Verdicchio - Il thread assolutistico

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Francvino
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 25 apr 2014 11:56

egio ha scritto:
gp ha scritto:Niente zafferano? Io l'avevo assaggiato due anni fa ed era quasi come bere un risotto alla milanese :D
Bellississimo che abbiamo usato entrambi la locuzione "col passare del tempo", seguita però da impressioni opposte (che ci possono abbondantemente stare a due anni di distanza ecc.)!

La 2010 comunque resta sempre una buona annata per la denominazione, di quelle che fanno fare una bella figura ai vini, mentre direi che nelle due annate successive il Pallio si è molto... afflosciato, mi sembra anche presso i suoi estimatori storici. Salvo smentita di Francvino, naturalmente!
gp ha scritto:Ho assaggiato come promesso il VCJ Pallio di S. Floriano 2010 (lotto 1 175).
Il primo giorno, il profumo parte in quarta su nette note minerali, con plastica e iodio in evidenza, poi si acquieta su cenere e lieviti, lasciando emergere una netta nota di zafferano, inconsueta ma certo non sgradevole. Meno convincente il sapore, soprattutto col passare del tempo: l’acidità è tonica e la mineralità cinerina evidente, ma una certa staticità alcolica e mentosa fa sentire il suo peso, zavorrando l’agilità del vino.
- VCJesi cl sup Pallio di S. Floriano 2010 Monte Schiavo-La Vite, doc 14° (Maiolati Spontini, AN) L 1 175


il lotto è L 1248 - No, zafferano direi proprio di no. Mi pare si sia evoluto bene, leggendo i tuoi appunti di allora. Le note balsamiche, meglio, mentose come le chiami tu, appena accennate all'inizio non diventano mai preponderanti; mentre quel che tu chiamavi allora cenere e cinerino, si è evoluto o forse amalgamato proprio con i toni balsamici, e mi pare ora ricordare un incenso delicato, più che la cenere da camino spento, per intenderci. L'alcol c'è, ma tutto sommato in equilibrio. Non ho sentito le annate ulteriori, ma questa mi è piaciuta, anche se lo ricordavo diverso negli anni precedenti, come dire, più "Verdicchio". Se davvero Francvino intervenisse per dare dei consigli per gli acquisti sulle ultime annate, a tutti noi orfani della 2010, sarebbe un'opera meritoria: la zona Verdicchio della mia cantina langue paurosamente come non succedeva da molti anni... :( Urge riassortimento!


Il Pallio è sempre un buon Verdicchio. Nelle annate migliori riesce a piazzare la zampata e porsi tra le migliori riuscite dei vini d'annata.
Anche per me le ultime due annate, '11 e '12, sono meno performanti rispetto ad altre, tipo '10 ma anche '09.
Nel primo caso è da riferirsi all'annata, un '11 che mi faccia impazzire lo devo ancora trovare. (A oggi il migliore resta Mirum '11 ma versione non memorabile).
Nel secondo caso è stata una sorpresa: Pallio '12 all'assaggio era un vino chiuso nel suo guscio. Resta da capire se si tratta di un guscio vuoto o pieno.
L'impressione volgeva più verso la prima ipotesi ma con Verdicchio non è mai detto: il riposo in bottiglia è fondamentale, specie quando si tratta di un vino che esce un po' troppo presto. Il Pallio ha una tenuta insospettabile.
La sua cifra principale, più che la profondità gustativa, è una piacevolezza che riesce a sfoderare agevolmente e con buona costanza.
In esso si sente molto la mano di chi lo produce, vale a dire la stessa che plasma il Misco di Tavignano o lo Stefano Antonucci Bianco/Le Vaglie.
Poi che la natura (leggi: la variabilità dell'annata) faccia il suo corso, dando o togliendo qualità, è un concetto oramai accertato. :)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 25 apr 2014 17:55

Bevuto a pranzo da amici i due Verdicchi C. Jesi di La Staffa: il Classico 2012 e il Classico Sup. Rincrocca 2011 (annata quindi in generale migliore per il primo vino, come appena ribadito da Francvino).
Le vigne sono in contrada Castellaretta a Staffolo, citata in entrambe le retroetichette.

