Bordeaux - Grandi annate, cru minori

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Dudley
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Dudley » 08 set 2010 14:16

Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......
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vinogodi
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda vinogodi » 08 set 2010 18:39

Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...
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Dudley
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Dudley » 09 set 2010 09:41

vinogodi ha scritto:
Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...


Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco ( :oops: :oops: ) e perché ne parlava bene Bettane (ari :oops: ), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Arktos » 09 set 2010 10:05

Chateau Clarke?
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 09 set 2010 14:36

Dudley ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...


Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco ( :oops: :oops: ) e perché ne parlava bene Bettane (ari :oops: ), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.


Rob
Monbousquet devo ammettere che per me e’ vino speciale,in quanto conosco da tanti anni il vecchio proprietario Alain Querre, con lui ho bevuto molte bottiglie e svariate annate. Lui e’ una persona speciale, stimatissima all’interno del Jurade, faceva un ST. Emilion molto fine, elegante,femminile(sulla falsa riga di Belair). I suoi vini vedevano pochissimo rovere nuovo,a volte solo barrique di secondo passaggio. I suoi vini invecchiano benissimo.Un ottimo enologo.

Monbousquet e' una stranezza per la zona di produzione(il terreno e’ un misto di sabbia e argilla), tra le meno nobili(o tra le piu’ sfigate, fate voi :mrgreen: ) di St. Emilion. Nonostante tutto storicamente, e qui si va indietro di qualche secolo, Monbousquet ha sempre goduto di grande considerazione.Proprio il padre di Alain Querrre fu uno di quelli che piu' di 60 anni fa con il Jurade rilancio' la fama di St. Emilion.

Perse lo compro’ per questo motivo, sapeva che era uno Chateau che poteva dare un vino dalle grandi potenzialita’.
Nel momento in cui comincio’ il nuovo corso le cose cambiarono; Marco ha ragione, dal 93 al 2000 i vini sono come li descrive lui,fatti per Parker, mammelliformi, al limite del volgare,eccessivo ma penso che Perse abbia volutamente eccedere per far si che il vino entrasse nelle grazie di Parker( se non ricordo male l’acqusizione di Pavie et co avvenne nella seconda meta’ degli anni 90) in quanto fino a quel momento Perse era un “nouveau riche” e basta.
C'e' da dire che Parker lo stile di vini pre Perse non li apprezzava per niente o quasi(cosi' come avviene per Belair)
Nel momento in cui Perse ha colpito nel segno,lo stile e’ cambiato ancora.il 2001 e’fino al 2005, la migliore annata prodotta, E’ veramente equilibrata, nello specifico migliore(visto che sono stati citati) di La Gomerie e Tertre Roteboeuf (ma il 95 e il 98 per entrambi sono dei discreti vinelli della madonna!!).

Morale della favola, in cantina l’unica annata rimasta e’ proprio il 2001( ma per fortuna ho un caro amico che ha un discreto numero di vecchi millesimi e quindi posso ancora vedere come si mantengono). A St.Emilion i 2001 sono riusciti piuttosto bene, sono deliziosi da bere adesso.
Se costa relativamente poco, il 2004 nonostante l’annata non sia tra le migliori, vale la pena di assagiarla, migliore del 2003.

Ma a St.Emilion se vuoi bere senza svenarti soprattutto pensando a bottiglie da bere entro i primi 10 anni ne trovi tante , di buona qualita' , sotto i 25 euro.Qualche nome? Carteau Cotes Dugay(alcune annate in formati grandi reggono senza problemi anche 20 anni), La Bonnelle, La Serre, Pipeau, Ripeau.

PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Dudley » 09 set 2010 14:44

lafacciazza ha scritto:
Dudley ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...


Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco ( :oops: :oops: ) e perché ne parlava bene Bettane (ari :oops: ), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.


Rob
Monbousquet devo ammettere che per me e’ vino speciale,in quanto conosco da tanti anni il vecchio proprietario Alain Querre, con lui ho bevuto molte bottiglie e svariate annate. Lui e’ una persona speciale, stimatissima all’interno del Jurade, faceva un ST. Emilion molto fine, elegante,femminile(sulla falsa riga di Belair). I suoi vini vedevano pochissimo rovere nuovo,a volte solo barrique di secondo passaggio. I suoi vini invecchiano benissimo.Un ottimo enologo.

