività del giudizio qualitativo è praticamente un dato di fatto...
Perché? Mica siamo fatti tutti con lo stampino, no? Greg dice addirittura che lui i Sauternes non riesce a berli!
Vabbè, ma Greg ormai è un mutante...
Però capisci che se uno un giorno va da Greg e gli dice "ascolta bello mio ( ) Yquem è un vino da 96 punti oggettivi e se tu gli dai 70 punti è perché non capisci niente di vino", è come se gli dicesse "il gradimento che ti deve suscitare il bere Yquem è molto alto, devi provare un piacere da circa 96 punti perchè quello è un vino che oggettivamente deve piacere"
E' una forma come un'altra di violenza, no?
Francesco non è questo che diciamo dai, questa è un'interpretazione distorta
Dedalus ha scritto:Una bozza di Monfortino non è che è un'opera d'arte perchè genera piacere fisico nella bevuta, è un piacere mentale, culturale, ragionato.
Una bozza di RC già genera più gradimento fisico, perché è anche piacevole da bere, ma non la si giudica opera d'arte solo per questo gradimento immediato; c'è dietro un ragionamento, una visione appunto artistica globale dentro la quale DRC svetta per unicità.
Su questo invece non sono assolutissimamente d'accordo.
Sono invece convinto che quando Monfortino avrà una storia paragonabile a quella di DRC, non sarà considerato in nessuna direzione meno piacevole di Romanée-Conti.
M. de Hades ha scritto:Pigigres ha scritto:l'oste ha scritto:Dedalus ha scritto:
L'arte è un campo dell'estetica e del giudizio in cui non si usano i punteggi solo perché è culturalmente molto più maturo.
Da quel che dici quindi dare i voti ai vini come alle più fighe del liceo, credendo magari che il proprio voto sia quello giusto, è culturalmente da immaturi. Ti abbraccerei con forza se ti avessi qui.
Ora, senza farne una questione di posizioni schematiche ed abitudini, sarebbe utile partire da questa frase, magari mettendo fine all'adolescenza culturale della degustazione.
Io invece credo di non essere completamente d'accordo con la frase quotata. Ripeto, come prima, il voto è indice di gradimento sensoriale. Siccome nell'arte il gradimento sensoriale è ridotto ai minimi termini in virtù di un ragionamento estetico/culturale, è inutile dare valutazioni perché il punto del discorso è altro, è ragionamento, è cultura. Di fronte ad una poesia di Montale non me ne frega niente di sapere quanto l'hai gradita, mi interessa che ne parliamo, che la studiamo, che la confrontiamo con altre poesie.
Invece in un vino mi interessa assai sapere quanto lo hai gradito e quindi il voto serve. Che poi, invece di utilizzare i numeri si usino degli aggettivi come fai tu poco cambia, sempre voto è.
Quindi, se l'aggettivo è un voto e posto che dare voti ad un'opera d'arte è concettualmente sbagliato in quanto essa si valuta con un ragionamento estetico/culturale, come la descrivi la suddetta opera d'arte?
gremul ha scritto:a me piacciono le donne di media statura con i capelli neri
questo vuol dire che non sono in grado di capire se una ragazza bionda e alta sia una f..a oppure un cesso (all'interno della sua tipologia fisica) ??!!
eddai mi sembra assurdo sostenere una cosa del genere
che poi io vada con la mora piccola è un altro paio di maniche
solo questo voglio far capire
non mi pare di dire un'assurdità
Aramis ha scritto:Io sono d'accordo alla lettera con l'assunto evidenziato, come del resto, con parole mie, ho qualche mese fa sottolineato in una conferenza napoletana sulla comunicazione del vino nel nuovo decennio.
Aramis ha scritto:Io sono d'accordo alla lettera con l'assunto evidenziato, come del resto, con parole mie, ho qualche mese fa sottolineato in una conferenza napoletana sulla comunicazione del vino nel nuovo decennio.
Dedalus ha scritto:La ragazza bionda e alta che è una f... ti piace, o ti fa schifo?
E' tutto qui.