Il primo (lotto C 180/13) ha una sbavatura di cartone bagnato al naso, che potrebbe anche dipendere dal tappo (un truciolato di tipo moderno, a occhio di poco prezzo: a volte per risparmiare 10 cent si fa un danno di ben altro valore). Per me si riscatta abbondantemente al sapore, sinfonico nella sua capacità di armonizzare dolcezza e grassezza (netta la crema pasticcera) con acidità e sapidità integre e nota amarognola varietale. L'alcol si sente, ma sembra più basso dei 14° dichiarati in etichetta proprio grazie all'armonia dell'insieme.

Il secondo (lotto D 160/2013) invece ha un naso segnato da una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno (a cui bizzarramente la retroetichetta non fa cenno). Buccia di arancio e arancia amara sono i tratti che si ritrovano nel sapore, dove la nota amarognola varietale è ribattuta da quella cortecciosa del legno. Alcol potente, ben superiore al vino precedente almeno come impatto (anche qui 14° in etichetta), probabilmente amplificato dalla morbidezza glicerica, acidità impari. Tappo stavolta serio di sughero intero: io guarda un po' li scambierei, tanto la marcatura resinosa è in grado di assorbire altre sbavature, mentre il Classico guadagnerebbe in nitidezza...
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 26 apr 2014 00:30

gp ha scritto:Bevuto a pranzo il Verdicchio C. Jesi di La Staffa: iClassico Sup. Rincrocca 2011.
Le vigne sono in contrada Castellaretta a Staffolo, citata in entrambe le retroetichette.

Il secondo (lotto D 160/2013) invece ha un naso segnato da una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno (a cui bizzarramente la retroetichetta non fa cenno). Buccia di arancio e arancia amara sono i tratti che si ritrovano nel sapore, dove la nota amarognola varietale è ribattuta da quella cortecciosa del legno. Alcol potente, ben superiore al vino precedente almeno come impatto (anche qui 14° in etichetta), probabilmente amplificato dalla morbidezza glicerica, acidità impari. Tappo stavolta serio di sughero intero: io guarda un po' li scambierei, tanto la marcatura resinosa è in grado di assorbire altre sbavature, mentre il Classico guadagnerebbe in nitidezza...


Perdonami GP, ho una curiosità: hai letto da qualche parte che il Rincrocca faccia legno per esser così lapidario o ti affidi solo ai tuoi sensi?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda benux » 26 apr 2014 16:38

gp ha scritto:Bevuto a pranzo da amici i due Verdicchi C. Jesi di La Staffa: il Classico 2012 e il Classico Sup. Rincrocca 2011 (annata quindi in generale migliore per il primo vino, come appena ribadito da Francvino).
Le vigne sono in contrada Castellaretta a Staffolo, citata in entrambe le retroetichette.

Il primo (lotto C 180/13) ha una sbavatura di cartone bagnato al naso, che potrebbe anche dipendere dal tappo (un truciolato di tipo moderno, a occhio di poco prezzo: a volte per risparmiare 10 cent si fa un danno di ben altro valore). Per me si riscatta abbondantemente al sapore, sinfonico nella sua capacità di armonizzare dolcezza e grassezza (netta la crema pasticcera) con acidità e sapidità integre e nota amarognola varietale. L'alcol si sente, ma sembra più basso dei 14° dichiarati in etichetta proprio grazie all'armonia dell'insieme.

Il secondo (lotto D 160/2013) invece ha un naso segnato da una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno (a cui bizzarramente la retroetichetta non fa cenno). Buccia di arancio e arancia amara sono i tratti che si ritrovano nel sapore, dove la nota amarognola varietale è ribattuta da quella cortecciosa del legno. Alcol potente, ben superiore al vino precedente almeno come impatto (anche qui 14° in etichetta), probabilmente amplificato dalla morbidezza glicerica, acidità impari. Tappo stavolta serio di sughero intero: io guarda un po' li scambierei, tanto la marcatura resinosa è in grado di assorbire altre sbavature, mentre il Classico guadagnerebbe in nitidezza...



io il legno nel rincrocca non ce l'ho sentito eppure ne ho bevute diverse bottiglie visto lo straordinario prezzo, invece rimpiango il loro vino Ganimede quello si aveva il legno che si sentiva :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 26 apr 2014 19:26

Francvino ha scritto:Perdonami GP, ho una curiosità: hai letto da qualche parte che il Rincrocca faccia legno per esser così lapidario o ti affidi solo ai tuoi sensi?