Monbousquet e' una stranezza per la zona di produzione(il terreno e’ un misto di sabbia e argilla), tra le meno nobili(o tra le piu’ sfigate, fate voi :mrgreen: ) di St. Emilion. Nonostante tutto storicamente, e qui si va indietro di qualche secolo, Monbousquet ha sempre goduto di grande considerazione.Proprio il padre di Alain Querrre fu uno di quelli che piu' di 60 anni fa con il Jurade rilancio' la fama di St. Emilion.

Perse lo compro’ per questo motivo, sapeva che era uno Chateau che poteva dare un vino dalle grandi potenzialita’.
Nel momento in cui comincio’ il nuovo corso le cose cambiarono; Marco ha ragione, dal 93 al 2000 i vini sono come li descrive lui,fatti per Parker, mammelliformi, al limite del volgare,eccessivo ma penso che Perse abbia volutamente eccedere per far si che il vino entrasse nelle grazie di Parker( se non ricordo male l’acqusizione di Pavie et co avvenne nella seconda meta’ degli anni 90) in quanto fino a quel momento Perse era un “nouveau riche” e basta.
C'e' da dire che Parker lo stile di vini pre Perse non li apprezzava per niente o quasi(cosi' come avviene per Belair)
Nel momento in cui Perse ha colpito nel segno,lo stile e’ cambiato ancora.il 2001 e’fino al 2005, la migliore annata prodotta, E’ veramente equilibrata, nello specifico migliore(visto che sono stati citati) di La Gomerie e Tertre Roteboeuf (ma il 95 e il 98 per entrambi sono dei discreti vinelli della madonna!!).

Morale della favola, in cantina l’unica annata rimasta e’ proprio il 2001( ma per fortuna ho un caro amico che ha un discreto numero di vecchi millesimi e quindi posso ancora vedere come si mantengono). A St.Emilion i 2001 sono riusciti piuttosto bene, sono deliziosi da bere adesso.
Se costa relativamente poco, il 2004 nonostante l’annata non sia tra le migliori, vale la pena di assagiarla, migliore del 2003.

Ma a St.Emilion se vuoi bere senza svenarti soprattutto pensando a bottiglie da bere entro i primi 10 anni ne trovi tante , di buona qualita' , sotto i 25 euro.Qualche nome? Carteau Cotes Dugay(alcune annate in formati grandi reggono senza problemi anche 20 anni), La Bonnelle, La Serre, Pipeau, Ripeau.

PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


Grazie Facciazza, della solita signorile gentilezza e disponibilità.
Grazie ancora anche a Vinogodi.
Leggervi mentre parlate di bordeaux é sempre un piacere.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda l'oste » 09 set 2010 14:55

Dudley ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
Dudley ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...


Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco ( :oops: :oops: ) e perché ne parlava bene Bettane (ari :oops: ), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.


Rob
Monbousquet devo ammettere che per me e’ vino speciale,in quanto conosco da tanti anni il vecchio proprietario Alain Querre, con lui ho bevuto molte bottiglie e svariate annate. Lui e’ una persona speciale, stimatissima all’interno del Jurade, faceva un ST. Emilion molto fine, elegante,femminile(sulla falsa riga di Belair). I suoi vini vedevano pochissimo rovere nuovo,a volte solo barrique di secondo passaggio. I suoi vini invecchiano benissimo.Un ottimo enologo.

Monbousquet e' una stranezza per la zona di produzione(il terreno e’ un misto di sabbia e argilla), tra le meno nobili(o tra le piu’ sfigate, fate voi :mrgreen: ) di St. Emilion. Nonostante tutto storicamente, e qui si va indietro di qualche secolo, Monbousquet ha sempre goduto di grande considerazione.Proprio il padre di Alain Querrre fu uno di quelli che piu' di 60 anni fa con il Jurade rilancio' la fama di St. Emilion.

