Verdicchio - Il thread assolutistico

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zampaflex
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 28 giu 2017 09:27

gp ha scritto:Riassaggiato invece da poco il pari tipologia (+ Classico) e annata Cantico della Figura di Felici: mi dispiace di non avere sufficiente familiarità con lo Chablis per poter confermare la netta impressione che di questo si tratti, e di 'Grand Chablis' per giunta...


Cantico davvero molto buono, complimenti al produttore.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 28 giu 2017 10:22

Ho un Cantico 2008, comprato in cantina durante la mia visita del 2012.. metto in rampa di lancio..
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gianni femminella
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gianni femminella » 29 giu 2017 16:11

Colpaola 2015 Matelica - denominazione origine protetta - 13 gradi
Stappato come verifica dopo la parziale delusione della 2014 di qualche giorno fa.
Purtroppo il piano è il medesimo. Entra baldanzosamente fresco, bello tagliente, e fa presagire qualcosa di buono, ma mentre il palato attende fiducioso gli sviluppi, lui saluta e svanisce senza mantenere quella che sembrava essere una promessa.
Il giorno dopo lo ritrovo immutato, con la sua bella apertura iniziale e la frustrazione di non trovare un seguito; a un certo punto mi ero quasi "arrabbiato" per questa sensazione insolita.
La 2013, assaggiata qualche mese fa, mi era sembrata tutta un'altra cosa.
Da annotare che ha tappo Stelvin.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francesco M » 29 giu 2017 17:13

gianni femminella ha scritto:Colpaola 2015 Matelica - denominazione origine protetta - 13 gradi
Stappato come verifica dopo la parziale delusione della 2014 di qualche giorno fa.
Purtroppo il piano è il medesimo. Entra baldanzosamente fresco, bello tagliente, e fa presagire qualcosa di buono, ma mentre il palato attende fiducioso gli sviluppi, lui saluta e svanisce senza mantenere quella che sembrava essere una promessa.
Il giorno dopo lo ritrovo immutato, con la sua bella apertura iniziale e la frustrazione di non trovare un seguito; a un certo punto mi ero quasi "arrabbiato" per questa sensazione insolita.
La 2013, assaggiata qualche mese fa, mi era sembrata tutta un'altra cosa.
Da annotare che ha tappo Stelvin.


a me, dalla sua nascita fino alla vendemmia 2015, non è mai piaciuto;
senza carattere, eccessivamente ruffiano, aromi tropicali pompatissimi, mah. tuttavia voglio provare la 2016.
comunque, sia nelle marche che fuori, lo stanno spingendo molto.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 24 lug 2017 09:08

La Staffa - VdCdJ Rincrocca 2013

Agrumato e affilato quasi come un Collestefano, sopra ad un bel profilo tipico. Non così prestante in bocca, dove si percepisce che la buona freschezza rilevata pare indice di raccolta probabilmente anticipata, quando invece un filino di zucchero residuo avrebbe aiutato a bilanciare la coda di amari, decisamente importante.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vinogodi » 24 lug 2017 09:55

zampaflex ha scritto:La Staffa - VdCdJ Rincrocca 2013

Agrumato e affilato quasi come un Collestefano, sopra ad un bel profilo tipico. Non così prestante in bocca, dove si percepisce che la buona freschezza rilevata pare indice di raccolta probabilmente anticipata, quando invece un filino di zucchero residuo avrebbe aiutato a bilanciare la coda di amari, decisamente importante.
...anch'io lo avvicino a Collestefano. Davvero bevute sontuose a prezzi da lacrima...
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francesco M » 31 lug 2017 12:35

zampaflex ha scritto:La Staffa - VdCdJ Rincrocca 2013

Agrumato e affilato quasi come un Collestefano, sopra ad un bel profilo tipico. Non così prestante in bocca, dove si percepisce che la buona freschezza rilevata pare indice di raccolta probabilmente anticipata, quando invece un filino di zucchero residuo avrebbe aiutato a bilanciare la coda di amari, decisamente importante.


riguardo "la staffa": il verdicchio "base" 2015 l'ho trovato un po' più seduto, meno slanciato del succosissimo collestefano di quest'anno (giusto per riproporre questo paragone), ma pur sempre un'ottima espressione dei verdicchio della direttrice staffolo -cupramontana che stanno riservando (e riserveranno) belle sorprese, a mio parere.
la rincrocca, ho una magnum 2013 da aprire, vedremo!