Beh, di tutti i possibili indizi del legno, una nota resinosa mi sembra uno dei meno ballerini. Dopodiché se non venisse dal legno, mi incuriosirebbe molto capire da che cosa (escluderei il bicchiere usato per un assaggio di Retsina greca e mal lavato, se non altro perché il secondo bicchiere versato non era diverso dal primo... :wink: ). A fini puramente culturali, perché il mio giudizio sul vino assaggiato non cambierebbe.

Esistono peraltro diversi lotti di imbottigliamento del Rincrocca 2011, cosa tutt'altro che scontata dato che si tratta di 5.000 bottiglie. Con precisione svizzera, la rivista "Merum", n.5 2013, cita il lotto D-364/12, temporalmente distante dal mio, confermando con la notazione "più di un imbottigliamento". Per la cronaca, loro sono stati più severi di me -- come ho appurato a posteriori -- perchè non hanno apprezzato né il Classico Sup. Rincrocca 2011, né il Classico 2012 (anche quello di un lotto diverso da quello che ho assaggiato io, C-33/12).
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 27 apr 2014 01:08

gp ha scritto:
Francvino ha scritto:Perdonami GP, ho una curiosità: hai letto da qualche parte che il Rincrocca faccia legno per esser così lapidario o ti affidi solo ai tuoi sensi?

Beh, di tutti i possibili indizi del legno, una nota resinosa mi sembra uno dei meno ballerini. Dopodiché se non venisse dal legno, mi incuriosirebbe molto capire da che cosa (escluderei il bicchiere usato per un assaggio di Retsina greca e mal lavato, se non altro perché il secondo bicchiere versato non era diverso dal primo... :wink: ). A fini puramente culturali, perché il mio giudizio sul vino assaggiato non cambierebbe.

Esistono peraltro diversi lotti di imbottigliamento del Rincrocca 2011, cosa tutt'altro che scontata dato che si tratta di 5.000 bottiglie. Con precisione svizzera, la rivista "Merum", n.5 2013, cita il lotto D-364/12, temporalmente distante dal mio, confermando con la notazione "più di un imbottigliamento". Per la cronaca, loro sono stati più severi di me -- come ho appurato a posteriori -- perchè non hanno apprezzato né il Classico Sup. Rincrocca 2011, né il Classico 2012 (anche quello di un lotto diverso da quello che ho assaggiato io, C-33/12).



Riccardo Baldi afferma che il suo Rincrocca 2011 fa solo cemento. Però se abbia aggiunto qualche cosa del suo Ganimede (vino non più in produzione, almeno nelle ultime annate) non saprei. Io, all'assaggio, non ho sentito nulla che mi abbia fatto pensare al legno se non una certa morbidezza glicerica che può esser anche presa per "tocco" legnoso. Ma è una sensazione tattile e non aromatica. E invece la tua frase fa espresso rimando a descrittori aromatici.
Sono un convinto assertore del fatto che quello che succede dentro le mura di una cantina non lo sapremo mai con precisione...
(puntualizzo che la mia frase non è riferita all'azienda in questione ma vale per TUTTE le aziende)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 27 apr 2014 11:46

Francvino ha scritto:Sono un convinto assertore del fatto che quello che succede dentro le mura di una cantina non lo sapremo mai con precisione...
(puntualizzo che la mia frase non è riferita all'azienda in questione ma vale per TUTTE le aziende)