Perse lo compro’ per questo motivo, sapeva che era uno Chateau che poteva dare un vino dalle grandi potenzialita’.
Nel momento in cui comincio’ il nuovo corso le cose cambiarono; Marco ha ragione, dal 93 al 2000 i vini sono come li descrive lui,fatti per Parker, mammelliformi, al limite del volgare,eccessivo ma penso che Perse abbia volutamente eccedere per far si che il vino entrasse nelle grazie di Parker( se non ricordo male l’acqusizione di Pavie et co avvenne nella seconda meta’ degli anni 90) in quanto fino a quel momento Perse era un “nouveau riche” e basta.
C'e' da dire che Parker lo stile di vini pre Perse non li apprezzava per niente o quasi(cosi' come avviene per Belair)
Nel momento in cui Perse ha colpito nel segno,lo stile e’ cambiato ancora.il 2001 e’fino al 2005, la migliore annata prodotta, E’ veramente equilibrata, nello specifico migliore(visto che sono stati citati) di La Gomerie e Tertre Roteboeuf (ma il 95 e il 98 per entrambi sono dei discreti vinelli della madonna!!).

Morale della favola, in cantina l’unica annata rimasta e’ proprio il 2001( ma per fortuna ho un caro amico che ha un discreto numero di vecchi millesimi e quindi posso ancora vedere come si mantengono). A St.Emilion i 2001 sono riusciti piuttosto bene, sono deliziosi da bere adesso.
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PS,
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Grazie Facciazza, della solita signorile gentilezza e disponibilità.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Ludi » 09 set 2010 17:16

lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 11 set 2010 15:53

l'oste ha scritto:
Dudley ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
Dudley ha scritto:
Grazie Facciazza, della solita signorile gentilezza e disponibilità.
Grazie ancora anche a Vinogodi.
Leggervi mentre parlate di bordeaux é sempre un piacere.

Mi associo a Dudley.
Leggere questi interventi è il bello del forum.



:oops: grazie, credo che di interventi come questi ce ne sono veramente tanti . Comunque io penso che si impara sempre da tutti cpoloro che vogliono scrivere in maniera costruttiva.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Aramis » 11 set 2010 16:03

lafacciazza ha scritto:
l'oste ha scritto:
Dudley ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
Dudley ha scritto:
Grazie Facciazza, della solita signorile gentilezza e disponibilità.
Grazie ancora anche a Vinogodi.
Leggervi mentre parlate di bordeaux é sempre un piacere.

Mi associo a Dudley.
Leggere questi interventi è il bello del forum.



:oops: grazie, credo che di interventi come questi ce ne sono veramente tanti . Comunque io penso che si impara sempre da tutti cpoloro che vogliono scrivere in maniera costruttiva.


Roberto, ti ho letto tre volte di seguito. SBROCCO per come scrivi, e ti assicuro che non regalo niente a nessuno sul tema specifico. Se ti pago un tot al mese mi scrivi a cadenza, che ne so, bisettimanale, quel che cazzo ti pare?
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 11 set 2010 16:08

Ludi ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.


Sicuramente non oggi. Le promozioni sono una cosa molto particolare; dipendono da svariati fattori; la storia e la posizione del vigneto giocano un ruolo determinante e se vai a vedere la locazione di Angelus, il vigneto in toto non gode della migliore delle esposizioni.
Angelus per quanto produca un grande vino, al di sopra della maggior parte dei vini di St. Emilion, storicamente non gode della fama di nessuno degli altri 1er GCC B. Tra l'altro ha gia' goduto abbastanza recentemente dell'elevazione di rango. Tieni presente che e' solo da quando Hubert De Bouard ha preso in mano l'azienda che il vino offre una grandissima consistenza e , soprattutto bonta'. Neppure Pavie che di storia ne ha tanta e di grandi annate ne ha prodotto parecchie, puo' aspirare alla promozione. L'unico che ha una chance e' Figeac. Oggi , sull'onda del cordoglio per la morte del proprietario, questo chateau puo' giocarsi le carte migliori visto che la riclassificazione avverra' l'anno prossimo.

Forse,ma e' difficile, ci sara' qualche sorpresa con l'ingresso di nuovi 1er GCC B.
Roberto Andrea Balbo

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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 11 set 2010 16:12

Aramis ha scritto:
Roberto, ti ho letto tre volte di seguito. SBROCCO per come scrivi, e ti assicuro che non regalo niente a nessuno sul tema specifico. Se ti pago un tot al mese mi scrivi a cadenza, che ne so, bisettimanale, quel che cazzo ti pare?


Nel senso che ti faccio andare i testa e che sono meglio della RRRobbba buona :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :lol: :lol: ?