in ogni caso, spostandoci nell'altra "cote" del verdicchio di jesi, secondo me, pievalta col dominé e san paolo, sta imbottigliando grandi verdicchio.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 22 ago 2017 17:36

Francesco M ha scritto:
zampaflex ha scritto:La Staffa - VdCdJ Rincrocca 2013

Agrumato e affilato quasi come un Collestefano, sopra ad un bel profilo tipico. Non così prestante in bocca, dove si percepisce che la buona freschezza rilevata pare indice di raccolta probabilmente anticipata, quando invece un filino di zucchero residuo avrebbe aiutato a bilanciare la coda di amari, decisamente importante.


riguardo "la staffa": il verdicchio "base" 2015 l'ho trovato un po' più seduto, meno slanciato del succosissimo collestefano di quest'anno (giusto per riproporre questo paragone), ma pur sempre un'ottima espressione dei verdicchio della direttrice staffolo -cupramontana che stanno riservando (e riserveranno) belle sorprese, a mio parere.
la rincrocca, ho una magnum 2013 da aprire, vedremo!

Con tutto il rispetto, paragonare il Matelica più affilato a uno Jesi che proviene da Staffolo, che dà Verdicchio di solito potenti e alcolici, non mi sembra particolarmente illuminante. Vero è che La Staffa sta riuscendo bene a evitare gli eccessi alcolici del maestro (Coroncino), ma per quanto si lavori in alleggerimento non si potrà mai raggiungere un Matelica lavorato nello stesso modo, per il noto paradosso di Zenone...
Sarebbe piuttosto interessante confrontare diversi approcci jesini tra loro, includendo inevitabilmente qualche "cuprese".
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda hansen » 22 ago 2017 17:50

per matelica ben fatto da accostare al ColleStefano segnalo Gatti
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Bortane » 22 ago 2017 17:57

hansen ha scritto:per matelica ben fatto da accostare al ColleStefano segnalo Gatti

Ti quoto assolutamente. Il suo Villa Marilla 2015 è veramente buono. Continuo a comprare con grande soddisfazione anche il Balluccio, che mi segnalasti proprio tu anni fa.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francesco M » 29 ago 2017 01:42

gp ha scritto:
Francesco M ha scritto:
zampaflex ha scritto:La Staffa - VdCdJ Rincrocca 2013

Agrumato e affilato quasi come un Collestefano, sopra ad un bel profilo tipico. Non così prestante in bocca, dove si percepisce che la buona freschezza rilevata pare indice di raccolta probabilmente anticipata, quando invece un filino di zucchero residuo avrebbe aiutato a bilanciare la coda di amari, decisamente importante.


riguardo "la staffa": il verdicchio "base" 2015 l'ho trovato un po' più seduto, meno slanciato del succosissimo collestefano di quest'anno (giusto per riproporre questo paragone), ma pur sempre un'ottima espressione dei verdicchio della direttrice staffolo -cupramontana che stanno riservando (e riserveranno) belle sorprese, a mio parere.
la rincrocca, ho una magnum 2013 da aprire, vedremo!

Con tutto il rispetto, paragonare il Matelica più affilato a uno Jesi che proviene da Staffolo, che dà Verdicchio di solito potenti e alcolici, non mi sembra particolarmente illuminante. Vero è che La Staffa sta riuscendo bene a evitare gli eccessi alcolici del maestro (Coroncino), ma per quanto si lavori in alleggerimento non si potrà mai raggiungere un Matelica lavorato nello stesso modo, per il noto paradosso di Zenone...
Sarebbe piuttosto interessante confrontare diversi approcci jesini tra loro, includendo inevitabilmente qualche "cuprese".

ho difatti proposto il paragone per agganciarmi a zampaflex e perché avevo bevuto entrambi i verdicchio citati a un paio di giorni di distanza.
sugli eccessi alcolici di canestrari, non sono così d'accordo; sono d'accordo invece sul confronto che proponi, ma includendo anche qualche produzione a nord dell'esino, non solo sud con staffolo e cupra.