Completamente d'accordo.
Anche nel senso che non sta all'assaggiatore indovinare come è stato fatto un vino, ma descrivere quello che sente e, se crede, giudicarlo. Giudizio che a quel punto non dipende da eventuali ipotesi sulla tecnica di produzione, ma dal risultato percepito. Altrimenti se si lega strettamente il giudizio alla tecnica presunta, qualcuno può provare a smontare il giudizio negando la tecnica, impossibile dire se in buona fede, come avviene quando qualcuno con leggerezza dà per certo che un determinato vino sia per esempio criomacerato e lo critica in quanto tale.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 27 apr 2014 23:35

gp ha scritto:
Francvino ha scritto:Sono un convinto assertore del fatto che quello che succede dentro le mura di una cantina non lo sapremo mai con precisione...
(puntualizzo che la mia frase non è riferita all'azienda in questione ma vale per TUTTE le aziende)

Completamente d'accordo.
Anche nel senso che non sta all'assaggiatore indovinare come è stato fatto un vino, ma descrivere quello che sente e, se crede, giudicarlo. Giudizio che a quel punto non dipende da eventuali ipotesi sulla tecnica di produzione, ma dal risultato percepito. Altrimenti se si lega strettamente il giudizio alla tecnica presunta, qualcuno può provare a smontare il giudizio negando la tecnica, impossibile dire se in buona fede, come avviene quando qualcuno con leggerezza dà per certo che un determinato vino sia per esempio criomacerato e lo critica in quanto tale.


Libero di esprimerti come credi.
Io, specie quando le mie percezioni cozzano contro quelle ufficiali, a meno di casi particolarissimi, uso formule dubitative e non ricorro alla sicumera.
Tu dai per scontato che il vino abbia fatto legno e da lì ci hai costruito tutta la teoria valutativa. E se non lo fa davvero? Se venisse Baldi a dire che sono anni che non ha un bianco in barrique quindi è impossibile che abbia fatto legno, come reagiresti? Cosa cambierebbe nella percezione del vino?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 28 apr 2014 11:14

Mi sembra che stai contraddicendo il contenuto (e soprattutto il tono) del tuo post precedente.
Un appassionato che assaggia un vino non è assolutamente obbligato a conoscere com'è fatto, con parole tue, "ufficialmente". Nel caso specifico non ne sapevo nulla nel momento in cui l'ho bevuto né quando ne ho scritto: ho sentito la nota resinosa e l'ho attribuita a un passaggio in legno, ho rilevato una "ribattuta" dell'amaro di questa nota resinosa rispetto all'amarognolo varietale, insieme a un'acidità non proprio brillante, e l'ho criticata.
Se poi si dovesse scoprire che "ufficialmente" questo vino (magari con riferimento specifico al lotto di imbottigliamento, visto che l'ho riportato) non tocca per niente legno, sono vere due cose: primo, che "quello che succede dentro le mura di una cantina non lo sapremo mai con precisione...", come dicevi giustamente nel post precedente (tecnicamente, si chiama "informazione asimmetrica"), e secondo che potrebbe trattarsi del risultato di una qualsiasi delle altre pratiche possibili in fase di vinificazione, se non addirittura di qualche evento accidentale. Qualunque sia la causa, l'effetto "ribattuta" dell'amaro non cambia, quindi il mio giudizio basato su quell'assaggio non cambia nella sostanza.

Quello che potrebbe più realisticamente portare a una revisione del giudizio è un contesto di assaggio diverso, perché come si capisce abbastanza chiaramente mi sono trovato a fare un confronto tra due vini diversi per annata e in qualche misura per tecnica produttiva. Può darsi che inserendo i due vini in due contesti separati insieme a vini a loro affini la distanza nella valutazione tra i due si accorci, ma può anche darsi di no.
Ultima modifica di gp il 28 apr 2014 12:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda meursault » 28 apr 2014 11:31

gp ha scritto:....se non addirittura di qualche evento accidentale.


Tipo che uno stava passeggiando in cantina con uno scatolone di segatura ed inciampando il contenuto finisce accidentalmente nel tino aperto di Verdicchio?
:D :D :D
Gp me fai scompiscià........
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 28 apr 2014 12:07

E' una questione di logica, materia che non sembra essere molto nelle tue corde visti altri tuoi scompisciamenti del passato.
Ho incluso gli eventi accidentali nella lista delle possibilità logiche perché altrimenti sembra che qualsiasi cosa si riscontra in una singola bottiglia di vino (di questo stiamo parlando) sia voluta dal produttore, il che non è.