Dai , non esagerare.
Su Think Oink ho una rubrica di cazzatelle varie ed assortite, fai un salto li e risparmi :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 11 set 2010 16:25

arktos ha scritto:Chateau Clarke?


Per quello che vale credo di averlo bevuto non piu' di una dozzina di volte e non mi ha impressionato.
Se devo rimanere "in zona", e seguire un vino, allora punto sulla costanza e rusticita' di Chasse Spleen.
La verita' , penso, che ci sono territori che producono vini discreti e altri eccellenti.
Si puo' investire milioni e milioni di euro ma non arrivare dove, con minor uso di risorse, si hanno risultati migliori.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda pil44 » 11 set 2010 16:28

lafacciazza ha scritto:
Ludi ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.


Sicuramente non oggi. Le promozioni sono una cosa molto particolare; dipendono da svariati fattori; la storia e la posizione del vigneto giocano un ruolo determinante e se vai a vedere la locazione di Angelus, il vigneto in toto non gode della migliore delle esposizioni.
Angelus per quanto produca un grande vino, al di sopra della maggior parte dei vini di St. Emilion, storicamente non gode della fama di nessuno degli altri 1er GCC B. Tra l'altro ha gia' goduto abbastanza recentemente dell'elevazione di rango. Tieni presente che e' solo da quando Hubert De Bouard ha preso in mano l'azienda che il vino offre una grandissima consistenza e , soprattutto bonta'. Neppure Pavie che di storia ne ha tanta e di grandi annate ne ha prodotto parecchie, puo' aspirare alla promozione. L'unico che ha una chance e' Figeac. Oggi , sull'onda del cordoglio per la morte del proprietario, questo chateau puo' giocarsi le carte migliori visto che la riclassificazione avverra' l'anno prossimo.

Forse,ma e' difficile, ci sara' qualche sorpresa con l'ingresso di nuovi 1er GCC B.


Angelus ho bevuto il 2003 e mi è sembrato un grande vino....
bevuto ad una manifestazione enologica, quindi penso che in realtà sia ancora più buono....

:D :D
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda lafacciazza » 11 set 2010 16:56

pil44 ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
Ludi ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.


Sicuramente non oggi. Le promozioni sono una cosa molto particolare; dipendono da svariati fattori; la storia e la posizione del vigneto giocano un ruolo determinante e se vai a vedere la locazione di Angelus, il vigneto in toto non gode della migliore delle esposizioni.
Angelus per quanto produca un grande vino, al di sopra della maggior parte dei vini di St. Emilion, storicamente non gode della fama di nessuno degli altri 1er GCC B. Tra l'altro ha gia' goduto abbastanza recentemente dell'elevazione di rango. Tieni presente che e' solo da quando Hubert De Bouard ha preso in mano l'azienda che il vino offre una grandissima consistenza e , soprattutto bonta'. Neppure Pavie che di storia ne ha tanta e di grandi annate ne ha prodotto parecchie, puo' aspirare alla promozione. L'unico che ha una chance e' Figeac. Oggi , sull'onda del cordoglio per la morte del proprietario, questo chateau puo' giocarsi le carte migliori visto che la riclassificazione avverra' l'anno prossimo.

Forse,ma e' difficile, ci sara' qualche sorpresa con l'ingresso di nuovi 1er GCC B.


Angelus ho bevuto il 2003 e mi è sembrato un grande vino....
bevuto ad una manifestazione enologica, quindi penso che in realtà sia ancora più buono....

:D :D


Non sono un grandissimo fan dei 2003, almeno oggi, mi danno l'impressione di essere un filo troppo sopra le righe. Ma e' indubbiamnete un ottimo vino anche se gli preferisco il 95 e il 98.

PS
hai posta :wink:
Roberto Andrea Balbo

La Facciazza je suis, Cortomaltese je fus, QFDMDB ne change.
enogastronauta
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda enogastronauta » 11 set 2010 17:45

lafacciazza ha scritto:
Dudley ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......

... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...


Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco ( :oops: :oops: ) e perché ne parlava bene Bettane (ari :oops: ), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.


Rob
Monbousquet devo ammettere che per me e’ vino speciale,in quanto conosco da tanti anni il vecchio proprietario Alain Querre, con lui ho bevuto molte bottiglie e svariate annate. Lui e’ una persona speciale, stimatissima all’interno del Jurade, faceva un ST. Emilion molto fine, elegante,femminile(sulla falsa riga di Belair). I suoi vini vedevano pochissimo rovere nuovo,a volte solo barrique di secondo passaggio. I suoi vini invecchiano benissimo.Un ottimo enologo.