Bortane ha scritto:
hansen ha scritto:per matelica ben fatto da accostare al ColleStefano segnalo Gatti

Ti quoto assolutamente. Il suo Villa Marilla 2015 è veramente buono. Continuo a comprare con grande soddisfazione anche il Balluccio, che mi segnalasti proprio tu anni fa.


anche a me il villa marilla 2015 è piaciuto tanto. il 2016 lo ricordo poco che ho bevuto solo un bicchiere di fretta, quindi non mi pronuncio.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 04 set 2017 14:27

nel thread degli assaggi del mese, markov ha scritto:Verdicchio [dei Castelli di Jesi] Classico Superiore Capovolto Marca di San Michele 2015.

Bel naso pulito, fine, complesso, intenso di mineralità calcarea, frutta esotica, acacia, note agrumate e sfondo di erbe aromatiche.
In bocca è consistente, pieno dal sorso appagante e persistente, sapidità e acidità in piacevole equilibrio, leggermente agrumato. Chiude con una nota amaricante forse leggernente eccessiva. 88/100.

Riassaggiato di recente, concordo abbastanza.
Al naso toglierei la frutta esotica, di cui nella mia bottiglia non c'era traccia, per aggiungere una robusta nota di cereali e fieno. Questo rileva perché il vino non ha niente di surmaturo: è figlio di un'annata calda, che è un discorso diverso.
La bocca è proprio salata, come capita col grand cru San Michele di Cupramontana da cui trae origine, e solo in seconda battuta alcolica (vedi sopra). C'è anche un cenno vegetale, da cui anche la vena amarognola, che mi è sembrata tutt'altro che eccessiva. Come valutazione, gli darei 1-2 punti in più.

Mi è sembrato decisamente più fuso rispetto all'assaggio precedente, che risale a 8 mesi fa, in cui l'alcol tendeva a sfocare il vino, come avevo scritto qui a suo tempo.

Il primo giorno, l'ho messo a confronto col Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Rincrocca 2015 La Staffa, questo sì dolce-esotico al naso (banana a mille), con alcol e dolcezza che tendono a prevaricare acidità, che è solo q.b., e sale. Provenienza: contrada Castellaretta di Staffolo, lo stesso comune della Fattoria Coroncino, di cui questo vino mi sembra rispecchiare lo stile opulento, complice l'annata calda.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda ema79 » 14 set 2017 13:30

Verdicchio di Matelica Bisci 2015 13 gradi
Il base non il vigneto fogliano.
Decisamente interessante, bevibilita mostruosa.
Non ho mai bevuto collestefano per capire quanto siano le distanze (dovrò rimediare). conchigliame e mix di fiori bianchi al naso, acidità bella spinta, nel finale e nel bicchiere vuoto un ricordo di scorza di limone. Rapporto q/p che rimane interessante.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 14 set 2017 17:36

ema79 ha scritto:Verdicchio di Matelica Bisci 2015 13 gradi
Il base non il vigneto fogliano.
Decisamente interessante, bevibilita mostruosa.
Non ho mai bevuto collestefano per capire quanto siano le distanze (dovrò rimediare). conchigliame e mix di fiori bianchi al naso, acidità bella spinta, nel finale e nel bicchiere vuoto un ricordo di scorza di limone. Rapporto q/p che rimane interessante.



ed il 2016 è ancora più buono.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda beluga » 15 set 2017 12:11

Ho cercato in questo bel 3d qualche impressione su uno dei miei preferiti, Gaiospino, senza riuscire a trovare, ma 82 pagine sono in effetti molte.
Bevendo vecchie annate conserva una freschezza notevole e cresce di complessità in modo esponenziale.
Impressioni sulle ultime annate?
Qualche rimando nel 3d a precedenti considerazioni?
Thanks
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 15 set 2017 12:50

beluga ha scritto:Ho cercato in questo bel 3d qualche impressione su uno dei miei preferiti, Gaiospino, senza riuscire a trovare, ma 82 pagine sono in effetti molte.
Bevendo vecchie annate conserva una freschezza notevole e cresce di complessità in modo esponenziale.
Impressioni sulle ultime annate?
Qualche rimando nel 3d a precedenti considerazioni?
Thanks