Anzi, già che ci siamo: se qualcun altro assaggia il Rincrocca 2011 (possibilmente stesso lotto) e ci fa sapere come lo trova non sarebbe male, perché alla fine la questione è squisitamente empirica, mentre mi sembra che qui si cerchi di trasformarla in una disputa teologica.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 28 apr 2014 15:45

gp ha scritto:Mi sembra che stai contraddicendo il contenuto (e soprattutto il tono) del tuo post precedente.
Un appassionato che assaggia un vino non è assolutamente obbligato a conoscere com'è fatto, con parole tue, "ufficialmente". Nel caso specifico non ne sapevo nulla nel momento in cui l'ho bevuto né quando ne ho scritto: ho sentito la nota resinosa e l'ho attribuita a un passaggio in legno, ho rilevato una "ribattuta" dell'amaro di questa nota resinosa rispetto all'amarognolo varietale, insieme a un'acidità non proprio brillante, e l'ho criticata.
Se poi si dovesse scoprire che "ufficialmente" questo vino (magari con riferimento specifico al lotto di imbottigliamento, visto che l'ho riportato) non tocca per niente legno, sono vere due cose: primo, che "quello che succede dentro le mura di una cantina non lo sapremo mai con precisione...", come dicevi giustamente nel post precedente (tecnicamente, si chiama "informazione asimmetrica"), e secondo che potrebbe trattarsi del risultato di una qualsiasi delle altre pratiche possibili in fase di vinificazione, se non addirittura di qualche evento accidentale. Qualunque sia la causa, l'effetto "ribattuta" dell'amaro non cambia, quindi il mio giudizio basato su quell'assaggio non cambia nella sostanza.

Quello che potrebbe più realisticamente portare a una revisione del giudizio è un contesto di assaggio diverso, perché come si capisce abbastanza chiaramente mi sono trovato a fare un confronto tra due vini diversi per annata e in qualche misura per tecnica produttiva. Può darsi che inserendo i due vini in due contesti separati insieme a vini a loro affini la distanza nella valutazione tra i due si accorci, ma può anche darsi di no.


"Quello che succede in cantina non lo sapremo mai" è un concetto generale. Gran parte dei vignaioli, soprattutto se piccoli, non è che si mettono a dire falsità sui metodi produttivi quindi se io sento del legno in un vino in cui "bizzarramente la controetichetta non fa cenno" non mi sogno di scrivere che quel vino "è segnato una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno". Tenderei a pensare che mi sia sbagliato IO. Userei una frase dubitativa del tipo "nonostante la controetichetta non ne faccia cenno sembra che il vino abbia fatto legno".
Ma se tu ritieni i tuoi sensi superiori alle affermazioni -o alle "bizzarre omissioni"- del produttore fai pure, per carità.

gp ha scritto:
Il secondo (lotto D 160/2013) invece ha un naso segnato da una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno (a cui bizzarramente la retroetichetta non fa cenno). Buccia di arancio e arancia amara sono i tratti che si ritrovano nel sapore, dove la nota amarognola varietale è ribattuta da quella cortecciosa del legno. Alcol potente, ben superiore al vino precedente almeno come impatto (anche qui 14° in etichetta), probabilmente amplificato dalla morbidezza glicerica, acidità impari. Tappo stavolta serio di sughero intero: io guarda un po' li scambierei, tanto la marcatura resinosa è in grado di assorbire altre sbavature, mentre il Classico guadagnerebbe in nitidezza...


Sentito in questo momento Riccardo Baldi a cui ho chiesto la massima sincerità, senza dapprima spiegargli il motivo della mia domanda.
La sua risposta:
"ho un ricordo molto vivido dell'annata 2011 e sono certo che nessuna partita di vino che abbia fatto legno sia finito, neanche incidentalmente, nel Rincrocca 2011. Questo nonostante io in passato abbia fatto del vino in legno ma che non mai usato in taglio con le altre etichette".