Monbousquet e' una stranezza per la zona di produzione(il terreno e’ un misto di sabbia e argilla), tra le meno nobili(o tra le piu’ sfigate, fate voi :mrgreen: ) di St. Emilion. Nonostante tutto storicamente, e qui si va indietro di qualche secolo, Monbousquet ha sempre goduto di grande considerazione.Proprio il padre di Alain Querrre fu uno di quelli che piu' di 60 anni fa con il Jurade rilancio' la fama di St. Emilion.

Perse lo compro’ per questo motivo, sapeva che era uno Chateau che poteva dare un vino dalle grandi potenzialita’.
Nel momento in cui comincio’ il nuovo corso le cose cambiarono; Marco ha ragione, dal 93 al 2000 i vini sono come li descrive lui,fatti per Parker, mammelliformi, al limite del volgare,eccessivo ma penso che Perse abbia volutamente eccedere per far si che il vino entrasse nelle grazie di Parker( se non ricordo male l’acqusizione di Pavie et co avvenne nella seconda meta’ degli anni 90) in quanto fino a quel momento Perse era un “nouveau riche” e basta.
C'e' da dire che Parker lo stile di vini pre Perse non li apprezzava per niente o quasi(cosi' come avviene per Belair)
Nel momento in cui Perse ha colpito nel segno,lo stile e’ cambiato ancora.il 2001 e’fino al 2005, la migliore annata prodotta, E’ veramente equilibrata, nello specifico migliore(visto che sono stati citati) di La Gomerie e Tertre Roteboeuf (ma il 95 e il 98 per entrambi sono dei discreti vinelli della madonna!!).

Morale della favola, in cantina l’unica annata rimasta e’ proprio il 2001( ma per fortuna ho un caro amico che ha un discreto numero di vecchi millesimi e quindi posso ancora vedere come si mantengono). A St.Emilion i 2001 sono riusciti piuttosto bene, sono deliziosi da bere adesso.
Se costa relativamente poco, il 2004 nonostante l’annata non sia tra le migliori, vale la pena di assagiarla, migliore del 2003.

Ma a St.Emilion se vuoi bere senza svenarti soprattutto pensando a bottiglie da bere entro i primi 10 anni ne trovi tante , di buona qualita' , sotto i 25 euro.Qualche nome? Carteau Cotes Dugay(alcune annate in formati grandi reggono senza problemi anche 20 anni), La Bonnelle, La Serre, Pipeau, Ripeau.

PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.



Roberto "Cortomaltese" è una di quelle persone cui spero, un giorno, di avere la fortuna di sedermici davanti con un paio di calici di vino e lasciarlo parlare e imparare
Ultima modifica di enogastronauta il 12 set 2010 20:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda pil44 » 11 set 2010 20:18

lafacciazza ha scritto:
pil44 ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
Ludi ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.


Sicuramente non oggi. Le promozioni sono una cosa molto particolare; dipendono da svariati fattori; la storia e la posizione del vigneto giocano un ruolo determinante e se vai a vedere la locazione di Angelus, il vigneto in toto non gode della migliore delle esposizioni.
Angelus per quanto produca un grande vino, al di sopra della maggior parte dei vini di St. Emilion, storicamente non gode della fama di nessuno degli altri 1er GCC B. Tra l'altro ha gia' goduto abbastanza recentemente dell'elevazione di rango. Tieni presente che e' solo da quando Hubert De Bouard ha preso in mano l'azienda che il vino offre una grandissima consistenza e , soprattutto bonta'. Neppure Pavie che di storia ne ha tanta e di grandi annate ne ha prodotto parecchie, puo' aspirare alla promozione. L'unico che ha una chance e' Figeac. Oggi , sull'onda del cordoglio per la morte del proprietario, questo chateau puo' giocarsi le carte migliori visto che la riclassificazione avverra' l'anno prossimo.

Forse,ma e' difficile, ci sara' qualche sorpresa con l'ingresso di nuovi 1er GCC B.


Angelus ho bevuto il 2003 e mi è sembrato un grande vino....
bevuto ad una manifestazione enologica, quindi penso che in realtà sia ancora più buono....