Pigigres ha scritto:Togli il mio nick dal quote, non l'ho detta io quella boiata atomica
Pigigres ha scritto:Non credo Greg, credo invece che sia questo il punto. Se si intendono i voti come oggettivi, allora uno che pretende di essere oggettivo come reagirà di fronte ad uno che gli dice che un vino da lui valutato 96 lo ha invece valutato 70?
Gli dovrà dire che non capisce di vino e che deve sforzarsi di farselo piacere fino a 96 punti se vuole capire di vino. Se invece non arriverà mai a farselo piacere così tanto, rimarrà un incompetente.
Quindi a me sembra molto violento come atteggiamento.
gremul ha scritto:Dedalus ha scritto:La ragazza bionda e alta che è una f... ti piace, o ti fa schifo?
E' tutto qui.
appunto, mi piace ma non quanto la piccola mora è chiaro, so però dargli una valutazione (lo so è squallido parlando di donne ma giusto per farsi capire) per quanto possibile pseudoggettiva
non posso dire sia una brutta ragazza, direi una cosa non rispondente al vero
e non posso dire sia una brutta ragazza neanche per i miei gusti, posso dire che è una bella ragazza che non mi piace quanto un'altra che per i miei gusti mi piacerebbe di più
sono sfumature ma qui sta il punto IMHO
l'oste ha scritto:Dedalus ha scritto:
L'arte è un campo dell'estetica e del giudizio in cui non si usano i punteggi solo perché è culturalmente molto più maturo.
Da quel che dici quindi dare i voti ai vini come alle più fighe del liceo, credendo magari che il proprio voto sia quello giusto, è culturalmente da immaturi. Ti abbraccerei con forza se ti avessi qui.
Ora, senza farne una questione di posizioni schematiche ed abitudini, sarebbe utile partire da questa frase, magari mettendo fine all'adolescenza culturale della degustazione.
Dedalus ha scritto:gremul ha scritto:Dedalus ha scritto:La ragazza bionda e alta che è una f... ti piace, o ti fa schifo?
E' tutto qui.
appunto, mi piace ma non quanto la piccola mora è chiaro, so però dargli una valutazione (lo so è squallido parlando di donne ma giusto per farsi capire) per quanto possibile pseudoggettiva
non posso dire sia una brutta ragazza, direi una cosa non rispondente al vero
e non posso dire sia una brutta ragazza neanche per i miei gusti, posso dire che è una bella ragazza che non mi piace quanto un'altra che per i miei gusti mi piacerebbe di più
sono sfumature ma qui sta il punto IMHO
Non riesco a trovare il senso di questo ragionamento, davvero.
Tu esprimi semplicemente il tuo livello di gradimento per la bionda e per la bruna.
Che al resto del mondo possa parere diversamente mi pare naturale. Siamo persone diverse, abbiamo gusti diversi.
Perché andare ad inventarsi un gusto pseudoggettivo ed altre incomprensibili supercazzole varie?
Te lo dico io: per evitare di dover litigare tutte le volte con quelli che sono convinti che il loro gusto sia l'unico possibile, e quando tu gli dici che hai gusti diversi ti danno del cretino.
Ecco perché.
Pigigres ha scritto:Dedalus ha scritto:Una bozza di Monfortino non è che è un'opera d'arte perchè genera piacere fisico nella bevuta, è un piacere mentale, culturale, ragionato.
Una bozza di RC già genera più gradimento fisico, perché è anche piacevole da bere, ma non la si giudica opera d'arte solo per questo gradimento immediato; c'è dietro un ragionamento, una visione appunto artistica globale dentro la quale DRC svetta per unicità.
Su questo invece non sono assolutissimamente d'accordo.
Sono invece convinto che quando Monfortino avrà una storia paragonabile a quella di DRC, non sarà considerato in nessuna direzione meno piacevole di Romanée-Conti.
Togli il mio nick dal quote, non l'ho detta io quella boiata atomica
gremul ha scritto:io rivendico il fatto di poter valutare con parametri dettati dall'esperienza anche cose che non rientrano perfettamente nei miei gusti (ma delle quali, ripeto, abbia esperienza, certo non valuto cavalli da corsa o altro dei quali non so assolutamente nulla)
di Sauternes e di Barolo ne ho bevuto
non mi pare di dire assurdità
Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”
Visitano il forum: Vulpes e 172 ospiti