Io, anche riguardando in miei appunti d'assaggio dove non trovo traccia aromatica di legno, gli credo.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 28 apr 2014 16:09

Francvino ha scritto:se io sento del legno, in un vino in cui "bizzarramente la controetichetta non fa cenno" non mi sogno di scrivere che quel vino "è segnato una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno". Tenderei a pensare che mi sia sbagliato io. Userei una frase dubitativa del tipo "nonostante la controetichetta non ne faccia cenno sembra che il vino abbia fatto legno".
Ma se tu ritieni i tuoi sensi sono superiori alle affermazioni -o alle "bizzarre non affermazioni"- del produttore fai pure, per carità.

Grazie dell'autorizzazione. Per fortuna o per sfortuna, io sono io e tu sei tu.
Ho scritto una nota di assaggio sincera, come la scriverebbero molti appassionati, su un thread alquanto desertificato. Invece di pretendere di dire agli altri come dovrebbero scrivere e non scrivere, perché non ne posti tu qualcuna?
Ti sei attaccato alla questione della resina, e del legno che ne ho inferito, come se fosse l'unica cosa che ho scritto. Ci sono invece altri elementi di descrizione sia di quel vino, sia dell'altro dei due (oltre alla questione dei lotti, che in casi come questi non è una scemenza, com'è noto). Leggendo quello che scrivi, un non addetto ai lavori darebbe per certo che ho compiuto un reato di lesa maestà nei confronti di un vino che la critica porta in palma di mano, mentre invece -- come ho verificato dopo averne scritto -- la preferenza per il Classico 2012 rispetto al Rincrocca 2011 è diffusa, e comprende addirittura la guida GR 2014! Quindi di che stiamo a parlà??
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Messaggioda meursault » 28 apr 2014 16:13

Francvino ha scritto:..... se io sento del legno in un vino in cui "bizzarramente la controetichetta non fa cenno" non mi sogno di scrivere che quel vino "è segnato una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno". Tenderei a pensare che mi sia sbagliato IO. Userei una frase dubitativa del tipo "nonostante la controetichetta non ne faccia cenno sembra che il vino abbia fatto legno".
Ma se tu ritieni i tuoi sensi superiori alle affermazioni -o alle "bizzarre omissioni"- del produttore fai pure, per carità.



Questo tuo strano comportamento è motivato dal fatto che anche tu non hai grande familiarità con la logica..... :D :D
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 28 apr 2014 16:29

gp ha scritto:
Francvino ha scritto:se io sento del legno, in un vino in cui "bizzarramente la controetichetta non fa cenno" non mi sogno di scrivere che quel vino "è segnato una nota resinosa che dichiara subito l'elevazione in legno". Tenderei a pensare che mi sia sbagliato io. Userei una frase dubitativa del tipo "nonostante la controetichetta non ne faccia cenno sembra che il vino abbia fatto legno".
Ma se tu ritieni i tuoi sensi sono superiori alle affermazioni -o alle "bizzarre non affermazioni"- del produttore fai pure, per carità.

Grazie dell'autorizzazione. Per fortuna o per sfortuna, io sono io e tu sei tu.
Ho scritto una nota di assaggio sincera, come la scriverebbero molti appassionati, su un thread alquanto desertificato. Invece di pretendere di dire agli altri come dovrebbero scrivere e non scrivere, perché non ne posti tu qualcuna?
Ti sei attaccato alla questione della resina, e del legno che ne ho inferito, come se fosse l'unica cosa che ho scritto. Ci sono invece altri elementi di descrizione sia di quel vino, sia dell'altro dei due (oltre alla questione dei lotti, che in casi come questi non è una scemenza, com'è noto). Leggendo quello che scrivi, un non addetto ai lavori darebbe per certo che ho compiuto un reato di lesa maestà nei confronti di un vino che la critica porta in palma di mano, mentre invece -- come ho verificato dopo averne scritto -- la preferenza per il Classico 2012 rispetto al Rincrocca 2011 è diffusa, e comprende addirittura la guida GR 2014! Quindi di che stiamo a parlà??