Il Gaiospino ha una storia tutta sua. E' un grande classico, fu uno dei primi a finire nelle grazie della critica grazie alle sue maturazioni tirate, al sapore, alla possente rotondità che comunque aveva sempre il contrappunto di una sapidità importante. Intorno al 2000 Canestrari s'innamorò perdutamente del tonneau e questo ne segnò anche la svolta stilistica, sempre più estrattiva e glicerica.
Oggi è tornato indietro sul legno ma non sulle maturazioni, finendo un po' "fuori moda" per via della tendenza acidistica in atto. Lucio, naturale da sempre senza venir etichettato in questo modo, oggi conta su di una libertà espressiva e uno stile coerente. I Gaiospino sono tutti piuttosto pieni, orizzontali, saporitissimi al palato quanto gialli di frutta e maturità al naso. Se ti piace lo stile, e si capisce che ti piace, direi che puoi tornare a comprarne. Annata consigliata? Probabilmente la 2014 dove la natura, con le sue pioggie e il suo freddo, è riuscita a far desistere il produttore dall'affastellare gran copie di alcol, glicerine ed estratti. Maggior equilibrio e un passo in più verso la freschezza senza snaturarne il verso.
In alternativa ho trovato ben realizzato anche il Coroncino 2015.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda beluga » 15 set 2017 12:59

Francvino ha scritto:
beluga ha scritto:Ho cercato in questo bel 3d qualche impressione su uno dei miei preferiti, Gaiospino, senza riuscire a trovare, ma 82 pagine sono in effetti molte.
Bevendo vecchie annate conserva una freschezza notevole e cresce di complessità in modo esponenziale.
Impressioni sulle ultime annate?
Qualche rimando nel 3d a precedenti considerazioni?
Thanks


Il Gaiospino ha una storia tutta sua. E' un grande classico, fu uno dei primi a finire nelle grazie della critica grazie alle sue maturazioni tirate, al sapore, alla possente rotondità che comunque aveva sempre il contrappunto di una sapidità importante. Intorno al 2000 Canestrari s'innamorò perdutamente del tonneau e questo ne segnò anche la svolta stilistica, sempre più estrattiva e glicerica.
Oggi è tornato indietro sul legno ma non sulle maturazioni, finendo un po' "fuori moda" per via della tendenza acidistica in atto. Lucio, naturale da sempre senza venir etichettato in questo modo, oggi conta su di una libertà espressiva e uno stile coerente. I Gaiospino sono tutti piuttosto pieni, orizzontali, saporitissimi al palato quanto gialli di frutta e maturità al naso. Se ti piace lo stile, e si capisce che ti piace, direi che puoi tornare a comprarne. Annata consigliata? Probabilmente la 2014 dove la natura, con le sue pioggie e il suo freddo, è riuscita a far desistere il produttore dall'affastellare gran copie di alcol, glicerine ed estratti. Maggior equilibrio e un passo in più verso la freschezza senza snaturarne il verso.
In alternativa ho trovato ben realizzato anche il Coroncino 2015.


Grazie, puntuale ed esauriente.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alexer3b » 15 set 2017 13:02

Francvino ha scritto: Annata consigliata? Probabilmente la 2014

La migliore delle ultime.

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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Spectator » 15 set 2017 13:06

..Approfitto anche io della vs.competenza. Su consiglio di un amico..preparato ho prese queste bocce;Villa Marilla 2013,Filotto 2014,az Filodivino;Sant'Ansovino ris 2014,az Col di Corte ;IL Priore 2013,az Sparapani,Lauro ris 2013,az Mattioli.Che ne dite?Grazie..anticipatamente
Francesco M
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francesco M » 15 set 2017 14:01

Francvino ha scritto:
beluga ha scritto:Ho cercato in questo bel 3d qualche impressione su uno dei miei preferiti, Gaiospino, senza riuscire a trovare, ma 82 pagine sono in effetti molte.
Bevendo vecchie annate conserva una freschezza notevole e cresce di complessità in modo esponenziale.
Impressioni sulle ultime annate?
Qualche rimando nel 3d a precedenti considerazioni?
Thanks


