Dudley ha scritto:vinogodi ha scritto:Dudley ha scritto:Non so quanto sia minore perché sulla guida della RVF viene tenuto abbastanza in considerazione, ma come giudicano Monbousquet (60 M, 30 CF, 10 CS) la Facciazza e Vinogodi?
Bevuta la 2001 qualche tempo fa godendo parecchio.......
... a me piaceva assai , anche se non è un esempio fulgido di coerenza alla tradizione . Fino al decennio scorso bevuto abbastanza , ma mi ha sempre dato l'idea di un bordeaux molto incline alla variabilità del gusto del mercato , con punte a metà anni novanta dove per un certo periodo di tempo lo abbandonai perchè troppo orientato ad un gusto mammelliforme snaturando un pò la sua natura e preferendogli espressioni decisamente con più personalità come Chateau La Gomerie e Tertre de Roetbeuf . Comunque uno stile S.Emilion votato sulla leggiadria e eleganza tanto tempo fa , poi sulle morbidezze , immediatezze e sensualità nel finale del decennio di fine secolo . In tutta sincerità , negli ultimissimi lustri non l'ho seguito tanto proprio a causa di una destinazione delle risorse ad altro ...
Grazie della risposta.
In effetti, la proprietà di Monbousquet e l'apprezzamento di Parker proprio per le uscite post 93 farebbero propendere per l'enozoccolaggine.
Boh, io il 2001 l'avevo preso perché costava poco (
) e perché ne parlava bene Bettane (ari
), concordo sulla sensualità e facilità d'approccio.
Tertre de Roetboeuf ahimé decisamente fuori portata......La Gomerie...non che venga via a poco..però tocca provare.
Rob
Monbousquet devo ammettere che per me e’ vino speciale,in quanto conosco da tanti anni il vecchio proprietario Alain Querre, con lui ho bevuto molte bottiglie e svariate annate. Lui e’ una persona speciale, stimatissima all’interno del Jurade, faceva un ST. Emilion molto fine, elegante,femminile(sulla falsa riga di Belair). I suoi vini vedevano pochissimo rovere nuovo,a volte solo barrique di secondo passaggio. I suoi vini invecchiano benissimo.Un ottimo enologo.
Monbousquet e' una stranezza per la zona di produzione(il terreno e’ un misto di sabbia e argilla), tra le meno nobili(o tra le piu’ sfigate, fate voi
) di St. Emilion. Nonostante tutto storicamente, e qui si va indietro di qualche secolo, Monbousquet ha sempre goduto di grande considerazione.Proprio il padre di Alain Querrre fu uno di quelli che piu' di 60 anni fa con il Jurade rilancio' la fama di St. Emilion.
Perse lo compro’ per questo motivo, sapeva che era uno Chateau che poteva dare un vino dalle grandi potenzialita’.
Nel momento in cui comincio’ il nuovo corso le cose cambiarono; Marco ha ragione, dal 93 al 2000 i vini sono come li descrive lui,fatti per Parker, mammelliformi, al limite del volgare,eccessivo ma penso che Perse abbia volutamente eccedere per far si che il vino entrasse nelle grazie di Parker( se non ricordo male l’acqusizione di Pavie et co avvenne nella seconda meta’ degli anni 90) in quanto fino a quel momento Perse era un “nouveau riche” e basta.
C'e' da dire che Parker lo stile di vini pre Perse non li apprezzava per niente o quasi(cosi' come avviene per Belair)
Nel momento in cui Perse ha colpito nel segno,lo stile e’ cambiato ancora.il 2001 e’fino al 2005, la migliore annata prodotta, E’ veramente equilibrata, nello specifico migliore(visto che sono stati citati) di La Gomerie e Tertre Roteboeuf (ma il 95 e il 98 per entrambi sono dei discreti vinelli della madonna!!).
Morale della favola, in cantina l’unica annata rimasta e’ proprio il 2001( ma per fortuna ho un caro amico che ha un discreto numero di vecchi millesimi e quindi posso ancora vedere come si mantengono). A St.Emilion i 2001 sono riusciti piuttosto bene, sono deliziosi da bere adesso.
Se costa relativamente poco, il 2004 nonostante l’annata non sia tra le migliori, vale la pena di assagiarla, migliore del 2003.
Ma a St.Emilion se vuoi bere senza svenarti soprattutto pensando a bottiglie da bere entro i primi 10 anni ne trovi tante , di buona qualita' , sotto i 25 euro.Qualche nome? Carteau Cotes Dugay(alcune annate in formati grandi reggono senza problemi anche 20 anni), La Bonnelle, La Serre, Pipeau, Ripeau.
PS,
da poco si e' spento uno dei vecchi padri di St. Emilion, T.Manoucourt, il proprietario di Figeac. non vedra' coronare il suo sogno, il suo chateau promosso a 1er CCA insieme a Cheval e Ausone, cosa che si pensa avvenga alla prossima riclassificazione.