Gp, stai calmo.
Io non rilascio patenti a nessuno. Ti ho solo fatto notare che la tua sicumera ha basi fragili.
Sei libero di dire tutte le cazzate che vuoi e quanto vuoi. Chi legge si farà una propria idea.

Prima di chiudere ci tengo a farti notare che io non ho affermato che il Rincrocca è meglio o peggio del Classico 2012: non ne ho parlato proprio in termini né comparatavi né qualitativi.
Del resto sai già come la penso: è meglio il Classico 2012 ma per motivi che non c'entrano nulla col legno.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 28 apr 2014 17:31

Francvino ha scritto:Io non rilascio patenti a nessuno. Ti ho solo fatto notare che la tua sicumera ha basi fragili.
Sei libero di dire tutte le cazzate che vuoi e quanto vuoi. Chi legge si farà una propria idea.

Quindi stai cercando di dimostrare qualcosa pubblicamente: ha tutta l'aria di un tentativo di sputtanamento, oltretutto a freddo (non c'era nessuna lite in corso) e ai danni di un forumista che bene o male contribuisce a un thread a cui dovresti tenere. "Sicumera" e "cazzate" sono termini che in un forum moderato ti dovresti rimangiare e lo sai, anche questo non denota grande onestà intellettuale.

Francvino ha scritto:è meglio il Classico 2012 ma per motivi che non c'entrano nulla col legno.

Anche i miei motivi non c'entrano necessariamente col legno. L'ho scritto chiaramente: se quel profilo aromatico resinoso e quell'amarezza "ribattuta", insieme all'assetto di acidità e alcol, non avessero a che fare nulla col legno il mio giudizio non cambierebbe. Chi ci legge credo che abbia recepito, questo è quello che conta.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 28 apr 2014 18:07

gp ha scritto:
Francvino ha scritto:Io non rilascio patenti a nessuno. Ti ho solo fatto notare che la tua sicumera ha basi fragili.
Sei libero di dire tutte le cazzate che vuoi e quanto vuoi. Chi legge si farà una propria idea.

Quindi stai cercando di dimostrare qualcosa pubblicamente: ha tutta l'aria di un tentativo di sputtanamento, oltretutto a freddo (non c'era nessuna lite in corso) e ai danni di un forumista che bene o male contribuisce a un thread a cui dovresti tenere. "Sicumera" e "cazzate" sono termini che in un forum moderato ti dovresti rimangiare e lo sai, anche questo non denota grande onestà intellettuale.


In un forum moderato avrebbero capito che "cazzate", o cavolate, o sciocchezze, o imprecisioni non ledono la tua dignità.
Rispondevo solo alla tua accusa di dirti come ti devi comportare: "sei libero di dire tutte le sciocchezze che vuoi" ti suona meglio? Perché almeno una l'hai detta, no?
Così come darebbero a "sicumera" la giusta accezione, vale a dire "ostentata sicurezza".
GP, non c'è nessuno sputtamento in corso, né a caldo né a freddo.
Hai sentito del legno in un vino che non ne fa? Pace, capita a chiunque.
Dove starebbe lo sputtanamento?
Credi nell'infallibilità dei sensi?

gp ha scritto:
Francvino ha scritto:è meglio il Classico 2012 ma per motivi che non c'entrano nulla col legno.

Anche i miei motivi non c'entrano necessariamente col legno. L'ho scritto chiaramente: se quel profilo aromatico resinoso e quell'amarezza "ribattuta", insieme all'assetto di acidità e alcol, non avessero a che fare nulla col legno il mio giudizio non cambierebbe. Chi ci legge credo che abbia recepito, questo è quello che conta.


Perdonami, pensavo volessi intendere che il legno avesse peggiorato la "ribattuta".

GPuccio,
ci becchiamo ma non colpiamo sotto la cintola. Non accusarmi di questo.
Del resto ti voglio bene e apprezzo il tuo lavoro antidesertificazione del forum. :oops:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 28 apr 2014 21:16

In questo scambio di vedute il sempre acuto ed il sempre infallibile gp mi ricorda il Berlusconi sconfitto qualche tornata elettorale addietro che in televisione asserì che gli italiani nella cabina elettorale avessero sbagliato a votare, si erano confusi. Infatti i suoi sondaggi lo davano vincente e quelli erano affidabili.....