:D :D


Non sono un grandissimo fan dei 2003, almeno oggi, mi danno l'impressione di essere un filo troppo sopra le righe. Ma e' indubbiamnete un ottimo vino anche se gli preferisco il 95 e il 98.

PS
hai posta :wink:


grazie per la posta... :D :D :D
purtroppo le mie povere tasche mi impediscono di approfondire il Bordeaux come mi piacerebbe e comne meriterebbe....

se trovo 95 e 98 mi ci tufferò a pesce....

P.S.: la posta la leggerò lunedì al lavoro..... :D :D
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Andyele » 13 ott 2011 12:56

uppete :D
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda sundek181 » 06 gen 2013 16:18

up.. giusto per far si che non vada perso :lol: :lol: :lol:
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda GUIDO KELLER » 11 gen 2013 10:51

S. Emilion: mi sto godendo un cartone di Grand Corbin Despagne 2001 pagati a 20 euro...mi sembra un gran rapporto qualità prezzo.
per le mie tasche, Troplong Mondot e Rauzan Segla sono il top che mi posso permettere. Tra l'altro me ne sono state regalate una bottiglia per ognuno provenienti da millesima..l'annata 2009 ha una gradazione assolutamente inaspettata che secondo me cozza con la tradizione di questi splendidi vini...un omaggio al gusto internazionale che avanza? Una cortesia al palato russo e cinese? Io li preferisco a 12,5 ..poi mi posso bere volentieri un cabernet sauvignon USA ma é perché voglio un vino con quelle caratteristiche solo per quella volta....
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Ludi » 14 gen 2013 11:51

lafacciazza ha scritto:
Ludi ha scritto:
lafacciazza ha scritto:
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.


davvero? Non lo sapevo....pensavo che il primo ad andare in "fascia A" sarebbe stato Angelus.


Sicuramente non oggi. Le promozioni sono una cosa molto particolare; dipendono da svariati fattori; la storia e la posizione del vigneto giocano un ruolo determinante e se vai a vedere la locazione di Angelus, il vigneto in toto non gode della migliore delle esposizioni.
Angelus per quanto produca un grande vino, al di sopra della maggior parte dei vini di St. Emilion, storicamente non gode della fama di nessuno degli altri 1er GCC B. Tra l'altro ha gia' goduto abbastanza recentemente dell'elevazione di rango. Tieni presente che e' solo da quando Hubert De Bouard ha preso in mano l'azienda che il vino offre una grandissima consistenza e , soprattutto bonta'. Neppure Pavie che di storia ne ha tanta e di grandi annate ne ha prodotto parecchie, puo' aspirare alla promozione. L'unico che ha una chance e' Figeac. Oggi , sull'onda del cordoglio per la morte del proprietario, questo chateau puo' giocarsi le carte migliori visto che la riclassificazione avverra' l'anno prossimo.

Forse,ma e' difficile, ci sara' qualche sorpresa con l'ingresso di nuovi 1er GCC B.


alla fine su Angelus ci avevo azzeccato..... :wink:
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda Ludi » 14 gen 2013 11:53

GUIDO KELLER ha scritto:S. Emilion: mi sto godendo un cartone di Grand Corbin Despagne 2001 pagati a 20 euro...mi sembra un gran rapporto qualità prezzo.
per le mie tasche, Troplong Mondot e Rauzan Segla sono il top che mi posso permettere. Tra l'altro me ne sono state regalate una bottiglia per ognuno provenienti da millesima..l'annata 2009 ha una gradazione assolutamente inaspettata che secondo me cozza con la tradizione di questi splendidi vini...un omaggio al gusto internazionale che avanza? Una cortesia al palato russo e cinese? Io li preferisco a 12,5 ..poi mi posso bere volentieri un cabernet sauvignon USA ma é perché voglio un vino con quelle caratteristiche solo per quella volta....



con l'andamento climatico del 2009 fare vini a 12.5° non sarebbe stato semplicissimo
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda sundek181 » 03 mar 2014 20:05

Un uppino in ricordo delle belle discussioni 8)
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
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sundek181
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda sundek181 » 03 mar 2014 20:05

Un uppino in ricordo delle belle discussioni 8)
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
apple
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Re: Bordeaux - Grandi annate, cru minori

Messaggioda apple » 19 mar 2015 12:14

uppete...
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