Il Gaiospino ha una storia tutta sua. E' un grande classico, fu uno dei primi a finire nelle grazie della critica grazie alle sue maturazioni tirate, al sapore, alla possente rotondità che comunque aveva sempre il contrappunto di una sapidità importante. Intorno al 2000 Canestrari s'innamorò perdutamente del tonneau e questo ne segnò anche la svolta stilistica, sempre più estrattiva e glicerica.
Oggi è tornato indietro sul legno ma non sulle maturazioni, finendo un po' "fuori moda" per via della tendenza acidistica in atto. Lucio, naturale da sempre senza venir etichettato in questo modo, oggi conta su di una libertà espressiva e uno stile coerente. I Gaiospino sono tutti piuttosto pieni, orizzontali, saporitissimi al palato quanto gialli di frutta e maturità al naso. Se ti piace lo stile, e si capisce che ti piace, direi che puoi tornare a comprarne. Annata consigliata? Probabilmente la 2014 dove la natura, con le sue pioggie e il suo freddo, è riuscita a far desistere il produttore dall'affastellare gran copie di alcol, glicerine ed estratti. Maggior equilibrio e un passo in più verso la freschezza senza snaturarne il verso.
In alternativa ho trovato ben realizzato anche il Coroncino 2015.


bella analisi.
Canestrari mi diceva che i suoi vini possono tranquillamente non piacere a tanti, ma non si può dire che non siano coerenti con le idee e lo stile dell'uomo che li "produce".
secondo me Gaiospino è un'ottima sintesi dello stile "coroncino".
ho qualche bottiglia da stappare dal 2010 in poi, vediamo che avranno da raccontare questo inverno.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda piergi » 21 ott 2017 14:39

Jesi pallio di san Floriano 2014-Monteschiavo
Verdicchio elegante e pettinato, molto giocato su note vegetali e erbacee, su richiami a odori quali origano, salvia anice.
grande bevibilità anche con l'alzarsi della temperatura, anzi il vino sembra trarre giovamento dai 2 o 3 gradi in più rispetto alle temperature canoniche.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 17 nov 2017 21:43

Mio primo assaggio del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2014 di LA STAFFA.
Se non fosse che ha la chiusura a vite, avrei detto che il sughero non ha tenuto: spento, inerte, troppo avanti, al limite della ossidazione.
Lotto C58/14, se servisse..
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda stecca » 29 nov 2017 23:01

PIEVALTA '16
bevute due bottiglie a distanza di un mesetto l'una dall'altra approfittando di un'offerta all'slunga.
Premetto che i bianchi li preferisco abbastanza pieni, non ossuti e salati
bello carico senza perdere in bevibilità, ha solo un leggero debordo alcolico, penso che l'annata calda si faccia sentire, ma credo che col tempo acquisirà qualcosa in eleganza e equilibrio tra le parti.
Per me è decisamente un gran bel vino, tra un paio d'anni, immagino diventi una mezza bomba.
Francesco M
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francesco M » 29 nov 2017 23:42

stecca ha scritto:PIEVALTA '16
bevute due bottiglie a distanza di un mesetto l'una dall'altra approfittando di un'offerta all'slunga.
Premetto che i bianchi li preferisco abbastanza pieni, non ossuti e salati
bello carico senza perdere in bevibilità, ha solo un leggero debordo alcolico, penso che l'annata calda si faccia sentire, ma credo che col tempo acquisirà qualcosa in eleganza e equilibrio tra le parti.
Per me è decisamente un gran bel vino, tra un paio d'anni, immagino diventi una mezza bomba.


qui nelle marche la 2016 non è stata un'annata caldissima, francamente.
ricordo una primavera con temperature importanti, è vero, ma di certo settembre e ottobre sono stati mesi freschi e piovosetti.

alla cantina pievalta lavorano sempre meglio.
prendi una boccia di dominè e una di san paolo, poi mi dirai.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 30 nov 2017 10:42

Kalosartipos ha scritto:Ho un Cantico 2008, comprato in cantina durante la mia visita del 2012.. metto in rampa di lancio..


E' rimasto sei mesi in rampa di lancio :mrgreen: , ma ieri era la serata giusta per stappare: gran bottiglia!
Riconosciuta come Verdicchio dagli amici, seppur stagnolata, ma nessuno è andato più indietro della 2012 come previsione di annata.. grande freschezza e spina acida che gli avrebbero consentito ancora lunga vita.

Etichetta macchiata causa il "grande disastro della Vernaccia di Serrapetrona del 2012".. :evil:

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