Così è gp: è probabilmente successo qualcosa di indicibile in cantina, ma quel vino ha indiscutibilmente fatto legno.....perdio !!!

Ciao


.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gabriele succi » 28 apr 2014 23:13

Ma alla fine della fiera, il Rincrocca 11 fa passaggio (anche solo in parte) in legno o no?

:mrgreen:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alì65 » 29 apr 2014 06:47

potrebbe avere delle vasche di cemento perlinate.... :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda cesmic » 29 apr 2014 10:02

gabriele succi ha scritto:Ma alla fine della fiera, il Rincrocca 11 fa passaggio (anche solo in parte) in legno o no?

:mrgreen:

In cantina no sicuramente. Poi alcuni lotti li "ripasso" io in garage (da ciò discende la sensazione di amaro, anzi di più, di amarone che sente gp). Cosa accada poi d'altro in garage solo franc lo può immaginare...... 8)
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gabriele succi » 29 apr 2014 11:11

Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 29 apr 2014 11:13

vignadelmar ha scritto:il sempre acuto ed il sempre infallibile gp

Solo un imbecille può credersi infallibile, o credere infallibile qualcun altro, come fai tu con Gaja. Ritenersi poi infallibile in materia di giudizi estetici va oltre: bisogna proprio essere mentecatti. Ergo, tra noi due quello fortemente a rischio non sono io... 8)

Tornando all'argomento del thread, ormai mesi fa avevi anticipato i tuoi giudizi su una serie di Verdicchi attraverso una gragnuola di faccine, per la costernazione di Francvino che cercava invano uno straccio di motivazione (vedi in cima a pagina 67). Sono poi usciti su Doctorwine come avevi preannunciato? Io non ne trovo traccia, ma forse non ho cercato bene. Non che non se ne possa fare benissimo senza, intendiamoci, ma tanto per tornare un po' in topic.
Ultima modifica di gp il 29 apr 2014 14:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 29 apr 2014 11:28

Francvino ha scritto:In un forum moderato (...) darebbero a "sicumera" la giusta accezione, vale a dire "ostentata sicurezza".
(...)
Hai sentito del legno in un vino che non ne fa? Pace, capita a chiunque.
(...)
Credi nell'infallibilità dei sensi?

No, però rivendico per ogni appassionato il diritto di scrivere più o meno a caldo le sue impressioni, senza doversi imbarcarsi in verifiche da addetto ai lavori su quello che eventualmente contraddice l'"ufficialità" e aggiustare la sua schedina di conseguenza. Se uno sente delle note resinose deve essere libero di scriverlo, se poi le attribuisce al legno e ci aggiunge qualche considerazione tipo "bizzaro che hanno scritto una serie di cose in retroetichetta ma non questo" come ho fatto io poco male, non è un affare di stato e non esistono formulazioni "camminauoviste" :idea: da raccomandare come hai fatto tu. Gli si dice più o meno "risulta che ufficialmente non fa legno", come qualcuno ha fatto subito, e si passa a cose più sostanziose, tipo se si condivide il giudizio o no. Altrimenti veramente prima di postare una nota uno ci pensa due volte, e chi non l'ha ancora mai fatto se ne guarda bene, o usa le famose piattaforme in cui si resta tra amici (vedi thread sul tema).

Francvino ha scritto:GPuccio

Pace e bene, Frank. :D
gp
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda arnaldo » 29 apr 2014 22:51

Ieri sera e stasera
Verdicchio di Matelica COLLESTEFANO 2006 - paglierino carico. Naso subito salmastro.presto diventa di agrume giallo (pompelmo)con sottili nuance di erbe aromatiche.ottima intensita'.bocca ancora giovanissima,solcata da sale e acidita' su un corpo che accenna un fine cenno di frutta gialla matura e un tocco glicerico molto piacevole. BEVA e ottima lunghezza.
Ancora anni davanti.Sorpresa anche seavevo gia'letto buone referenze in passato.Migliore annata di sempre???
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